| inviato il 04 Luglio 2019 ore 20:47
Ci sono, ci sono! Se la "catena di montaggio del colore" coi sensori CCD era più facile da gestire, sarà che a fare i profili di alcune reflex e ML moderne ci hanno messo chi li aveva fatti in passato per il CCD... i poveretti non ci han capito niente e hanno fatto proprio la figura della pantegana alcolizzata che stramazza di fronte alla fava di Aronne... EDIT: @rokko no giuro in questo mi ci sono districato meglio, è tutto allenamento... sto migliorando! |
| inviato il 04 Luglio 2019 ore 22:03
Esatto... diciamo che il reparto software ha avuto una certa inerzia nell'adeguarsi alle novità dell'hardware. Molte fotocamere rilasciate negli anni di transizione hanno avuto destini pesantemente segnati da profili di non eccelsa qualità (si fa per dire). Adobe e altri produttori non si sognano però di rifare il lavoro e far beneficiare anche alle vecchie fotocamere dei progressi fatti nella profilazione. Poi ovviamente rimane il nodo della color grading, dove contano scelte puramente stilistiche; che possono piacere o meno. Si narra che la color correction di Nikon abbia avuto (più o meno) questa genesi : Mega riunione con il mega direttore "Bella raga! Abbiamo fatto una fotocamera che spacca proprio oh!!" (è il tipico slang del dirigente giapponese) "Ma il sensore lo ha fatto Sony..." "Zitto scemo! shhh" Ora però mancano solo i profili. Chi li fa?? (..silenzio..) "Che sono sti profili?!" "Io... devo andare dalla ganza" "Eh, io devo dar da mangiare al gatto, senno stianta..." "Mmm, io ho preso il nuovo dvd di Hitomi Tanaka; domani so cieco spanato.." "Omae wa mou shindeiru. Nani?" (Kenshiro si trovava per caso nella riunione) "lo so io lo so... facciamoli fare a Tanaka!!" "Tanaka chi?! Quello dell'ufficio -Gioia di vivere e Seppuku-?? Fisico da otaku, marcio dalle seghe, sempre attaccato alla boccia del sakè?" "Preciso, lui..." (..silenzio..) (..coro..) "BANZAI !! BANZAI !!" Cronaca tratta da : "Le scelte difficili: quelle andate in vacca" |
| inviato il 04 Luglio 2019 ore 22:06
MOIO |
user120016 | inviato il 05 Luglio 2019 ore 7:58
Non penso sia solo una questione di colore. La differenza secondo me è proprio nella modalità di acquisizione ed elaborazione dei dati. Io ho la prima versione della Monochrom che è un CCD e successivamente ho provato la seconda versione CMOS. Ovviamente la seconda è più performante per raffica, ISO e via discorrendo. Ma sulla qualità del file non si discute: il CCD vince per distacco. E qui di colore proprio non se ne parla... ovviamente queste sono mie personalissime opinioni. |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:06
La vera grossa differenza tra CCD e CMOS per quanto riguarda i colori è nella sensibilità nell'IR I CCD per come son costruiti possono facilmente estendere la loro sensibilità tra 350nm e 900-1000nm Questo aspetto è molto utile per l'astronomia, mentre veramente poco (per non dire inutile) per la fotografia normale. Ovviamente poi si possono costruire sensori particolarmente adatti per IR che lavorano a lunghezze d'onda differenti, ma già quelli per il visibile sono sensibili a uno spettro molto ampio |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:21
Occhio che il "colore" del CMOS o del CCD lo fa chi profila la fotocamera, sono solo scelte sue, il sensore, CCD o CMOS che sia, i colori non li può dare, semplicemente perché non li ha, lui vomita solo un segnale analogico, in B&N, ed il colore ce lo appiccica, di software, il tecnico del momento, a scelta sua. Se poi queste scelte altrui piacciono o non piacciono, è solo questione di gusti, oltre al fatto che chi profila la fotocamera può benissimo fare delle bellissime e conclamate troiate, non mancano gli esempi. Detta in una parola, il digitale NON ha i colori nativi, ed i colori li sceglie un Mister X che fa i profili a scelta sua. E stop. A me tante volte la scelta fatta da qualche tecnico non mi piace e dunque nella maggior parte dei casi del mio fotoritocco, io uso dei profili fatti da me, partendo dai profili di Adobe, proprio perché i colori di Adobe, o di CaptureOne o di Capture Nx-D ( io uso quelli) a volte, in determinate situazioni, non mi piacciono, ed allora uso software di Adobe ma con profili, e colori, scelti da me. Oltre ai profili di base, fatti in doppio illuminante, mi faccio a volte dei profili del momento, per quella specifica serie di foto. Parlare di colori dei sensori in digitale non ha alcun senso, nessuno, è come parlare della famosa pelle del famoso razzo, te la pieghi come ti pare. Se poi uno deve usare colori scelti da altri perché lui non è buono a farseli da sé, sono razzi suoi. Ed è questa costrizione ad usare scelte altrui che fa nascere le favole dei colori del digitale, belli o brutti, di questa o di quella marca, di questo o quel tipo di sensore, ma solo favole sono, molta gente bercia solo perché la scelta di altri non gli piace, ed addirittura qualcuno ci ha anche cambiato il corredo perché i colori della sua roba, scelti da altri, non gli piacevano. |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:37
Una decina di anni fa avevo una sony A300, con un sensore CCD 10mpx. Il live view c'era (senza ingrandimento e pochi dettagli) ma ricordo bene i colori che restituiva, secondo me, migliori del CMOS. |
user172437 | inviato il 05 Luglio 2019 ore 8:42
ok Alessandro, allora parliamo di efficienza quantica... i CCD una volta erano superiori al CMOS, non so adesso, perché ne avevano una molto più alta, era uno dei loro principali vantaggi che si traduceva in un segnale molto più pulito, soprattutto nelle lunghe esposizioni
 www.bluejourneyastro.com/tutorial/efficienza-quantica |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:11
"Secondo la fisica il calabrone non potrebbe volare. Eppure vola” |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:14
Una delle tamarrate da finta saggezza social più inflazionate e false che esistano. |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:19
Ti ringrazio dell'informazione, che io non conoscevo. Il CCD costa di più e magia più energia del CMOS, dunque è stato abbandonato. Io ho la netta sensazione che in passato, con un numero di sensori e di fotocamere estremamente più ridotto di oggi, le case ponessero più cura nella realizzazione dei profili, mentre con tutto quello che c'è in giro oggi, e di roba ce n'è veramente tanta, le case operino sui profili delle varie fotocamere in modo approssimativo, escluso forse le ammiraglie, curate di più. Il mio profilo della D4 fatto da me, curando bene illuminazione e colori, è venuto in pratica identico a quello di Adobe, Adobe Standard, mentre i profili della D 810 e D7000 presentano differenze non trascurabili. Comunque, una rondine non fa primavera, io non faccio testo, ma alcuni che hanno Fuji si lamentano di Adobe, etc. O è maturata la gente, che oggi sa che cosa vuol dire un profilo ICC della fotocamera, ieri no, e riconosce profili diversi, oppure oggi fanno profili più approssimati e la gente, ieri contenta, oggi non lo è più tanto. |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:22
“ ho la netta sensazione che in passato, con un numero di sensori e di fotocamere estremamente più ridotto di oggi, le case ponessero più cura nella realizzazione dei profili „ Che poi è una sensazione che si sposa perfettamente con le scenette comiche meravigliose che ci ha inventato Raamiel! |
| inviato il 05 Luglio 2019 ore 9:26
continua ad esser così zeppo Ma i costi non giustificano l'impiego, se non in casi particolari come appunto l'astronomia Un BSI CMOS arriva al 70% mentre un BSI CCD va oltre il 90 Però oggi costa di più un CCD normale che un BSI CMOS Inoltre il rumore di lettura del CCD è alto quindi va male ad alti ISO (tolti gli EMCCD che vanno anche meglio dei CMOS.... ma il costo è davvero folle .. e comunque non ha a che fare col colore) insomma su una macchina fotografica normale i vantaggi del CMOS son veramente troppi rispetto al CCD Unico campo in cui ancora il CCD non si tocca è per il global shutter. Sacrificando sensibilità i CCD hanno il global shutter che lavora con tempi velocissimi |
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