| inviato il 24 Marzo 2016 ore 14:24
Ancora non son finite, ma prevenire è meglio! |
| inviato il 24 Marzo 2016 ore 14:39
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| inviato il 24 Marzo 2016 ore 15:31
buon pomeriggio a tutti!!! io adoro e, per alcune distillerie, venero i loro prodotti :-) in cima alla classifica personale c'è la mitica ISLAY che farei diventare Patrimonio dell'Umanità. Bunnahabhain 18y.o. Bruichladdinch 20y.o. Port Charlotte PC da 5 a 12y.o. sono per me un distillato che tutti dovrebbero assaggiare almeno una volta nella vita una bottiglia che invece non ho il coraggio di aprire è un Port Ellen 18y.o. se si vuole organizzare una serata di degustazione io ci sono! |
| inviato il 24 Marzo 2016 ore 16:00
Purtroppo toccherebbe farla a distanza ... Altrimenti si sarebbe potuto organizzare un portateco. Comunque bentrovato. Io purtroppo sono solo una new entry in questo mondo, e non ho esperienza nè grande nè media.. ma nemmeno piccola, considerando la vastità. é solo una granello di sabbia nel deserto delle distillerie. Ho dalla mia una grande curiosità.... ed un fegato che ormai ha perso le speranze di arrivare a compiere 50anni. Cerco però di assorbire il più possibile. |
| inviato il 24 Marzo 2016 ore 16:40
Buongiorno alle vecchie e alle nuove reclute “ una bottiglia che invece non ho il coraggio di aprire è un Port Ellen 18y.o. „ Di che periodo è? Dune, credo tu sappia che la distilleria Port Ellen è stata smantellata completamente nel 1983. Sul finire degli anni '90 alcuni imbottigliatori indipendenti (tra cui Rare Cask, Old Malt Cask, Gordon & McPhail) avevano acquistato alcune botti che avevano commercializzato. Dal 1999 tutto lo stock rimanente è di proprietà della Diageo (gruppo che comprende Lagavulin, Caol Ila, Oban, Talisker, Dalwhinnie, Glenkinchie ed un'altra trentina di marchi) che provvede dal 2000 all'imbottigliamento di una botte solo all'anno per circa 240/250 bottiglie con prezzi differenti per ogni anno. Si va comunque dai 1500 euro per la 2,3 e 4 edizione agli oltre 3000 per le edizioni più recenti con oltre 30 anni di invecchiamento. Io ho due Port Ellen, un 24YO Single Barrel del 1978 e una release Diageo del 2006 ed anch'io non ho il coraggio di aprirle. Anche Port Charlotte ha chiuso ed è stata smantellata nel 2003. Dopo un tentativo di riapertura (fallito) nel 2009 adesso il marchio è di proprietà di Bruichladdich. |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 10:23
Ieri sera insime ad un buon rhum J.M. ho assaggiato il Nikka "Super Nikka Revival" . Non lo consiglierei e non lo riberrei. Mi è piaciuto di più il pure malt red che ho... evito note di degustazione che tanto non sono attendibili... assaggio fatto verso mezzanotte a panza piena e dopo una bottiglia di Franciacorta. |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 11:32
ok... Nikka Revival da evitare. I Franciacorta no... tra l'altro ho la (s)fortuna di vivere a 25km dalla Franciacorta e quindi ho l'intero campionario a disposizione (cosa che in Sicilia è un po' più difficile). Anche se, a mio avviso, il più famoso tra i Franciacorta, il Bellavista, ha modificato la sua produzione e da quando l'ha fatto le cose sono peggiorate. Il Gran Cuvee millesimato di Bellavista era impareggiabile e adesso non si trova più, ahimè. |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 11:47
Si per il franciacorta non ho proprio tutto il campionario a disposizione, ma riesco a consolarmi bene con delle ottime bollicine siciliane. C'è una bella varietà in SIcilia. Quando posso cerco di essere regionalista.. |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 12:12
esatto Josh sia Port Ellen e Port Charlotte sono chiuse :-( il Port Ellen 18 che ho è un Provenance l'anno della distillazione non me lo ricordo |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 12:56
“ il Port Ellen 18 che ho è un Provenance l'anno della distillazione non me lo ricordo „ Beh, non essendo un'edizione Diageo non può che essere una distillazione risalente alla fine '70/ inizi '80. Tienila da conto, bottiglie così non ne girano molte. Sono convinto che il marchio è stato sepolto solo per il motivo di specularci sopra vendendo le ultime bottiglie a prezzi folli. Ragionamento inverso per Port Charlotte che non aveva 40 anni fa l'appeal che invece circondava la fama di Port Ellen. L'aver resuscitato un vecchio marchio consente a Bruichladdich di vendere qualche ettolitro in più, visto che tutta la produzione è di fatto Bruichladdich. La sede di Port Charlotte è stata demolita e i vecchi distillatori venduti ad altri. “ Quando posso cerco di essere regionalista.. „ Se qualche volta, invece di essere regionalista o Franciacortista , volessi provare qualcosa di nuovo ma eccellente allo stesso tempo, mi permetto un suggerimento della mia terra d'origine, il Tavoliere delle Puglie e la produzione della cantina d'Araprì, che nel 2013 ha vinto l'Oscar ad un famoso concorso internazionale come miglior vino spumante www.foggiatoday.it/eventi/oscar-vino-2013-d-arapri-san-severo.html In particolare il mio consiglio va al Gran Cuvee www.darapri.it/etichette/darapri-gran-cuvee/ oppure alla Dama Forestiera www.darapri.it/etichette/darapri-la-dama-forestiera/ Bevuti personalmente, ti assicuro che ne vale veramente la pena. |
user39791 | inviato il 25 Marzo 2016 ore 12:58
Scusate se abbasso molto il livello..........qualcuno sa dirmi le differenze tra Talisker 10 e Storm? |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 13:17
“ Scusate se abbasso molto il livello „   Mio caro Filiberto, non potresti abbassare il livello neanche se volessi per cui non ti far mai problemi del genere Per la risposta mi affido a recensioni di livello più alto di quello che potrebbe essere la mia www.ilbevitoreraffinato.com/IBR/?p=3034 www.whiskyitaly.it/it/shop/whisky/talisker-storm-dettagli Dalla recensione dello Storm che mette a paragone entrambi leggo: “ Il Talisker Storm è composto da whisky della distilleria Talisker compresi tra i 3 e i 25 anni, non è stata dichiarata un'età ma lo Storm è stato creato appositamente per estremizzare il classico Talisker 10 Years Old. Rispetto al 10 anni questo Storm accresce il lato "marittimo" e torboso, il distillato è più giovane e quindi più potente e pungente proprio come una tempesta! Al naso è ovviamente la torba a farla da padrone, un affumicatura leggera e salmastra con note di miele, malto e pepe. Al palato è un buon equilibrio tra note dolci di miele e malto, speziato (pepe nero), salino e affumicato con note di legno bruciato. Il finale è pulito e lungo con un'accentuata sapidità marina e malto. „ |
user39791 | inviato il 25 Marzo 2016 ore 14:00
Josh Il 10 a me è piaciuto molto, sarebbe una delle bottiglie che di certo manterrei in collezione fissa. Solo che ho letto che sembra che non lo commercializzano più per loro problemi di scarse quantità di prodotto. Dovrebbe essere sostituito dallo Skye che sembrerebbe essere di livello più basso mentre parlano bene dello Storm. Grazie per le recensioni, però mi sarebbe piaciuto un tuo parere ma mi sa che non fanno parte delle tue bottiglie. |
| inviato il 25 Marzo 2016 ore 14:15
Ragazzi chiedo a voi,che sembrate ferrati sull'argomento. Ovviamente non ho letto tutte i post,perchè sono un'infinità... Vorrei regalare una bottiglia di whisky,ad un amico per il suo 40esimo compleanno.Quando ci si ferma a bere,siamo soliti prendere un Oban,Lagavulin o un Laphroaig.Conoscete qualche whisky "alternativo" con caratteristiche simili a quelli citati? Vorrei regalargli qualcosa di nuovo,ma che possa gradire. Grazie |
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