| inviato il 30 Maggio 2018 ore 17:35
Per me una cosa importante, a prescindere che il capanno te lo sia costruito da solo o che vai nei capanni a pagamento, è l'utilizzo di "esche" vive, che non ammetto in nessun modo. Qualcuno dirà che per alcune specie a rischio si deve fare anche questo, e potrei anche essere d'accordo, se non fosse però per l'emulazione di alcuni .... |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 17:50
“ Per me una cosa importante, a prescindere che il capanno te lo sia costruito da solo o che vai nei capanni a pagamento, è l'utilizzo di "esche" vive, che non ammetto in nessun modo. Qualcuno dirà che per alcune specie a rischio si deve fare anche questo, e potrei anche essere d'accordo, se non fosse però per l'emulazione di alcuni .... „ Negli anni passati ricordate i bigattini !!! Eppure qualcuno dei grandi professori ancora li adopera !! Eppure mai letto commenti diversi da " spettacolare " P.S. non erano camole |
user6737 | inviato il 30 Maggio 2018 ore 19:18
SergioNatura non ho paura di un confronto riguardanti le mie gallerie, diversamente da te, che sei iscritto sul sito e non hai neanche una foto caricata, o sei uno che si riempie la bocca vedendo solo la punta del proprio naso oppure solo un altro quaqquaraqqua che punta solo il dito senza far vedere quanto vale veramente |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 19:20
“ Non si sta parlando di essere più o meno bravi, si sta parlando di come differenziare due tipi di fotografie...quella wild e quella a pagamento, come ci si spaccia di essere grandi fotografi naturalisti, ma poi tirando le somme non lo si è...e comunque credo che se esci dai confini e conosci i posti, non serve pagare una struttura per scattare due foto „ Differenziare significa sminuire una foto a pagamento e osannare la fotografia che tu ritieni wild. Non è come dire: io sono più bravo di te? Ce l'hai con alcuni fotografi che con zero fatica si spacciano per esperti naturalisti? Pazienza, si vede che sanno vendersi bene In passato ho visto grandi fotografi mettere nel portfolio soggetti ritratti in ambiente controllato...dove sta il problema? La foto che tu ritieni wild potrebbe documentare un soggetto tanto quanto una foto fatta all'estero o in un capanno a pagamento. La foto "wild" dovrebbe valere di più perchè il fotografo ha sudato? Parliamo di fotografia, giusto? Per la cronaca, ho il mio capannino portatile con i teli mimetici..ho scattato per conto mio e non mi faccio problemi a fare foto fuori dall'Italia o pagare capanni Lipu o Wwf: per me le foto valgono UGUALE. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 19:28
Credo che il valore che si attribuisce ad una foto sia mooolto personale.. Io ho un orribile foto fatta ad un Martino ma che si è posato su una ramo che sporgeva dal mio capanno mobile dopo una settimana che sempre alla stessa ora mi appostavo li.. X me quella foto vale mooolto di più di tante altre più belle che ho.. Ho fatto anche belle catture al capanno di un amico.. Ho dovuto solo fare "click" al momento giusto.. Gratitudine tanta, soddisfazione relativa.. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 19:39
Beh se chi esprime un parere diverso dal tuo è off topic tu non vuoi il confronto, ma non ho mai scritto che lo temi. Parli di valore, comincia ad imparare cosa è la coerenza... Io davanti alla punta del mio naso ho visto un topic che definisce certi tipi di fotografia non wild aperto da uno che nel profilo ha un buon 70% di foto che secondo i suoi stessi criteri sono non Wild. Qua mi sa che il quaquaraquà non sono io. E io non punto il dito contro nessuno, hai chiesto un confronto, poi le risposte che non ti piacciono le hai definite off topic, quindi tu punti il dito contro qualcosa, che ti ha dato da mangiare tra le altre cose, e vuoi che ti sia data ragione e basta. Per curiosità, ti hanno pagato anche per Kerkini o quelle sono definibili Wild perché sei in una barca? Sempre pace e bene, Sergio |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 21:45
Le foto facili hanno pian piano tolto ogni desiderio ai " firmoPHqualsiasiroba ", il tutto e subito crea mancanza di obiettivi e i risultati li potete vedere su questo forum e sul web in genere. Fortuna ci sono ancora persone con cui condividere sogni ( spesso infranti ), imprecazioni e gioie immense, il costo da pagare è la fatica, il tempo sottratto ad altro e i km e km macinati. L' importante è essere felici, c' è chi lo è con una donna conquistata con un lungo corteggiamento e chi con il " quanto vuoi ? " Saluti a tutti |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 21:50
amen. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 21:58
Leggere chi scrive che una foto fatta in un capanno a pagamento ha lo stesso valore di una progettata, inseguita, concretizzata autonomamente mi avvilisce.... è uno di quei segnali che mi insinua preoccupazione.... Fortunatamente nel 90% dei casi le foto "facile e subito" sono insipide come il pollo lessato... |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:19
Mi sembra che si parli senza la necessaria disponibilità all' ascolto degli altri. Se si va in natura per avere un contatto con gli animali in condizioni wild, si evitano le situazioni tipo capanno numero 3 del CHM di Ostia. Io vivo la natura così, spesso vicinissimo a branchi di bufale per poter fotografare da vicino gli uccelli selvatici senza spaventarli, cosa che nel nostro paese capita spesso facendo caccia vagante. Per fortuna il mondo è vario e non tutti la pensano come me. Nulla di male a vivere la nostra passione in modi diversi, purché si sia leali nel pubblicare le foto argomentando le reali condizioni di ripresa. Certamente riprendere un'aquila minore in abito riproduttivo colpisce per bellezza e rarità, per questo gli vengono attribuiti consensi e viene quasi sempre ripresa in capanni a pagamento dove viene attirata con esche vive. É una cosa che mi suona raccapricciante, ma se a uno piace, la faccia pure. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:22
State generalizzando. Pagare per un capanno non porta automaticamente ad un risultato. E' cosi' fastidioso pagare 5-10 euro per entrare in un'oasi della Lipu o del wwf e usare i capanni che sono a disposizione? Non esistono solo i capanni pasturati da 100/150 euro a botta...e che diamine! |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:24
Assolutamente no...è rilassante e istruttivo.... Infatti prendersela col "capanno a pagamento" non ha senso.... Il problema legato alla naturalustica oggi è di altra natura |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:30
Non si tratta di generalizzare. Faccio foto wild per una serie di coincidenze improbabili, chi non ha avuto tanta fortuna fotografa come può e come sa. I capanni del wwf o della LIPU sono piacevoli occasioni di incontro con altri fotografi, ma c'è poco contatto con la natura selvaggia. Chi può scegliere e porta a casa le foto in ambiente wild, sceglie quello. Chi non ci riesce magari pur di portare a casa belle foto fa un viaggio o frequenta i capanni nelle oasi più vicine a casa sua. Ma si tratta sempre di fotografia naturalistica, i soggetti sono selvatici. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:32
Angus, cosa è per te il "facile e subito"? Il capanno a pagamento è senza dubbio "facile e subito", pagare la Lufthansa e una guida africana lo è secondo te? Immagino di si, quindi non ci dobbiamo andare? E' sbagliato andarci? Non è fotografia naturalistica quella? Non esiste soltanto la zona umida vicino a casa o il capriolo/camoscio in montagna, magari c'è tutto un mondo da osservare. Si osservano gli animali in qualsiasi parte del mondo, poi eventualmente si scatta senza disturbarli. |
| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:36
Credo che proprio non ci capiamo..... Il valore di uno scatto naturalistico a mio avviso ha molto a che faro con la storia dello scatto.... Se per te una foto ad una cincia dal ciuffo fatta in val di roseg ha lo stesso valore di una fatta sull'appennino credo sia proprio inutile anche intavolare una discussione perché siamo proprio agli antipodi.... |
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