| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:41
For, se per realizzare un progetto fotografico prendi e parti per le tre cime di lavaredo o il boccale temo che non potrai essere originale. Se invece esplori una zona poco conosciuta, almeno fotograficamente, hai la possibilità di fare qualche scatto che rischia di esserlo per davvero, unendo la bassa frequentazione di quel luogo con l'attesa del momento propizio. Poi in assoluto è certo, tutto è già stato in qualche modo fotografato, ecco forse la differenza ancora in alcuni luoghi si può fare puntando proprio su in che modo . Ma non se vai alla 3 cime. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:46
Io sono dell'idea che con un po di fantasia si possono fare foto originali anche sotto casa , le scene cambiano in continuazione , bisogna saperle fermare , buon We a tutti e fotografate quello che sentite e vedete ,  |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:46
Avevo letto un'altra lista simile tempo fa. Era sui cliché fotografici. C'era anche l'Islanda in toto. Ci sono ora e vedo che sto ripetendo i classici cliché, incluso il Kirkjufell con la cascata e l'aurora. Sono uno scattatore di facili costumi, mi sa. Comunque queste liste sono divertenti! |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:46
“ Prima di dargli addosso..... Avete letto bene cosa dice? Non si tratta di cose da non fotografare. " Non che sia proprio vietato, ma dato che rappresentano dei super stereotipi rendono difficilissimo portare a casa un valido risultato: sono una specie di grande tranello, dando l'illusione di essere ambiti facilissimi mentre sono difficilissimi. Voglio dire: se mi chiedessero di fotografare Venezia non ci dormirei la notte nell'incubo di come risolvere, in maniera originale e valida " Magari può essermi utile fermarmi un attimo a pensare a tutte le volte che ho cercato di fare una foto ad un soggetto che rientra nella categoria di "quelli belli" che ho visto nella galleria di "quelli bravi del forum", cercando di ottenere lo stesso bellissimo risultato (ma tendenzialmente una copia identica!) che mi permetta di dire a me stesso "sono bravo come quello da tutti ritenuto bravo". Chissà, magari può essere la volta buona che ripenso a quello che sto facendo (con la fotografia)... E poi dai, uno che cita Pieter Hugo in fondo non può essere così "cattivo"... MrGreen „ Se tu avessi seguito i due topic lo scorso anno, dubito che saresti così benevolo con lui, soprattutto dopo che ha detto che le foto che fai tu è tutta merda (ci fu anche un breve scambio di opinioni contrastanti con alcuni utenti noti del forum e diversi professionisti, quasi tutti contro di lui, anche perché i suoi riferimenti erano spesso diretti). Se Juza arriva ad allontanare un personaggio noto come lui, dal forum di fotografia più importante d'Italia, ci saranno stati dei buoni motivi. Comunque, personalmente trovo che se si vuole imparare a diventare un buon cuoco che produce piatti personali e che piacciano al pubblico, prima bisogna imparare a cucinare e le varie tecniche e regole base, poi bisogna imparare a fare i piatti che fanno tutti e farli bene, magari emulando anche in grandi cuochi che scrivono i loro libri di ricette, solo alla fine uno può cimentarsi a sperimentare con creazioni sue personali. Credo che nella fotografia il percorso sia analogo, quindi il copiare/emulare i fotografi bravi e scafati non è un peccato, ma la strada giusta per imparare e poi personalizzare ciò che si ha imparato, aggiungendo l'esperienza personale. Giorgio B. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:50
“ Credo che nella fotografia il percorso sia analogo, quindi il copiare/emulare i fotografi bravi e scafati non è un peccato, ma la strada giusta per imparare e poi personalizzare ciò che si ha imparato, aggiungendo l'esperienza personale. „ Verissimo. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:51
“ Non resta che passare le giornate a fotografarsi il pisello... „ Sempre che nella lista non rientri prima o poi anche l'avifauna ... a no ... dicevi pisello ... la macro è già nella lista, mi spiace |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:51
Ciao Max. Sono d'accordo con te in parte. Nel senso che dire andate in un posto diverso, per essere dei fotografi originali é un messaggio sbagliato. Per fare un lavoro diverso é necessario inanzitutto sapere osservare in maniera meno superficiale un territorio, un luogo, un soggetto. Prendiamo come campione l'Islanda. Credo che oggi sia il paesaggio piú inflazionato del mondo. Eppure, ti posso assicurare che anche lí c'é la possibilitá di essere espressivi. Ovvio che se ci si limita a voler fare la solita foto da mettere sui vari social per prendere likes facili, non vi sono le fondamenta per andare oltre (ammesso lo si voglia). Ergo, bisogna lavorare sull'approccio in primis perché l'espressivitá é intrinseca nell'individuo, non nel territorio. Poi, ovviamente tra le varie sfumature é chiaro che un fotografo naturalista che va in Alaska piuttosto che a fare le gru in Giappone, potrá con piú facilitá mostrare qualcosa di "diverso". |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:55
“ E' vero ci sono foto viste e riviste in giro (pure le mie); però prima di pontificare su quello che fanno gli altri sia in maniera seria sia scherzosa bisognerebbe chiedersi prima di tutto se il nostro lavoro rappresenta la novità rispetto al lavoro degli altri e di chi è più conosciuto di noi. Con un minimo di autocritica e tenendo a freno il proprio super io forse si sarebbe subito accorto che il modello "gnocca in spiaggia" o gnocca in qualsiasi altro posto non è poi tutta questa avanguardia da poter permettergli di additare gli altri. „ Più che altro sono convinto che quando ha iniziato a fotografare ha fatto come tutti: facendo le foto banali che fanno tutti e copiando gli altri. Se così fosse, ora con queste sue uscite rinnegherebbe il suo passato e quello che fanno tutti i neofiti che vogliono imparare. Comunque non è stupido, lo sa perfettamente e tutto sto casino lo fa per pura pubblicità. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:57
Giorgio, condivido la tua ultima frase. “ Credo che nella fotografia il percorso sia analogo, quindi il copiare/emulare i fotografi bravi e scafati non è un peccato, ma la strada giusta per imparare e poi personalizzare ciò che si ha imparato, aggiungendo l'esperienza personale. „ Infatti il problema non è lui (se sia simpatico, antipatico, originale, scontato...). Cosa che non mi riguarda e interessa. Il problema sono "io". C'è chi non passa affatto attraverso l'emulazione di altri, c'è chi ci passa e poi va oltre, c'è chi ci passa e poi ci resta..... Perché l'emulazione, che dopo poco si trasforma in conformismo, è rassicurante. Mi conferma di essere dalla parte del giusto, perché siamo in tanti a fare così.... Vale in tanti ambiti della vita. Per questo io vorrei ripensare ogni giorno a quello che faccio e a come lo faccio. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 10:58
“ Kirkjufell con la cascata e l'aurora „ se lo sarà dimenticato... bisogna ricordaglielo. Comunque, se copiare può essere anche un metodo per imparare, non è certo pubblicando l'ennesima foto già vista e rivista del solito posto che è necessario. Uno se le tiene per sè , come foto ricordo, e attende tempi migliori quando avrà qualcosa di suo da mostrare , questo è il messaggio interessante (poi se lo faccia per farsi un pò di pubblicità, può essere). Naturalmente stiamo parlando di fotografia amatoriale, il discorso per chi deve portare a casa la pagnotta è molto diverso. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 11:02
“ Ergo, bisogna lavorare sull'approccio in primis perché l'espressivitá é intrinseca nell'individuo, non nel territorio „ BECKERWINS, sono d'accordo. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 11:07
Ciao For , il tuo discorso che condivido, viaggia però più alto del livello di un forum amatoriale. Scrivi : “ l'espressivitá é intrinseca nell'individuo, non nel territorio. „ e ne hai ragione da vendere. Ma qui entra in scena l'artista, ed è un dono che pochi hanno. |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 11:12
A me ha fatto più ridere che altro, in passato ho contestato il suo modo di dire le cose, stavolta con il tono scherzosamente provocatorio che ricorda un po' il buon Gilardi non mi sento di muovergli appunti, anzi... |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 11:18
“ Nel senso che dire andate in un posto diverso, per essere dei fotografi originali é un messaggio sbagliato. Per fare un lavoro diverso é necessario inanzitutto sapere osservare in maniera meno superficiale un territorio, un luogo, un soggetto. Prendiamo come campione l'Islanda. Credo che oggi sia il paesaggio piú inflazionato del mondo. Eppure, ti posso assicurare che anche lí c'é la possibilitá di essere espressivi. Ovvio che se ci si limita a voler fare la solita foto da mettere sui vari social per prendere likes facili, non vi sono le fondamenta per andare oltre (ammesso lo si voglia). Ergo, bisogna lavorare sull'approccio in primis perché l'espressivitá é intrinseca nell'individuo, non nel territorio. Poi, ovviamente tra le varie sfumature é chiaro che un fotografo naturalista che va in Alaska piuttosto che a fare le gru in Giappone, potrá con piú facilitá mostrare qualcosa di "diverso". „ Condivido e credo che anche Benedusi approverebbe |
| inviato il 30 Settembre 2016 ore 11:19
Concordo al 100% con te Caterina. Un conto è l'ironia e il tono scherzoso, un altro e iscriversi in un blog di fotoamatori e pontificare da professorone. In quel caso l'aveva fatta fuori dal vaso..... |
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