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zoom per concerti e teatro


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avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 9:46

Io non considererei l'80-200 a pompa per una serie di motivi ma il principale è la lentezza dell'AF e la mancanza del piedino del treppiede/monopiede. Sceglierei, sempre tra le ottiche che hai proposto, il buon bighiera AFD

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 9:53

Nel prossimo concorso alzerò gli ISO e porterò gli scatti a 1/500


Del tutto inutile... al limite proprio dovendo alzare gli ISO lo farei per chiudere di più il diaframma, il discorso sui tempi non è dato dalle potenzialità del mezzo che si ha, e mi apr di ricordare che in questo caso sei messo più che bene, ma dalla conoscenza di ciò che si fotografa, se scatti quando un grand jeté non è completo molto probabilmente avrai il mosso, in misura minima forse, anche con 1/500 ma anche ammettendo che lo congeli avresti sempre una foto sbagliata, il movimento lo fermi fotografando quando la ballerina è ferma in aria e avrai un'immagine ferma e il passo completo. Nelle foto che ho postato i ballerini erano praticamente fermi, il tutto dura meno di un secondo, perché il passo era al suo culmine, completo. Più che tecnologia è una questione di tecnica. Può essere utile, se concesso, assistere a classi di danza

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 10:04

Grazie Dsignor Mario,
Fotografo nei concorsi di danza da lontano
Sono coreografie che non conosco quelle di terzi
Per quanto riguarda mia nipote, il prossimo concorso e la seconda volta che assisto alle sue esibizioni
Sono molto veloci e non cerco il momento che è immobile in quanto altri del gruppo sono in movimento
Infatti ho molti scatti dove trovo il compagno in movimento e mia nipote immobile
Non so se ho reso l'idea
Ciao e grazie

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 10:15

Non che è immobile ma il momento in cui il suo passo è completo, per capirci se fa un salto verso l'alto raggiunto l'apice prima di scendere è immobile, è un principio di fisica, e dovrebbe aver assunto la posizione prevista dal passo, quello è il momento di scattare non solo per congelare il movimento ma anche perché altrimenti la foto non avrebbe senso, se poi gli altri sono mossi non importa, anzi potrebbe essere un di più che arricchisce la foto. Ricorda, si scatta sempre al momento giusto per il passo che sta eseguendo. Poi se puoi permetterti, per le luci disponibili, tempi di 1/250 (diciamo che sarebbe una benedizione divina) stai più che sereno

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 10:42

@Il Signor Mario, mi permetto di intervenire sui tuoi post per fare qualche obiezione ai tuoi discorsi.
I tuoi consigli sono molto, molto validi ma sono anche molto, molto specialistici, relativi alla danza classica ma soprattutto presuppongono una conoscenza dei singoli balletti piuttosto approfondita, per sapere che in quel mezzo secondo la ballerina rimane immobile e quindi si può scattare a 1/60 piuttosto che 1/250 e così via.

L'esperienza pluriennale sicuramente aiuta, ma aiuta prevalentemente a sviluppare un certo istinto nel capire al volo quando scattare e immortalare l'emotività di una scena.

Fotografare a teatro, più genericamente, significa alternare musical, commedie, monologhi, concerti jazz, concerti classici, concerti rock, concerti di musica leggera, e anche altro.
Situazioni molto molto diverse tra di loro, un concerto di musica classica è nettamente diverso da un concerto rock, e un monologo letterario è molto diverso da una commedia pirandelliana o un musical.

Spesso e volentieri si viene chiamati senza quasi nessun background, senza la possibilità di assistere alle prove generali o, anche potendo, le prove generali sono spesso interrotte o non in costume quindi a volte diventa inutile.
Si arriva lì e ci si basa sulla propria tecnica e sulla propria esperienza quindi su quell'istinto che ti fa premere il pulsante di scatto nei momenti migliori (non sempre, spesso).

Poichè in questi casi di solito occorre produrre un reportage e non abbandonarsi negli scatti creativi e poetici, lo spazio per il "mosso d'autore" non c'è (o è molto limitato) quindi, onde evitare di star lì ad aspettare l'attimo perfetto per scattare a 1/60s, l'unica cosa da fare è impostare M, settare 1/200 - 1/250 (minimo, anche di più per i concerti rock o musical) e il diaframma più aperto possibile, e cercare di immortalare gli attimi più importanti, a prescindere che siano momenti in cui il soggetto sta immobile o stia facendo una capriola a mezz'aria.
È chiaro che a seconda del tipo di spettacolo, questa "regola" è flessibile, in un monologo letterario in cui c'è un tizio che legge un testo su un piedistallo, non servono i 1/250s ma bastano i 1/125 o anche 1/100 a volte, se c'è il musical rock allora meglio salire a 1/500, e così via.


In merito alla questione obiettivi, io condivido il consiglio di preferire il bighiera alla versione a pompa, non tanto per lo sporco (suvvia...), ma per la lentezza dell'AF, anche se abbinato ad un corpo con AF performante come quello della D750 questo gap si riduce moltissimo.

Però se il budget è proprio limitato, meglio un 80-200/2.8 a pompa che niente.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 12:36

Il tuo discorso, anche giusto sotto molti aspetti, dimentica che se sbagli il momento dello scatto la foto è da buttare, mi è capitato di veder rifiutate foto di teatro perché la posizione della bocca non piaceva all'attrice, foto di danza scartate perché un dito era fuori posto, ad un concerto il microfono copriva la bocca del cantante...
conoscere le regole base della fotografia di spettacolo non solo ti da libera scelta nell'uso dei tempi di scatto ma anche riduce il numero di foto apparentemente perfette ma con piccoli difetti specifici che El rendono inutilizzabili

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 13:06

Signor Mario
Pienamente d'accordo con te
Sapessi quante belle fotografie di mia nipote con gli occhi chiusi, la coda sugli occhi ecc
Ribadisco scatto da 50 60 metri dal palco nei palasport e dai palchetto nei teatri
Provo a riprendere in 4K una coreografia non di mia nipote per vedere come escono le foto estratte dal video


avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 13:17

conoscere le regole base della fotografia di spettacolo non solo ti da libera scelta nell'uso dei tempi di scatto ma anche riduce il numero di foto apparentemente perfette ma con piccoli difetti specifici che El rendono inutilizzabili


Su questo siamo d'accordo, e infatti usare tempi di sicurezza aiuta a ridurre ancor di più le foto scartate.
Fino ad alcuni anni fa per una commedia erano sufficienti 10-15 fotografie, sia per i limiti tecnici del mezzo, sia perchè non vi era la mania di pubblicare tutto sui social, quindi si selezionava meglio la qualità e si potevano prendere maggiori "rischi" con i tempi più lunghi (necessari, oltretutto, perchè sopra 6400 ISO semplicemente non si scattava mai -parlo di 6-7 anni fa).

Oggi come oggi se ti chiamano per un reportage di teatro e tu presenti "solo" 30 fotografie, è sicuro che non ti chiamano più a prescindere dalla qualità, dalla poesia e dallo stile artistico. Io ho avuto richieste esplicite di presentare almeno 70 foto, 80, 100, uno addirittura voleva che gli dessi tutti gli scatti fatti, senza fare selezione.

Avere dei tempi di sicurezza sufficienti a cristallizzare ogni rischio di mosso (e un AF performante -ma non indispensabile) ti toglie un pensiero e ti permette di concentrarti di più sull'evento in sè, e curare altri aspetti come l'esposizione, l'inquadratura, e soprattutto seguire ancora meglio il tutto per capire quando scattare e quando no.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 19:32

In merito alla questione obiettivi, io condivido il consiglio di preferire il bighiera alla versione a pompa, non tanto per lo sporco (suvvia...), ma per la lentezza dell'AF, anche se abbinato ad un corpo con AF performante come quello della D750 questo gap si riduce moltissimo.


Scusate la domanda da ignorante, mi spiegate come funziona l'autofocus? Qui si dice che se l'obiettivo è lento nella messa a fuoco il corpo macchina con autofocus performante riduce il gap. Cosa significa esattamente?
Mi spiego meglio: se pensiamo ad un obiettivo senza autofocus (penso agli obiettivi AI/AI-S), o immaginando di disabilitarlo perché lento, ci pensa la macchina a eseguire l'autofocus, giusto?
Quindi, se la macchina ha un buon sistema autofocus perché non pensare di farle fare tutto il lavoro rendendo più veloce l'operazione di messa a fuoco?
Per sintetizzare, è possibile disabilitare l'autofocus dell'obiettivo tenendo solo quello della macchina?
Perdonatemi se ho detto delle bestialità...

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 20:16

Sei decisamente fuori strada. Innanzi tutto per ottenere la messa a fuoco, alcune lenti, se non tutte devono fisicamente muoversi. Il movimento di avvicinamento/allontanamento è pilotato da un motore che nelle ottiche più recenti è incorporato mentre (per Nikon) nelle precedenti af e af d si trova all'interno del corpo macchina e trasmette il moto all'obiettivo tramite quella sorta di piccolo cacciavite che sporge in basso sul bochettone. Ma questa è solo la parte di attuazione, poi c'è tutta la parte di rilevamento del fuoco, che adesso non ho tempo di siegarti perché devo uscire (vado a fotografare un concerto) ma di sicuro qualcun'altro qui nel forum ti spiegherà

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 21:10

Ok grazie

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2017 ore 21:31

io agli spettacoli uso
pana gx7 +35-100
nikon v1+85mm g 1.8.
entrambe le ottiche sempre a TA e con otturatore elettronico per eliminare qualsiasi rumore(l'AF è silenziosissimo epr entrambe)

mi trovo ora a cercare uno zoom per la v1, pensavo a un 70-200 stabilizzato, il mio ideale sarebbe il tamron ma non è compatibile con nikon v1 e adattatore. probabilmente lo è il g2.
oppure dato che sono a teatro un af-s 80-200 usato. solo che li trovo nell'usato tutti con rogne e magagne piccole o grandi.

nikon v1+70-200 vrII? così evito l'acquisto del 150-600 e mi faccio bastare quest'accoppiata.

il mio problema è che un 70-200 FF non lo userei perchè su FF uso praticamente solo fissi. ma non vorrei prendere nemmeno un'ottica dedicata per nikon 1 perchè sono difficili da trovare e troppo costose.

il tamron g2 on so se è o sarà compatibile con la v1...

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2017 ore 1:13

Autofocus parte 2, l'elettronica. La luce che entra attraverso l'obiettivo colpisce lo specchio, in parte viene deviata verso l'alto e entra nel pentaprisma e arriva all'oculare del mirino; in parte invece attraversa lo specchio stesso che al centro é semi riflettente e tramite uno specchio secondario viene deviata verso il basso dove sono posizionati i sensori della messa a fuoco. Questi sensori sono in grado di capire se l'immagine é a fuoco oppure no e in questo caso informano il microprocessore della fotocamera di fare muovere il motore dell'autofocus in modo da ottenere una messa a fuoco ottimale. Ovviamente più il microprocessore é veloce e inferiore sara' il tempo impiegato per eseguire i calcoli che servono per stabilire di quanto si deve muovere il motore per ottenere la messa a fuoco ottimale.
Da quanto detto spero che sia chiaro che l'autofocus è un sistema che integra le funzionalità del corpo con quelle dell'obiettivo ed è per questo che un obiettivo manuale rimane tale anche se montato su un corpo dotato di autofocus interno: all'ottica mancano quelle parti che sono necessarie a muovere l'anello della messa a fuoco.
Quello che ho esposto è comunque una semplificazione dell'autofocus.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2017 ore 7:56

Io a teatro ho fotografato per 25 anni con il monopiede dal fondo sala per non infastidire. Io ero però il fotografo ufficiale.
Direi che per fare foto da spettatore ci vuole una mirrorless che infastidisce di meno. Chiaramente da seduto devi essere in manifestazioni minori

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2017 ore 10:02

Io a teatro no fotografato per 25 anni con il monocorde dal fondo sala per non infastidire. Io ero però il fotografo ufficiale.
Direi che per fare foto da spettatore ci vuole una vittoriosa che infastidisce di meno. Chiaramente da seduto devi essere in manifestazioni minori


Una vittoriosa?

A teatro, esclusi gli spettacoli chiaramente dilettantistici, credo che al pubblico sia proibito fotografare e credo anche che tale divieto andrebbe rispettato sia per non infastidire sia per godersi davvero lo spettacolo

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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