| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 13:57
Alloro provo cosí.. quindi è come immaginavo.. diciamo che, più il sensore è grande (banco ottico) più la qualitá anche a diaframmi chiusi è buona.. ora provo con f8 massimo... Comunque dovrebbe andare bene se si fotografa uno o più strutture ad una carta distanza,cosa meno consigliate su panoramiche urbane dove tutto per km è a fuoco giusto? |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 13:58
@Roberto Riguardo a Gabriele Basilico posso risponderti. Su un libro del 1993 pubblicato dalla Sinar Edition ci sono alcune sue foto con i relativi dati. Su cinque scatti, tre sono stati fatti a f/22, uno a f/11 e uno a f/32. L'obiettivo è lo Schneider Super-Angulon 90 mm f/5.6 su Linhof Technika 4x5". Il decentramento non supera i 4 cm. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 14:00
@Riccardo Scatti a mano libera o su cavalletto? Magari f/5.6 potrebbe essere da preferire se - scattando a mano libera - puoi utilizzare un tempo più «sicuro» o una sensibilità ISO più bassa. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 14:34
@ Niko_s Grazie per le informazioni. Certo con i banchi ottici i diaframmi molto chiusi sono la norma. Interessante anche il fatto che usasse uno Schneider Super-Angulon 90mm, che mi sembra che sia tra i migliori obiettivi per quel genere di apparecchi. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 15:06
Per ora sempre su cavalletto... Per questo ho sempre scattato con diaframmi troppo chiusi..  |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 18:04
“ Stando a questo grafico con il 10-24 l'optimum lo avresti tra f/4 e f/5.6 „ Ciao Roberto, come si leggono questi grafici? Come capisco che la miglior qualità è a f4 e 5.6? Inoltre, secondo te ha senso acquistare un fisso come il 14 mm f2.8 anche se ho il 10-24? Con le ottiche fisse noto una maggior nitidezza in confronto agli zoom. |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 19:03
Il diagramma sotto (tratto dal sito Photozone) illustra la risolvenza dell'obiettivo ai diversi diaframmi e in tre zone dell'inquadratura (alla focale di 10 mm). Più il numero è alto, maggiore è il potere risolvente dell'obiettivo.
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| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 20:08
Ottimo... Grazie mille Niko |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 22:58
Nikon consiglio... Su full frame il 24 mm può andare bene per architettura oppure no? Troppo stretto? |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 23:10
“ Su full frame il 24 mm può andare bene per architettura oppure no? Troppo stretto? „ Certo che può andare bene. Ma potrebbe pure essere in tanti casi una focale troppo «lunga» o troppo «corta»: non potrai mai affidare tutte le tue esigenze ad un sola focale. |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 23:22
Questo si... Ora non so se per qualitá di immagine mi conviene fare due ottiche fisse (24 e 35) o uno zoom. Solo che con gli zoom ho paura di perdere in qualitá... |
| inviato il 05 Gennaio 2017 ore 23:35
Non potendo «arrivare» ad un decentrabile, preferirei comunque uno zoom, ad esempio un 16-35. Su Nikon il 14-24. |
| inviato il 06 Gennaio 2017 ore 6:43
“ Inoltre, secondo te ha senso acquistare un fisso come il 14 mm f2.8 anche se ho il 10-24? Con le ottiche fisse noto una maggior nitidezza in confronto agli zoom. „ “ Questo si... Ora non so se per qualitá di immagine mi conviene fare due ottiche fisse (24 e 35) o uno zoom. Solo che con gli zoom ho paura di perdere in qualitá... „ Ho dato un occhiata agli MTF di Photozone e quelli del Fujinon 14 non mi sembrano molto dversi da quelli del 10-24, considera poi che certe differenze risultano dai loro strumenti ma dubito si vedano ad occhio. Poi alla percezione della nitidezza concorrono altri fattori, ad esempio macro e micro-contrasto ecc. La nitidezza percepita viene anche influenzata dalla PP. Ad esempio io, quando elaboro con Camera Raw, noto che questa percezione varia con il modificare i vari parametri, in particolare quelli di "Contrasto" e "Chiarezza", soprattutto quest'ultimo. Tanto che nelle foto di architettura quasi sempre alzo il cursore di "Chiarezza" in genere non oltre un 20 o 25 su 100; raramente vado oltre perché altrimenti ottengo effetti che mi sembrano "artificiosi" e io appartengo alla scuola di pensiero secondo cui la migliore PP è quella che non si vede. Questo nelle foto di architettura. In quelle di paesaggio o di altro genere non sempre alzo il fattore "Chiarezza", perché a volte preferisco un effetto più soft. Quindi mi eserciterei nelle foto di architettura con l'ottimo 10-24 prima di acquistare il 14/2.8 o un altro dei fissi Fujinon (obiettivi eccellenti che però ovviamente non sono regalati). E' un consiglio che mi sento di dare spesso, ovvero quello di conoscere al meglio e "spremere" quello che già si ha, prima di affrontare eventuali nuovi acquisti. In tal modo questi ultimi verranno fatti con maggior cognizione di causa. “ " Su full frame il 24 mm può andare bene per architettura oppure no? Troppo stretto?" Certo che può andare bene. Ma potrebbe pure essere in tanti casi una focale troppo «lunga» o troppo «corta»: non potrai mai affidare tutte le tue esigenze ad un sola focale. „ Direi che il punto è proprio questo. Tutto sta a quante cose vuoi fare entrare in uno scatto e quanto spazio hai a disposizione per collocare il tuo punto di ripresa. Andreas Feininger (che cito spesso dal momento che è il mio riferimento fondamentale), non ricordo se ne L'occhio del fotografo o in Principi di composizione, per la foto con finalità documentaria consigliava di allontanarsi dal soggetto usando una focale che si avvicinasse il più possibile alla normale, per avere un'immagine che restituisse efficacemente spazi e proporzioni. In architettura, se vuoi fotografare un edificio intero, con il normale puoi prenderlo solo se c'è interposto un ampio spazio. Quindi il più delle volte tocca fare uso dei grandangolari, soprattutto negli interni. Con il 10-24 hai tutte quelle focali che più si usano in architettura, perlomeno per prendere immagine complessive degli spazi e degli edifici. Gli altri tuoi obiettivi potranno farti comodo per fotografare particolari costruttivi e ornamentali. |
| inviato il 06 Gennaio 2017 ore 10:33
Naturalmente si possono trovare interessanti chiavi interpretative utilizzando focali non particolarmente corte. Vi invito a vedere le belle immagini di un bravissimo fotografo di architettura italiano: Luca Capuano. www.lucacapuano.com/classic-architecture/ Ho da tempo il suo libro (che consiglio) Il paesaggio descritto. Luoghi italiani patrimonio UNESCO pubblicato da Logos nel 2010. Una delle cose che mi colpiva delle sue fotografie erano i tagli particolari: per niente ampi, ma risultato sicuramente di decentramenti. Ho scoperto che usa spesso un TS-E 45 mm Canon. Siamo, come si può facilmente immaginare, ben lontani dalle «aperture» di un 17 mm (ma anche di un 24 decentrabile). Eppure... P.S. Il 45 mm decentrabile Canon (con i suoi 11 mm di decentramento su tutti gli assi) sostanzialmente «proietta» sul sensore FF il ritaglio di una porzione del cerchio di copertura di un 28 mm fisso. |
| inviato il 06 Gennaio 2017 ore 10:43
io aspetterei per prendere una sony ..... visto che ne arrivano di nuove questo anno con un bel po di mpx, quelle nate ieri sono gia vecchie e anche li potrai trovare con l'arrivo delle nuove un bel po di befane che ti scontano il prodotto. e perche rimani a terra e anche tu per le architetture non spicchi il volo ? con un bel drone fotografico che ti darebbe nuove prospettive ? |
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