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Come si crea un bagliore del genere?


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avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 1:43

@Buenavida
Grazie della testimonianza. Sempre bene ricordarlo.

@Alessandro
Insomma sono foto-ricordo per te stesso. Un approccio molto particolare allo scatto. Nell'era del cellulare in effetti credo vada di moda.

avatarsupporter
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 1:51

E ricordo - anno 1984 - il primo computer per lavorare sulle fotografie, sulle slide aziendali, sulle illustrazioni e sulle scritte. Il primo in assoluto era "Computer-grafica" di Torino. Il secondo fu un ingegnere che assemblò su un ingranditore a pantografo Leitz una telecamera di derivazione betamax, sotto si metteva una foto e con un mixer video si poteva modificare la tonalità, la luce, alcuni colori sì e altri no.. E il tutto veniva poi salvato su una videocassetta e portato a stampare da un laboratorio che otteneva su pellicola polaroid i singoli frame fermo immagine. Qualità da schifo rispetto quello che siamo abituati oggi, ma il desiderio di "governare" l'aspetto delle foto o delle illustrazioni e quindi della realtà è innato nell'uomo.. qualsiasi processo di grafica, dall'arte rupestre alla fotografia digitale segue le stesse regole, il desiderio di memorizzare e insieme di trasformare la realtà che ci circonda e/o di reinventarla secondo le nostre aspettative o aspirazioni. Questo da sempre, a mio avviso. È che fino a 30/40 anni fa un numero ristretto di persone sapeva come farlo. Adesso tutti o quasi ne hanno gli strumenti.

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:01

È che fino a 30/40 anni fa un numero ristretto di persone sapeva come farlo. Adesso tutti o quasi ne hanno gli strumenti.


Questo è il punto cruciale, e più foriero di conseguenze, sia positive che negative.

Quella del nastro magnetico mi mancava. Provo quasi sgomento MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:04

Questo da sempre, a mio avviso. È che fino a 30/40 anni fa un numero ristretto di persone sapeva come farlo. Adesso tutti o quasi ne hanno gli strumenti.


Non solo a tuo avviso ... il MET anni fa ci fece pure una mostra di grande successo: "FAKING IT".

www.metmuseum.org/exhibitions/objects?exhibitionId={36D81705-241D-4934

Invece questo simpatico signore barbuto, il bagliore lo ha attenuato facendo il cielo un po' scuretto:

whitherthebook.files.wordpress.com/2013/02/ansel-adams-with-straight-a

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:08

io sono per aspettare un po e fare la foto che vorrei fare
certo che il concetto di foto non lavorata e molto relativo al giorno d oggi
piace a tutti fare una foto ben composta, ben esposta, e con il fuoco giusto
questa e una soddisfazione personale
poi se vogliamo ritoccarla all infinito viva la liberta
chi la guarda un po se ne accorge ed ognuno dentro di se Sto arrivando! se ha fatto una bella foto dalla nascita o se e di plastica
davide

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:26

questo simpatico signore barbuto


AHAHA
Un classico esecutore di foto di plastica...

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:37

Alessandro Stiz hai un milione di volte ragione,questa non è più fotografia.

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:40

ma cerco di non interferire in seguito sulle foto sperando che escano come ho visto cio' che sto fotografando , e quello che vedete nelle foto delle mie gallerie , e' quello che ho visto nel mirino , e quello che e' uscito nella memoricard


Alessandro Stiz, purtroppo quello che vediamo nelle tue fotografie NON E' quello che hai visto nel mirino, perché probabilmente, specie se hai fotografato un tramonto, nel mirino hai visto con il tuo occhio, che ha una gamma dinamica di 25 stops (metto 25, ne ho sentite un po' di tutte. Comunque superiore a quella di una fotocamera) e la fotocamera ha riportato nella memory card una scena da 10-12 stops.

Paradossalmente, per avvicinarti alla visione del tuo occhio, avresti dovuto mettere un filtro "falsificando" sul campo la scena. O ancora peggio (dal punto di vista dei puristi), fare una exposure blending di più scatti su Phostoshop.

Il paradosso sta nel fatto che, con ogni probabilità, la fotografia che più si avvicina a quello che hai visto nel mirino è quella più eleborata in post (exposure blending), poi viene quella con il filtro e, ultima, il jpg in-camera.

Aggiungo il fatto che un eventuale "bagliore" da dx o sx può essere tranquillamente fatto in camera aggiungendo un filtro digradante in orizzontale ed esponendo sulla parte più scura (inevitabilmente nella parte più chiara del filtro la luce sarà accentuata).

Per esperienza ti dico che questa pratica sul campo, sarà senza dubbio più dignitosa ed accettata dal partito dei puristi rispetto a fare la stessa cosa in post con due click. Siamo ancora preda della civiltà contadina ed industriale ed il lavoro "fisico" o "manuale" è considerato molto più diginitoso di due click su un mouse o su di una tavoletta grafica. In tanti non accettano che, come dice Buenavida, ci siano strumenti alla portata di tutti, dai costi irrisori e di semplice utilizzo.

La cosa importante, secondo me, non è "utilizzarli o non utilizzarli", bensì utilizzarli bene per gli scopi che ci prefiggiamo.

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:42

Alessandro Stiz è inutile,queste persone sono solo molto brave a fare post produzione poi se dici la verità,cioè che le foto taroccate con il pc non sono più foto,perchè così è,apriti cielo.Ma una foto senza farla passare dal pc siete capaci di farla?La foto del bagliore che ha portato l'autore del topioc mi sembra presa da un cartone animato.Questa è fotografia?Ma per piacere.........

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 9:51

La cosa importante, secondo me, non è "utilizzarli o non utilizzarli", bensì utilizzarli bene per gli scopi che ci prefiggiamo.


Verissimo.

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:08

Ma una foto senza farla passare dal pc siete capaci di farla?


Rispetto la vostra opinione, Alessandro e Franco, ma come spesso accade certe uscite non fanno altro che alimentare rabbia e risposte seccate, il passo successivo è in genere il lamentarsi di cattiva educazione e aggressione per le suddette risposte seccate.

Prima che questo solito circo vizioso parta, sarebbe bello esporre le proprie motivazioni senza scadere della polemica, ripeto sarebbe bello.

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:09

Francok sono perfettamente d'accordo con te , con il digitale è inevitabile che ci sia una elaborazione in macchina , del segnale che passando per l'obiettivo arriva al sensore e poi riprodotto dall'elaboratore e fin qui non ci piove , non se ne può fare a meno , tutte le elaborazioni che vuoi , Bauman , ma per me l'elaborazione finisce qui ! Il risultato è esattamente quello che voglio non ho più bisogno di ritoccare ancora con photoshop o simili , perché stai alterando la realtà e quindi non è più fotografia , diventa già grafica , corrisponde se vuoi ad un quadro dove un pittore non riproduce esattamente quello che vede ha interpretato a modo suo la realta'.

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:18

corrisponde se vuoi ad un quadro dove un pittore ha interpretato a modo suo la realta'


Allora posso dirti che scattando in jpeg è come se il quadro lo fai dipingere alla macchina fotografica, che ha interpretato a suo modo la realtà che tu hai visto nel mirino.

Se accetti che questa è fotografia, dovresti anche accettare che altri vogliano, attraverso i mezzi a disposizione, di ricomporre fedelmente ciò che hanno visto nel mirino, senza lasciare l'interpretazione arbitraria della macchina.

No?


avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:26

Grazie Bauman per il bellissimo suggerimento al sito del Met.
La storia è piena di piacevoli sorprese e di figure che personalmente ignoravo.
Per il resto non c'è niente da fare ...Quando si continua a contrapporre la cosiddetta realtà e la cosiddetta verità all'intervento creativo ci si trova di fronte ad un muro.Qui si pensa di espellere dal proprio orizzonte tutto quello che non si allinea a questi semplici parametri di realtà (peraltro frutto di percezione spesso di illusione)
Buenavida ha fatto una bellissima descrizione di come partendo dalla sua esperienza di grafico sia partito l'interesse per molte tecniche che possono sommarsi e creare qualcosa di stratificato e interessante.



avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 10:28

Secondo te Alessandro Stiz Giotto non vedeva la prospettiva?



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