| inviato il 30 Agosto 2018 ore 19:36
in effetti il discorso è lungo e adesso dovrei spendere molte parole... va bene così. |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 9:06
Ragazzi ... il tutto a fuoco è un falso! Mentre leggete questa risposta provate a posizionate il vostro indice a dieci centimetri dalla vostra faccia e osservate attentamente la punta del dito ... senza distogliere lo sguardo dal soggetto provate a vedere se tutto ciò che lo circonda, ossia lo sfondo di questa mia risposta, è percepibile come a fuoco oppure, come in effetti è, vi risulta completamente sfocato ! Ecco ... quella è la realtà! |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 9:27
L'occhio vede in modo diverso dalla fotocamera, questo è notorio, altrimenti ad esempio gli "stacchi di fuoco" che si hanno usando i tele non dovrebbero esistere, come non esistono nella visione oculare. Per non parlare del fatto che nessuno di noi vede come un macro, la mia visione non mi permette di distinguere i dettagli fini dell'esoscheletro di un piccolo insetto. Più che basare la questione sulla coppia dialettica vero/falso io ragionerei in termini di visione macchinica e intervento umano artigianale. In questo senso il focus stacking assomiglia concettualmente al merge delle immagini panoramiche o, in senso più ampio, allo sviluppo del raw o alle operazioni nella vecchia cara camera oscura analogica. Se l'operatore è bravo esce fuori un'immagine credibile e fotografica, se l'operatore è meno bravo si rischia sempre che esca fuori qualcosa di stucchevole. |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 9:59
La capacità di sfocare d'una ff con un 42mm (eq. occhio umano) è inimmaginabile per l'occhio umano neanche se fosse in midriasi da sostanze stupefacenti. Quindi di per sè la fotocamera non riporta quello che vediamo noi (non prestiamo il nostro occhio alla fotocamera) ma vediamo poi quello che ha "visto lei". Spesso anche la distanza di messa a fuoco in macro è fuori portata per l'occhio umano. In una ripresa statica quale è la fotografia, non esiste la maf variabile, già solo questa è una differenza con la realtà, e l'es. del dito fatto da PaoloMcmlx non è attuabile, o metti a fuoco il dito o il piano successivo, oppure se vuoi che il piano non sia perpendicolare al sensore mettendo a fuoco sia il dito vicino sia l'oggetto lontano, usi un ob. decentrabile, ed otterrai un risultato ancora più irreale rispetto a ciò che vede un occhio sano. Tutto questo discorso se guardiamo con un occhio solo, ma normalmente guardiamo con due e qui credo che non serva riportare anche la differenza tra una normale fotogradia e la visione stereoscopica. Quindi domandarsi se è più reale (dal punto di vista percettivo) un insetto tutto a fuoco o un insetto sfocato è qualcosa di abbastanza inutile dati i presupposti sopra, e ancora più inutile se si considera il rapporto di ingrandimento rispetto la visione normale, che è anch'esso differente dalla visione reale, come è irreale il modellino di un boeing 777 sopra una scrivania. |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 10:01
@Perupfc Che tipo di fotografie vorresti fare? Semplici close up di farfalle, libellule e altri insetti di dimensioni simili a figura intera o foto con rapporto di riproduzione elevato? Qualche esempio? Antonio |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 12:59
Ciao Antonio.. mi appassionano tutti gli insetti, libellule e ragni in particolare..di dimensioni reali, senza troppi ingrandimenti.. Inoltre è una passione alla quale non riesco a dare troppo tempo, quindi preferisco portarmi dietro attrezzature abbastanza elementari quando sono in giro in passeggiata..fotografo sempre in raw, quasi sempre a mano libera e sempre a fuoco manuale..lo faccio per divertirmi |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 14:49
Nel caso di close up come quelli che faccio io, ad esempio ( vedile alla risoluzione originale..le foto a 3000px hanno poco senso in questo genere), la PDC non è un problema, il soggetto non si estende in profondità. Se preferisci riprese frontali ( testa farfalla ecc) il discorso è il medesimo, in questi casi di solito si apre il diaframma per dare risalto alla parte su cui si mette a fuoco. In caso di ingrandimenti elevati allora il discorso cambia, un focus stacking è preferibile, sempre se cerchi la nitidezza estesa a tutto il soggetto. |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 16:38
In questo senso il focus stacking assomiglia concettualmente al merge delle immagini panoramiche Sarà pure come dici tu Marco, ma resta il fatto che una cosa del genere ti vorrei vedere mentre la fai in diapositiva! Francamente una solo volta, prima della rivoluzione digitale, ho sentito parlare di una cosa del genere, si era nei tardi anni '80 se non ricordo male, e riguardava al alcune macrofotografie tutto-a-fuoco ottenute, in maniera sperimentale se non erro, con un microscopio a scansione (?) da non ricordo quale università americana ... oggi invece è divenuta una cosuccia alla portata di tutti! |
| inviato il 31 Agosto 2018 ore 22:51
Paolo, il fatto che sua divenuta una "cosuccia" (cosa da discutere) non fa si che diventi finzione... Dal tuo ragionamento sembra che tu voglia dare intendere che: Realizzabile in analogico = realtà Non realizzabile in analogico=finzione O forse mi sfugge qualcosa |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 9:00
Paolo, il fatto che sua divenuta una "cosuccia" (cosa da discutere) non fa si che diventi finzione... Dal tuo ragionamento sembra che tu voglia dare intendere che: Realizzabile in analogico = realtà Non realizzabile in analogico=finzione O forse mi sfugge qualcosa No Angus, assolutamente proprio no. La questione, a onore del vero, è che i falsi si possono realizzare sia in pellicola che in digitale, l'unico problema è che col digitale ormai esiste solo il tarocco ... la realtà è morta da un pezzo! E il perché l'ho dimostrato ampiamente con l'esempio del dito ... basta prendersi la briga di verificare la veridicità di quanto da me affermato e trarne le considerazioni opportune. Poi, ripeto, ognuno è liberissimo di fotografare come preferisce ma se non state un pochino attenti finisce come nei film di Mission Impossible, dove sono solo trucchi digitali e poi sbandierano pure la fola secondo la quale Tom Cruise non adopera controfigure ... e me ne frego, lui fa niente fa tutto il computer! |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 9:08
Paolo mi dispiace ma io non sono assolutamente d'accordo con questa visione della fotografia e del suo futuro.... Esistono estremi, certo...lavori che sconfina o nella digital art.... Ma il termine falso viene usato spesso in maniera non corretta.... Ps L'esempio del dito spiega solo un aspetto della visione umana... E non ha nulla a che vedere con il concetto di "falso" e "reale" |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 10:17
In pratica: questa è vera:
 questa è falsa:
 semi di silene conica dimensione massima circa 1,2mm |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 10:37
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