| inviato il 08 Febbraio 2021 ore 19:05
Luinge siamo d'accordo su tutto, non vedo contraddizioni. La scarsità è condizione necessaria e non sufficiente; volevo sottolineare che è una caratteristica che le fiat non hanno. |
| inviato il 08 Febbraio 2021 ore 22:17
Suggestive le scale logaritmiche. I commenti ai grafici sono abbastanza fantasiosi. Forse si riferiscono a figure diverse. |
| inviato il 08 Febbraio 2021 ore 22:21
@Darkphoenyx Siamo d'accordo. Mi è parso utile dare quelle semplici caratteristiche e fare la precisazione. Semplici ma dalle implicazioni di fondo. |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 8:44
Anche le valute tradizionali erano nate per rimanere "scarse", poi si è visto com'è andata... Anzi, quello che garantiva che rimanessero scarse era proprio il controvalore in un bene "materiale" per sua natura scarso (ma accumulabile) come l'oro. Una moneta che già nasce "volutamente" slegata da qualunque controvalore che possa aiutare a definirne e bilanciarne il valore reale, nasce come prodotto speculativo e non come vera moneta; non appena dovesse prendere piede e ci si renderà conto che quei 21 milioni non sono sufficienti a coprire gli utilizzi della moneta su scala globale, il frazionamento realmente necessario darà risultati ugualmente destabilizzanti della stampa di nuovi dollari che, detto per inciso, si è resa necessaria proprio per il medesimo motivo: far circolare una moneta altrimenti troppo scarsa e ferma nelle mani di pochi. Poco importa il motivo che l'aveva fermata, è il "fermo" che mette in crisi l'uso di moneta. Emettere fisicamente milioni di nuovi biglietti da 1 dollaro, o frazionare troppo i 21 milioni di Bitcoin già esistenti sono entrambe operazioni pericolose per la stabilità dell'economia: nel primo caso avremo un'inflazione eccessivamente galoppante, ma nel secondo si potrebbe rischiare l'effetto opposto, con un assurdo aumento di valore dei depositi bancari e, di conseguenza, un ulteriore rallentamento nella circolazione della valuta (chi accenderebbe un mutuo con simili prospettive? E chi rimetterebbe in circolo un capitale che nel giro di un mese potrebbe raddoppiare di valore?). L'unica alternativa potrebbe essere l'imposizione "obbligata" di non frazionare ulteriormente in futuro quella valuta, ma questo porterebbe ad una stagnazione dell'economia reale e ad una differenziazione sociale ancora maggiore di quella che già si sta riproponendo anche nelle nazioni che si definiscono "democratiche". Inoltre, La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi e, in ultima analisi, il controllo fiscale su chi ne detiene il possesso (le varie mafie ci sguazzeranno!). Sia ben chiaro che non è la "tecnologia digitale" su cui si basano queste valute che non mi piace, sempre con le note già evidenziate da Salt, ma la logica con cui sono nate e si stanno evolvendo queste nuove "monete" che, in realtà, dell'originaria funzione della moneta conservano poco o nulla. Poi è pur vero che l'economia "moderna" si basa ormai solo sulla speculazione, ma è proprio questo che ha trasformato il denaro in un investimento. |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:33
@Daniele Concordo. Le mafie ci sguazzano già. A tal proposito mi pare assai da paese delle banane l'attuale campagna che lo stato italiano ha proposto come concorso a premi per l'uso della carta di credito finalizzato al tracciamento per evitare il nero. Cercano l'ago e non vedono il pagliaio. Le mafie muovono miliardi di Euro o di dollari che trasformano anche in bitcoin e nessuno li nota. Quando vanno a riscuotere il pizzo mica usano il POS. |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:39
bisogna iniziare da qualche parte, dovrebbero estendere al pagamento di idraulici, dentisti, commercialisti ecc... poi non ci lamentiamo se in italia le cose funzionano male. Nei paesi europei del nord pago con la carta e nessuno ti guarda male... |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:46
Infatti sono paesi che non hanno mafie locali salvo la presenza delle nostre beneamate mafie che abbiamo esportato. Ricordo che noi ne abbiamo quattro che ormai sono estese a tutta la nazione e comunque sono abbondantemente internazionalizzate con legami a quelle dei paesi dell'Est, asiatiche, africane e sud americane oltre ale succursali insediate da decenni negli USA e in diversi paesi mitteleuropei. Non possiamo ignorare tale fatto. |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:51
Hanno una mentalità diversa dalla nostra, da noi introdotto il cashback e subito il trick per fare più acquisti per scalare la classifica. Non diamo sempre la colpa alle mafie , i primi a cui piace fare i furbetti siamo noi stessi, e poi diamo sempre la colpa ad altri. Con questo non sminuisco il potere delle mafie ma non lo prendo come alibi. @salt ci vuole la giusta misura, per esempio vedo spesso gente con macchinoni che paga in contanti al casello ed io con la macchinetta ho il telepass. Per i bitcoin di riscatto dei rasonware? ok che sono tracciabili ma non sai chi ci sta dietro? |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:53
Il problema è che gli italiani sono mafiosi "dentro". |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:55
manno.. vai al nord e ti accorgi che dappertutto e' la stessa cosa. Cambiano i modi.. non la sostanza |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:56
Oddio, proprio uguale no, le cose funzionano non come da noi. Poi i furbetti ci sono ma sono molto meno. |
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