| inviato il 16 Novembre 2015 ore 0:25
@L'occhiodelcigno www.nikonschool.it/corso_foto_digitale/2/3a.php “ La profondità di campo si estende per 2/3 oltre la linea di messa a fuoco e per 1/3 nell'area antecedente a quest'ultima. „ “ Ilcentaurorosso: "... vale sempre la regola che la zona a fuoco si estende prima e dopo il piano di messa a fuoco (circa 1/3 prima e 2/3 dopo)." ti prego, questa minchiata dei terzi, non si può più sentire fai un favore a tutti ... cancellala !!! ;-) (ma davvero - e io cancellerò questo pezzo di PS) .. please „ No, no, lasciala , lasciala , così mi ricordo che ho fatto bene a lasciare Nikon e passare ad altro. Purtroppo sono della vecchia scuola... Magari mettici una nota che dice che e' vera ma solo per macchine Nikon e ottiche Nikkor ! |
user46920 | inviato il 16 Novembre 2015 ore 3:13
“ No, no, lasciala , lasciala , così mi ricordo che ho fatto bene a lasciare Nikon e passare ad altro. Purtroppo sono della vecchia scuola... Magari mettici una nota che dice che e' vera ma solo per macchine Nikon e ottiche Nikkor ! „ Una scuola Nikon che insegna 'ste boyate ancora nel 2015 (ormai 2016), è una cosa che mi fa una tristezza tremenda !!! La cosa peggiore è che rimangono in mente e quando applicate, fanno sbagliare le fotografie Nikon è un nome importante, nel campo fotografico, a livello mondiale ... forse è solo in Italia che sotto questo nome si permettono di fare errori così disarmanti, sciocchi e inutili (su queste cose, ci ho anche litigato con un utente Juza, qualche mese fa ). Chissà se qualche responsabile della nikonschool abbia la possibilità di leggere questi passaggi e applichi la capacità di correggere gli errori e cancellare la disinformazione scritta... (speriamo ). A proposito, la distribuzione della pdc prima e dopo il piano di maf, può variare rispettivamente con rapporti tra 1:1 e 1:infinito !!! PS: vai almeno a segnalare con un EDIT che l'info non è corretta !! |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 11:00
Ma scusate questa credenza dei terzi, se non è vera, da cosa deriva? |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 12:09
Più che una regola è un modo di dire (come quello, pure sbagliato, sull'iperfocale che cadrebbe a un terzo della distanza). Erano modi imprecisi per far capire che la profondità di campo è minore davanti al soggetto, e maggiore dietro. Per indicare grossolanamente due parti uguali si parla di "cinquanta e cinquanta". Volendo indicare che c'era abbastanza differenza, avranno riassunto in un terzo e due terzi: forse perché nella nostra psicologia, il numero 3 ha qualcosa di perfetto. Probabilmente è nato come trucco molto approssimato ma facile da ricordare, in un periodo in cui la gente non girava con l'App per l'iperfocale sullo smartphone. Solo che, quando si continuano a menzionare le frazioni, uno si aspetta che siano precise. Prima era più difficile accorgersene, ma oggi chiunque può verificare che la divisione in terzi vale piuttosto raramente. Comunque non più della divisione in 40 e 60, o di altre. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 12:11
COme presso ecco due foto scattate ieri con messa a fuoco con Focus Peaking e con Iperfocale. Fuji XT1 - Tokina 11-16 con anello cinese, Firmware 4.0 - JPG no PP, 11mm (gli exif riportano erroneamente 28mm) La foto scattata con Focus Peaking, mostrava una distanza sulla scala prossima all'infinito. Foto con iperfocale: Distanza 0,85 www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1577555&l=it Foto con Focus Peaking: distanza vicino ad infinito www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1577554&l=it Se mi spiegate come caricarle nel 3d modifico |
user46920 | inviato il 16 Novembre 2015 ore 13:00
Filippo: “ Ma scusate questa credenza dei terzi, se non è vera, da cosa deriva? „ bah ... a saperlo !!! ... forse potrebbe derivare dall'equivoco per il quale si dice che mettendo a fuoco un oggetto corrispondente al terzo in basso dell'inquadratura, poi si sia in iperfocale (come ha già detto anche Gabriele). Nel tempo poi qualcuno ha pensato che, 1 terzo prima e 2 terzi dopo, sia la distribuzione della maf ... e il bello è che le tabelle delle ottiche Leica, sono in circolazione da parecchi anni (Leica = chi ha portato alla massa il formato fotografico 24x36). Si vede che la concentrazione sui prodotti Giapponesi ha distratto alcuni professori, che hanno poi sparso questa voce in giro (vai a sapere ) |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 13:07
Intendevo la roccia verso il costone. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 14:11
Sugli obbiettivi di ultima generazione è forse un po' complicato calcolare l'iperfocale. Su quelli manuali di qualche anno fa c'era stampigliata una scala apposita sul corpo esterno che indicava dove posizionare l'indice della ghiera di messa a fuoco a seconda del diaframma utilizzato e questo ti dava l'iperfocale.Credo che questa scala sui moderni obbiettivi non esista più. Comunque l'iperfocale non ha niente a che vedere con la messa a fuoco all'infinito. |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 14:24
“ se ero a f11 lo regolavo su f8 „ ??? |
| inviato il 16 Novembre 2015 ore 14:30
per non sbagliare in borsa non fatevi mai mancare un contametri stradale
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| inviato il 16 Novembre 2015 ore 14:59
“ " se ero a f11 lo regolavo su f8" ??? „ Forse non era chiaro... supponi di impostare sulla ghiera il valore f11 (diaframma di lavoro) e di portare sul simbolo "infinito" la tacchetta del valore f8 “ per non sbagliare in borsa non fatevi mai mancare un contametri stradale MrGreen „ bello!   |
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