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Attenzione: pedaggio tre cime a 30 €


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avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2018 ore 20:05

Io invece chiuderei proprio le montagne: entrano solo i residenti, gli altri tutti fuori, macchina o non macchina. Ti piace la bellezza della montagna? Ti ci trasferisci. Se non ci abiti niente passeggiate tra i boschi, dove con il tuo calpestio rovini flora e fauna compattando il terreno, spaventando animali. O ci abiti o non ci vai, punto


Questa è proprio divertente!

avatarsupporter
inviato il 01 Marzo 2018 ore 20:45

Mtdbo :
Io invece chiuderei proprio le montagne: entrano solo i residenti, gli altri tutti fuori, macchina o non macchina. Ti piace la bellezza della montagna? Ti ci trasferisci. Se non ci abiti niente passeggiate tra i boschi, dove con il tuo calpestio rovini flora e fauna compattando il terreno, spaventando animali. O ci abiti o non ci vai, punto


sai che mi piace.. così il 99% degli italiani per vedere un albero dovrà venire nei miei viaggi in lapponia!! mega business ... wow :-P

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2018 ore 20:51

MrGreen

Eeeeeno! Se sei un Lapponese puoi andare in Lapponia, altrimenti te la guardi su google

MrGreen



avatarjunior
inviato il 01 Marzo 2018 ore 22:33

Io invece chiuderei proprio le montagne: entrano solo i residenti, gli altri tutti fuori, macchina o non macchina. Ti piace la bellezza della montagna? Ti ci trasferisci. Se non ci abiti niente passeggiate tra i boschi, dove con il tuo calpestio rovini flora e fauna compattando il terreno, spaventando animali. O ci abiti o non ci vai, punto


Vale anche per le spiagge spero MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2018 ore 22:53

News per la prossima stagione estiva:

corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2018/02/22/news/tre-cime-pedag

cacciate a pedate nel sedere chi ha avuto questa idea,bhe d'altronde se penso che domenica i delinquneti vanno a votare,sono già rassegnato.

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2018 ore 23:48

Certo, anche per le città, i quartieri, le vie, ognuno a casa sua.

A parte gli scherzi, non capisco cosa faccia ipotizzare che 1000 turisti a vagabondare per boschi sia meglio di 500 automobili in colonna in una strada, e poi in un parcheggio.
Questi 1000 amanti della natura che girano per boschi, come ci sono arrivati da Milano, Padova, Bologna? Quanti animali spaventano e flora calpestano invece di calpestare asfalto? Interessante come ognuno di noi ipotizzi regole ferree per gli altri e che miracolosamente noi gia rispettiamo.
Ci sono SIC e ZPS a protezione integrale, in cui nessuno è autorizzato ad entrare. D'ora in poi tutto a protezione integrale
(Senza rancore)
MrGreen



avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 6:12

@Mtdbo

Questo è infatti il pensiero di molti valligiani.

Perlomeno di quelli che non lavorano con il turismo.

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2018 ore 7:19

comunque non preoccupatevi piu' di tanto......quando non ci sara' piu' nulla da sfruttare e la "montagna" sara' completamente trasformata (certo non a breve termina ma....) i valligiani dovranno inventarsi qualcosa di diverso come per esempio stanno facendo in alcune zone per attirare piu' gente possibile d'estate piu' povera di turisti che, ripeto, spesso, non hanno nulla a che fare con la montagna: tanti percorsi e gare per mountain bike e "goduria" l'ultima invenzione per dire che "sono arrivato a 3000m con la bici" la mountain bike elettrica o servoassistita....ma quanto si puo' apprezzare mentre si sale e si scende velocemente? e' tutta adrenalina......

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 8:26

Quindi ho ragione io, chiudiamo le montagne ai non residenti per salvaguardarle?

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 8:30

Esatto!

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2018 ore 9:41

cercate di non fraintendere le mie parole......sto soltanto prendendo atto che come sta avvenendo lo sfruttamento in toto non va bene come per tutte le cose....io capisco benissimo che per gli stessi valligiani e' una belle fonte di reddito ma non deve essere scriteriato...non e' qui il caso di elencarvi in progressione nefasta come sono stati travolti certi ambienti nel corso di tutti questi anni in parecchi siti di montagna da me frequentati fin dagli anni 80 es: ci fecero firmare un foglio (presa in giro) a Colfosco se volevamo gli impianti di neve artificiale (con tutto quello che ne consegue) lungo la Val Badia (da Corvara fino al p.sso Gardena con tanto di nuovi sovrappassi per gli sciatori) ma lo fecero ugualmente.....quindi.....un bellissimo spettacolo d'estate quando la neve smette di ricoprire tutto per non parlare poi dei danni derivanti dal suolo.....ecc.ecc.; val d'Ayas tornano con il nefasto progetto, inviso da tutti, tranne che da albergatori e sciatori, di collegare il Colle Cime Bianche con Saint Jacques con nuovi impianti di risalita ecc.ecc. rovinando definitivamente uno dei pochi valloni selvaggi in tutta la Valee; sta benissimo la grande piscina ovale scoperta a Corvara con relative attrezzature....eh si' perche come ho gia' detto uno va in montagna per farsi un bel bagno
e la chiudo qui....potrei andare avanti all'infinito con gli esempi
ciao a tutti

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 11:59

Quindi ho ragione io, chiudiamo le montagne ai non residenti per salvaguardarle?


Chi autorizza parcheggi, ciclovie, impianti di risalita per migliaia di persone all'ora sono i residenti. Non serve chiudere le montagne (le spiagge, i boschi, i laghi), avrebbe la sola conseguenza di ucciderle bloccando completamente l'economia.
Serve che i locali (le giunte comunali, provinciali, regionali) abbiano solo del buon senso.
Frequento la Val di Fassa da quando ero bambino. Di danni ne sono stati fatti (e non solo dai milanesi o dai romani in vacanza ma in primis da chi ha concesso autorizzazione a costruire e asfaltare) ma se si decidesse di lasciarla ai soli residenti mi spiegate poi come vivrebbero le comunità locali? Il 90% delle attività 'montanare' è legato al turismo, e così deve restare solo con un po' più di criterio. Ed è questo il difficile.

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 12:03

@Gianfranco, non sostengo la libertà di disfare tutto.
Lamentavo solo che alcuni interpretano il rispetto dell'ambiente con l'evitare le macchine per salire alle tre cime, sostenendo che è meglio salire a piedi.
Purtroppo, sottolineato, le cose sono molto più complesse, in alcuni casi è meglio gestire il traffico di turisti mediante strade, macchine e parcheggi per impedire a torme di turisti di attraversare i boschi, spaventando la fauna, rischiando di trovarsi faccia a faccia con un orso. Se questo vuol dire incontrare pure la signora oversize in tacchi a spillo, pantaloni bianchi trasparenti e perizoma sottostante, ce ne faremo una ragione.

Il senso del mio intervento era questo, occorrerebbe fidarsi degli esperti, che poi sono gli scienziati, non i fotoamatori o passeggiatori evoluti. Non lo sono neppure i valligiani, con i quali però bisognerebbe condividere i piani di gestione.

avatarsupporter
inviato il 02 Marzo 2018 ore 12:39

ok Mtdbo.....occorrerebbe fare come in alcuni casi all'estero......ma purtroppo siamo in Italia: ti rendi conto come sia stato possibile, ad esempio, quando hanno deciso di svolgere i mondiali di sci a Bormio, all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, sopra S.Caterina di Valfurva, abbattere migliaia di larici perche' la pista da discesa non era abbastanza larga???? oppure trovare donne coi tacchi e la borsetta salire al rif.Elena in val Ferret perche' a loro sembrava facile in quanto esiste la possibilita' di parcheggiare in valle sotto il rifugio, in quanto ci sono bar e ristoranti comunque a loro disposizione???? Sai quante volte ho incontrato parecchie persone su sentieri e mi chiedevano dove stavano andando??? questa purtroppo e' la gente che frequenta, non sempre per fortuna le nnss montagne e non c'e' niente da fare....bisognerebbe in un certo senso fare selezione ma come??garantendo la liberta' e la democrazia; io e mia moglie abbiamo percorso la Val Zebru', una volta una delle piu' belle di tutto l'arco alpino, ci deridevano tutti coloro che prendevano i taxi fuoristrada.....ci siamo recati all'azienda di soggiorno di Bormio e ci hanno detto che hanno provato a tirarli via ma poi piu' nessuno frequentava i rifugi e le baite/ristorante presenti nella valle stessa....purtroppo parecchie decisioni sono prese soltanto in funzione di immediati guadagni....ma daltronde come puoi constatare anche tu stesso nel ns paese il verde non ha mai "pagato", siamo infatti tra quelli piu' cementiferi

avatarsenior
inviato il 02 Marzo 2018 ore 13:25

Si Gianfranco, capisco il tuo discorso. Però non è detto che il turismo "slow" sia il migliore per la conservazione dell'ambiente. Leggo spesso le lamentele dei fotografi naturalisti, sull'etica, sulle pasture, sul non fotografe nelle oasi. Sono consapevoli che andare in giro per aree di pregio con una macchina fotografica, per quanto ti nascondi bene, può far più danni che la grandine? Finché sono pochi i danni sono pochi o irrilevanti, ma se fossero moltitudini a praticare la fotografia naturalistica etica, ecc, ecc, ecc.?
Volevo solo richiamare l'attenzione sulla complessità di un sistema che raramente ha soluzioni semplici. Eliminare il turismo da quelle zone vuol dire perdere gli abitanti e perderne le peculiarità. Quelle zone hanno certe caratteristiche perché da sempre abitate e utilizzate. E' un equilibrio difficile da mantenere, ammesso che la parola equilibrio abbia senso negli ecosistemi (io ne dubito, l'equilibrio non è mai esistito).

@Carlopi, la mia era una provocazione: fino a che punto si deve stringere i lacci? Chi lo decide? COME lo decide?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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