| inviato il 14 Settembre 2017 ore 16:49
Sono davvero contento di avere iniziato nel questo argomento , ho letto commenti molto interessanti e ho visto che l'opinione generale è che si dovrebbe punire almeno con digiuno di 40 giorni e alcune frustate chi ci inganna con foto modificate . (Salvo il fatto che ciascuno di noi lo fa o l'ha fatto nelle foto per uso personale) Non dimentichiamo però che anche nelle nostre macchine c'è un piccolo inganno possibile , ad esempio i programmi "pelle liscia" o simili. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 16:54
Anche la foto dei russi a berlino è una foto posata. Fatta e usata come propaganda russa. Come vedete le foto non rappresentano al 100% sempre una realtà. Tanto più se aggiunta una descrizione sotto pompata artificiosa. Poi che ci siano vari gradi di taroccamento si sa. Anche quello che si è inventato i reportage in realtà non è un taroccamento al 100% xche in fondo la guerra cè stata i morti pure. Idem il bambino spiaggiato. Anche avesse ysato una bambola comunque "rappresentava" una realtà. Ma rimane sempre un taroccamento/fake/montaggio ps o di scena ecc.. Anche le foto della nasa che riprendono i satelliti delle missioni sono fake. Anche se rappresentano la realtà Quindi come poter giudicare una foto fake da una reale? Difficile solo da una foto. Meglio video in diretta e internet ci da una grossa mano |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 17:27
Nelle didascalie o nelle descrizioni risiede l'inganno ulteriore. Io ne so qualcosa perché in una foto in cui mi si vede attraversare un ponte tibetano (quei ponti sgangherati fatti di assi di legno ) sul fiume Indo in Pakistan io ho scritto (parlo del mio album di foto di quel viaggio) che il ponte era a 100 metri sul fiume , in realtà saranno stati una quarantina . E' vero che se fossi caduto nel fiume ora non sarei qui comunque ma volevo colpire l'attenzione dei pochi ai quali mostro i miei album di foto. Me ne sono vergognato e poi ho corretto la didascalia. (un dettaglio : se percorri la Karakorum Highway che è una strada stretta senza protezione che porta al passo Khunjerab e in Cina ti diranno che se la tua auto cade nel fiume si prega e non si chiama nessuno a soccorrere perché la corrente dell'Indo è talmente forte che l'auto la si potrebbe trovare a molti kilometri dalla caduta e in ogni caso non sarebbe possibile recuperare né l'auto né i passeggeri) |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 20:34
“ La fotografia non è fatta solo di ciò che si trova davanti all'obiettivo nel momento dello scatto, ma anche del contesto in cui viene inserita e presentata, „ Perfettamente d'accordo... e il problema non è solo delle foto. Qualunque cosa può essere ripresentata in altro contesto per piegarla a scopi più o meno alti. Ci sono persone dedite a creare false notizie come hobby per il puro gusto di disinformare, uno dei più famosi è italiano fra l'altro. Ci sono decine di finte testate giornalistiche online con siti molto curati "tipo quotidiani online" in cui girano moltissime false notizie. L'autore del saggio ha creato un sito per segnalare delle notizie da verificare che vengono analizzate da giornalisti e poi giudicate attendibili o false. Vi consiglio un'interessante lettura sull'argomento con molti dati statistici sull'efficacia di diffusione delle false notizie/foto e su quanto è difficile e spesso impossibile contrastarle. www.ilpost.it/2015/04/18/silverman-pdf-lies-bugie/ (Il PDF è gratuito e tradotto in italiano.). Di base le false notizie girano facilmente per soddisfare un bisogno di informazioni che si crea nel vuoto tra un fatto e il tempo necessario a raccogliere delle informazioni verificate. In quel lasso di tempo si concentrano la maggior parte delle fake news sugli eventi. Le false notizie possono portare anche alla morte di persone. Vi consiglio di prendervi 10 minuti e guardare questo video in cui è presentata velocemente la genesi antropologica/psicologica di una fake news fuori controllo molto attuale. www.internazionale.it/video/2015/02/11/a-cosa-servono-i-vaccini |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 20:37
Cesaregiancarlo, la tematica da te affrontata è seria ed interessante soprattutto nell'ambito giornalistico, ove è richiesta la verifica della notizia. Le fake-news ormai viaggiano in tutte le direzioni e con tutti i mezzi digitali a disposizione. Il problema, infatti, è la velocità, la fretta con cui si pubblica, si espande, viaggia una notizia. Tuttavia, proprio con altrettanti mezzi digitali e non, esistono sistemi per verificare una news. Nel giornalismo serio d'inchiesta, attuato dalle testate giornalistiche più attendibili, vi sono molti strumenti atti a verificare la veridicità di "News", siano esse post sui social, immagini, video o simili. Per esempio, esiste un servizio Google gratuito che permette di geolocalizzare una foto (ancorchè manchino gli exif specifici), quindi di stabilirne la provenienza geografica; oppure da quanto tempo un video è online; è possibile sapere i dati reali (indirizzo ip, dns, di un utente social) e le sue tracce sul web; esistono dei sistemi, delle procedure di incrocio dei dati, tramiti siti ecc, che permettono di verificare se un utente di un social è reale oppure è un impostore, in base alle sue attività; è possibile, per esempio, stabilire che tempo faceva il 10 giugno del 1970; in un sito americano è possibile fare un'analisi forense di una fotografia caricata per stabilire se è "fotoshoppata". Esistono, quindi, numerosi strumenti di verifica dei fatti. Purtroppo il più delle volte, si tende a supporre come vera una notizia, corredata di documento video-fotografico. Invece, la prassi dovrebbe essere contraria, ovvero: è vera solo se è verificabile... |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 20:44
“ Purtroppo il più delle volte, si tende a supporre come vera una notizia, corredata di documento video-fotografico. Invece, la prassi dovrebbe essere contraria, ovvero: è vera solo se è verificabile... „ Non è umanamente applicabile un metodo scientifico di verifica di ogni singola informazione che ti raggiunge, ce ne sono troppe ti servirebbero giornate da 5000 ore di cui 4990 passate a verificare le informazioni di ogni singola notizia che ti arriva. Premettendo che errare è umano, l'unico modo di avere una visione abbastanza affidabile del mondo è comunque passare attraverso il racconto e l'analisi di giornalisti e testate giornalistiche affidabili che aggiornano e correggono le notizie rilasciate con gli aggiornamenti. Per esempio una grossa lacuna di moltissimi giornali online (non solo italiani) è di non aggiornare sempre sullo stesso articolo gli sviluppi di una vicenda ne di mettere alcun link agli articoli successivi. E' difficile raggiungere le smentite e gli sviluppi da un articolo vecchio condiviso sui social. E' necessario alla società un giornalismo sano ed indipendente (sia idelogicamente sia economicamente), ma l'Italia e la Turchia sono forse gli ultimi due paesi al mondo in cui la maggior parte degli editori delle testate giornalistiche non lo sono. |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 21:05
“ Nel giornalismo serio d'inchiesta, attuato dalle testate giornalistiche più attendibili, vi sono molti strumenti atti a verificare la veridicità di "News", siano esse post sui social, immagini, video o simili. Per esempio, esiste un servizio Google gratuito che permette di geolocalizzare una foto (ancorchè manchino gli exif specifici), quindi di stabilirne la provenienza geografica; „ Per la geolocalizzazione non tutte le macchine fotografiche memorizzano l'informazione quindi come fa a darti l'indirizzo? Da quello che io so (se non ci sono exif) google riconosce cosa c'è nella foto, quindi se è un monumento ovviamente ti da la città. Io ho caricato una mia foto su google immagini e mi dice "street fashion" A parte google immagini, per il resto come fai a controllare che una notizia è vera? Parlo di notizie di cronaca, fatti internazionali e altro escluse notizie scientifiche/tecniche. Per queste ultime esistono articoli scientifici e studi che vanno citati e che comunque pochi sanno dove trovare e che probabilmente nemmeno capiscono. Io posso parlare per il mio campo (l'alimentazione) e sento dire cose assurde in tv, il problema è che poi la gente ignorante in materia ci crede. |
user46920 | inviato il 14 Settembre 2017 ore 21:32
[...] la fotografia ha questo di speciale e di unico, che registra ogni dettaglio minimo con la stessa dignità del soggetto principale, e lo fa anche fuori dal controllo del fotografo, è il suo modo di raccontare il reale, è il suo contributo straordinario alla magia del messaggio fotografico, e se il fotografo vuole ricondurlo tutto sotto il proprio controllo, non fa più davvero il fotografo. [...] semplice no? |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 22:40
“ La fotografia ha nel DNA questo potere di poter documentare e quindi non è possibile che abusi del genere restino impuniti. „ Assolutamente falso! |
| inviato il 14 Settembre 2017 ore 22:44
“ Che la foto fosse autentica da un punto di vista tecnico non ci sono mai stati dubbi, ma ne sono sempre rimasti da un punto di vista tempistico e logistico; insomma, Capa potrebbe aver scattato in precedenza alcune foto ad un "attore" improvvisato, aspettando poi il momento giusto per piazzarle come "fatto di cronaca". „ Si è molto studiato su questa foto alla fine l'ipotesi più accreditata è che sia drammaticamente falsa e drammaticamente vera. Due trincee, repubblicani e franchisti a poche decine di metri, capa chiede ad un miliziano di uscire per una foto d'effetto, simulare un attacco, ma proprio in quel momento il miliziano viene colpito a morte. Di fatto è la più probabile, il miliziano alla fine è stato identificato, è realmente morto in quel momento ma la serie di immagini precedenti mostra delle foto di un improbabile assalto |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 8:32
Il Signor Mario ha rigirato (giustamente) il coltello nella piaga: un "montaggio di scena" che dovrebbe soltanto "simulare" un'azione legata ad un più vasto evento che si sta effettivamente verificando (la battaglia); accidentalmente il "montaggio" sfocia in tragedia vera e, in modo grottesco, quell'immagine viene presa come "documento autentico" di un fatto mai accaduto. Il tutto "fotograficamente reale", ma "storicamente falso". Ovvero: per essere un documento autentico, una foto deve essere tale sia tecnicamente che nella sua contestualizzazione (storica, scientifica, artistica ecc.); non basta che sia rispettata una sola delle due condizioni. Succede però che il contesto possa ammettere che la manipolazione diventi indispensabile per la lettura di quell'immagine purché, cosa altrettanto importante, venga dichiarata esplicitamente, come nel caso riportato da Gondor34: “ Anche le foto della nasa che riprendono i satelliti delle missioni sono fake. Anche se rappresentano la realtà „ Le foto satellitari infatti sono tutte pesantemente trattate e, se pubblicate a colori, vengono addirittura applicati trattamenti e algoritmi per renderle in "falsi colori", ovvero come teoricamente potrebbero apparire ad un'osservazione ravvicinata ed esente da disturbi vari; però la NASA lo dichiara che quelle immagini sono in "falsi colori" e, in quel caso, nessuno si scandalizza perché sa che, in quel preciso contesto, quei colori sono studiati per restituire un'informazione "autentica" che altrimenti non sarebbe percepibile. Il problema è la consapevolezza di quali siano i casi in cui la contestualizzazione richiede, o quantomeno accetta, questi comportamenti e dichiararli; non è detto, ovviamente, che tale dichiarazione debba accompagnare per forza ogni immagine laddove sia ampiamente noto che tale contesto "richiede" quei trattamenti, perché in questo caso sarà già la contestualizzazione a fare da garante. Credo che quando si batte il chiodo sull'importanza della contestualizzazione si intenda proprio questo. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 8:48
Darei molta più importanza alle didascalie (captions) che illustrano le foto. Esempio un uomo sul tetto di un grattacielo che guarda in basso: 1) sta solo guardando in basso per curiosità o perché avviene qualcosa in laggiù ? 2) sta per suicidarsi |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 9:19
Con le dis Da scali e poi non ne usciamo più. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 10:18
Il signor Mario , mangio un po' di fosforo e cerco di capire cosa voleva dire |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 10:19
iPhone Didascalie |
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