| inviato il 14 Settembre 2018 ore 9:14
Partiamo dal presupposto che per fare riprese profonde occorre fare sub pose di diversi minuti. Quindi 10 secondi di posa vanno bene con un grandangolo su treppiede, ma se vuoi far venire bene fuori la via lattea devi iniziare a fare esposizioni di diversi minuti con un sistema di inseguimento. In questo specifico caso se fai tante esposizioni, nel giro di qualche ora, da 10 secondi su treppiede, avrai il problema che tra le prime e le ultime foto c'è uno spostamento notevole e quindi i software di stacking avranno ovvie difficoltà. Invece con l'inseguimento tieni l'oggetto "fermo" e puoi andare di stacking senza problemi. Per quanto riguarda i dark frames confermo che si hanno benefici facendoli manualmente piuttosto che in camera (scatto e poi la camera sottrae il dark). Vorrei soffermarmi sul fatto che per questo genere di foto occorrono esposizioni lunghe ore, da suddividere ovviamente in sub pose. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 11:33
grazie tommy del chiarimento, approfitto della tua competenza per cercare di delineare la "soglia" tra astrofotografia vera e propria e paesaggio notturno. Nel senso, come tu stesso dici, il tempo necessario per tirare fuori il massimo delle informazioni è parecchio lungo, e nonostante sia disposto a impegnare tempo e risorse, non credo passerei una notte intera per un singolo scatto. Infatti, l'inseguitore che sto valutando è meccanico e ha un movimento di massimo 60 minuti. certo, poi si può ricaricare e farlo ripartire, ma come dici tu, un'attrezzatura adeguata è fondamentale per il risultato. la soglia che voglio delinare sta qui: avere un inseguitore per scatti di pochi minuti per volta a bassi iso, con i quali se ho capito tu comunque consigli poi lo stacking, mi daranno risultati davvero molto migliori di esposizioni più brevi ma con iso più elevati? Il che riporta alla domanda dell'altro mio post, si è valutato un limite tra tempo di esposizione e sensibilità iso dove il rumore si equivale e di conseguenza il risultato è considerabile sovrapponibile? L'unica ragione per la quale vorrei elevare la qualità dei miei scatti è perchè se riuscissi a realizzare qualcosa di davvero notevole, poi vorrei farne delle stampe da appendere in casa. quindi, un'immagine come questa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2516031 che reputo un ottimo risultato personale, si scontra con la qualità vera e propria che sulla stampa si nota parecchio. Ho preso una camera sicuramente migliore (non specificatamente per questo genere di foto, ma in generale), ho intenzione di migliorare la lente che utilizzo, ma questi due componenti mi danno vantaggi anche in altri generi che pratico molto più spesso, mentre la scelta di attrezzatura specifica sarebbe una spesa che non sono certo che sfrutterei. ergo, il dubbio di quanto migliori potrebbero essere i risultati. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 11:37
“ Levels of luminance and chrominance noise were excellent and similar to – but surprisingly not better than – the Nikon D750. „ “ The Sony a7III uses a sensor that is “Backside Illuminated,” a feature that promises to improve low-light performance and reduce noise. I saw no great benefit from the BSI sensor. Noise at typical astrophoto ISO speeds – 800 to 6400 – were about equal to the four-year-old Nikon D750. That was a bit surprising. I expected the new BSI-equipped Sony to better the Nikon by about a stop. It did not. This emphasizes just how good the Nikon D750 is. Nevertheless, noise performance of the Sony a7III was still excellent, with both the Sony and Nikon handily outperforming the Canon 6D MkII, with its slightly smaller pixels, by about a stop in noise levels. „ Quando qualcuno scrive le cose come stanno i tifosi di un determinato marchio si imbestialiscono  Credete meno al marketing e imparate a farvi le vostre opinioni personali non basate su test online o su recensioni di prezzolati. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 11:43
Linux, se la guardo al 100% quella foto presenta diversi difetti. Mosso evidente (25 sec. su treppiede sono troppi, anche con quell'ottica), e rumore elevato. Guardata a dimensioni ridotte sembra bella. Per la fotografia astronomica non è necessario tirare gli iso così tanto, anche perchè farai tante pose e raggiungerai un buon rapporto segnale rumore anche a 400-800 iso. Ti posso dire che per me una singola notte per una ripresa è anche poco. Pensa che nel mese di giugno ci sono circa 4 ore di notte... Ho fatto riprese nell'arco di diversi giorni per raggiungere la profondità desiderata. Però su soggetti come la via lattea potresti sperimentare anche una sola notte con alcune ore di esposizione. E comunque con la macchina fotografica ci sono problemi oggettivi nel realizzare i dark frames (fondamentali) perchè il sensore non è termoregolato ed è facile che tu li faccia a temperature diverse da quelle degli scatti (e non va bene). Quindi meglio usare iso non tanto alti per ridurre un pò il rumore secondo me. Purtroppo è difficile fare le stime che dici tu perchè il cielo da cui si riprende non è sempre uguale notte dopo notte. Ci possono essere molte variabili come l'umidità. E dipende anche dagli obiettivi usati. Scordatevi di usare gli obiettivi fotografici a tutta apertura, hanno troppo aberrazioni (coma, vignettatura e cromatismo soprattutto). Bisogna diaframmarli di almeno 2-3 stop, con una bella perdita di luce. Ti consiglio di cominciare a provare pose da 5 minuti a 800 iso con obiettivo chiuso a f4-f5,6. Se hai un buon cielo puoi anche scendere un pò e vedere sui 2-3 minuti. Fanne più che puoi con l'inseguitore. Da verificare inoltre se il tuo inseguitore funziona bene. E' raro che un inseguitore vada bene senza mosso su pose da 5 minuti e focali da 85-100 mm ad esempio. Vanno stazionati bene, messi in bolla ecc. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 12:24
“ Credete meno al marketing e imparate a farvi le vostre opinioni personali non basate su test online o su recensioni di prezzolati. „ mi fido solo di qualche testata giornalistica digitale che utilizza strumenti scientifici per misurare i valori e ha creato uno standard per fare i confronti. mentre per la maggior parte nel web sono solo opinioni basate su una soggettiva valutazione dei file...di conseguenza mi fido davvero pochissimo di quello che si dice nel web. ho la fortuna di poter provare corpi macchina e lenti per brevi periodi senza acquistarli, altrimenti sarebbe davvero dura farsi un'idea serenamente qui dentro |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 12:46
grazie ancora tommy! sono consapevole dei diversi difetti di quell'immagine, è il mio secondo tentativo in assoluto, è stata fatta l'anno scorso e sia le mie competenze in fase di ripresa che di post erano basilari. Tanto per dirne una, avevo dietro solo la testa video quindi ho dovuto fare scatti orizzontali perchè non ci avevo pensato prima di partire per le vacanze. e ho fatto scatti singoli, ergo il rumore esagerato. Nei mesi successivi ho approfondito e quest'estate ho scattato in modo più consapevole, con la a7III invece della a6000, facendo lo stacking e migliorando la post, i risultato è decisamente migliorato, e ora il limite è appunto l'inseguitore oppure no. quella foto l'ho messa perchè con tutti i suoi difetti, il risultato in termini di composizione mi piace molto, ma appunto ha diversi limiti che se stampata, saranno molto evidenti. vorrei migliorare, senza ambizioni esagerate, per arrivare a fare scatti più puliti e senza passare tutte le sere a scattare per una sola immagine. come ti dicevo non rientra ancora nelle mie corde... già quest'estate ho fatto 2 star trail e 3 tentativi di via lattea su 11 sere e se non sono tornato single durante questa vacanza è solo perchè la mia ragazza è una santa... |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 15:12
Eh lo so, per quel tipo di fotografia bisogna attrezzarsi in una certa maniera e armarsi di pazienza per cercare cieli bui e andarci di notte. La mia non voleva essere una critica all'immagine, ma solo far notare quali erano i punti deboli che potrebbero migliorare con l'uso dell'inseguitore. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 15:51
“ cercare cieli bui „ Per fortuna che in Sardegna di cieli bui ne abbiamo quasi da vendere ;-) Io per ora vado avanto col Minitrack LX, ma faccio solo paesaggistica notturna e non astrofotografia pura, anche se mi affascina tantissimo! |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 15:57
Beati voi Mauro |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 16:12
Lo stesso che sto valutando io Mauro, mi dai un parere? Ma soprattutto, quanto è migliorato il risultato finale? Tommy, mi sai indicare qualche sito o canale YouTube dove approfondire? Finora ho letto più di paesaggisti notturni, ma qualche nozione di astrofoto vera e propria sicuramente aiuta... |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 16:23
“ Lo stesso che sto valutando io Mauro, mi dai un parere? Ma soprattutto, quanto è migliorato il risultato finale? „ Linux, io amo il Minitrack innanzitutto la la sua 'filosofia': è un congegno autarchico e leggero, non dipendi da batterie o da circuiti elettronici, hai bisogno solo di un timer dell'Ikea e di un puntatore per la Polare ;-) Diciamo che fino a 4-6 minuti fa il suo lavoro egregiamente, ed in fondo - per la paesaggistica notturna - basta ed avanza. Riesco ad avere files puliti e dattagliati a 400 ISO con risultati dignitosi. Non lo uso spessissimo perché faccio sovente delle panoramiche, ma ogni volta è un piacere Te lo consiglio vivamente |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 16:45
Linux mi fai una domanda molto difficile: l'astrofotografia è una branca a se stante della fotografia molto complessa. Sinceramente non ti saprei indicare un link perchè la foto astronomica nasce con diverse modalità. 1 Preparazione e ottimizzazione strumentazione, che è un processo molto lungo nel tempo. Devi imparare a stazionare bene al polo altrimenti l'inseguimento ne risentirà. E se usi focali più lunghe ci vuole un sistema di guida che compensa gli inevitabili errori meccanici. 2 acquisizione e calibrazione degli scatti, che non è solo la ripresa dei light frames, ma anche dei dark frames, flat frames, bias frames (come minimo). E' una procedura non banale e si usano software specifici che hanno un determinato funzionamento. Non tutte le immagini vengono sommate allo stesso modo, ci sono diversi algoritmi diversi che vanno più o meno bene in certi casi. 3 elaborazione delle riprese, che è la parte più complessa che serve ad estrarre tutto il segnale faticosamente accumulato. Ti ho riassunto gli aspetti in maniera semplicistica, ma devo dire che obiettivamente la difficoltà c'è e non saprei dirti un link dal quale cominciare. Forse potresti partire da qualche libro di fotografia astronomica recente, al passo con le tecniche digitali attuali. Se vuoi ti do qualche titolo tra quelli che ho preso io. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 16:53
@Linux Sicuro che i difetti a video saranno enfatizzati in stampa? io ho stampato una foto scattata con la tua stessa attrezzatura e in stampa ho avuto meno rumore di quello che vedevo a video. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 17:45
enzillo ho due "problemi": 1 non ho mai approfondito il discorso stampa, ottimizzazione dell'immagine per la stampa, ricerca di uno stampatore (anche se ne ho sentiti tanti buoni, non ne ho mai provato nessuno). Non avendo ad oggi modo di appendere nulla in casa, continuo a rimandare la stampa. 2 prima di fare stampe grosse farei delle prove per vedere come vengono colori ecc su stampe piccole e questo non mi darebbe comunque una prova sui dettagli fini. Ho letto però che per stampe di alta qualità il file deve essere pazzesco... certo, nel thread si parlava di stampe in grandi formati in fineart per la vendita, non esattamente una roba casereccia, ma mi hanno in qualche modo traviato che delle mie non se ne sarebbe salvata una in formati intorno al metro sul lato lungo... |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 18:06
io posso dirti che ho fatto una stampa 40 × 70 senza particolari ottimizzazioni tramite photosi (se non ricordo male € 15 carta opaca). La stampa è incorniciata nel mio salotto e mi da soddisfazione. il mio consiglio è di ordinare una stampa e vedere se il risultato ti soddisfa. Ovviamente in questo genere si può sempre migliorare, però mandala in stampa, almeno hai una base di partenza su cui fare le future valutazioni. (tipo di carta , preparazione di un file ottimizzato per la stampa è tutti gli altri mille parametri che entrano in gioco). Personalmente il risultato che ho ottenuto al momento mi basta ,cerco di migliorare la resa dei miei scatti ottimizzando la fase di scatto e la postproduzione. |
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