| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 15:56
@Gr8wings “ 'ai tempi dell'analogico potevi anche ignorare come si facesse la pellicola' ... ma se non capivi nulla di come veniva sviluppata ti ritrovavi un risultato del tutto incontrollato. E' sempre la stessa cosa, in digitale devi saper fare una buona post produzione, piuttosto che sapere quanti fotoni cattura una porzione di sensore, ecc. ecc. „ Col verbo "fare" intendevo proprio il creare la pellicola, non lo svilupparla. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 16:30
Ci sarebbero un po' di "cosine" legate alla conoscenza della propria fotocamera e il proprio sensore. Una è quella di tirare fuori il meglio che può. Una volta conosciuti i limiti, si pensa al corredo necessario per affrontare situazioni in cui non si reputa la propria attrezzatura all' altezza. Vari corredi dovrebbero essere complementari, dato che non esiste nessuna fotocamera migliore in assoluto, ed è importante sapere cosa portare con sè in funzione di ciò che si andrà a fare. La filosofia "me ne frego degli aspetti tecnici" può risultare vincente quando si hanno almeno 100000 euro a disposizione per provare tutti i corredi validi, uno staff di almeno 5 persone per trasportarli e provarli tutti con un bel pick-up (ammesso che la strada lo permetta). L' artista può ottenere qualcosa di fotograficamente valido anche con un cellulare, ma in certe circostanze può trovarsi con immagini di qualità scadente o, in alternativa, con un briciolo di buonsenso, eviterà di scattare in situazioni che mettono in crisi il sensore, sopprimendo parte della propria vena artistica. Già mi vedo l' artista che croppa il sensore del cellulare da 1/2,5" a 10x per ottenere il risultato di un 240mm equivalente a 1/4000". Quanti artisti ci sono? Beh... io direi pochi, ma forse sbaglio. Persone così ricche? Anche quelle direi che siano una minoranza. Forse più che gli artisti bisognerebbe scomodare i supereroi. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 16:40
“ Posto questo link, semplice ed esaustivo. SFATIAMO I MITI: PIÙ PIXEL PIÙ RUMORE 6 MAGGIO 2009 FRANCESCOPHOTO „ Credo che dal 6 maggio 2009 qualcosa sia da rivedere. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 16:42
“ Ci sarebbero un po' di "cosine" legate alla conoscenza della propria fotocamera e il proprio sensore. Una è quella di tirare fuori il meglio che può. Una volta conosciuti i limiti, si pensa al corredo necessario per affrontare situazioni in cui non si reputa la propria attrezzatura all' altezza. Vari corredi dovrebbero essere complementari, dato che non esiste nessuna fotocamera migliore in assoluto, ed è importante sapere cosa portare con sè in funzione di ciò che si andrà a fare. La filosofia "me ne frego degli aspetti tecnici" può risultare vincente quando si hanno almeno 100000 euro a disposizione per provare tutti i corredi validi, uno staff di almeno 5 persone per trasportarli e provarli tutti con un bel pick-up (ammesso che la strada lo permetta). L' artista può ottenere qualcosa di fotograficamente valido anche con un cellulare, ma in certe circostanze può trovarsi con immagini di qualità scadente o, in alternativa, con un briciolo di buonsenso, eviterà di scattare in situazioni che mettono in crisi il sensore, sopprimendo parte della propria vena artistica. Già mi vedo l' artista che croppa il sensore del cellulare da 1/2,5" a 10x per ottenere il risultato di un 240mm equivalente a 1/4000". Quanti artisti ci sono? Beh... io direi pochi, ma forse sbaglio. Persone così ricche? Anche quelle direi che siano una minoranza. Forse più che gli artisti bisognerebbe scomodare i supereroi. „ Quoto. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 17:36
“ Sapere come è fatta una fotocamera è senza dubbio una cosa saggia. Quel che saggio non è, è decidere di fermarsi a quel punto. Chi sa perfettamente come è costruita una fotocamera, vita morte e miracoli di un sensore, conosce a memoria i profili colore, e per saperlo ha sottratto del tempo a studi molto più importanti (sullo storytelling, la storia della fotografia, la storia dell'arte, l'editing e le tecniche di pubblicazione, la retorica per immagini, la lettura delle foto...e via elencando, ce ne sarebbero tantissimi) ha sorvolato su cose gli avrebbero permesso di fotografare molto meglio con qualsiasi aggeggio. Anche il più sgualfo. „ Pensiero fantastico che condivido appieno, ma condivido anche questo: “ Un grande scrittore o un grande poeta, non sempre si soffermavano a pensare alla loro penna, l'inchiostro o la carta. Così, ma un po' meno i pittori, che cercavano colori e tavole adatte alle loro opere. Anche la musica vede il musicista attento, scegliere e curare il proprio strumento, che conosce bene, in profondità. „ Io penso che soffermarsi su tutti i minc*ia di dettagli tecnici di un sensore sia assolutamente inutile per chiunque. Tuttavia conoscere la tecnologia che si usa, in modo più o meno approfondito (senza stare a fare calcoli matematici che non servono) può essere utile per ottenere il meglio dallo strumento in funzione dell'idea, dello storytelling, della fotografia da realizzare. Esempio, se io so che il mio strumento regge bene gli alti ISO, non ho sempre bisogno di avere luci ottimali per fare ritratti e anzi posso giocare meglio con luci e ombre, quindi posso anche non portarmi fari, faretti, flash, stativi a tutti i costi per uno shooting. Se so che il mio strumento ha un AF penoso, non mi faccio 10km a piedi la mattina all'alba per raggiungere il punto di osservazione più vicino ai fenicotteri rosa, con un 600mm nello zaino, per poi non riuscire ad agganciarne nemmeno uno mentre sta fermo. Ma se so che il modello X della stessa marca o di un'altra marca ha, invece, un AF fantasticoso che mi aiuterebbe a fotografare sti benedetti fenicotteri rosa, allora so che il mio obiettivo è cambiare corpo. Seguire l'evoluzione della tecnologia e conoscerla è cosa saggia, come già detto. Finchè serve a sfruttare al meglio le proprie capacità e magari migliorarle e affinare. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 17:54
Sia ben inteso, io non reputo necessario che un fotografo conosca la fotocamera che intende acquistare/usare a livello subatomico/quantistico (!)... ma se si prevale l'idea che non serve conoscere come vengono costruite le fotocamere e tutto il processo che porta dal sensore alla memorizzazione, allora altrettanto vale per quanto riguarda lo studio della teoria... secondo me, è/sarebbe opportuno osservare/guardare le foto degli altri e "analizzarle" per "imitarle" col proprio stile (...ovviamente!) ed al contempo sapere cosa è una fotocamera digitale, che non è in nulla e per nulla una fotocamera dei tempi in cui si usava ancora il rullino, o dei tempi in cui addirittura non c'era neppure l'autofocus... oggi è facile fare foto, ma le fotocamere sono immensamente più "complicate"... ignorare questo è, quanto meno, "imprudente". |
user158139 | inviato il 16 Ottobre 2018 ore 22:14
Puro Onanismo Mentale. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 23:34
Io mi preoccuperei...del mondo che si fida dei blog |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 23:48
@Alessandro Spagnuolo Ma per quale motivo ci dovremmo leggere l'articolo di un Mister X qualsiasi sulle caratteristiche dei sensori quando ci sono misure fatte da laboratori, con tanto di certificazione internazionale, tipo DxO ? Perché ci dovrei perdere tempo? Che è quel tizio lì? Che preparazione tecnica ha, di che tipo, quale Laurea, dove l'ha presa? Quale ente riconosciuto ha certificato la sua preparazione tecnica? Sul web c'è pieno di baristi, lavandaie e cocomerai che disquisiscono di Fisica delle particelle, Meccanica Quantistica con tanto di contorno di MTF delle ottiche. Ma per piacere! |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 23:53
“ Puro Onanismo Mentale. „ Tipico Pensiero Preservativo. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:28
“ Fotocamere, Accessori e Fotoritocco „ Per l'ennesima volta su una parte del sito dove si discute di questioni tecniche di fotocamere , accessori e postproduzione, c'è sempre qualche genio della fotografia che ripropone la solfa" il poeta non si interessa della penna con qui scrive; il pittore non si interessa del pennello con qui dipinge...etc ;etc" Vorrei far notare che l'attrezzatura fotografica ha un ruolo un "pochino" più importante del pennello o della penna, ma soprattutto: Questo post è intitolato: I sensori, questi sconosciuti. A me ,come a tanti altri, piacerebbe avere informazioni in merito, e non fottutamente OT!!! Francesco Spagnuolo a torto o a ragione ha fatto una disamina dell'argomento... se si hanno conoscenze per negare o confermare, o chiedere spiegazioni, bene, se no ci sono altre sezioni ed altri post dove intervenire. Se si viene a dire che ognuno ha il diritto di dire la sua, allora vorrei sapere cosa ha da dire Juza su commenti chiaramente OT,visto che ha esplicitamente affermato che i post serpentone non vanno bene...ci credo: la maggior parte dei commenti non è attinente al post!!! Infine se anche il mio commento è OT: chiedo a Juza di cancellarlo Saluti a tutti e scusate lo sfogo Paolo |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:50
Quando passai dalla pellicola (diapositive) al digitale, fu traumatico. Non mi trovavo assolutamente con questa tecnologia, non riuscivo a concretizzare il risultato che avevo in mente. Il mio rapporto con la pur ottima 30D, si è rovinato dopo pochi mesi. Focali croppate, incarnati "venusiani", sovraesposizioni "brucianti". Dopo un ulteriore annetto in pellicola, decido di fare sul serio: Eos 5D mk2 e Lightroom. Dal 2011 ho finalmente capito quale potenziale aveva il digitale, spaventosamente superiore alla pellicola. E finalmente potevo raggiungere da solo, come per le diapositive, quello che esattamente avevo in mente al momento dello scatto. Al momento non ho ancora raggiunto un livello tale che mi spinga a considerare una strumentazione superiore, tecnologicamente parlando. Però seguo con interesse l'evoluzione tecnica. Per il resto il mio interesse per i nuovi sensori è davvero modesto. Scatto poche volte a 3200. Fino a 1600 iso i risultati che restituisce la mia 5D sono per me eccezionali, sia come tridimensionalità sia come colori. Le differenze con gli ultimi sensori, in termini di risultato finale sono inesistenti. Sicuramente gli ultimi Sony permettono margini di lavorabilità migliore, ma al momento non lo ritengo un upgrade fondamentale. Trovo invece molto interessante l'eye AF, spero venga sviluppato anche in Canon. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:52
Personalmente...faccio riferimento al fatto che le persone, tendono a fidarsi dei blog ed anche dei siti! Esattamente come facevano prima degli scrittori cartacei! Con la differenza che oggi, tutti possono scrivere un blog...e seppur in buona fede, fanno prove ed espongono concetti! Ora alcuni sono sicuramente attendibili, altri assolutamente no! I video blogger li ritengo ancor meno veritieri! Il punto é che tendenzialmente in molti vi credono é fanno il copia incolla, dando per corretta ogni parola! Questo é come minimo pericoloso, perché il rischio é che passino informazioni tendenziose o errate! Avviene dalla politica, alla religione...fino banalmente agli oggetti! Io non prendo mai per vero ció che incontro nei blog! ... pur se a volte sono giusti! Questa facilitá dettata dalla superficialitá della ricerca, dettata dal costume globale...porta a trasformare inesattezze in veritá! |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 0:58
@Gobbo Quello che scrivi è assai condivisibile... però non bisogna dimenticare che anche/soprattutto i costruttori sono i primi a dire bugie, anche su cose molto specifiche, e questo non avviene raramente... e questo è ancor più rischioso giacché non sono pochi coloro che si fidano del marchio (...quasi a livello di religione... e non esagero!), e la fiducia in quello che il marchio (non) dichiara attraverso comunicati stampa, prove, specifiche non dettagliatissime è assai più grande di quella che qualsivoglia blogger/youtuber potrà mai avere. |
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