| inviato il 14 Luglio 2015 ore 23:32
Emozionante...uno spettacolo!! Spaziale!!! |
| inviato il 14 Luglio 2015 ore 23:57
quando arrivano le prime foto ravvicinate??? |
| inviato il 15 Luglio 2015 ore 0:49
Secondo me domani sera, ma se siamo fortunati anche domattina forse qualcosina la vediamo |
| inviato il 15 Luglio 2015 ore 7:54
Uhm, non è la stessa della pag precedente? |
user4758 | inviato il 15 Luglio 2015 ore 8:28
you're right! |
| inviato il 15 Luglio 2015 ore 23:08
Meraviglioso! |
| inviato il 15 Luglio 2015 ore 23:46
Grazie Juza. |
| inviato il 16 Luglio 2015 ore 1:21
Ma dopo di questo, sbaglio o non ci sono più corpi inesplorati nel sistema solare? |
| inviato il 16 Luglio 2015 ore 8:16
La fascia di kupier è piena zeppa di pianeti nani come Plutone e il secondo obiettivo della missione è quello di proseguire proprio verso alcuni di questi oggetti.. |
| inviato il 16 Luglio 2015 ore 10:11
Applaudendo la NASA per aver centrato il lontano Plutone e per averci fornito delle immagini mai viste prima, suggestive, accattivanti e piene di dati da analizzare, merita comunque far presente che la qualità delle immagini inviate da New Horizon e ad oggi mostrate dalla NASA, alcune presenti anche qui, non è per nulla buona, sono mediocri assai come qualità, mancano di risoluzione e di microcontrasto, manca il dettaglio fine nitido. I motivi possono essere diversi, da problemi seri sull'elettroottica di bordo del vettore, come pure una, ad oggi, mancata ottimizzazione digitale delle immagini digitali ricevute. L'immagine prodotta da un qualsiasi sistema elettroottico, è sempre e comunque distorta rispetto alla realtà, ed è distorta con una funzione di trasferimento chiamata PSF. La Point Spread Function ( PSF) è la funzione che descrive la deformazione geometrica e cromatica che si ha sulla immagine del punto luminoso campione che viene inquadrato dall'ottica e poi trasformato in immagine da tutto il complesso elettroottico: in pratica è "l'impronta digitale" di quella singola, specifica elettrottica, ciascuna ha la sua specialissima PSF. Per avere una immagine più fedele alla realtà, sia come geometria che come colori, l'immagine distorta deve venire sottoposta ad un processo iterativo di recupero della PSF, effettuato da un computer che applica un software di correzione iterativa, che, passata per passata, va a recuperare geometria e colori originali. Da notare che questo processo di recupero della PSF viene SEMPRE fatto, anche nella fotografia normale, seppur chiaramente meno bene che in applicazione scientifica: in fotografia normale lo fanno la fotocamera (scatto in Jpeg) oppure il software di conversione di RAW (correzione coi "moduli" ottici e capture sharpening) per chi fa fotoritocco esterno. Per correzioni serie, tipo quelle di immagini ottenute da costosissimi apparati spediti all'altro capo del sistema solare, il processo è comunque simile: chi fa l'elettroottica, tira fuori la relativa PSF, e quella funzione viene poi utilizzata da un software dedicato, software iterativo, calibrato proprio per quella specifica PSF, per fare l'ottimizzazione dell'immagine: in pratica è come se il software ci applicasse la PSF invertita, con iterazioni. Dopo l'ottimizzazione, l'informazione presente, il dettaglio VERO aumenta in modo consistente, non se lo inventa il computer, nell'immagine c'è, va solo tirato fuori. Il processo di correzione su roba seria è lungo assai: le immagini di Hubble che sono in giro, a volte riprese con esposizione lunga anche molti giorni, sono state TUTTE ripassate in convoluzione iterativa di recupero, con tempi di lavoro di computer che vanno da qualche ora ad un paio di giorni. Le immagini prodotte dal gruppo elettroottico che noi mettemmo sulla sonda "Cassini", che andò a suo tempo a fotografare Saturno, sono migliori di quelle di New Horizon, anche se sono passati molti anni: le ottiche erano tre, una nel visibile e due nell'infrarosso vicino, entro i 3 micron. Qui ci sono delle foto di Saturno e delle sue lune, compresa Encelado, riprese dalla nostra roba, ed ottimizzate come detto sopra: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1410800 Speriamo che col passare dei giorni, la NASA metta a disposizione immagini migliori, ma già queste sono da plauso pieno. |
| inviato il 16 Luglio 2015 ore 10:14
Missioni diverse, distanze diverse, payload diversi, scopi diversi. |
| inviato il 16 Luglio 2015 ore 10:17
E..... immagini diverse. |
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