| inviato il 29 Febbraio 2016 ore 19:23
Lavoro come fotografo nel settore beni culturali. Fare foto di vecchi volumi è il mio lavoro di tutti i giorni. Mi pare che consigli i giusti ti siano già stati dati. Uno scanner dedicato è forse la soluzione migliore, ma si può fare anche con una fotocamera. L'attrezzatura minima direi che è fatta di un piano su cui appoggiare il volume (a proposito: le pagine sono di carta o di pergamena? contiene miniature? la coperta è rigida? - sono informazioni importanti), poi servono due lampade a luce fredda, colonna per sostenere la fotocamera, un colorchecker e un obiettivo, meglio fisso, di focale adeguata. Guardati anche questo link: www.ifla.org/files/assets/rare-books-and-manuscripts/rbms-guidelines/i Ho scritto solo l'essenziale, forse anche un po' meno, ma se posso esserti utile chiedi pure. Mario |
| inviato il 09 Marzo 2016 ore 11:06
Rieccomi, questo sabato è il grande giorno per cui vi chiedo ancora due dritte e mi tolgo gli ultimi dubbi. Premesso che se possibile, preferirei scattare con luce naturale, ma nel caso la luce naturale non fosse sufficiente o non vada bene dovrò aggiustarmi con altro. Nello specifico io avrei due flash canon 600 ex-rt, ma se ho capito bene questo genere di flash non posso proprio usarli perché danneggiano il libro o invece mi consigliate lampade a luce fredda perché è più consigliabile per questo genere di foto? nel caso delle due lampade a luce fredda, potreste gentilmente linkarmi un qualcosa che possa andare bene (senza dovermi svenare troppo possibilmente)? Per l'obiettivo non so se usare il canon 24-70 oppure il sigma 35ART che sono le due ottiche su cui sono indeciso (ma quello lo posso eventualmente valutare anche sul momento). Altro dubbio, come faccio a tenere "schiacciate" le pagine? qualcuno scrive di usare una lastra di vetro da mettere sopra alle pagine ma preferirei evitare qst soluzione per una serie di motivi. Pertanto pensavo di tenere tese le pagine semplicemente con le dita, è fattibile o mi consigliate altro? nel caso come faccio a tenere teso il libro e scattare contemporaneamente? le dita che eventualmente comparissero nella foto come le tolgo? ritaglio semplicemente la foto (o direttamente cerco di non inquadrarle) o posso fare in un altro modo? le foto le devo scattare da computer o basta anche il telecomandino a distanza? @Mario per rispondere alle domande che mi avevi fatto: le pagine dovrebbero essere di carta e non di pergamena, non ha parti in oro/argento. La copertina è rigida. Per miniature invece intendi immagini/figure? grazie come sempre, ciao federico |
| inviato il 09 Marzo 2016 ore 13:05
Non ho esperienza, ma visto che nessuno risponde provo a dirti come farei io... Sia che tu utilizzi luce naturale sia luce flash (se ad esempio la finestra è troppo piccola rischieresti di avere le pagine del libro con un'illuminazione poco omogenea allontanandoti dalla fonte di luce), io farei uno scatto di prova con un foglio di carta bianco (se non hai il grigio classico tarato per fotografia) che poi terrei buono per un bilanciamento del bianco uguale per ogni pagina. Le pagine falle tenere tese dalla persona autorizzata a maneggiare il prezioso volume, poi in postproduzione cancella il dito con l'effetto 'clone' o 'tampone' che dir si voglia. Eviterei il vetro per la difficile gestione dei riflessi se questi non fosse perfettamente posizionato rispetto luci e fotocamera. buon lavoro Carlo |
| inviato il 09 Marzo 2016 ore 17:14
Federico, in caso di emergenza fuori laboratorio ho fatto foto anche sotto un neon con il libro appoggiato su un leggio in modo da scattare perpendicolare. Se le pagine sono di carta non particolarmente ribelle potresti tentare anche con un righello di plastica più o meno trasparente per tenerle ferme, altrimenti vetro e luci morbide a 45 gradi per evitare riflessi. Di solito evito di intervenire di postproduzione. Per l'illuminazione uso queste www.lupolight.it/tv-video.html Ma direi che un paio di illuminatori a led (che mi riservo di testare prima o poi) potrebbero andare bene. Le miniature sono piccole immagini a corredo del testo, colorate (o no) con pigmenti a volte che si scrostano e quindi molto delicati. La mia domanda serviva per capire il livello di delicatezza necessario. Buon lavoro anche da parte mia  |
| inviato il 09 Marzo 2016 ore 17:23
Non dimenticare il cartoncino kodak coi colori
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| inviato il 09 Marzo 2016 ore 20:22
Se usi una sola luce, naturale o artificiale, devi stare molto attento all'uniformità dell'illuminazione. Con una sola luce, infatti, proveniente da una finestra o da una lampada, è facile che una parte della foto (quella più vicina alla fonte luminosa, venga più chiara dell'altra. Le dita sui bordi della pagina si tolgono molto velocemente in Photoshop, con il timbro clone o, se il foglio è perfettamente bianco, con lo strumento gomma. |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 1:15
È così fondamentale il colorchecker? Al momento in realtà non ce l'ho, per cui se dovessi prenderlo mi consigliate il passport della x-rite? (Che veramente non capisco come faccia a costare 100€..!!?? ) altro di più economico nn esiste? |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 8:38
Eviterei la luce naturale: Se ci vanno (come immagino sarà) un po' di ore, la luce si sposta e cambia d'intensità, ti troveresti con illuminazione tutt'altro che uniforme tra le varie pagine. Detto ciò, a mio parere (sottolineo a mio parere) se non hai mai usato un colorchecker, se non sai bene come illuminare, se non hai l'attrezzatura corretta (il treppiede particolare per tenere la reflex perpendicolare al libro, le luci corrette, il colorchecker stesso).. beh io in una situazione del genere declinerei lasciando fare a qualcuno più competente. Ma capisco che io se non so esattamente cosa faccio e non sono preparatissimo dal punto di vista tecnico (e di attrezzatura) non mi lancio in imprese che possono anche portare a disastri, ma altre persone lo fanno.. a te la scelta |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 8:42
Vai tranquillo Federico, fa tutto con cura e attenzione ai dettagli. Buon lavoro Raffaele |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 11:45
Certo Federico, come ti ho detto prima dipende dal singolo.. io personalmente avrei rifiutato, però ci sta di lanciarsi e poi magari viene benissimo.. hai ragione sul fatto che anche per matrimoni, gare di sci etc il discorso è lo stesso, ma è anche vero che tipicamente per quelle cose si comincia affiancando qualcuno che il mestiere lo fa.. anche perchè lanciarsi in un matrimonio senza averne mai fatto uno prima è estremamente rischioso.. tipicamente ci si affianca a uno che lo fa da anni, oppure se non si fa così si comincia con i matrimoni di amici per i quali non si viene pagati e si mette in chiaro che non è un lavoro professionale ma in amicizia.. personalmente lanciarsi nella fotografia di un libro estremamente raro (10 esemplari), per il quale si viene pagati come professionisti quando invece è la prima volta che si affronta quel tipo di fotografia, a mio parere è un rischio, sia per te che per i committenti.. spero che a lavoro finito non escano fuori problemi di standard qualitativi non soddisfatti (dato che come ha detto qualcuno prima poi gli studiosi si mettono a guardare a livelli di dettaglio estremo) Comunque sia, mie paure a parte, ti auguro ti vada tutto benissimo e con l'esperienza magari tu venga chiamato per altri lavori simili per di più ti ripaghi il colorchecker che avevi visto al workshop (sorry ma non avevo capito fossi tu dato il tuo nickname.. ora si spiega tra l'altro tale nickname ) |
| inviato il 11 Marzo 2016 ore 9:21
“ hai ragione sul fatto che anche per matrimoni, gare di sci etc il discorso è lo stesso, ma è anche vero che tipicamente per quelle cose si comincia affiancando qualcuno che il mestiere lo fa.. „ sì è vero, concordo con te però era per dire che ogni tanto (anche se magari non in tutte le occasioni) uno dovrebbe anche provare a buttarsi! cmq capisco benissimo anche il tuo ragionamento (e non ti nego che all'inizio l'idea di rifiutare l'incarico aveva sfiorato anche me!) @Ik1lbo grazie della segnalazione! |
| inviato il 11 Marzo 2016 ore 10:00
Quella del libro è un'attività statica, se qualcosa va storto la pagina la puoi sempre rifotografare. Se ti perdi lo scambio delle fedi non credo che si possa ritornare indietro.  Io mi sarei tranquillamente "buttato" in questa nuova attività, fondamentalmente è a basso rischio di insuccesso perché le problematiche sono gestibili. Raffaele |
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