| inviato il 26 Gennaio 2019 ore 22:46
Scusa Antonio, non avevo compreso le tue esigenze, credevo avessi bisogno di telaietti che ruiscissero, nei limiti del possibile, a evitare il popping . Comunque se ti servono solo per riprodurre le diapositive, per duplicarle o eventualmente digitalizzarle, allora puoi adoperare in tutta tranquillità i telaietti standard entro i quali le stesse ti vengono restituite. Per qualsiasi altra esigenza invece, in modo particolare pensando alle specificità legate alla dissolvenza incrociata, ti consiglio dei telaietti GEPE senza vetri (due millimetri di spessore) dotati di mascherina interna in metallo - cod. 7011 - la confezione è da 100 pezzi. |
| inviato il 27 Gennaio 2019 ore 0:25
Credo che Antonio si riferisca a pellicola del formato 120... Io non ho trovato telaietti senza vetro per il 6x6, gli unici in vendita sembrano i GePe con vetro. |
| inviato il 27 Gennaio 2019 ore 0:50
Forse li ho trovati. Mi assicurate però che sia le dia che i negativi stiano perfettamente in piano? Inoltre li posso aprire e chiudere tutte le volte che voglio? Cioè metto una dia nel telaietto, faccio le foto per la digitalizzazione e poi nello stesso telaietto ne metto un'altra e così via. Non so se mi spiego. Appena posso vi condivido una mia digitalizzazione di una dia 6x6 e mi dite cosa ne pensate. Ma con vetro sopra, peraltro non proprio pulito . |
| inviato il 27 Gennaio 2019 ore 9:58
Se devi riprodurre le diapositive allora i telaietti col vetro devi semplicemente dimenticarteli ... e il perché è fin troppo evidente! Se ti servono solo per quello scopo allora i telaietti per il formato Leica sono i GEPE cod. 7012 i quali, a differenza dei 7011, offrono la finestra che misura esattamente 24x36 mm appunto per favorire la scansione del 100% del fotogramma. Per la proiezione invece si adoperano i 7011 perché questi dispongono di una finestra che misura 23x35 mm circa, e si tende a preferire questi ultimi perché con essi si ha la possibilità di giostrare, per uno spazio totale di circa 1/2 mm (sia in alto che in basso) per eventualmente raddrizzare un orizzonte che sia venuto non proprio orizzontale! Esistono anche i telaietti per i tre formati medi, 4,5x6 - 6x6 e 6x7, tutti ovviamente con la maschera di metallo, ma di questi non ricordo il codice. Ovviamente la maschera di metallo, nel caso del formato Leica, assicura la quasi perfetta planeità della diapositiva ivi contenuta, col medio formato però credo che questa planeità risulti comunque meno precisa, ma in ogni caso non credo che una diaframmatura nell'ordine di f 5,6 o f 8 non garantisca la necessaria PdC ... Dimenticavo: i telaietti li puoi aprire e chiudere a piacere, quindi puoi adoperarli ogni volta che vuoi. |
| inviato il 27 Gennaio 2019 ore 10:04
Mi sento di dire W l'analogico che mi sta facendo vivere un periodo di entusiasmo che col digitale era in parte assopito...e ho un'attrezzatura di altissimo livello da quel punto di vista. Beh caro Antonio non posso che condividere questo tuo genuino entusiasmo, anche perché se le tue ottiche sono di altissimo livello sul digitale lo sono pure, se non anche meglio, con la pellicola! |
| inviato il 29 Gennaio 2019 ore 16:45
Oltre la Velvia 50 e una rollei 80s cosa mi consigliate come "colore"? Anche io andrò a NY tra qualche giorno e vorrei avere una terza possibilità ma a colori. Qualcosa che secondo voi si presti ai colori newyorkesi . Preferibilmente a bassa sensibilità ma sono aperto a qualsiasi consiglio utile. Peraltro il tema è pertinente al topic in questione Pellicola e NY |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 16:23
Oltre alla Velvia 50 ed alla Rollei 80s quale tra Ektar100, Astia 100 e Provia 100 portereste con voi? Alternative sempre a colori? |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 16:27
copio incollo dal mio post nella discussone sulla nuova diapo kodak : ragazzi .. non sono macchine a raggi X .. se lo fossero .. ci verrebbe un tumore ogni volta che prendiamo un volo. sono semplici campi magnetici che non influiscono ne noi, ne le pellicole, neanche quelle ad alti iso, anche se con gli alti iso per prudenza è possibile chiedere il passaggio manuale, che, per mia esperienza, puntualmente viene negato. invece le macchine di scansione dei bagagli sono più aggressive ed in certi casi alcune utilizzano basse quantità di raggi X ed è per questo che in stiva non si dovrebbero mai mandare i rullini. io ho fatto transitare rullini e lastre in mezza europa e non ho mai avuto problemi. una volta un rullino mi era rimasto in stiva e non ha subito danni. tra l'altro anche quando compriamo i rullini questi hanno attraversato mezzo mondo e spesso sono stati soggetti a controlli da parte di queste macchine, nei vari transiti ed alle dogane. Quindi l'ultimo dei problemi è volare con un rullino nello zaino |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 16:33
venendo alla domanda principale. secondo me non ci sono ragione tecniche per scegliere a priopri una pellicola o un'altra, ma è solo gusto. dipende ad esempio se vuoi contrasti forti o meno, o se ti piace il modo con cui una pellicola converte i colori della scena. ad esempio ... la presenza di grana sul 120 ... secondo me è già trascurabile rispetto al dettaglio della scena. farsi le pippe sulla qualità del negativo al 100% ha senso sui formati piccoli come il 135. ad esempio io sul banco 4x5" ho usato tutte le pellicole possibile ... e diciamo che se vado a sfogliare gli album ... per distinguere un negativo tmax o hp4 o delta ... devo guardare il bordo della lastra. invece come sensibilità .. il 400iso .. ti da maggiore versatilità e quasi la stessa resa di un 100 |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 16:47
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3063569&l=it Questo è quello che ho ottenuto da una velvia su 6x6 con digitalizzazione "casereccia". Non da scanner ma da fotocamera digitale con accrocchi vari. Il file a piena risoluzione è di circa 6700 pixel lato lungo e ci possono fare anche stampe più grandi. COl 35mm invece non ho ancora provato e non so cosa aspettarmi. Riguardo la scelta di un terzo rullino volevo qualcosa di più "tranquillo" rispetto alla Velvia. Qualcosa con più gamma dinamica e che comunque, secondo i vostri gusti, si si presti ai colori newyorkesi. Poi in base a quello che consigliate faccio le mie ricerche e decido . |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 17:23
Non è che ci sia moto da scegliere in quanto a diapositive! Tolti i due tipi di Velvia (50 e 100) rimasti in produzione (anche la Velvia 100F è scomparsa da alcuni anni) restano la Prova 100F con un contrasto più basso e colori meno saturi o la nuova Kodak Ektachrome E100, anche questa con colori poco saturi e contrasto moderato. La Fujichrome Astia 100F è scomparsa già da alcuni anni. |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 17:25
Diebu e lasciando stare le diapositive tu a colori cosa porteresti con te? |
| inviato il 30 Gennaio 2019 ore 18:04
Porterei Kodak Ektar 100. |
| inviato il 31 Gennaio 2019 ore 11:52
Avrò con me anche la digitale per scatti "eventuali" ad alte sensibilità se non potrò usare il treppiedi. Ma ad esempio per scatti a Times Square o luighi comunque molto luminosi anche di notte per via delle forti luci vorrei "spararmi" anche qualche scatto a pellicola a mano libera. Mi consigliate una 400 asa a colori? |
| inviato il 31 Gennaio 2019 ore 12:19
“ Mi consigliate una 400 asa a colori? „ L'unica diapositiva è la Fuji Provia 400X ma non è più in produzione, tuttavia qualcosa in giro ogni tanto si trova. Mi sembra di capire che ti occorra in formato 135, giusto? io purtroppo ne ho (qualcuna la vendo perché ne ho più diquante me ne occorrano) solo informato 120. Se invece vuoi negativi ci sono le Kodak Portra 400, le Kodak Portra 800 e forse qualcosa di Fuji. |
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