| inviato il 11 Marzo 2017 ore 7:52
Se una luce piatta rende piatta una foto (e viceversa), il sensore foveon è in grado di rendere meno piatta qualsiasi luce, rispetto al bayer. Questo sia grazie al microcontrasto che restituisce più texture, sia, soprattutto, grazie ai passaggi tonali più ricchi di sfumature di tonalità e colore. È un tipo di tridimensionalità diversa da quella dello sfocatone e forse qualcuno fa più fatica a perce×, ma per me è evidente. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 12:06
Infatti io amo altri tipi di scatti... |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 17:08
Che significa "una luce piatta" ? |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 17:26
I due esempi di Paco sono pressoché perfetti come spiegazione, nel testo, e come immagine di per se esplicativa. Quella della famiglia sì, la si potrebbe annoverare come plastica o tridimensionale ed ariosa, anche in versione francobollo. Non è la luce. Ad f/16 sarebbe una foto ben composta con una bella luce, ma in versione francobollo potrebbe essere scambiata con un file di una compatta. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 17:32
“ Che significa "una luce piatta" ? „ Direi una luce molto diffusa e poco direzionale. Come quando il cielo è completamente coperto... |
user86191 | inviato il 11 Marzo 2017 ore 18:50
interessante la SD 4 ma monta solo ottiche Sigma ?, il tiraggio mi sembra lungo, esistono anelli adattatori per altre marche |
user86191 | inviato il 11 Marzo 2017 ore 20:11
Questo e il sunto della prova fatta su Nikonland......e se lo dice la concorrenza “ PRO - qualità di immagine, resa dei colori, volumi, forme, dettaglio : benvenuti nell'iperdefinizione - consanguineità assoluta con gli obiettivi Sigma delle più recenti generazioni che vengono sviluppati, testati e avviati alla produzione mediante un sensore come questo, solo di dimensioni speciali, nei laboratori Sigma - ergonomia a tutta prova, nonostante le prime impressioni di "stranezza" di forme e disposizione dei comandi. Perfino il comando di accensione che la prima volta mi è rimasto invisibile perchè sotto al pollice, diventa naturale - più veloce in tutto rispetto alle precedenti Sigma, in particolare alla SD1 - presenza del mirino elettronico che consente uno scatto più agevole a mano libera rispetto alla modalità " a braccia tese " - modalità autofocus a tutto schermo (o quasi) in alternativa alla disposizione a 9 punti comune con le dp Quattro - funzionalità sofisticate sia della macchina che del software in dotazione - possibilità di utilizzo in tethering in studio, modalità di scatto a forcella con bracketing automatico, altre cose che ... sinceramente non ho ancora avuto la curiosità di esplorare :( - disponibilità di un bel battery grip aggiuntivo che triplica l'autonomia - disponibilità di uno dei più ampi ed eccellenti corredi di ottiche disponibili sul mercato oggi. CONTRO - la velocità operativa resta lenta paragonata a qualsiasi altra cosa sul mercato - l'autofocus è ancora lento sia ad agganciare il bersaglio che a mantenerlo. E' preciso ma gli hunting si sprecano - il mirino elettronico ha prestazioni inadeguate in basse luci (confetti a gogo, rumore, banding) - l'anteprima nel mirino dello scatto effettuato è comodissima per capire se l'esposizione è corretta (quella a display è disponibile solo una dozzina di secondi dopo lo scatto) ma la qualità dell'immagine è molto differente dalla foto vera - rumore ad ISO superiori a 200. Si può ovviare ma con molte limitazione - il Foveon, anche in questa versione Quattro è eccezionale ma ha una dinamica bassa, l'esposizione deve essere corretta ed accurata in fase di ripresa e c'è poi poca flessibilità in sviluppo. La funzionalità di bracketing automatico può ovviare a qualche inconveniente ma è ovviamente limitata ai soggetti immobili - l'autonomia, nonostante le batterie siano più capienti ed eccellenti, resta scarsa (un paio di centinaia di scatti). Il battery grip è un must, secondo me. - il complesso macchina/ottiche Art, considerando il tiraggio da reflex, è impegnativo. Non si tratta di compatte - la qualità di immagine è tutto sommato allineata - fatte salve le qualità degli obiettivi intercambiabili - a quella delle Sigma dp Quattro. Credo che non sia il caso di lesinare sulle ottiche scegliendo i modelli più abbordabili. A quel punto meglio puntare sulle dp che almeno hanno ottiche ottimizzate per quelle macchine - l'unico software che apre i file X3F ed X3I è quello Sigma - la macchina scalda durante l'uso - in talune situazioni si possono presentare aloni verdi o magenta su parte delle superfici fotografate (a me è capitato un caso solo, in verità, su un argento metallizzato. Una cosa che con le dp Merrill non capitava mai). ULTIME CONSIDERAZIONI E' come tornare alle diapositive. Si deve cercare la luce bella (non necessariamente tanta ma ... bella ! Altrimenti il risultato resta nel campo dell'ordinario) e si deve esporre bene. A quel punto il più è fatto. Superati gli scogli del software di sviluppo Sigma si entrerà in un mondo magico. Se gli scatti che ho modestamente presentato in questo test vi hanno impressionato, vi anticipo che non sono niente in confronto alle stampe in A2 - proposte da Slowprint - di questi file. Il risultato è del tutto confrontabile - su basi di parità - ma con nuance differenti a quello possibile con la Nikon D810 e le migliori ottiche disponibili per Nikon. Ma il processo deve essere finalizzato a quello. Queste non sono macchine disimpegnate. Il risultato va curato e cercato e non viceversa. Ovviamente non sono macchine per l'azione. La modalità AF-C è inservibile e anche quella AF-S di fronte ad un soggetto in posa può portare ad imbarazzi. Vanno approcciate come le medio formato. A quel punto ogni scatto può diventare un capolavoro. Dipende tutto dal fotografo. Lo strumento c'è e mette a disposizione l'indispensabile per produrre immagini che possono essere veramente fuori dal coro come il Chinotto Sampellegrino. Una parola sulla Sigma sd Quattro H, macchina presentata insieme a questa e dalla quale si differenzia sostanzialmente per l'adozione di un sensore in formato APS-H. Non se ne conosce ancora la data di commercializzazione né il prezzo. Due variabili importanti. Ma tutto sommato le differenze reali saranno contenute in poche sfumature e qualche megapixel in più. Giusto qualche millimetro recuperato nelle focali corte. Quindi meditate con ponderazione. Sigma ha promesso che uscirà entro l'anno ma alla Phokina non sono giunte conferme. Sulle differenze tra sensori Merrill e Quattro di cui si dibatte incessantemente su tutti i forum del mondo, francamente io no mi attardo. Se il progresso prevede questa via ed io riesco ad ottenere immagini che mi fanno scivolare la mascella a terra, non mi pongo ulteriori domande. Ma il mondo è bello perchè ognuno la può pensare a modo suo. „ |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 12:49
la foto della montagna postata da Paco ha montagna e alberi a fuoco, eppure gli elementi del primo piano (alberi) sono chiaramente in rilievo rispetto a quelli del secondo piano (montagna). Si possono percepire oggetti in rilievo anche in assenza di "sfocatura" tra i diversi piani, cosa che anni ed anni di digitale hanno fatto totalmente perdere, perchè i sensori bayer non permettono quei passaggi tonali necessari per dare rilievo alle forme. Quindi con il passare degli anni, venendo a mancare il significato di "effetto rilievo", tutto è confluito in "effetto tridimensionale", creando un mismatch e dei fraintendimenti tra chi usa i sensori bayer che parla di "tridimensionale" legato allo stacco dei piani e quei - pochissimi - che usano il foveon che invece fanno riferimento all'effetto "rilievo" ottenibile solo con la pellicola o con un sensore digitale ad informazione integrale come il foveon. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 13:33
Sarà,ma nei ritratti il Foveon così com è,non mi ha convinto. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 10:36
Salve a tutti , leggendo quasi tutti i commenti del post mi avete fatto ritornare in mente gli smadonnamenti di quando realizzai un progetto 3D con una sola reflex :-p :-p www.quicosenza.it/news/provincia-cosenza/69891-rossano3d vi delizio forse con un fuori programma molto carino per chi conserva ancora i vecchi occhiali anaglifici 3D rosso-ciano www.flickr.com/photos/71735589@N02/26700404874/in/album-72157655417497 ingranditela con il click del mouse , su un monitor da 24 pollici in su possibilmente anche se con un buon lcd anche sul tablet fa la sua figurona mi sono rimasti molti insegnamenti da quell'esperienza che ho provato a realizzare con diversi corpi macchina e sensori , e sto pensando di realizzare un post apposito, ma per ora sono impegnato in altro.. spero sia gradito |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:19
Da quel che ho visto io.... il Foveon è proprio per principio superiore al bayer. Nel senso che nel Foveon ogni pixel viene restituito così come "inciso" o illuminato dall'obbiettivo. Nel bayer ogni pixel viene interpolato via sw con gli adiacenti, per ricostruire un'informazione che in origine non è stata registrata. (quella del colore). Quindi è inevitabile che il sensore bayer visto al 100% non possa essere nitido, definito, tridimensionale, realistico... come il foveon. Credo però che facendo un buon downsize di un file bayer (andando quindi a mascherare gli artefatti della demosaicizzazione bayer) si raggiunga il livello di nitidezza del foveon. La mia domanda è quanto occorre ridimensionare un file bayer per raggiungere la qualità del foveon? io credo che un 50% o forse 67% potrebbe essere sufficiente. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:28
“ Credo però che facendo un buon downsize di un file bayer (andando quindi a mascherare gli artefatti della demosaicizzazione bayer) si raggiunga il livello di nitidezza del foveon. La mia domanda è quanto occorre ridimensionare un file bayer per raggiungere la qualità del foveon? io credo che un 50% o forse 67% potrebbe essere sufficiente. „ E secondo te, per avere la qualità di un foveon uno prende una foto fatta con un bayer e la ridimensiona? Guadagnando dettaglio e sfumature di colore? |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:34
Si secondo me si. Mi spiego, se fai una foto con foveon da 14 mpx e la confronti con una fatta con bayer da 14 mpx, non c'è storia. Ma se la foto con il bayer la fai con una 24 mpx e poi ridimensioni a 14 credo che il risultato finale sia simile. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:35
“ Si secondo me si. Mi spiego, se fai una foto con foveon da 14 mpx e la confronti con una fatta con bayer da 14 mpx, non c'è storia. Ma se la foto con il bayer la fai con una 24 mpx e poi ridimensioni a 14 credo che il risultato finale sia simile. „ Ma nel modo più assoluto! Se rimpicciolisci il file vai a peggiorare ancora di più la situazione. Ora tu vai su questo thread qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2260461 , ti scarichi le foto della 6D e della DP2 ad alta risoluzione, le apri in Photoshop e le affianchi una all'altra con window/arrange/2-up vertical e le ingrandisci al 180%, andando a guardare dettagli come ad esempio le tegole grigie. Ti potrai rendere conto di quanto fa schifo il sensore dell'ottima 6D in confronto a quello di una DP2 Merril (e sono 20mpx FF contro 15 apsc)... |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:38
“ Ti potrai rendere conto di quanto fa schifo il sensore dell'ottima 6D in confronto a quello di una DP2 Merril... „ in alcuni limitati contesti,sempre bene specificare. |
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