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Recupero ombre/alte luci. Qual'è la verità?


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avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:12

Non è possibile uno schifo simile da parte della 5d3 black dicci che non è veroMrGreen...

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:15

Non si tratta che un sensore che bruci o meno, si tratta di esporre bene conoscendo il sensore.

Come é stato consigliato un bel testo aiuta a capire, tipo l'esposizione perfetta di M. Freeman

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:17

Emanuele la 5D3 non è certo la regina dei recuperi, con la 5D4 una cosa del genere non esce.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:18

Si ma la differenza è inaccettabile boh...

avatarsupporter
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:19

Quindi per chi sosteneva che in linea teorica sulle luci che sono piene di informazioni si recuoera meglio e nelle ombre nere è quasi impossibile, è possibile che debba rivedere la sua teoria..

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:22

ETTR non significa bruciare le luci, esattamente il contrario, stare più a destra possibile sull'istogramma senza forarle.

E si, la teoria è corretta.

avatarsupporter
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:23

Ecco ho riletto.. Eri tu jack.. Forse la tua teoria è valida se fai una foto col tappo sulla lente? Non prendo in giro eh, è solo per capire il ragionamento in linea teorica.. Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:24

be, i livelli di informazione sono tanti nelle luci e pochi nei neri su questo non ci piove.
Poi ognuno usa sensori differenti con caratteristiche differenti.
Fare ETTR è sempre una buona cosa anche se un po meno importante di una volta

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:25

Alby in realtà deve capire bene cosa ha davanti e perché lo vede in quel modo, nella foto che ho messo prima le informazioni era state registrate correttamente dal sensore, non le vedi perché il JPEG ha un estensione della gamma dinamica moooooolto più bassa, come anche il monitor.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:27

Per definire un oggetto molto illuminato servono molte più informazioni di un oggetto in penombra quindi è più facile bruciare le alte luci delle ombre, il problema delle ombre è invece il rumore che però al giorno d'oggi si gestisce molto facilmente.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 12:34

esatto

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 14:47

Ettr è una pratica ormai superata, valida per sensori di 10 anni fa, puoi giusto giusto trovare questa tecnica sui libri, perché non sono aggiornati MrGreen

Ora che anche Canon regge botta direi che basta esporre correttamente, senza chiudere e senza ettr, si ha tutto il margine che serve.
1 stop sulle luci e 4 nelle ombre, se tenete questo in mente potete gestire l'esposizione come meglio credete.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 14:51

@Black
Non mi offendo mica, anzi! Sono contento che tu abbia portato delle foto, così evitiamo di usare solo parole Sorriso
Forse hai ragione, dovrei leggere più libri; per il momento mi accontento di aver seguito un corso in università su queste robe, ma, in effetti, cosa potrebbero mai saperne gente che ci lavora sui dati, rispetto a un fotografo? :-P

Ora appare evidente che dal nero possono uscire tutte le informazioni che vuoi, dal bianco bruciato no.

Mi spiace, ma non appare proprio evidente: ti sei dimenticato di mettere l'immagine bianca da cui non riesci a far uscire le informazioni, come ha subito notato Alby; così hai solo dimostrato che, da un JPG con un po' di segnale, si tira fuori quel segnale: beh, lapalissiano! :-P
Ragionare per JPG e stop non ha molto senso: il digitale non conosce il termine stop, allora ragioniamo, invece, con i raster e con solo quello che c'è a valle del sensore; quello che intendo io è che da un RAW nero, cioè con i valori delle ombre intorno allo 0, non sull'istogramma, ma nel raster, non puoi tirare fuori un bel niente. Viceversa, se nel raster ci sono valori vicini al 255, ragioniamo in 8 bit solo per semplicità da forum, e che lo superano anche, e che quindi non saranno scritti nel raster, tutto quello che sarà compreso nel 255 sarà recuperabile e utilizzabile, anche se nel JPG ci viene bianco, come un livello di grigio, mentre, evidentemente, tutto quello che è superiore al 255 sarà reso come 255; ora, c'è da capire cosa è rimasto sopra il 255: informazioni importanti o sfumature di grigio non riconoscibili dall'uomo? In base a questo, decideremo come esporre; se il cielo è più o meno omogeneo, ha senso dedicargli tanti valori di grigio? Personalmente credo che il livello 254 e 255 siano irriconoscibili, a meno che uno non si faccia i pipponi da ingrandimento al 100%, mentre i primi valori sono importanti non tanto perché li riconosciamo, ma perché ci permettono di distinguere il background. Ora, ovviamente queste sono semplificazioni da forum, sicuramente gli ingegneri imposteranno delle threshold e altri algoritmi.
Bisognerebbe fare un esperimento: una foto il cui raster ha valore intorno a 0 e una foto il cui raster ha valori intorno al 255; dopo si vede da quale foto si recupera di più ;-)

bisogna conoscere i limiti della propria attrezzatura per lavorare

Sante parole!
Insieme alla storia della gamma dinamica: in pratica, la tecnologia ci consente di raccogliere sempre più informazioni; se alcuni utenti del forum vedessero che cosa si utilizza in diagnostica e ricerca biomedica, si metterebbero a piangere dalla felicità MrGreen tranne per il prezzo: si parla di centinaia di migliaia MrGreen


avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 14:52

Il problema dell'ETTR è che se non hai accesso a un istogramma raw devi fare BKT quasi alla cieca misurando spot il punto più luminoso.
Post mortem vai a controllare su un monitor quanti pixel hai sfondato. Con una macchina da 24 Mpx puoi bruciare anche 2 Mpx e non succede niente. Perché la parte dx dell'istogramma raw (attenzione: non JPG) ha informazione quasi tutta ridondante. Se prendiamo in esame un raw a 14 bit, da 8k a 16k ci sono ben 8k punti per descrivere cosa? Essenzialmente il rumore, che è massimo nelle alte luci (rumore e SNR sono lo stesso numero nel digitale).
Quando Nikon comprime lossy usa meno di 100 punti da 8k a 16k e la cosa è assolutamente invisibile anche in stampa. Perché? Perchè se prendiamo in esame un pixel con valore 10,000 ad esempio, il rumore associato è sqrt(10000)=100. Ora, che senso ha andare a passi di uno (cioè usare 8k pixel) nella zona dx? Nessuno, non si fa che descrivere accuratamente il rumore e la cosa non interessa. Le Nikon D8xx quando comprimono lossy usano circa 3000 punti invece dei canonici 16384. Le Nikon 1 che hanno solo NEF 12 bit lossy non superano mai gli 800 punti. Queste cose sono ovvie per chi sa che il segnale è miscelato al rumore.
Quando si dice "attenzione a bruciare le luci in ETTR" vuol dire: non trascinare i toni medi (e anche più bassi) talmente a dx da bruciarli tutti in una immensa posterizzazione. Parlando di dieci bit, se si impaccano a dx a 16384, si cestina, perché hai obliterato tutto a dx, al massimo ti sono rimaste le ombre e un blob posterizzato. Questo rischio è tanto maggiore quanto più alto è il contrasto della scena.Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2018 ore 16:10

Jack, esistono macchine fotografiche che riproducono l'istogramma del Raw? Che io sappia no ecco perché ti dicevo che leggere un istogramma a zero non ha senso.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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