| inviato il 23 Novembre 2015 ore 9:01
Tutte le mie dia velvia 50 a distanza di 30 anni sono praticamente perfette. Lo stesso purtroppo non posso dire per le kodak.... Sto seriamente pensando di digitalizzare le velvia ma non ho uno scanner per dia. Qualcuno mi può consigliare un laboratorio esterno affidabile? |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 9:08
@andro51 ....ho usato la pellicola Agfa 25 ASA per dia B/N con una Zenza Bronica 645 per dei paesaggi e per ritratti con Pentax 35mm.....non era poi cosi ingestibile!!! |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 9:22
Questa cosa di scattare a pellicola e poi scansionare mi fà un pò rabbrividire... La pellicola si sviluppa in proprio e si stampa in casa, per avere i migliori risultati. I laboratori non sono più quelli di una volta, che già facevano dei sviluppi inguardabili. Riconosco ad okkio quelli casalinghi da quei pochi da laboratorio. Ormai il tempo è passato. Non tornerò certo indietro. Se però qualcuno vuol fare un poco di esperienza....perchè no? |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 9:28
“ ho usato la pellicola Agfa 25 ASA per dia B/N con una Zenza Bronica 645 per dei paesaggi e per ritratti con Pentax 35mm.....non era poi cosi ingestibile!!! „ Oggi temo che non esistano più pellicole b/n pensate per l'inversione, tipo le agfa scala. Però ci sono ancora kit di inversione in giro (uno lo fa Bellini, un'altro Foma) che possono essere usati, con ottimi risultati, con pellicole b/n "classiche" come ilford Fp4+ espsota a 125 iso. “ Questa cosa di scattare a pellicola e poi scansionare mi fà un pò rabbrividire...MrGreen La pellicola si sviluppa in proprio e si stampa in casa, per avere i migliori risultati. I laboratori non sono più quelli di una volta, che già facevano dei sviluppi inguardabili. Riconosco ad okkio quelli casalinghi da quei pochi da laboratorio. Ormai il tempo è passato. Non tornerò certo indietro. Se però qualcuno vuol fare un poco di esperienza....perchè no? „ Proprio vero... l'ideale è stampare i negativi e proiettare le dia. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di farlo... non tanto la proiezione (oggi ottimi proiettori 35mm quasi li regalano e occupano poco spazio) quanto la stampa richiede spazio per una CO, tempo e pazienza. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 12:01
solo i negativi in bianco e nero se ben trattati, con fissaggi adeguati, lavaggi come dio comanda e magari un bel viraggio al selenio, durano secoli; Il colore invece, dia o negativi, purtroppo sono destinati a deteriorarsi non tanto per il tempo ma per le sostanze chimiche che ormai impestano l'aria anche di casa nostra. Ho ripreso un po di diapo fatte secoli fa, agfa (le peggiori) Kodachrome Ektachrome, Fuji (le migliori secondo me) ma tutte (tranne forse le Fuji) bene o male non sono più come una volta e ho rimesso tutto nell'armadio...se penso quanto ho speso in pellicole e sviluppo con le dia mi viene male.... Ho negativi b/n che hanno più di 50 anni e sono sempre perfetti.... |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 12:14
Janki,il mio appunto era su una pellicola di 30 anni fa.Siamo partiti subito male sia io che chi me la vendette,perchè non aveva una sensibilità ufficiale dichiarata,per cui 25 Asa fu un tentativo.Attesi un bel po prima di riaverla,e ti ripeto,i risultati erano buonini,niente di piu.Un'altro punto fu che usai la Nikon FE,anziche la F2 As,e mi accorsi piu tardi che aveva l'esposimetro starato.Cocktail micidiale! Purtroppo non ne ho piu nemmeno una di queste. Ciao,Alessandro. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 12:25
“ Questa cosa di scattare a pellicola e poi scansionare mi fà un pò rabbrividire... „ Suggerisco di non intraprendere questa strada... "l'occhio odierno" non accetta la scarsità del risultato finale e la delusione su tutti i fronti sarebbe totale... La Kodachrome unica pellicola inalterata nel tempo ma purtoppo una bestia nera nella scansione... Per quanto riguarda le scansioni solo uno scatto su mille ce la fa e per "competere" con gli scatti digitali deve essere un capolavoro... |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 12:45
La velvia doveva esser garantita 25 anni mi pare,kodachrome non ricordo ma ,le pro erano garantite per un tempo di stabilita'ampio,le altre 5-6 anni,il tutto con perfetta conservazione,pelllicola integra,succedeva che a volte il venditore non aveva materiale recente e la pellicola mostrava segni di degrado subito. Ho usato la ilford 50 non mi era sembrata male,forse anche a 100 asa,che era peggio, con un po' di grana proiettata grande. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 12:58
i motivi di degrado possono essere molteplici, la materia è soggetta a variabili e degrado. - errori chimici-fisici nella stesura del film - conservazione approssimativa della pellicola nuova (temperatura) - mal conservazione della pellicola scattata (calore umidità inquinamento) - cattivo sviluppo (temperatura, soluzioni, bagni non freschi, ecc...) - cattiva intelaiatura, con conseguenti possibili torsioni e possibili passaggi chimici di colla sul film - cattiva conservazione della diapositiva (umidità, temperatura, inquinamento, patogeni) - cattivo utilizzo della dia (surriscaldamento durante la proiezione, cattiva manipolazione, errori di esecuzione del diaproiettore) insomma, l'incognita è sicuramente possibile. la data di fruizione dichiarata da alcune case è li quasi per dirti che la materia è soggetta a cambiamento. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 15:52
01 eterno... potenzialmente! I DVD e BluRay si deteriorano, gli hard disk si rompono, i sistemi operativi cambiano e dopo un po' non sono più in grado di leggere i vecchi file o non gestiscono più driver per le vecchie periferiche... |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:04
se vuoi conservare lo 01 lo devi portare in differenti supporti per lasciare da parte l'incognita. c'è un topic aperto sulla archiviazione. uno dei supporti è per assurdo il web. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:06
Esatto, quoto Baronerosso. Trovatemi oggi un PC capace di tirar fuori, per esempio, i dati contenuti in un floppy da 5,25.... |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:17
Ma anche il floppy da 3,5'' non è così banale trovarlo in un pc moderno. Se interessano dati archiviati in forma digitale, bisogna farne almeno un backup e tenere aggiornati i supporti e verificarne l'eventuale invecchiamento. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:52
in frigorifero ho ancora 4 Velvia 50.... che ve lo dico a fare... Ciao |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 17:01
Era solo per ricordare di non confidare troppo nell'eternità del digitale. Non possiamo archiviare i file e dimenticarceli, altrimenti dureranno meno di diapo e stampe |
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