| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:02
Paolo Nibiro, stai tranquillo, neanche l'aria esite, io non l'ho mai vista. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:10
Parliamo da terrestri, è un po' come parlare da isolani nell'era preistorica, per quel che riguarda il contatto con altri. Credo che per entrare nell'era degli incontri tra specie intelligenti provenienti da mondi differenti, bisogna fare un passo successivo, in cui non ci si sente più vincolati al proprio pianeta d'origine e si svolge una vita autonoma ed indipendente da questo in città spaziali autonome. è da considerarsi anche che il concetto di tempo ed evoluzione nell'universo non ha un cronometro che è partito per tutti nello stesso istante. Quindi, se in un pianeta potrebbe esserci uno stadio evolutivo prossimo a quello dei dinosauri, in un altro caso, lontano dal proprio pianeta d'origine, potrebbero esserci migliaia di città spaziali vaganti nello spazio con popolazioni che alle spalle hanno milioni d'anni di evoluzione tecnologico/culturale. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:11
“ E' forse la curiosità di rispondere all'eterno dilemma umano e cioè quello di sapere se siamo soli o no nell'universo? „ Sì, e se ti sembra cosa da poco mi dispiace per te. Per il resto quello che esponi è un falso problema, i finanziamenti governativi per i programmi spaziali sono briciole rispetto agli investimenti nel settore militare o petrolifero - questi sì potrebbero e dovrebbero essere brutalmente ridimensionati se volessimo davvero migliorare le condizioni di vita sul nostro pianeta. Per fare un esempio a cappella, i fondi NASA sono in declino costante dalla fine degli anni '80 ma non mi pare che le condizioni di vita negli USA siano migliorate di pari passo, anzi. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:16
Questa scoperta è abbastanza clamorosa sia per la vicinanza sia perché la stella è una nana rossa. A differenza del sole che è ancora al "primo stadio" cioè quello in cui l'idrogeno per fusione nucleare raggiunge circa 16 milioni di gradi kelvin per ottenere l'elio, questa stella è già implosa più volte e ciò cambia totalmente il tipo di radiazioni emesse che potrebbero a loro volta agire sul tipo di vita che si sviluppa sui pianeti. (Non è più l'idrogeno a fare da combustibile, ma l'elio, il litio, il berillio e così via fino al ferro, ultimo elemento prodotto per fusione esogena nucleare) Le nostre forme di vita sono basate sull'elemento chimico del carbonio e a parte qualche batterio non viviamo a estreme temperature sia perché avviene la denaturazione proteica (alte temperature) sia perché non riusciamo a raggiungere l'energia di attivazione necessaria per alcune reazioni chimiche (basse temperature). Se noi dovessimo scoprire forme di vita basate su altri elementi, magari resistente a particelle alfa, beta e gamma, e a diverse temperature potrebbero essere riprodotte qui sulla Terra e valutati poi i vari usi: dalla medicina all'elettronica per fare degli esempi! Inoltre ricordiamoci che tutto quello che impariamo dall'universo avviene in ritardo: per esempio in questo caso i pianeti che abbiamo trovato, li abbiamo osservati com'erano circa 40 anni fa proprio perché sono distante 40 anni luce e le immagini ci arrivano con 40 anni di ritardo. Dato che il topic è a tema universo vi lascio anche un'altra chicca: l'energia solare che oggi ci illumina in realtà è stata emessa 1 milione di anni fa! Ma il Sole non è distante 1 milione di anni luce quindi perché ciò? Ciò avviene perché la luce dal nucleo interno del Sole impiega circa un milione di anni ad attraversare uno strato nel quale i vari fotoni di luce assumono dei moti casuali detti "moti Browniani" che disordinano e mischiano le varie particelle! |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:25
“ bisogna fare un passo successivo, in cui non ci si sente più vincolati al proprio pianeta d'origine e si svolge una vita autonoma ed indipendente da questo in città spaziali autonome. „ C'è anche chi ha ipotizzato che una civilizzazione molto avanzata finirebbe per cannibalizzare il proprio pianeta (o addirittura l'intero sistema) per ricavarne supporto computazionale it.wikipedia.org/wiki/Cervello_matriosca trovandosi poi a tutti gli effetti inchiodata nel luogo d'origine. In pratica invece che un sistema con pianeti, satelliti e quant'altro ci sarebbe solo una nuvola di "polvere intelligente" e tutta la vita della civilizzazione avverrebbe in realtà virtuale. E' una delle possibili soluzioni del paradosso di Fermi, tra l'altro. Su quest'argomento qualche anno fa è uscito un romanzo/saggio di Charles Stross intitolato Accelerando (si trova gratuitamente online sotto licenza Creative Commons)... affascinante e anche abbastanza terrificante. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:38
di forme di vita ne sono state immaginate tante, e l'immaginario comune tende sempre a relegare a forma di vita ciò che somiglia a sè, tanto che quando si parla organismi viventi ben pochi nella loro immaginazione includono di primo acchito i vegetali... La vità è molteplice e varia già nella Terra. vermi che vivono a 120 gradi centigradi, batteri acidofili che stanno a PH minimi. Anche l'intelligenza può avere forme differenti rispetto al nostro umano sistema. L'intelligenza complessiva di un gruppo di individui potrebbe fare la differenza. I termitai potrebbero essere contemplati in tali forme di intelligenze, internet può essere considerata una forma di intelligenza umana, relativa sia alla memoria, sia alla banca dati, sia all'interazione ed interconnessione, quindi come in un termitaio il singolo fa parte di un sistema più complesso e solo per motivi di ego individuale che tanto ci contraddistingue potremmo avere problemi a capire che anche l'intelligenza aliena potrebbe essere molto differente dalla nostra. Anche i valori etici quindi. Potrebbero esiste "altri" che ai nostri occhi apparirrebbero solo come spietati opportunisti, oppure "altri" che dell'armonia con il cosmo ed il totale fanno la loro forma di vita, esportabile in varie desinenze tra cui potrebbe esserci quella di "non interferire". Quindi le nostre interpretazioni umane di quello che è altro incontra sempre dei problemi relativi alla nostra stessa natura, e per nostra natura, ancora si disquisisce sulla definizione di vita. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:40
“ L'Universo a noi conosciuto si estende per circa 13,7 Mdi di anni luce „ Nella mia piccola mente mi chiedo in che modo e con quali mezzi si possa stabilire con precisione una misura del genere...... |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:45
“ Anche l'intelligenza può avere forme differenti rispetto al nostro umano sistema. „ Esatto. E al di là di tutte le speculazioni, c'è sempre la possibilità molto concreta che potremmo un giorno incontrare davvero un'altra civilizzazione e scoprire che non abbiamo niente da dirci... proprio perché la somma delle differenze biologiche, evolutive, percettive, etiche etc potrebbe essere così grande da precludere qualsiasi comunicazione sensata. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:51
“ Esatto. E al di là di tutte le speculazioni, c'è sempre la possibilità molto concreta che potremmo un giorno incontrare davvero un'altra civilizzazione e scoprire che non abbiamo niente da dirci... proprio perché la somma delle differenze biologiche, evolutive, percettive, etiche etc potrebbe essere così grande da precludere qualsiasi comunicazione sensata. „ Guardando gli indiani d'america forse è meglio se non ci scopriamo mai . |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:52
“ Nella mia piccola mente mi chiedo in che modo e con quali mezzi si possa stabilire con precisione una misura del genere......Confuso „ Senza farla troppo complicata puoi iniziare da qui it.wikipedia.org/wiki/Spostamento_verso_il_rosso. Tieni presente che si tratta di stime con un certo margine di incertezza... e si parla solo della porzione di universo osservabile, se veramente vuoi f***terti il cervello cerca le stime sulle dimensioni TOTALI dell'universo “ Guardando gli indiani d'america forse è meglio se non ci scopriamo mai „ Infatti l'ha detto poco tempo fa anche Stephen Hawking, ci conviene sperare che il contatto non avvenga mai, perché la casistica disponibile degli incontri tra culture a livelli tecnologici molto diversi non è proprio incoraggiante anche se gli alieni fossero non ostili e totalmente benintenzionati il contatto potrebbe rovinarci in diversi modi. |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 0:55
Il link non mi porta a niente... |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 1:09
“ Questa scoperta è abbastanza clamorosa sia per la vicinanza sia perché la stella è una nana rossa. A differenza del sole che è ancora al "primo stadio" cioè quello in cui l'idrogeno per fusione nucleare raggiunge circa 16 milioni di gradi kelvin per ottenere l'elio, questa stella è già implosa più volte e ciò cambia totalmente il tipo di radiazioni emesse che potrebbero a loro volta agire sul tipo di vita che si sviluppa sui pianeti. (Non è più l'idrogeno a fare da combustibile, ma l'elio, il litio, il berillio e così via fino al ferro, ultimo elemento prodotto per fusione esogena nucleare) „ Attenzione a non fare confusione, le stelle classificate come "nane rosse" non sono stelle morenti, quelle sono le "Giganti rosse". Nelle nane rosse la temperatura interna del nucleo supera comunque i 10milioni di gradi kelvin, che è il limite perchè avvenga la fusione nucleare ovvero la trasformazione dell'idrogeno in elio; la differenza principale sta nella massa della stella che è compresa tra l'8-40% di quella solare, inoltre la loro temperatura superficiale è meno di 3500K contro i 6000K del Sole. Queste condizioni fanno si che l'idrogeno venga consumato molto lentamente e di conseguenza la loro vita è molto più lunga del Sole, possono vivere anche 10000 bilioni di anni; il lato negativo è la fortissima attività magnetica con forti e frequenti brillamenti o espulsioni di massa coronale. Le nane rosse sono il limite tra una stella e una "nana bruna" ovvero una stella che non ha raggiunto una massa sufficiente per accendersi, Giove è quasi una nana bruna. |
user86191 | inviato il 24 Febbraio 2017 ore 1:26
“ Esatto. E al di là di tutte le speculazioni, c'è sempre la possibilità molto concreta che potremmo un giorno incontrare davvero un'altra civilizzazione e scoprire che non abbiamo niente da dirci... proprio perché la somma delle differenze biologiche, evolutive, percettive, etiche etc potrebbe essere così grande da precludere qualsiasi comunicazione sensata. „ non conta il grado di affinità che potremo avere, quello che sarebbe rivoluzionario e sapere che non siamo gli unici e quindi speciali, uno o multiplo, se esistesse un'altra forma di vita consapevole, allora possono essere migliaia, milioni e noi avremmo la prova che non contiamo nulla |
| inviato il 24 Febbraio 2017 ore 1:53
“ e noi avremmo la prova che non contiamo nulla „ A livello culturale l'impatto sarebbe enorme... ce le vedi te le principali religioni organizzate ad arrampicarsi sugli specchi è anche uno dei possibili rischi a cui accenna Stephen Hawking quando dice che un incontro di questo tipo è pericoloso per noi. Io però mi riferivo più al fatto che le differenze potrebbero essere tali da impedirci di riconoscere l'uno nell'altro l'intelligenza - o peggio, riconoscerla ma senza poter instaurare nessun tipo di rapporto o comunicazione. |
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