| inviato il 08 Aprile 2016 ore 19:58
Ecco Gabri. Bravo. Rimango della mia personalissima opinione, ovviamente Ale si è ispirato, ovvio. Ma secondo me, ha più fantasia ed interpretazione. Parliamo di uno che è arrivato secondo in un contest National Geografic. Poi, se vogliamo ricondurre tutto agli albori, estremizzando, chiunque faccia foto nel sud est asiatico si ispira a lui, chiunque fa street si ispira a HBC, etc etc.. |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 20:35
In merito agli scatti fatti in India penso che le foto di McCurry siano più vicine al mondo di Salgari che alla realtà |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 22:50
Secondo me sono proprio le due foto di Singh ad avallare la tesi che ho proposto al mio primo post. Quelle immagini rappresentano una realtà indiana esistente e diffusa. Ovvero, ottime in un reportage. Il Taj Mahal col treno di Mc Curry è un quadro, che appenderei volentieri in casa. Se misuri quel Singh col metro dell'arte e quel MC Curry col metro del reportage ottieni lo stesso grado di disappunto... |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:15
In qualche altra immagine di Singh è più facile vedere entrambi gli aspetti: per esempio in questa (tenendo sempre conto che è di cinquant'anni fa): Below the Howrah Bridge Ma questa Teju Cole non l'avrebbe mai citata: l'avrebbe potuta scattare anche Mc Curry! |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:40
Quoto Shambola dal primo post in poi :cool: Agli inizi ha fatto reportage, poi avendo creato "un modo di ritrarre" che lo ha fatto diventare quello che è, ha perpetuato questo stile. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:41
"l'avrebbe potuta scattare anche Mc Curry" Mmm, non credo..lo sposo è in abiti occidentali. Forse avrebbe tirato fuori dallo zaino il kit "matrimonio indiano" con gli abiti che gli indiani dovrebbero indossare e poi avrebbe scattato la foto..ovviamente dopo aver aggiunto un'elefante bardato a festa è aver fatto demolire il ponte, gli indiani attraversano i fiumi in barca a remi si sa.. |
user92930 | inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:46
In effetti... forse sarebbe ora per lui di passare ad altro. Ma il talento per fare questo passo ? |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:54
Pensavo la stessa identica cosa. Poi sono andato a vedere una sua mostra e ho maturato due idee: la prima, è noioso perchè sembra che non proponga nulla di nuovo. Peccato che sia stato lui a creare un preciso modo di fare fotografie in quella maniera. Oramai chi va in India et simila scatta con il filtro in camera McCurry. Seconda considerazione: le foto vanno contestualizzate. Solo mettendole dentro il contesto voluto dall'autore si può minimamente capire il perchè di una data fotografia. Poi boh, sinceramente a me non fa impazzire. Però mi sembra molto una discussione Guelfi vs Ghibellini. P.S : vi consiglio come gita fuori porta, se siete nelle vicinanze, la mostra sua a Pordenone. Info facilmente repiribili sul sito del comune e vi sparate 60 fotografie sue in un ambiente stupendo (galleria Bertoia) alla grandissima ed esosa cifra di ben...3 euro. Biglietto intero, perchè il ridotto costa 1 |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:55
Non capisco perché si dica non rispecchi la realtà: a meno che non abbia fatto appositamente acconciare, truccare, vestire e agghindare i soggetti ritratti, quei soggetti fanno parte del contesto sociale del paese a tutti gli effetti. Secondo me è solo una delle tante facce di un paese ricchissimo e variopinto culturalmente e socialmente. Credo che il bello della fotografia di viaggio sia anche e soprattutto quello di immortalare i lati più o meno nascosti di un paese. E così come tutte le foto di cascate e ghiaccio fatte in Islanda non vogliono dire che l'Islanda sia solo quello, così come pure per le foto che ritraggono alcune tribù del Sud America o aborigeni australiani non vogliono dire che Brasile e Australia siano rimaste a migliaia di anni fa. Se parto per gli Usa e fotografo quei pochi ultimi indiani nelle loro riserve che ancora vivono seguendo usi, costumi e tradizioni, allora potrei essere accusato di ritrarre non verosimilmente lo stato in questione solo perché non ho scelto i grattacieli??? Mah, non mi sembra un ragionamento tanto azzeccato. Ognuno vede il mondo con i propri occhi. E un fotografo cerca di mostrare al mondo stesso la propria visione delle cose. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 11:56
“ forse sarebbe ora per lui di passare ad altro. „ no, la gente lo conosce per il suo stile, e per quello o piace o non piace. L' errore risiede nel cercare qualcosa nelle sue immagini che lui non produce, se iniziasse a fare paesaggi in b/n probabilmente nessuno se lo filerebbe più. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 12:07
Di McCurry apprezzo alcuni recenti reportage che non sono visibili nelle mostre. È andato in Vietnam a documentare una famiglia vietnamita il cui marito è affetto da AIDS a causa di uno scambio di siringhe. La moglie piange perché ha scoperto di essere malata anche lei. È un reportage molto duro e fa riflettere sulla terribile malattia. Lo stile di McCurry è molto attraente (eye-catching) e una persona durante la mostra si basa solo su una singola foto mentre in un reportage sarebbe meglio giudicare l'intera serie di foto che compongono il racconto. stevemccurry.wordpress.com/2010/10/09/access-to-life/ Anche il reportage su una donna che ha sconfitto un cancro metastatico è molto toccante. :) |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 12:25
Ora che ho letto l'articolo mi viene cmq difficile capire dove voglia andare a parare Cole. Concordo con chi sostiene che il Mccurry di oggi è noioso e le sue foto sono tutto fuori che reportage. Ma Cole per cosa lo critica? x' non fa reportage? x' ha avuto successo sfruttando i colori di un paese senza riportare la condizione reale di quella realta'? Per quanto ci si sforzi è difficile non captare un briciolo di invidia in Cole....... |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 12:42
“ Personalmente qualche anno fa ho subito il fascino del sogno indiano di McCurry e questo mi ha spinto a visitare l'india più volte e solo recentemente mi sono reso conto che, spesso, era quello stereotipo a guidarmi, a spingermi alla ricerca di una realtà fantastica a rendermi cieco rispetto alla realtà vera che mi circondava. ... „ Certo che questo giornalista del New York Times all'epoca era piuttosto "naif" se è andato in India convinto di trovarla riprodotta tale quale quella rappresentata da McCurry. Mi sembra che ci si aspetti troppo da dei fotografi, addirittura che rappresentino con le loro foto in maniera esaustiva la realtà complessa e contraddittoria di un universo quale è il subcontinente indiano (e questo vale anche per qualsiasi altra nazione). Persino un fotografo che io colloco varie spanne al di sopra di McCurry, ovvero H.C.B. (scusate se sono scontato) alla fine nei suoi reportage finiva per rappresentare gli aspetti dei vari paesi che visitava (ma anche della sua Francia) che più lo interessavano. Lo stesso dicasi per l'Italia fotografata da G.B.G. e da Scianna (altri che preferisco a McCurry), non rappresentano ne possono rappresentare tutta la realtà dell'Italia contemporanea. Oddio, la definizione di McCurry come "pornografo del reportage" data da uno che scrive su Dagospia... “ Le critiche sono estreme e pesanti, ma dall'altra parte la macchina commerciale che c'è dietro McBoring sta un'attimo esagerando, oramai ci sono solo mostre di McCurry in giro, in Italia ne abbiamo appena subito un bombardamento, cito quest'altra critica di Bonami di cui un forumer ha dato riferimento e sono andato a leggere:" Cosi dopo McCurry arriveranno o meglio ritorneranno, in un loop senza speranza come nel film "Il giorno delle marmotte", mille mostre di Van Gogh, Frida Kahlo, Gauguin, Impressionisti, posteracci di Toulouse Lautrec, litografie del menga di Warhol, poi ancora McCurry e infine, colpo di grazia, Salgado ora pure beatificato da mastro Wim Swenders." Su questo sono d'accordo, non è una critica agli artisti che non mi permetterei mai di criticare in quanto sono stati in gioventù per me punti di riferimento ed ispirazione, ma alla macchina commerciale che sfrutta il loro operato. Si gira sempre intorno agli stessi nomi, ora per dei giovani che si avvicinano alla fotografia va bene è un percorso storico valido, ma per chi, non più giovane come me, sta roba la ha vista e rivista.... insomma qualcosa di nuovo da mostrare e portare alla ribalta non sarebbe male...altrimenti si va si sul "boring", aggiungo HCB e Capa, le critiche li avevano dimenticati ma sono sempre ultra presenti „ L'articolo di quel tal Bonami è del livello che ci si aspetta su Dagospia, non ci risparmia neppure l'espediente di storpiare i nomi con si fa alle elementari con i compagni che si vuole prendere in giro... Però in effetti sui rituali della cultura di massa e relative mostre promosse da sponsor e assessori devo dire che "ci azzecca". “ ... Salgado, per me, è di una categoria superiore. „ Pienamente d'accordo. Salgado e McCurry padroneggiano entrambi la tecnica ad altissimo livello, ma l'opera di Salgado ha per me uno spessore superiore. Se in qualcosa devo dare ragione a quell'articolo sul NYT è una certa indulgenza di McCurry ai cliché su vari paesi, e questo lo noto soprattutto, per ovvi motivi, nelle foto che fa in Italia. “ Critica snob da gente con la puzza sotto al naso. Un po' come quelli per i quali kubrick è scontato e tarantino noioso ed elogiano solo i film polacchi muti del 1930 che nemmeno la mamma del regista ha avuto la forza di vedere. „ Non sei aggiornato! Se vuoi fare il supersnob è sì bene denigrare Kubrick e Tarantino (e anche Kurosawa, Fellini, Visconti ecc.), però più che i film polacchi muti del 1930 (di quelli che Enrico Ghezzi trasmette alle 4 del mattino) al giorno d'oggi è "cool" rivalutare Alvaro Vitali e in genere il trash dei decenni passati. |
| inviato il 09 Aprile 2016 ore 13:07
@RobertoP “ " Personalmente qualche anno fa ho subito il fascino del sogno indiano di McCurry e questo mi ha spinto a visitare l'india più volte e solo recentemente mi sono reso conto che, spesso, era quello stereotipo a guidarmi, a spingermi alla ricerca di una realtà fantastica a rendermi cieco rispetto alla realtà vera che mi circondava. ..." „ Roberto qui sono io a parlare. Riportando il contenuto dell'articolo mi riferisco sempre a ciò che ha detto Cole con: "secondo l'autore" o "secondo Cole" oppure riporto in virgolettato quello che ha detto. Quindi il "Personalmente..." non essendo virgolettato si riferisce a una mia riflessione....comunque si, ero parecchio ingenuo. Era il mio primo viaggio in India e la mia scelta era stata condizionata molto da documenti come quelli di McCurry |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |