| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:41
Guarda potresti avere anche ragione. Ma a me quello che interessa è quando spiega di come il cervello sopperisca alla mancanza di dettaglio con il vissuto dell'individuo. Per cui il colore non diventa un disturbo. Ma il bn un modo per permettere al cervello di prendere il sopravvento sui sensi. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:47
Disse il vecchio saggio : << alla fine non conta se bianco o nelo, lungo o colto ... basta sapelo usale >> P.s. Sballone sta facendo il serio intellettuale, passategli velocemente la canna ekkkemmminkia ! |
user39791 | inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:47
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| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:48
E la moglie del saggio??? Era d'accordo? |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:52
La moglie del saggio era sul raccordo |
user39791 | inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:53
La moglie del saggio la sa lunga.......... |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:55
La risposta renderebbe tutto troppo esplicito ! meno emotivo interessante ... |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 23:55
Skylab59: ho visto il video. Per me rimane un processo parallelo alla ricerca di cosa si vuole esprimere e comunicare. Diventa istintivo e naturale avere una determinata visione della realtá circostante. Ho detto di Adams ma avrei potuto citare altri fotografi che hanno saputo immortalare immagini ed emozioni oltre ogni immaginazione. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 0:10
@Mauros: scusami ma non ti seguo... |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 6:57
Chiediamo al mererender cosa ne pensa |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 8:54
“ Daverio sostiene, secondo me chiaramente, la superiorità della pittura nei confronti della fotografia (colori e non colori) nel rappresentare ciò che noi percepiamo quando guardiamo il mondo che ci circonda. „ Quoto Filiberto. Anche se io non capisco proprio come sia possibile associare la pittura con la fotografia le quali pur essendo entrambe, due arti visive, sono completamente differenti nell'approccio e nella realizzazione, e non per ultimo, nel risultato finale. Oltretutto le più grandi opere pittoriche sono pressoché tutte a colori mentre quelle fotografiche in bianco e nero, vien da se che anche per chi guarda un opera entrano in gioco fattori emozionali completamente differenti a seconda che sia un quadro oppure una fotografia. |
user39791 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 9:21
Volendo si potrebbe estremizzare questo concetto, partendo dal fatto che la realtà per ognuno di noi è ciò che percepisce della realtà. Se guardiamo assieme una scena come quella dipinta dal Canaletto vedremo tante scene diverse, ognuna elaborata da ogni persona che la sta osservando. Quel quadro venne dipinto dal pittore in base alla sua elaborazione della scena, per cui effettuò un processo analogo a quello avremmo fatto noi al suo posto. Se usiamo una macchina fotografica dotata di un'ottica che abbraccia un angolo simile a quello dello sguardo del pittore registriamo una scena non (ri)elaborata da tutti i nostri sensi. Che non sono sono solo la vista, ma anche la percezione della temperatura, dell'umidità, del vento, degli odori........ Ritornando all'estremizzazione si potrebbe affermare che tanto meno la realtà è (ri)elaborata dal filtro "umano", tanto meno è una realtà "umana" quindi per noi umani tanto meno reale. |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 9:44
“ Daverio sostiene, secondo me chiaramente, la superiorità della pittura nei confronti della fotografia (colori e non colori) nel rappresentare ciò che noi percepiamo quando guardiamo il mondo che ci circonda. „ è anche possibile avere l'URL "al minuto" in cui Filippo dichiara questo, o è come scrivi soltanto una tua sensazione personale? Perché anch'io trovo molto difficoltoso associare analogamente le due tecniche, in quanto una è pura creazione dell'immagine della Luce attraverso un meccanismo artistico (delle mani e della fantasia o cmq un umile tentativo di copia), mentre l'altra ne è la semplice ripresa. Oppure, dove non interessasse la Luce e quindi di per sé nemmeno i colori, ma fosse più importante la forma, la geometria o cmq il segno (tanto per riprendere il punto che sottolineava Sballone e che proprio Filippo ne parla - ma riguardo solo alla pittura), il confronto rimarrebbe in tutti i casi inalterato nella sostanza: ovvero non ci vedo nessuna analogia, se non il fatto che entrambe appartengono alle arti visive (ma ciò non significa assolutamente, che qualsiasi disegno, pittura o fotografia, sia opera d'arte). Secondo me bisognerebbe prima riuscire a "tradurre" e quindi mettere in chiaro le giuste e corrette analogie di quel particolare sottolineato da Filippo, in una modalità realizzabile in campo fotografico ... altrimenti ci si arena proprio e fin da subito, sul punto principale. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 9:44
La questione che la fotografia è un'arte secondaria alla pittura e che la fotografia deve stare nei gradini più bassi delle arti visive è vecchia di 150 anni e innescò diatribe, critiche e lotte nelle gerarchie accademiche, questioni mai completamente risolte. in realtà le due arti visive, fotografia e pittura hanno molti legami ed in certi casi la sperimentazione le ha fuse insieme: vedi Massimo Nidini. Come dice Filiberto " Ritornando all'estremizzazione si potrebbe affermare che tanto meno la realtà è elaborata dal filtro "umano", tanto meno è una realtà "umana" quindi per noi umani reale". La fotografia è spesso, ma non necessariamente e totalmente, molto reale. Il B&N creativo (sfocato, mosso, mascherato) può essere per la sua caratteristica monocromatica meno reale e lasciare spazio alla fantasia interpretativa. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 9:53
Occhidelcigno, associare le due tecniche è difficile per le ragioni che sappiamo, ma i legami storici e culturali ci sono: basta dare un'occhio nei testi di storia della fotografia di Italo Zannier e Beaumont Newhall e ne vengono fuori molte questioni dibattute per decenni tra fine ottocento e inizi 900. Daverio come molti critici d'arte mette in primo piano la pittura e in fondo alla gerarchia delle arti la fotografia: lo spiega velatamente nel video. Ma per fortuna nei tempi moderni la fotografia non ha più di questi problemi di inferiorità "Anzi". |
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