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Che cosa ( vi ) accade tra lo scatto e la foto 'finita' ?


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avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 1:01

1) "Che cosa ( vi ) accade tra lo scatto e la foto 'finita' ?"

2) "vi capita spesso che una foto definitiva sia molto diversa, anche come spirito, dal contesto e dalla scena in cui eravate immersi al momento dello scatto? "


Forse meglio partire dalla due. Perché post produco poco e forse la modifica (rispetto allo scatto) diventa più di contenuto-messaggio che una questione puramente tecnica.

Credo che a volte ci siano scelte precise dietro lo scatto che lo caraterrizzano in modo che la foto abbia solo due possibilità: o è riuscita più o meno come pensavamo, o è cannata perché non è come ce l'aspettavamo.

Altre volte so già che non è inutile provare tenere sotto controllo tutto e che anzi questo tentativo di controllo sarebbe controproducente (o almeno è quello che credo io). Per cui lascio più margine all'inaspettato. Ma anche qui è bene fare un'ulteriore divisione: certe volte cerco restituire la scena "as it is", e qui l'inaspettato di solito rimane più a livello compositivo che di contenuto. Altre giudico la scena potenzialmente interessante ma non so bene neanch'io cosa potrebbe uscire. E qui in effetti a volte si capisce solo dopo un bel po' di tempo cosa si è effettivamente scattato o qual'è il modo migliore per contestualizzare la foto (magari accorpandola a qualche altro scatto). Per cui per risponderti... si capita che la foto mi sorprenda (sia in positivo che in negativo ovviamente) sia come risultato che come "contenuto" da dover "riallocare".

Il fatto è che mi considero poco "fantasioso" in fase di scatto e un po' come Winogrand spesso fotografo per vedere come sarà la cosa una volta fotografata. Sono convinto che a volte la foto nasca "da sola" e che cercare di indirizzarla a tutti i costi sia un po' contro la natura stessa dello spirito che mi anima... utilizzo quel poco di fantasia/mestiere per capitalizzare gli scatti più riusciti. Che detta così forse si potrebbe riassumere "scattare a caso sperando nella botta di fortuna" MrGreen. Ma anche le botte di fortuna bisogna saperle "coltivare" e "valorizzare" capendo bene cosa si è scattato (aspetto questo che mi appassiona molto), senza lasciarci distrarre dallo stato d'animo del momento che ci rende a volte poco obiettivi. Almeno IMHO...

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 1:56

come Winogrand spesso fotografo per vedere come sarà la cosa una volta fotografata.


mi colpisce il fatto che tu abbia citato questa affermazione di W. che, a sua volta, ha colpito anche me e nella quale mi ritrovo spesso.

Il fatto è che un'immagine risulta molto diversa da come ci poteva sembrare nella realtà da cui è nata.
Spesso il fotogramma risultante dallo scatto mi condiziona a tal punto che non mi preoccupo della pre-visione che avevo avuto al momento dello scatto.
Inutile negare che la Fotografia ( anche la più 'pensata' ) lascia sempre un margine di sorpresa ( positiva o negativa ) in chi fotografa e che, a sua volta, decide ciò che l'immagine deve diventare, una volta elaborata.

Effettivamente mi ritrovo molto in gran parte di ciò che hai scritto.;-)

user117231
avatar
inviato il 04 Agosto 2019 ore 8:36

Si..i fotografi analogici di cristalli d'argento
mentre quelli digitali si fanno di un mix di nitidezza e sfocato. MrGreen

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2019 ore 17:43

Giusto una decina di giorni fa una giovanissima amica mia ha scattato al Rimini Comics e ha lavorato ben circa 7 (sette) ore su una foto



Visto che come si suol dire gli amici si vedono al momento del bisogno, tieni fede al detto e dille di cambiare settore finchè è in tempo. MrGreen

O se proprio non vuoi apparire indelicato e dovesse essere inamovibile come aspirante, dille di dotarsi di sola attrezzatura analogica. ;-)

Sempre che tu le voglia bene...
Altrimenti dille di non mollare e di continuare così. Sorriso

avatarsupporter
inviato il 04 Agosto 2019 ore 18:11

... la fotografia può mentire...

La fotografia (soprattutto digitale) è sempre una rappresentazione. Come i pensieri sono una valutazione/rappresentazione della realtà: perciò è possibile, in certi casi è certezza, che sia falsa, cioè che non corrisponda pee niente o molto poco col mondo reale. Imho

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2019 ore 10:49

"Spesso il fotogramma risultante dallo scatto mi condiziona a tal punto che non mi preoccupo della pre-visione che avevo avuto al momento dello scatto."


Si esatto...
In generale (poi ci sono anche le eccezioni) ho rinunciato ha cercare di far collimare il risultato con quello che credevo di avere visto. Il che non vuol dire scattare totalmente a caso. Diciamo che al limite posso avere in testa una vaga ", funzione" una specie di "orbitale" (se mi passi l'imperfetta metafora fisica-chimica) di dove credo potrebbe cadere il risiltato-elettrone. E penso che perfezionare questa "abilità" sia utile per migliorare la qualità statistica dei risultati, più che ad ottenere esattamente quello che si aveva in testa (quello lo vedo più una prerogativa, quasi esclusiva, delle foto da studio).

Lo so, sembra un po' una super×la ma d'altronde parlare di fotografia spesso iventa un po' come "ballare di architettura" (cit.) MrGreen

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2019 ore 12:10

Per me che faccio esclusivamente naturalistica tento di riprodurre le l'immagine che hanno visto i miei occhi. Di diverso di solito modifico i colori, equilibrandoli se c'è una dominante cromatica.
In effetti i nostri occhi correggono le dominanti, per cui la mia post tende a fare altrettanto.

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2528803

Questa immagine era completamente rossa. L'ho corretta aumentando cyan e blu, lasciando una leggera dominante calda.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2019 ore 13:06

Non è del tutto vero ciò che affermi caro Claudio.
Non sono i nostri occhi che modificano i colori, lo fa il cervello ... sempre che abbia memoria del colore che sta osservando.
In altre parole la nostra camicia bianca osservata sotto la luce del neon la vediamo bianca perché il colore lo conosciamo, ma la camicia bianca di uno sconosciuto al nostro fianco la vediamo verdognola ... appunto perché è illuminata da una luce verdognola e non bianca, come è la luce del sole a mezzogiorno!

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2019 ore 17:36

Beh, i miei occhi e il mio cervello vedono le dominanti calde molto meno di quanto fanno i sensori e le pellicole. Mi capita da sempre ;-)
Correggono molto più di quanto faccia l'automatismo del bianco della 1dxmkII Cool

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2019 ore 17:45

Ah Claudio ... questo certamente! Alla fine se alle spalle abbiamo cinque o sei milioni di anni di evoluzione un motivo pure ci sarà che diamine MrGreen MrGreen MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2019 ore 17:54

Oltretutto, scusa, l'esperienza che puoi vantare tu che pratichi la naturalistica da non so quanto ... ma certamente saranno almeno trent'anni voglio dire ... di sicuro non ce l'hanno i progettisti Canon quindi ... ;-)

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2019 ore 18:17

È che il cervello e gli occhi lavorano molto meglio delle fotocamere. Anche se vediamo a 1/24 di secondo e la parte messa a fuoco è solo il centro della visione, ogni volta che spostiamo lo sguardo immediatamente vediamo il nuovo centro a fuoco... così anche la correzione del colore che avviene anche in relazione a quello che ci aspettiamo che accada...
Io ricerco un risultato che documenti, cioè che rispecchi ciò che realmente hanno visto i miei occhi. Ma non sempre.

Questo è un fotomontaggio ed è una delle immagini che preferisco

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=620760

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