| inviato il 04 Maggio 2017 ore 19:51
non vi seguo |
| inviato il 04 Maggio 2017 ore 19:57
Caneca, non so come quotarti, comunque no, non non ho mai detto che ad alti iso otterrei foto migliori e sinceramente non capisco da quale mio intervento hai dedotto questo... |
user120016 | inviato il 04 Maggio 2017 ore 20:25
“ Ovviamente esiste una sola scala, la mia! Come tu hai la tua. Poi può darsi che le due scale siano simili e ci troviamo con i discorsi „ Molto probabile Mi ponevo la domanda vista la tua precisione matematica nel definire il divertimento in fase di scatto! In effetti per me scattare con la Pentax k1000 è 2,7 volte più divertente per il rumore dell'otturatore meccanico mentre l'Hasselblad la quoto a 11,5 volte per la bellezza del pozzetto a vetro smerigliato... Ovviamente è una battuta, non prendermi troppo sul serio! |
| inviato il 04 Maggio 2017 ore 22:18
“ Proprio qualche giorno fa guardavo il portfolio di un giovane professionista di Street photo che in pieno giorno e con focali non superiori a 50 mm scatta tutte le sue foto ad ISO non inferiori a 1600, per ottenere tempi di 1/4000 per poi ridurre il rumore in photoshop. Il che significa che a parità di diaframma avrebbe potuto scattare a 1/250 con ISO 100... ed avrebbe ottenuto risultati migliori senza cristonare al PC Mi domando se tutto ciò abbia senso... Eeeek!!! „ A quel giovane professionista io non commissionerei nemmeno le foto tessera Qui non si tratta di aggiustare, si tratta di non capire: se il massimo della latitudine di posa viene raggiunto alla sensibilità più bassa (in alcuni sensori arriva a sfiorare i 10EV) che senso ha fotografare a 1.600 dove il valore si riduce a meno della metà? |
user120016 | inviato il 04 Maggio 2017 ore 22:28
“ A quel giovane professionista io non commissionerei nemmeno le foto tessera MrGreen „ Come darti torto? A volte si pensa che proprio perché una fotocamera possa raggiungere 51.000 ISO, allora "bisogna" usarli quasi fosse un obbligo morale. Come a dire, "devo montare la ruota di scorta solo perché si trova nel bagagliaio..." |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 0:08
Concordo, tempi da 1/4000 servono se c'è bisogno di congelare movimenti molto veloci, ma non ha senso usare iso alti in assenza di una reale necessità. |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 3:57
Ciao Tama ti seguo in tutto ma quoto anche Caneca e Phsystem..volevo solo chiederti una cosa da possessore anche io di D7000 come mai scatti ad Iso cosi alte per macro??sicuramente la d750 sarà migliore come tenuta iso e anche altre cose ma io mi sono trovato ad arrivare ad iso cosi alti solo per foto notturne o in palazzetti con luce soffusa dove comunque ho ottenuto discreti risultati anche con Apsc..detto questo hai fatto bene e complimenti per il nuovo acquisto.. |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 9:26
Credo stia passando un concetto sbagliato della motivazione per cui la mia ricerca era incentrata su una buona resa degli alti iso. Non é che io imposto sempre e comunque alti iso, anzi... ma quando scatto macro a mano libera (le mie motivazioni le ho scritte qualche post piú dietro e non sto qui a ripetermi) lavoro in iso auto con tempi di sicurezza normalmente tra 1/160 ed 1/250 (per tipologia di lente e di soggetti ripresi) e non é raro che se le condizioni di luce non sono ottimali gli iso salgano a valori compresi tra 1600 e 3200 che con la 7000 non mi restituivano sempre risultati accettabili. Sebbene con la 750 so che dovrò chiudere di piú il diaframma per avere la stessa pdc e quindi magari il valore di iso si alzerá ulteriormente, quello che spero comunque di ottenere sono immagini piú pulite, vista la apparente migliore resa ad alti iso. Poi mi ripeto, so che la macro con la "M" maiuscola non é questa, ma il tempo che posso dedicare al mio hobby é quello che é e spesso nemmeno negli orari adatti, quindi piuttosto di non scattare scatto in questo modo con i risultati che potete vedere in qualche scatto che ho in galleria, non ho la pretesa ne la aspirazione di finire su qualche rivista o chissà che altro, ma solo di ottenere qualche buono scatto facendo quello che mi piace negli slot di tempo che gli impegni familiari mi concedono. Tornando al mio personale approccio alla macro (mi riferisco all'uso dell'iso auto) non credo sia un modo sbagliato di lavorare, ma se avete dei consigli che non siano cavalletto e 4 di mattina sono qui apposta per imparare Paolo, quando mi riesce passo per una birra! |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 10:35
“ Sebbene con la 750 so che dovrò chiudere di piú il diaframma per avere la stessa pdc e quindi magari il valore di iso si alzerá ulteriormente, quello che spero comunque di ottenere sono immagini piú pulite, vista la apparente migliore resa ad alti iso. „ Avevo già accennato che la storia della "maggior resa ad alti iso" è una mezza leggenda o, come direbbe un famoso maestro Jedi, "una profezia che male interpretata può essere stata". Il segnale, la pdc e la diffrazione dipendono tutti SOLO dalla pupilla d'entrata, per cui se porti due obiettivi diversi ad avere lo stesso diametro (esempio banale: 50 f/5 e 80 f/8 = sempre 10 mm) e anche il campionamento è lo stesso (con pitch da 5 µm contro 8 nell'esempio di sopra, per farla semplice) avrai la stessa immagine e rapporto S/N analogo, per cui le dimensioni del sensore e dei pixel non contano più nel risultato finale perché si sono annullate nei passaggi intermedi. E poi a rigor di logica, se due fotocamere danno pulizie d'immagine diverse a iso alti, ci deve essere la stessa differenza anche a 100, no? Non può esserci un comportamento non lineare. |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:44
@Mars4ever Non ho le competenze per comprendere quanto affermi, ma non credo che nel risultato finale dello scatto (che poi é quello che mi interessa) il tutto si riduca ad una questione matematica/fisica... o quantomeno non riesco a pensare che sia solo quello... forse quello che dici può avere senso se prendiamo due macchine della stessa "epoca", passami il termine, prodotte con le stesse tecnologie, ma nel mio caso dalla 7000 alla 750 le differenze non sono quelle tra un modello ed il suo immediato successore, spesso discutibili, la tecnologia dei sensori é migliorata, il processore di elaborazione delle immagini é stato rinnovato piú volte e anche loro penso che nel risultato finale facciano la loro parte, o mi sbaglio? |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:57
Anzi aggiungo che proprio ad iso 100, nell'elaborare un raw ho notato che se prima con la 7000 quando davo nitidezza dovevo comunque intervenire con un po di riduzione rumore, ora non é piú necessario; perché il file é molto piú pulito e forse anche perché per ottenere la stessa nitidezza devo intervenire meno pesantemente con i cursori rispetto a quanto facevo prima e forse per questa ragione degrado meno la qualità generale dell'immagine. Poi non lo so se queste cose che ho notato sono solo coincidenze di foto particolarmente riuscite (perché comunque con la 750 ho scattato poco) però sono differenze che mi sono balzate subito all'occhio. |
user120016 | inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:59
@mars4ever è verissimo ciò che dici su diaframma e focale ed anche sul campionamento. Per ciò che riguarda la resistenza dei sensori agli ISO alti, non ha sempre andamento lineare. Molti sensori "modesti" si comportano egregiamente fino ai 400-640 ISO ed il rumore non è distinguibile da quello dei sensori pregiati. Andando più sù iniziano a comparire le differenze finché ai valori molto alti la differenza è nettissima. |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 17:31
Madonna che casino quell'articolo! Mi sembra tanto l'ufficio complicazioni affari semplici. In buona parte è corretto ma basta fare un solo errore per invalidare tutta la dimostrazione, e lo sbaglio fondamentale si vede anche riassunto nelle conclusioni: “ l'apertura fisica del diaframma è maggiore nel caso della full frame, quindi entrano più fotoni cioè più luce. E questo vale sempre „ Quella che lui chiama "apertura fisica" credo che sia la pupilla d'entrata. Che diavolo significa che è SEMPRE maggiore nel FF? Dipenderà dalle ottiche che si montano, no? Come fa a essere magicamente costante? Non lo spiega, mistero. Tutti i calcoli incasinati che fa sono basati su ottiche differenti per cui senza volerlo dimostra che sono loro a contare e non il sensore. La controprova si può fare con un telescopio qualsiasi: montate una APS al fuoco diretto e poi una FF della stessa generazione e fascia di prezzo relativa, e con stesso numero di pixel, su una Barlow 1,5X in modo da avere stesso angolo di campo e campionamento. Bene, il risultato è per forza la stessa immagine perché i fotoni al secondo per pixel saranno gli stessi. Il vantaggio dei sensori più grandi esiste ma è indiretto perché legato sempre ai limiti delle ottiche: per eguagliare lo stesso risultato (campo totale, segnale, pdc...) di un 50 f/1.4, su APS ci vorrebbe un 35 f/1.0 che non esiste. “ forse quello che dici può avere senso se prendiamo due macchine della stessa "epoca", passami il termine, prodotte con le stesse tecnologie „ Ovvio. Mettiamola così per semplificare: il segnale dipende dalla pupilla d'entrata e dalle leggi ottiche, il rumore dalla qualità del sensore ed è questione di elettronica, quindi più complesso. Bisogna solo fare attenzione a non dare meriti o colpe al fattore sbagliato se si trovano rapporti S/N diversi. |
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