| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 22:27
Scusate anche se leggermente ot Mi sono accorto che un rullo dia Fuji velvia 50 è scaduto a dicembre, il mese scorso, ma ce l'ho in frigo da quando l'ho acquistato (3 mesi fa cc) .. posso usarlo tranquillamente o va a male? Grazie |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 22:30
Le scadenze, soprattutto per le pellicole «professionali», sono piuttosto prudenti. Se poi è stata conservata bene, non credo proprio che avrai sorprese nemmeno se la usi tra qualche mese. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 23:29
Vai tranquillo, ho usato Velvia 50 scadute da più di un anno ma conservate in frigo ed erano perfette. Unica accortezza, prima di caricarla nella fotocamera, falla ambientare almeno un oretta. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 9:20
Evviva allora non l'ho persa! Grazie dei consigli |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 12:41
“ Si dovrebbero continuare a trovare abbastanza facilmente le lastre 4x5" Fuji Provia e Velvia. L'Ektachrome, da quello che mi pare di aver capito, verrà prodotta solo in rullini per 35 mm e per il Super 8. „ Infatti la Provia la uso e ne ho diverse scatole. Ci ho fatto un viaggio in Islanda col banco ottico l'anno passato, cioè o aspetta... era il 2015, quindi 2 anni fa ormai . Ho fatto parecchie lastre tra diapo e bw tmax. Speravo di poter aggiungere qualche pacco di Ektachrome ai miei prossimi viaggi anche se diventa sempre più complicato viaggiare analogici. ma mi sa che dovrò aspettare. Invece la Ferrania a che punto è ? ha ripreso la produzione ? |
user15476 | inviato il 08 Gennaio 2017 ore 13:16
Per i prezzi di riferimento per le pellicole questo è il sito più adatto: www.ars-imago.com/-c-21.html I prezzi di molte pellicole sono aumentati; quindi si può immaginare su che fascia di prezzo starà la Ektachrome. La leggenda riguardante lo sviluppo è che sia meglio preferire i grandi lab come quelli di Rimini rispetto allo storico lab di città che ha meno volume di sviluppo pellicola e quindi non ricambia la chimica con la stessa frequenza. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 13:58
Purtroppo utilizzare le lastre 4x5" a colori non è certo economico: praticamente 10 euro a scatto tra costo pellicola e sviluppo. Per questo, da quando ho cominciato ad utilizzare il banco ottico, preferisco il bianco e nero e ho imparato anche a svilupparlo. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 16:18
Per l'analogico conviene usare solo il B/N e lo devi trattare personalmente dallo sviluppo alla stampa, il colore oggi costa troppo. Io compro tutto da Fotomatica da anni è molto attrezzato e secondo me è l'unico attualmente in Italia. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 16:40
una info OT: a bassissime temperature (-20, -30, -40) la pellicola può avere qualche problema ad esporsi correttamente? e nel caso devo compensare in qualche modo ? non ho mai scattato sotto zero a pellicola per ora |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 17:01
Più che dell'esposizione, a quelle temperature mi preoccuperei di più della tenuta meccanica della pellicola, perché il tri-acetato, cioé il supporto, in fase di ricarica, con motori troppo aggressivi, potrebbe lacerarsi. La gelatina poi potrebbe subire una retinatura, specialmente nelle pellicole più sensibili. Presterei poi attenzione alla condensa nei passsggi tra ambienti a temperature molto diverse (caldo/freddo) sia per i corpi che per le lenti... |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:36
Oltre alla temperatura c'è da tener conto che le pellicole subiscono le radiazioni dei raggi X utilizzati negli aeroporti, quindi avresti bisogno di un sacco piombato o delle custodie porta rulli schermate. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 20:49
“ Oltre alla temperatura c'è da tener conto che le pellicole subiscono le radiazioni dei raggi X utilizzati negli aeroporti, quindi avresti bisogno di un sacco piombato o delle custodie porta rulli schermate. „ È già da tempo che i raggi X utilizzati negli aeroporti non dovrebbero creare problemi alle pellicole. E sinceramente, almeno con pellicole tra i 50 e i 200 ASA, mai avuto problemi (anche con 2 o tre passaggi) nemmeno negli anni '80 e '90. Recentemente sono passati sotto gli apparecchi a raggi X (identici a quelli degli aeroporti) presenti all'ingresso di alcune basiliche e musei a Roma diverse pellicole senza problemi. Per stare tranquillo, al massimo non le metterei nel bagaglio che va in stiva. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:12
E per non fare torto alle pellicole, diciamo che con lettori a raggi X troppo potenti anche le schede di memoria con i nostri preziosi scatti potrebbero andare incontro a problemi e cancellature involontarie (è successo in India ad un mio amico di ritorno da New Delhi...) |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:14
la storia dei raggi X è una roba ridicola che non so chi ha messo in giro. sta di fatto che portando le pellicole con se nel bagaglio a mano non succede proprio nulla, come spiegato anche dai siti ufficiali del produttori. @Razius grazie per il consiglio. in effetti non avevo considerato l'infragilimento del supporto e quindi i relativi problemi di trascinamento. diciamo cmq che userei la macchina (la canon 650 di cui sopra) con molta parsimonia e come esperimento. il gruppo che conduco è formato da tutti fotografi digitali e non so neanche se per seguirli avrò tempo per le mie di foto. però secondo te, ci sono pellicole migliori o peggiori ? pensavo di portarmi 2 rullini di fuji provia e 2 di tmax 400 |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:59
Le pellicole che intendi portare vanno più che bene, poi dipende dal tipo di foto che intendi fare e dal luogo e dalle ore degli scatti. |
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