| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 14:51
Mi spiego meglio: i file raw prodotti dalla macchina fotografica sono un insieme di dati, che devono venire decodificati dal programma di grafica, attraverso il processo di demosaicizzazione. Il risultato di questa fase non è univoco, ma dipende dagli algoritmi usati dai vari software, i quali tentano di proporre gli algoritmi usati dalla varie case produttrici. Questo cosa significa: adobe (utilizzando camera raw) per decodificare i file nef (Nikon) utilizza degli algoritmi che cercano di avvicinarsi il piu possibile a quelli creati dalla Nikon,la quale, come altre case produttrici, non rilascia i suoi algoritmi proprietari: ne vien quindi fuori che a seconda della bonta degli algoritrmi dei vari software si avranno decodsifiche piu o meno perfette. Dalle prove che ho fatto io ( e se riesco in serata postero un dettaglio di una foto con il confronto dei alcuni software), gli algoritmi presenti in Iridient decodificano il raw in maniera migliore ad esempio di Camera Raw e di DXO. Invece per la parte di postproduzione (regolazione luci, ombre, ecc) anche io mi trovo bene con Camera Raw, e poi passo in Photoshop per ultimare il tutto. Diciamo che quindi in un flusso di lavoro ipotetico, che dovro testare, potrei usare Iridient per decodificare il file raw, salvarlo in tiff, e poi da li continuare la postproduzione del file Tiff in Camera Raw ecc.. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 14:56
Sisi questo mi é ben chiaro. Il mio dubbio nasceva dal fatto che, sviluppando il file solo con adobe da una parte e dall'altra con iridient/capture one + adobe dall'altra, preferivo il file sviluppato nella suite adobe. Per quello ho chiesto che passaggi facessi, avevo paura che dessi lo sharpening su adobe camera raw invece che su photoshop (camera raw e lightroom non mi piacciono per niente sul versante nitidezza). |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 14:57
Interessante. Se ce la fai a far vedere qualcosa è una cosa buona (magari mettici anche qualche giorno ma metti esempi convincenti) Attualmente faccio tutto con P.s. e L.r. ma se aprendo i NEF con Irident ottengo un risultato migliore felicissimo Per la nitidezza sono d'accordo con Canotz io l'ho settata a zero di default su camera raw e l'applico alla fine con un'azione |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:13
Posso chiederti che azione usi? Cosi magari faccio qualche confronto tra i vari risultati. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:21
Nella maggior parte dei casi uso High Pass (Filtro--> altro --> accentua passaggio) con raggio 2 o 3 pixel in base alla scena (mi é capitato comunque anche 1 o 4 ma diciamo che 2 e poi 3 sono quelli che uso di più). |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:24
La usi alla fine o all inizio della postproduzione? |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:26
C'è anche chi sostiene che la demosaicizzazione venga meglio con i software dedicati, tipo Capture per Nikon e DPP per Canon. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:31
Capture funziona davvero bene, specialmente sul versante colore. Lo trovo però un pochino più macchinoso, nella stragrande dei casi uso preferenzialmente la suite adobe, capture lo uso solo nei casi in cui il risultato finale non mi convince, ormai sono abituato così. Però se tanti paesaggisti nikon lo usano un motivo sicuramente c'è Comunque lo sharp tendo a darlo sempre alla fine. |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:37
Comunque se vuoi un consiglio, non prendere dei libri per la post produzione, nella maggior parte dei casi sono informazioni base base e su troppi generi. Personalmente ho scelto due o tre fotografi che mi piacevano come stile e ne ho comprato i tutorial. Magari cerca qualche fotografo che ti permetta di usare i file su cui loro sviluppano le azioni in modo da potertici esercitare sopra (su internet spesso si trovano anche recensioni dei vari tutorial in modo da scegliere quelli più avanzati e lasciare quelli base base). Hai una macchina che sforna file estremamente modificabili, é un peccato non sfruttare appieno questo vantaggio con qualche tecnica più avanzata (premetto che non so il tuo livello di postproduzione quindi é un discorso generico)  |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:38
Una cosa fondamentale nella foto di paesaggio è la messa a fuoco, sembra banale ma la maggior parte di foto di paesaggio mal riuscite hanno una maf sbagliata. Per avere una maf perfetta occorre usare il LV con l'ingrandimento massimo e la maf manuale nel punto desiderato. Ovviamente il tripode è d'obbligo. Diaframmando molto alla ricerca della massima pdc si corre il rischio di rovinare tutto per via della diffrazione. Il tutto a fuoco è meglio farlo con diaframmi al quale l'ottica rende al meglio, tipicamente f/4 e f/5,6 ed utilizzare poi la tecnica del focus stacking. Così come sarebbe meglio non utilizzare grandangoli spinti, che hanno distorsioni elevate, ma focali normali e comporre poi una panoramica di 3-4 scatti in verticale o orizzontale. La maggior parte di foto di paesaggio che fanno cadere la mascella sono fatte con queste e altre tecniche molto raffinate. Tralascio volutamente di parlare di condizioni atmosferiche, luce e post produzione, per le quali andrebbe scritto un libro a parte per ognuna. La lente, alla fine, non è poi così importante come si crede. Qui un buon tutorial: iso.500px.com/tutorial-focus-stacking-for-landscape-photography/ |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 15:56
Secondo me andiamo troppo sul complicato, alla fine il FS va bene nelle foto del tutorial, con un primo piano ed il paesaggio sul fondale in cui questa tecnica é obbligata o quasi. Ma nelle situazioni paesaggistiche normali, usando un diaframma fra f/8 e f/11 hai tutto a fuoco. Usare 4 foto per il fuoco selettivo magari unite ad altre 4 foto a focale normale per creare un grandangolare la trovo un po troppo laboriosa come cosa anche se ovviamente hai il massimo della qualità. É una tecnica utile per lo scatto della vita ma in situazioni "normali" non la userei personalmente. Comunque più tecniche si conoscono meglio é, sta poi al fotografo scegliere quale preferisce per il proprio fine  |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 16:01
Per la postproduzione ho seguito vari videocorsi, tra cui quelli della Momos, di Fotografia Professionale e infine di un certo Marco Olivotto, che é ritenuto uno dei migliori conoscitori della correzione colore a Photoshop, e allievo di Dan Margulis |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 16:07
C' anche un altro software che provero a usare per i raw: RawTherapee . Qualcuno lo usa? Comunque non sapevo che Capture One fosse preferito dai Nikonisti, faro qualche prova pure con quello! ahah ne ho di prove da fare |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 16:12
In effetti tra focus stacking, scatti verticali da unire, 2/3 esposizioni per scatto per la gamma dinamica... mi passa la voglia di uscire a fotografare, non tanto per il tempo impiegato in fase di scatto, ma a pensare a quello che mi aspetta per la postproduzione. |
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