| inviato il 25 Agosto 2017 ore 16:19
la cosa che mi fa un po strano: se lo schermo mac e' in p3 posso elaborare in adobe rgb? o sono obbligato scattare gia in srgb? il profilo di photoshop lo posso mettere in adobe rgb se lo schermo è p3? e per la stampa che profilo colore imposto sul file? fino ad oggi sempre fatto tutto in adobe rgb |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 17:34
Lavoro su mac dal 1993, fotolito e prestampa. In 24 anni ho conosciuto 2 soli studi grafici su migliaia, che pensavano bene di impaginare grafica su PC. Sono durati poco. Anche a casa mia non è mai entrato un PC e mai entrerà, però bisogna essere obiettivi anche sui Mac che non sono esenti da problemi o scelte sbagliate. Ho cominciato dai Mac Quadra, sono passato per i cloni Daystar, i mac grigi, colorati, alluminio (cestini neri anche no, grazie). Se uno ci lavora su almeno 8 ore al giorno deve avere strumenti validi, durevoli, affidabili, confortevoli. Quasi tutti i Mac su cui ho lavorato sono stati così. A livello software penso che gli ultimi sistemi operativi Apple abbiano reso molto dura la vita a chi fa produzione, invece di semplificarla, sono pieni di vaccate inutili che fanno perdere tantissimo tempo, strizzano l'occhio a una utenza che bada solo all'apparenza: è il marketing, fino a pochi anni fa in Italia Apple non se la filava nessuno, da un po' fa figo, con la scusa del design ricercato e meno anonimo dei PC. Lo stesso per i programmi Adobe, che ormai hanno monopolizzato la grafica, sempre più mangia RAM pieni di funzioni e opzioni indesiderate. Il nuovo Acrobat Professional è un drammatico esempio di incasinamento totale. Ma è così in tutte le apparecchiature elettroniche, complicare pensando di offrire possibilità in più. Basta vedere un telecomando della TV. In definitiva consiglio il Mac, si lavora comunque meglio di un PC, ma cercare di spendere meno possibile, compatibilmente con le proprie reali esigenze. Comprare un Mac con superprocessore, HD veloce e capiente, doppia RAM e poi usarlo solo per navigare sono soldi buttati. Il Mac è più bello, fatto meglio fin nei minimi dettagli, "arreda", ma il tutto si paga, meglio pensarci bene. Di solito ha una qualità durevole, ma mica sempre, e se capita un modello sfortunato son dolori: il mio MacbookPro inizio 2011 ha la batteria che dura ancora 5 ore... Ho messo l'SSD e va come una scheggia. È d'alluminio, lo chassis è perfetto, non si deforma come un PC di plastica. Mentre invece l'Imac 27" da migliaia di euro ha lo schermo con una macchia che è stato già cambiato una volta in garanzia per quel difetto riconosciuto, e ora me lo pippo o lo riparo a spese (folli) mie. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 18:11
Pup, tu hai vissuto gli anni d'oro della mela. Quando aveva a listino macchine per i professionisti. Ma adesso? La realtà odierna è piuttosto sconsolante. Non c'è un prodotto Apple che consiglierei o che userei per applicazioni grafiche o di prestampa. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 19:49
È il professionista che rende una macchina PRO non il contrario... |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:04
Puoi usare qualsiasi cosa per fare un lavoro (e quindi essere un professionista). Puoi anche fare prestampa con il monitor della coop, Photoshop mica si rifiuta di visualizzare le immagini su monitor da 50€. Ma ti conviene usare quello strumento? E' il migliore? Oppure fai un lavoro di schifo dando pure l'impressione di essere un × alla tua clientela? Puoi usare anche un iMac per lavorare in ambito grafico o fotografico; ma dove è la convenienza? Proprio da un punto di vista del "pro" queste macchine sono assurde; paghi carissimo un hardware di basso profilo che non ha nulla da offrirti in più rispetto a soluzioni molto più performanti, più espandibili e più affidabili. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:16
“ In definitiva consiglio il Mac, si lavora comunque meglio di un PC, ma cercare di spendere meno possibile, compatibilmente con le proprie reali esigenze. Comprare un Mac con superprocessore, HD veloce e capiente, doppia RAM e poi usarlo solo per navigare sono soldi buttati. Il Mac è più bello, fatto meglio fin nei minimi dettagli, "arreda", ma il tutto si paga, meglio pensarci bene. Di solito ha una qualità durevole, ma mica sempre, e se capita un modello sfortunato son dolori: il mio MacbookPro inizio 2011 ha la batteria che dura ancora 5 ore... Ho messo l'SSD e va come una scheggia. È d'alluminio, lo chassis è perfetto, non si deforma come un PC di plastica. Mentre invece l'Imac 27" da migliaia di euro ha lo schermo con una macchia che è stato già cambiato una volta in garanzia per quel difetto riconosciuto, e ora me lo pippo o lo riparo a spese (folli) mie. „ non ne hai mai usato uno eppure hai tutta questa sicurezza, beato te |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:41
Dipende, l'iMac dal modello 5K fine 2015 ha recuperato molto in fatto di prestazioni globali e qualità del monitor. Per il design e la grafica è consigliabile perché offre una definizione molto accurata, soprattutto sui filetti ed i particolari sottili. Per quanto riguarda l'affidabilità cromatica non è un mostro ma tutto sommato non si comporta male. Per chi lavora con il colore a livello industriale, tinte piatte su materiali, plastiche, tessuti, colori Pantone, Ral etc. anche gli EIZO o i NEC non offrono una affidabilità cromatica definitiva e gli accostamenti colori vanno fatti con campioni fisici. Per la fotografia o la prestampa invece, un buon monitor è un vantaggio irrinunciabile... puoi comunque collegare un EIZO o un NEC anche ad un Mac o un iMac ed il gioco è fatto. Il mio suggerimento è che se un utente ha una buona esperienza con Windows gli conviene rimanere su quell'OS o viceversa. Per tutto il resto le tecnologie vanno e vengono... per le schede grafiche in campo 3D, per esempio, la AMD sta rinascendo e molte software-house all'ultimo siggraph stanno presentando soluzioni che traggono vantaggi dalle sue ultime tecnologie |
user117231 | inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:59
Io questa cosa della qualità dei monitor non l'ho mai capita fino in fondo... e sarei curioso di vedere con i miei occhi di quanto cambiano le mie foto se guardate su un buon monitor calibrato. Magari poco... |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 23:30
Volevo solo dire che uso Mac ma non difendo a spada tratta qualsiasi prodotto o sistema nuovo che esca. Faccio un esempio banalissimo. Fino al System 9 (se non sbaglio) bastava fare doppio clic sulla barra del titolo di una finestra per contrarla. La finestra restava dov'era e si vedeva solo la barra in mezzo allo schermo. Quindi se avevi una altra finestra sotto a registro, potevi vedere l'una o l'altra solo cliccando sulla barra di quella in primo piano. Avendo due documenti uno vecchio e uno con modifiche, in questo modo si poteva capire subito dove era la modifica, come avere due livelli sovrapposti. Ora invece se fai doppio clic la finestra ti fa ciao, si contrae con un effetto genio del cavolo a scelta (la tipica figata inutile che fa dire wow e invece io tiro giù rosari) e va a finire sotto nel dock. Se voglio confrontare due documenti devo fare copia incolla uno sull'altro con perdita di tempo e rischi di cappelle. Riguardo i monitor... Si può lavorare su monitor non tarati a puntino e poi lasciar fare il lavoro fine all'esperto cromista su una sola postazione dedicata. Se come fotografi vogliamo avvicinarci alla stampa del laboratorio per non avere sorprese... Meglio cercare di tarare il monitor sulle foto stampate e salvare un profilo per quella esigenza. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:34
I love MAC. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 15:42
“ Se voglio confrontare due documenti devo fare copia incolla uno sull'altro con perdita di tempo e rischi di cappelle. „ Li ingrandisci a pieno schermo, poi visualizzi tutti gli schermi virtuali aperti e trascini le due finestre a pieno schermo una sull'altra creando un unico fullscreen con le due finestre affiancate senza nessuna distrazione... è comodissimo. Di sicuro c'è anche qualche scorciatoia per farlo velocemente. |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 18:09
“ Li ingrandisci a pieno schermo, poi visualizzi tutti gli schermi virtuali aperti e trascini le due finestre a pieno schermo una sull'altra creando un unico fullscreen con le due finestre affiancate senza nessuna distrazione... è comodissimo. „ In windows è fatto meglio, ed è molto più comodo |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 20:41
Il Mac con il fullscreen e il multimonitor è ancora un po' acerbo, avevano sempre puntato sui desktop virtuali che sono infatti molto più comodi da usare a livello di comandi. Windows gestisce molto meglio da decenni le configurazioni a più monitor. |
| inviato il 27 Agosto 2017 ore 10:10
“ " Se voglio confrontare due documenti devo fare copia incolla uno sull'altro con perdita di tempo e rischi di cappelle. " Li ingrandisci a pieno schermo, poi visualizzi tutti gli schermi virtuali aperti e trascini le due finestre a pieno schermo una sull'altra creando un unico fullscreen con le due finestre affiancate senza nessuna distrazione... è comodissimo. Di sicuro c'è anche qualche scorciatoia per farlo velocemente. „ A me non servono affiancate, a me servono sovrapposte a registro perfetto così vedo subito se c'è qualcosa di diverso fra le due versioni. Affiancate divento scemo. (più di quello che già sono). |
| inviato il 28 Agosto 2017 ore 17:14
Ti suggerisco una terza via: Hackintosh. Io ci sono arrivato dopo che il mio MBPro del 2013 (i7 2.8, 16 GB, SSD 512) cominciava a dare segni di cedimento e lentezza dopo il passaggio a Lighrtoom 6. Sono entrato in contatto con una piccola azienda (posso fornire il contatto in MP) che mi ha aiutato nella scelta e nell'assemblaggio dei pezzi adatti. Con 1650 euro totali ho: i7 Skylake 4.0 GHz, 16 GB RAM, SSD da 500 GB e monitor 27" 4K (99% sRGB) e la vita mi è cambiata. |
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