| inviato il 02 Novembre 2018 ore 12:16
Comunque, a guardarsi attorno qui in Valle di Fiemme (abito a Predazzo) sembra di essere tornati agli anni appena successivi alla Prima Guerra Mondiale, giusto 100 anni fa!!! Una sorta di "memento mori"? |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 13:43
“ Makexaos , mi sembra che stavamo parlando di cambiamenti climatici non di terremoti , altrimenti se vogliamo cercare colpe per l'attività umana basta pensare alle guerre , o anche queste rientrano tra gli eventi naturali ? „ Maurizio, i cambiamenti climatici, così come i terremoti, fanno parte degli eventi naturali. Sto scoprendo qualcosa di nuovo? In particolare rispondevo alla tua affermazione sugli eventi naturali e su come opera la natura “ Non mi pare per niente un evento naturale , la natura opera cambiamenti molto più importanti e giganteschi , ma in tempi lentissimi „ Non sto dicendo che l'uomo non crei danni sulla Terra, l'industrializzazione, l'abusivismo, lo smog, inquinamento di ogni genere, ecc.. Non nasco nella palude del Mato Grosso. Anzi. I danni maggiori che la specie umana fa a sé stessa e a questo pianeta sono causati proprio dal fatto che l'uomo ignora la furia distruttrice della Natura. Non sa prevederla, riconoscerla e rispettarla per quello che realmente è. Finché l'uomo rimarrà convinto di poterla gestire , nel bene e nel male, prenderà solo ceffoni da Madre Natura. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 13:44
Sulle colline del piacentino a pochi km da casa mia una stazione meteo ha rilevato questo:
 per la cronaca vento a 85 km/h con raffiche superiori ai 210km/h a me ha distrutto 50 tegole del tetto abbattuto un camino, piante e affini, ci sono danni a tutti i vicini, stalle scoperchiate, ad una stalla il vento ha abbattuto i muri di cemento non c'è persona nelle nostre valli che non abbia danni, siamo tutti sui tetti a sistemarci le cose e a leccarci le ferite in silenzio, ci sono frazioni ancora dopo 3 giorni senza linee telefoniche e luce, naturalmente ai TG è isolato Portofino, fanno vedere gli Yacht che si sono spiaggiati, chi abita nelle montagne, sono figli di un Dio minore. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 16:27
se l'uomo non ha intelligenza, allora quale altra creatura l'avrebbe? così, giusto per curiosità eh... l'unica cosa che deve capire l'uomo è che i danni li fa a se' stesso, non alla Natura. L'uomo, come specie, nemmeno volendo potrebbe creare un problema alla Terra o al suo equilibrio. Ad esempio, se per colpa dell'uomo domani si estingue l'orso bianco, è un problema e un danno per l'uomo, non per la natura: la Natura, infatti, l'orso bianco lo estinguerebbe comunque, se non tra 5000 anni magari saranno 50000 o 1000000, ma lo estingue. Tra 1000000 di anni, che l'orso bianco si sia estinto per colpa dell'uomo o della natura, non farà alcuna differenza. Quando leggo o sento discorsi del tipo che l'uomo dovrebbe estinguersi per lasciare vivere la natura, sono solo un mare di idiozie: è l'uomo, con la sua intelligenza che da un significato sia all'esistenza dell'orso come alla sua estinzione, e alla Natura stessa...in assenza dell'uomo, la terra non farà altro che seguire il suo tutto sommato inutile destino, probabilmente simile a quello di altri milioni di pianeti con vita senza intelligenza, che siano batteri o dinosauri. sul presunto equilibrio tra vita e natura degli indiani d'America, vorrei ricorda che se il resto del mondo avesse adottato quello stile naturale e rispettoso della natura, qualcuno avrebbe dovuto prendersi l'onere di sterminare giusto quel 2-3 miliardi di persone...giusto per far due conti, solo in italia dovrebbero essere uccise almeno 40-50 milioni di persone. Perchè è abbastanza facile essere naturali e accontentarsi dei frutti della natura con qualcosa come 10.000.000 m2 per abitante, a fronte dei circa 5.000 m2 per abitante dell'italia....direi che pensare di utilizzare quello stile di vita come modello per il resto del pianeta potrebbe portare a qualche problema. Con ciò non dico che sia giusto sprecare le risorse, ma nemmeno confrontarsi con popolazioni il cui ridotto impatto con la natura derivava solo dalla ridottissima dimensione in rapporto ai territori o alle risorse disponibili. |
user117231 | inviato il 02 Novembre 2018 ore 17:21
“ Se l'uomo non ha intelligenza, allora quale altra creatura l'avrebbe? così, giusto per curiosità eh... „ A parte l'uomo sapiens sapiens ( che di sapiens non ha una emerita mazza ).. tutte le altre creature viventi che hanno innato il senso del rispetto per quello che sono e per Madre Natura della quale fanno assolutamente parte. La specie umana è un estraneo a tutto questo e non lo merita affatto. Ti abbasta la risposta o vuoi che ti metto in contatto con un maestro di squola ?!!! |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 17:51
@Angor dire che l'uomo fa danno a se stesso e non alla natura è un controsenso, dato che noi ne facciamo parte, che ci piaccia o no. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 19:15
Più che una questione di intelligenza, quello del rapporto dell'uomo con la natura è un problema di consapevolezza, perché di fatto, nell'intera storia del pianeta, l'uomo è l'unica creatura che ha, o abbia mai avuto a disposizione i mezzi per rendersi conto di quale sia e come si stia evolvendo la situazione globale, non solo quella del fazzoletto di terra su cui vive ciascun individuo; per quanto intelligenti possano essere, un cane, uno scimpanzè o una quercia possono solo capire che sul loro piccolo rifugio piove, tira vento o c'è il sole, ma non sono in grado di mettere questo in relazione con ciò che sta accadendo agli antipodi, né tentare di comprenderne le cause. Per questo, e solo per questo, il rapporto dell'uomo con la natura è completamente diverso e comporta una responsabilità che gli altri esseri viventi non hanno: perché l'uomo è l'unico che sa perfettamente di essere una delle cause principali, se non LA principale, dei cambiamenti in atto, quindi sa anche che senza la sua azione tali cambiamenti avrebbero un'entità parecchio minore, o quantomeno avverrebbero in tempi più lunghi e quindi con maggiori possibilità di trovare il modo di adattarsi. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 20:10
“ A parte l'uomo sapiens sapiens ( che di sapiens non ha una emerita mazza ).. tutte le altre creature viventi che hanno innato il senso del rispetto per quello che sono e per Madre Natura della quale fanno assolutamente parte. La specie umana è un estraneo a tutto questo e non lo merita affatto „ Felix, ottima riflessione, l'Homo sapiens o meno che sia, è nato, anticamente, in perfetta connessione con madre natura, per molto del suo percorso si è sviluppato mantenendo comunque un contatto con gli elementi naturali vivendo in armonia tra le forze cosmiche e la terra, i contadini fino a fine ottocento / inizio novecento ne sono la prova con la loro saggezza ed usanze, ma esempi li troviamo anche tra gli indiani d'america che tu prima citavi, altri notevoli esempi sono nella tradizione taoista cinese e Confucio. Dalla rivoluzione industriale in poi l'homo sapiens sviluppa molte conoscenze e tecnologie che lo porta a considerarsi padrone di tutto, degli altri e dell'ecosistema finendo appunto per esserne un elemento estraneo, e qui cominciano i guai che conosciamo e di cui gradualmente pagheremo il conto. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 20:18
“ Per questo, e solo per questo, il rapporto dell'uomo con la natura è completamente diverso e comporta una responsabilità che gli altri esseri viventi non hanno „ Perfetto! . . . il nocciolo della questione sta li, molti umani si rendono conto consapevolmente dell'impatto crescente che abbiamo sulla natura/ecosistema, ma la maggioranza e anche molte leve di comando ignorano tali problemi o gli conviene far finta di nulla, "tanto c'è sempre un margine di recupero". |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 20:31
L'uomo è talmente intelligente che ha creato la bomba atomica, uno strumento che lo distrugge. Le zanzare avrebbero mai creato il DDT ? Chissà qual è l'essere vivente più intelligente |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 22:00
Noi ci siamo fatti un'idea troppo "positiva" del concetto di intelligenza, e questo, anche se può sembrare paradossale, è frutto dell'antropocentrismo: siccome noi umani siamo più intelligenti degli altri esseri viventi (innegabile), allora dobbiamo per forza essere anche più bravi e più buoni (opinabile), anche se di fatto questo costituisce un ossimoro! Quest'ultimo aspetto rivela appunto l'antropocentrismo del nostro pensiero: siccome bravura e bontà sono concetti "positivi", allora devono essere per forza appannaggio del genere umano e legati alla nostra maggior intelligenza. Le zanzare, ma in generale tutti gli esseri viventi, cercano di sterminare i propri nemici esattamente come facciamo noi umani, solo che, per fortuna di Madre Natura, non hanno l'intelligenza sufficiente per riuscirci, il ché fa in modo che loro probabilmente sopravvivranno alle proprie azioni. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 22:31
“ Noi ci siamo fatti un'idea troppo "positiva" del concetto di intelligenza, e questo, anche se può sembrare paradossale, è frutto dell'antropocentrismo: siccome noi umani siamo più intelligenti degli altri esseri viventi (innegabile), allora dobbiamo per forza essere anche più bravi e più buoni (opinabile) „ Difatti la nostra intelligenza "antropocentrica", diventa spesso raffinata e violenta, cioè capace di distruggere anche l'ambiente, ci serve un correttivo globale, ci serve mettere un limite perchè a differenza delle "zanzare" e degli animali in genere, noi possiamo riuscirci. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 23:24
@I_Felix “ Ti abbasta la risposta o vuoi che ti metto in contatto con un maestro di squola ?!!! MrGreen „ magari, così nell'occasione gli chiedi di darti un ripasso sui congiuntivi... |
user117231 | inviato il 03 Novembre 2018 ore 8:16
Angor.. vaci a squola che se studdi, podarsi che diventassi bravo. |
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