| inviato il 20 Agosto 2017 ore 15:52
Ipotizzo: Un po' di rumore, a molti che fanno street, piace. E permette di avere migliori tempi di scatto per bloccare al meglio le sagome. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 17:56
Felix in genere preferisco non scendere sotto 1/150-1/200 per evitare il rischio di mosso e nella street le condizioni di luce posso cambiare in maniera repentina, basta passare da un'area ben illuminata a una in penombra. Per questo motivo setto sempre la macchina a 800 iso e in base ai tempi di scatto passo a 400 o 1600 iso. Come diaframma utilizzo f8/11, che unito al grandangolo consente di ottenere un'ottima profondità di campo. Con questo metodo riduco notevolmente il rischio di foto sfuocate e mi concentro quasi esclusivamente sulla composizionee sul momento, senza dover perdere tempo nella regolazione dei vari parametri della fotocamere. Preferisco una foto con un po' di rumore piuttosto che un immagine mossa o non riuscita (alla fine una Dx/Fx moderna a 800/1600 iso ha un rumore più che accettabile nella maggior parte delle situazioni, a meno di non guardare le immagini al 200 % ). Ovviamente se scatto in una piazza a mezzogiorno in condizioni di luce ottimali setto iso 100/200, ma si tratta di una condizione meno frequente di quanto uno possa pensare. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:03
Io questa mania dei 100 ISO non la capisco proprio, a me la grana non dispiace, e preferisco una immagine nitida a una pulita. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:15
"nessuna regola, se non quelle che deciderai tu, dopo che avrai capito quale impronta vorrai dare alle tue fotografie. Questo è l'unico punto fermo. Trovare il proprio stile. Da lì discende il resto e presumibilmente capirai da solo ciò che ti serve e come muoverti." Concordo. La tecnica è optional. Non ha senso fare il professore con la fotocamera per poi portare a casa foto nitide, inquadratura perfetta ma che non sanno di nulla. So che molti sono contro ma io gestisco solo gli iso e lavoro al 90% in automatico, poi se ho la possibilità di lavorare in manuale ben venga. Avevo letto in un altro post che quelli "bravi" non scattano a raffica...ognuno scatta come gli pare la mia opinione è fare 3/5 scatti consecutivi al momento giusto...avrai più possibilità di trovarti qualcosa d'interessante in particolar modo se i soggetti sono in movimento. Questo è il mio approccio con la street ma come diceva Mauro non esiste una regola. Comincia a scattare foto come stessi facendo street ad amici o parenti. Sicuramente la loro reazione non sarà quella di uno sconosciuto. Quando riuscirai ad immortalare scene interessanti con la massima disinvolturra senza che i parenti/amici se ne siano accorti vuol dire che sei pronto per cominciare in strada. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:36
@Baribal e @VIncenzo ottimi consigli...XD |
user117231 | inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:39
“ Io questa mania dei 100 ISO non la capisco proprio, a me la grana non dispiace, e preferisco una immagine nitida a una pulita. „ Spiegami come fa ad essere nitida una immagine che segue lo schema seguente : 100 ISO > NITIDA - 100 200 ISO > NITIDA - 200 400 ISO > NITIDA - 400 800 ISO > NITIDA - 800 1600 ISO > NITIDA - 1600 3200 ISO > NITIDA - 3200 6400 ISO > NITIDA - 6400 Ponendo che NITIDA possa avere un valore indicativo medio di 12800. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:52
Félix ma di cosa parli? A tempi più corti lo normale è che una foto sia più nitida perché c'è meno movimento, non capisco il motivo di rischiare ad avere una foto mossa perché non ci sia un minimo di grana |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 19:54
Vincenzo io gli unici atti di ostilità li ho avuti proprio scattando in famiglia per scattar tranquillo devo rivolgermi agli sconosciuti. Per il resto regole, dettami, stili, attrezzature, sono limiti che uno può solo autoimporsi per aver qualcosa da superare. Una cosa che veramente non riesco a comprendere è il PROGETTO. L'unica cosa che sono in grado di progettare è: il luogo ed il momento dove scattare. Per il resto è tutto imprevedibile, se non (tu mi insegni) in anticipo di una manciata di secondi. Fatico veramente a cspire in cosa consista questa "progettualità" nella street al di fuori di quei parametri. Magari qualcuno me lo può spiegare. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:02
La street di suo ha delle regole, così almeno dicono, molto strette per questo non amo catalogare le mie foto, soprattutto non amo catalogarle come street e se proprio debbo dargli un marchio parlo di fotografia sociale. Come scatto? In genere ISO auto 200/1600 con tempo minimo 1/100, scatto in automatismo sui tempi impostando, se possibile, f8; messa a fuoco auto sul punto centrale, voglio il soggetto sul piano di fuoco; scatto sperando di prenderci al primo colpo perché spesso è l'unico possibile, poi comunque, sempre sia possibile, scatto altre foto cambiando che il punto di ripresa. Ma come detto ognuno ha la sua ricetta. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:29
Max almeno il vaffanc**o resta in famiglia ... Non ho mai capito cosa si voglia intendere bisogna partire sempre da un progetto (parliamo in abito street). Io amo documentare la società senza risparmiare nessuna categoria. Avere un buon archivio immagini mi permette di creare progetti a mio piacimento. Mi spiego: se noto di avere una vasta scelta d'immagini realizzate in metropolitana o nelle stazioni non devo far altro che selezionare quelle più adatte per raccontare la vita del pendolare o semplicemente del viaggiatore o ragruppare foto di gente in centri commerciali o negozi in genere per mostrare il consumismo. Si possono creare progetti a go-go semplicemente osservando il materiale a disposizione. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:41
Quindi foto e poi progetto Non progetto e poi foto Questo intendeva sottolineare Max |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:47
Vincenzo e Vnczo ( ): esatto. In particolare: “ Si possono creare progetti a go-go semplicemente osservando il materiale a disposizione. „ Questo è l'unico modo che concepisco in street per la creazione del progetto, ma spesso qui si è parlato di creare un progetto *prima* di scattare, ridicolizzando letteralmente l'approccio "postumo". Senza però spiegare in che modo uno potrebbe prevedere cosa incontrerà sulla propria strada (salvo: luogo e momento) |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:52
Perfetto. Io in origine di thread ho detto che al massimo, se proprio si vuole parlare di PRE-uscita, si può immaginare cosa si vuole fotografare: che ne so, magari uno sfondo particolare, concentrarsi su persone anziani, murales o cani al guinzaglio. Ma poi le previsioni lasciano il tempo che trovano, perché bisogna scattare l'imprevisto. |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:55
“ Non ho mai capito cosa si voglia intendere bisogna partire sempre da un progetto „ Vincenzo io generalmente seguo il percorso inverso, se voglio organizzare un percorso relativo ad un tema specifico (bambini, acqua, sole, amore, artisti...) esco e mi concentro su questo poi non è escluso che il progetto nasca da una serie di foto che riorganizzo. Preferisco uscire con un'idea precisa perché altrimenti tendo a distrarmi e a portare a casa un fritto misto di situazioni non sempre utilizzabili |
| inviato il 20 Agosto 2017 ore 21:59
Ma sì, anche perché quello là, quello che fotografava i cani nella street, coso, come si chiama, mica è stato sei anni a fotografare cani e basta. Ne ha fatti un paio e poi ha detto: urca come sono fotogienici. E ha iniziato a riprenderli (bene) quando gli capitava. Quando ne ha fatti un tot li ha pubblicati, e tutti "oh, genio, fotografa cani a New York, che originale". In realtà è andato avanti anni e ha fatto esattamente quello che Vincenzo (quello con le vocali) ha descritto. |
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