| inviato il 16 Novembre 2016 ore 18:24
“ Sono reperibili in rete le mire usate da The Digital Picture in modo da testare le proprie ottiche e confrontare i risultati? „ Anche se lo fossero, si dovrebbe utilizzare il medesimo software di elaborazione del file raw, impostazioni, e distanza di messa a fuoco, per avere un risultato comparabile. In particolare, al variare della distanza di messa a fuoco la resa dell'ottica potrebbe non essere costante. |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 18:27
bisognerà aspettare test veri in situazioni reali, con un campione di copie significativo. comunque, non è per nulla scontato che il nuovo sia meglio del vecchio otticamente parlando (anche se in teoria dovrebbe essere cosi). noi appassionati ci aspettiamo questo ma canon potrebbe vederla anche in modo differente (gli esempi dei vari 16-35 f2.8 possono far scuola. siam dovuti arrivare alla versione III...e forse non basta ancora). magari per canon sono più significative le migliorie tecnico-meccaniche. e, poi, un obiettivo nuovo vuol dire anche nuovi prezzi e incassi maggiori (spinti dalla voglia delle persone di avere "il nuovo") ....ma non pensiamo male |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 18:34
Dai grafici mtf qualche miglioramento si nota, ad esempio lato tele, dove è stato corretto un evidente problema di curvatura del piano focale. Infatti, nei grafici mtf del vecchio modello, al centro delle lenti il livello di microcontrasto era inferiore a quanto accadesse nelle zone semi periferiche, mentre normalmente ci si aspetterebbe il contrario. Tuttavia i grafici mtf sono indicativi solo per alcune prestazioni, e dipendono fortemente anche dalla tipologia di sorgente luminosa (in genere monocromatica) utilizzata nei test. Cambiandola, i risultati possono mutare anche in modo marcato: ecco perché la prova pratica è imprescindibile. In ogni caso, anche da un punto di vista prettamente strategico, un nuovo modello di un'ottica deve avere qualche elemento di attrattiva, rispetto al precedente, e in fase di presentazione hanno enfatizzato più volte la resa ottica migliorata, quindi ipotizzo anche io che l'esemplare provato su the digital picture non fosse in condizioni ottimali di funzionamento. |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 19:06
“ Sono reperibili in rete le mire usate da The Digital Picture in modo da testare le proprie ottiche e confrontare i risultati? „ La mira utilizzata è del tipo iso12233, ovviamente scaricabile in rete. Ma quelle (sempre dello stesso tipo) utilizzate per uso professionale sono fatte su misura da ditte specializzate e costano più di 150 euro. Trovi delle indicazioni sul sito della Cornell University: www.graphics.cornell.edu/~westin/misc/res-chart.html ( qui trovi un esempio di prodotto con le specifiche). La dimensione della mira (es. 40X70 ) determina la distanza di messa a fuoco. Se lo scopo è riottenere per una singola lente la stessa immagine che vedono loro, la cosa non è semplice. TDP riporta comunque qui i parametri utilizzati: www.the-digital-picture.com/Help/ISO-12233.aspx . Se invece vuoi limitarti a valutare, in termini relativi, la resa per nitidezza e aberrazione cromatica tra due lenti diverse, e come varia nelle diverse parti dell'immagine, la cosa è molto più semplice. E a meno di errori di allineamento o distanze completamente diverse (es. usi una mira da meno di 17X30), non puoi aspettarti un comportamento completamente diverso. |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 19:27
Chiaro, la cosa non è cosi sempice. Comunque grazie. |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 21:57
...Ma mio personale parere, per l'uso normale è più che sufficiente un giornale appeso a una parete. Se usato correttamente, consente di verificare se la lente ha problemi di allineamento, identificare le combinazioni diaframma-focale da evitare per certi usi, controllare la messa a fuoco e anche apprezzare le differenze tra obiettivi, come quelle attese tra le due versioni del 24-105 f/4. Se le differenze le vedi col giornale, è molto improbabile che non si vedano ancora meglio in una prova come quelle di TDP, e su 5dsR. Se invece non sono chiaramente visibili per te (ma lo diventano solo sui 50mpx), fai tu.... |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 22:04
“ non capisco perchè il test del link lo abbiano fatto confrontandolo con il 24/70 f4is invece che confrontarlo con il vecchio 24/105.....boh „ Perché ho ripreso il link di chi confrontava il nuovo 24-105L col 24-70/4, ma pare che il link originario non ci sia più nel topic. Non ho capito se è Michele che ha corretto il suo post o se qualcun altro ha cancellato il suo post. C'è da aggiungere che quando ho scritto il post ero già a letto col portatile e mezzo addormentato che stavo guardando il canale Cielo (19) che trasmetteva un film erotico.   Giorgio B. |
| inviato il 17 Novembre 2016 ore 18:48
“ Ma mio personale parere, per l'uso normale è più che sufficiente un giornale appeso a una parete „ Il peggior test che si possa fare in casa, nella maggiorparte dei casi si allinea male la fotocamera alla parete e si stende male il giornale al muro, che oltretutto è spesso stampato su carta pessima, indi per cui risultati pessimi per valutare. Magari ancora peggio, il tutto illuminato da lampadine a risparmio. Il confronto tra 24-105 vecchio e nuovo è ancora linkato a pagina 1 nel mio post. |
| inviato il 17 Novembre 2016 ore 22:02
Michele, se stiamo a guardare quelle sottigliezze, il 90% dei test fatti anche con strumenti come il Datacolor Spyderlenscal sono imprecisi, nonostante costa quasi 80€, perché anche con quello strumento è estremamente difficile impostare il parallelismo con precisione. Credo che uno dei migliori del genere sia proprio il costoso LensAlign, perché dispone di un sistema che consente di regolare con precisione il parallelismo del sensore prima di effettuare la misurazione ("How to use it, 2 - Sight the camera to LensAlign"). Giorgio B. |
| inviato il 17 Novembre 2016 ore 22:47
Direi che quello del giornale è il migliore tra i peggiori ; se non altro tra i più economici. E' consigliato anche da Canon, limitatamente alla microregolazione dell'AF ( www.learn.usa.canon.com/app/pdfs/articles/AF_MicroAdjustGuide_desktop. ). Ovviamente, non sarà mai in grado di raggiungere la precisione di un test con mira ottica professionale e allineamento a laser multipli. |
| inviato il 17 Novembre 2016 ore 23:58
Infatti i test in casa non andrebbero fatti a meno uno non sappia esattamente cosa sta facendo, ma soprattutto bisogna saper riconoscere quando c'è un millimetrico fuori fuoco o un micromosso e distinguerli da curvatura di campo, aberrazione sferica e quant'altro. |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 8:00
e allora la dock station Sigma a che serve? |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 8:12
Si ma poi quanti scatti reali si fanno in condizioni di scatto simili a quelli di test con le mire ottiche? Io trovo molto più realistico, sia come distanza di maf che come campo inquadrato, usare manifesti pubblicitari con molto dettaglio per verificare risoluzione e nitidezza, e ringhiere o simili per la precisione di maf |
user39791 | inviato il 18 Novembre 2016 ore 8:16
Meglio usare distanze signicative per evitare disassamenti, il classico palazzo davanti a casa va benissimo per verificare la nitidezza su tutto il campo dell'ottica. |
| inviato il 18 Novembre 2016 ore 10:39
“ Perché ho ripreso il link di chi confrontava il nuovo 24-105L col 24-70/4, ma pare che il link originario non ci sia più nel topic. „ Gio ....avevo capito che non eri stato tu a scegliere l'obiettivo di confronto, volevo dire che il test giusto è il confronto tra i due zoom uguali 1 e 2 serie, e non con altri zoom |
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