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secondo te qual è il ramo della fotografia che è stato più avvantaggiato con l 'avvento del dig


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avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2015 ore 18:29

Eh posso immaginare che fosse parecchio costoso.

Con le carte a gradazione variabile bisogna per forza usare la luce rossa. Meno male che ci sono i led che fanno un cicino più di luce (senza velare la carta) e sono decisamente più economici e duraturi MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 12:26

A mio parere si fa prima a girare la domanda al contrario.
quale svantaggi si hanno con la fotografia digitale rispetto a quella a pellicola?

- Il primo che mi viene in mente è che se sei in un posto dove non esiste corrente elettrica stai un po' inguaiato. In questo caso la pellicola segna ancora dei punti. con una bella compatta o reflex con batteria a pastiglia te la puoi cavare per anni senza fonti energetiche altre.

altro non mi viene in mente...



Penso che abbia ragione nell'invertire la domanda, e farti spiegare dagli interessati in cosa sono peggiorate le loro foto, per effetto del passaggio al digitale. Sorriso

Perdonate un OT (che in realtà non lo è). Il ragionamento me ne ricorda uno simile in campo non fotografico. Quando si diffuse il GPS, molti appassionati di nautica furono spiazzati: chi, come me, avevo speso anni nell'imparare le migliori tecniche di posizionamento in mare, si trovava sullo stesso piano dell'ultimo arrivato, grazie a un giochino elettronico che gli dava la pappa pronta.
Per di più, vedevi tutto subito, grazie al monitor: neanche il fastidio di riportare le coordinate su mappa. Che affronto!

C'era grande spreco di speculazioni su quanto fosse sceso il livello medio; derisione per chi usava la versione col monitor (anche quando il suo prezzo raggiunse quello dei senza monitor); previsione di sciagure. Non si capiva in cosa, noi depositari delle competenze classiche, fossimo danneggiati dagli altri. L'argomento principale era: come farai quando resterai senza elettricità, o quando ti si romperà sia il primo sia quello di scorta (NB purtroppo non si rompono mai MrGreen), etc., etc., etc....

A tutti secca il superamento delle proprie tecniche. E secca ancora di più il poco sforzo richiesto ai nuovi arrivati, invece della faticaccia richiesta in passato. Ma è un aspetto implicito nel passaggio a tecnologie superiori; oltre che un problema psicologico. E' durata per qualche anno, poi le polemiche sono finite nel dimenticatoio. A usare i sistemi tradizionali c'è ancora qualche eccentrico conservatore: dellla cui esistenza o non esistenza agli altri non importa nulla.

avatarsupporter
inviato il 09 Novembre 2015 ore 14:25

Gabriele non mi sembra un buon paragone quello con la nautica. Li non esiste un caso in cui il metodo tradizionale offre risultati migliori.

L'analogico invece ha dei vantaggi seri in alcuni ambiti di risultato, di formato (non esistono dorsi oltre il 6x4.5 se non a scansione), di economia.
A mio avviso oggi e' interessante usare le due tecnologie a seconda dello scopo.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 15:14

Marinaio, per me è vero in alcuni casi, ma sopra una soglia molto alta. Michael Fatali usa le lastre da 8X10 pollici per motivi di output: non certo per far vedere che ne sa più degli altri.

Sulle risposte che ho visto qui finora, credo fornite da molti che non scattano in grande formato, mi sembra invece di ritrovare lo stesso blocco psicologico che avevo visto allora.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 15:22

Parlo per il colore.
Prima della fotografia digitale, più o meno, ed escludendo casi particolari (foto astronomica, focus stacking, panoramiche sferiche e quant'altro) si fotografavano le stesse cose e si facevano ugualmente bellissime foto, di sport, natura, generi rapidi compresi.
E' cambiato il costo/scatto, principalmente. Questo è il primo elemento che ha stravolto tutto. La possibilità di fare scatti infiniti, di provare e riprovare, ha aumentato la possibilità di imparare, e anche di azzeccare lo scatto fortunato.
Il secondo elemento, sempre digitale, che ha stravolto la fotografia è stato internet, che ha permesso "LA" forma di utilizzazione totale attuale delle immagini. Se improvvisamente non ci fosse internet la fotografia crollerebbe all'istante, perché quasi tutti non avrebbero modo di esporre le proprie foto da nessuna parte.
Certo, quella a monitor è una fruizione particolare, solitaria, ma che puoi condividere n volte senza limiti.
Amo il digitale, ma uso ancora la pellicola (quasi solo medio formato) perchè è così che ho imparato, perchè mi piace, e perchè la videoproiezione, almeno quella praticabile a costi umani, se ha raggiunto e superato quella del piccolo formato, ancora non arriva alla qualità del medio. Ma temo abbia i giorni contati.



avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 15:31

Ooo
con una bella compatta o reflex con batteria a pastiglia te la puoi cavare per anni senza fonti energetiche altre.

Se ti accontenti di avere un rullino pieno di scatti non guardabili. Perché per sviluppare in tank il bianco e nero te la potresti anche cavare, ma per le diapo e il colore servono bagni a temperatura costante. E poi con quale ingranditore stamperesti? e come guarderesti le diapo? con un visorino ottico?
No... l'elettricità è necessaria da moltissimi anni per moltissime cose che diamo per scontate.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 15:44

non ho capito Trystero.
Ho scattato dia nei paesi Dogon e i rullini li ho riportati a casa.
li sono rimasto 10 giorni senza corrente, poi tornato a casa i rullini li ho mandati a sviluppare ai laboratori kodachrome, non li ho buttati. Sorriso


avatarsupporter
inviato il 09 Novembre 2015 ore 20:40

Gabriele io trovo che la stampa BN analogica sia superiore anche nel piccolo formato e che soprattutto sia molto piu' economica.

Mi piace la grana, mi piace di piu' il tono e la neutralita' dei grigi e dei toni scuri e mi piace la possibilita' di personalizzare facilmente il risultato cambiando l'accoppiata carta rivelatore.
Uso spesso anche medio e grande formato, anche se mi fermo al 4x5 perche' trovo che gia' con questo formato si arrivi a stampare grande senza cali visibili di qualita' e che rimane un formato facilmente trasportabile (mi sono portato il banco anche in Madascar e in Africa anche se e' chiaro che la stramaggioranza delle foto fatte in quei reportage sono stati scattati in digitale).

Se ho in mente scatti BN scatto a pellicola, se cerco l'effetto dato dal medio e grande formato scatto a pellicola.

Per quanto riguarda il colore trovo che la gestione digitale sia assolutamente vantaggiosa soprattutto per la stampa. I rossi come si ottengono in digitale erano praticamente impossibili da vedere su stampe analogiche.

user57136
avatar
inviato il 09 Novembre 2015 ore 20:50

secondo te qual è il ramo della fotografia che è stato più avvantaggiato con l 'avvento del dig

Sicuramente l'avifauna

avatarjunior
inviato il 10 Novembre 2015 ore 16:08

D'accordo con Graziano. Sono nato fotografando sott'acqua in analogico (pergiunta quasi esclusivamente in apnea) e, con l'avvento del digitale, ho potuto constatare che colleghi piuttosto mediocri hanno improvvisamente iniziato a produrre immagini accettabili ma sicuramente non sono migliorati dal punto di vista tecnico. Direi che il digitale ha livellato, in generale verso il basso, la fotografia subacquea. Tanti fotosub, tantissime immagini ma poca qualità

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2015 ore 16:23

io non direi che sia stato avvantaggiato un ramo solo della fotografia,ma,sicuramente tutti i settori.Chi ci ha rimesso non è il professionista,lavoro col digitale come lavoravo con la pellicola,è la FOTOGRAFIA stessa che ci ha rimesso.Tutti oggi pubblicano foto,senza avere cognizione di quello che fanno creando di fatto una cultura fotografica sbagliata,questo è stato deleterio,perchè si pensa che il bambino di 6 anni che fotografa un tramonto è un GRANDE FOTOGRAFO.Quello che fà l'HDR è il più ganzo,l'unico capace,questo è l'unico metro di paragone,basta che la foto sia HDR tutto il resto chissenefrega.L'editoria si è fatta trovare prontissima in questo ed anche tutti i siti internet che trattano l'argomento.Spacciano foto e fotografi che solo a veder le immagini fanno rivoltare lo stomaco,e,che solo fino a qualche anno fà li avrebbero presi a pedato nel sedere in qualsiasi redazione.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2015 ore 16:26

Il secondo elemento, sempre digitale, che ha stravolto la fotografia è stato internet, che ha permesso "LA" forma di utilizzazione totale attuale delle immagini...

E' per questo che dicevo il reportage giornalistico, perchè l'immediata fruizione è un'esigenza che paga. Quindi a parte il piacere personale/le difficoltà/etc., il genere più avvantaggiato da un punto di vista tangibile ($$$) è quello. Se al National Geographic porti un servizio di avifauna o di fauna marina dopo 15gg non cambia radicalmente le cose. Se mandi un reportage di cronaca 15gg dopo cambia, eccome se cambia.

avatarjunior
inviato il 10 Novembre 2015 ore 17:50

sicuramente tutti noi (dopo un momento di intontimento) siamo stati avantaggiati con il passaggio al mondo della fotografia digitale. La mia era una domanda per cercare ,dopo varie considerazioni,di arrivare a far capire la netta differenza che si è avuta nel campo della fotosub,se poi entriamo nel merito come è stato anche fatto notare da qualcuno che la qualità globale delle foto si sia abbassata a livelli medio bassi,non dipende dal fatto che si scatti in digitale o in analogico ma che si usi il cervello prima di usare il dito. Un saluto a tutti graziano

avatarsupporter
inviato il 10 Novembre 2015 ore 18:41

Prcollins condivido in pieno il tuo intervento!

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2015 ore 18:58

Per rispondere al topic, dal mio punto di vista l'astrofotografia, oggi tra acquisizione ed elaborazione si possono ottenere risultati in passato impensabili con l'analogico

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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