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Zeiss vs Leica


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user78019
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inviato il 26 Maggio 2017 ore 9:21

Scansione di una stampa da laboratorio "di massa".

E che c'entra l'obiettivo? Ma scherziamo ????
Valutiamo la resa cromatica di un obiettivo da una stampa fatta da un fotolab "di massa"???
all'epoca dovevamo pure stare accorti ai laboratori che sviluppavano diapositive, che anche potevano essere (e non raramente lo erano) affette da dominanti indotte da bagni e temperature non proprio regolati al meglio ....
Senza contare poi che anche la scansione di una stampa può introdurre dominanti.
Suvvia ....

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 9:30

"negli anni '80 i Sigma erano tra i peggiori"

Anche negli anni novanta i sigma non erano un gran che, su tre ottiche acquistate due le ho letteralmente buttate nel contenitore del vetro metallo. Oggi la tecnologia e la qualità dei principali produttori è nettamente migliorata. Recentemente dovendo acquistare un 85 mm nuovo ho provato e confrontato per bene lo Zeiss Milvus 85 f1.4 e il sigma Art 85 f1.4, lo Zeiss ha un ottimo micro contrasto e un resa dei colori direi neutra ed equilibrata diversa ovviamente dal sigma, entrambi ben costruiti, entrambi con una resa ottica quasi perfetta, ho scelto il sigma Art per l'auto focus veloce e preciso e resa colori un pelo più vivace. Mi scuso per il paragone non pertinente dato che il tema è Zeiss e Leica, ma gli attori in gioco oggi sono molteplici.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 9:51

Però negli anni 90 I sigma erano ottimi!!!
Lavoravano per Leica i cui zoom ( a parte l'apo e qualche pezzo esotico) erano al 100 Sigma

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 10:01

E che c'entra l'obiettivo? Ma scherziamo ????


Altroché se c'entra. Laboratorio di massa significa che la pellicola era sottoposta a un trattamento standard (senza nessuna correzione....) e quindi anche se poteva non essere perfetto, le differenze tra le ottiche si notavano. In quel tempo mi servivo di Foto Frankenberg in Essen e il loro laboratorio era ottimo (ma in Germania mai trovato uno scadente) e le differenze tra le marche si notavano.
Comunque è risaputo che quell'obbiettivo (la versione più recente del 50 f 1,8 analogico) risente di una dominante marcata.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 10:08

Lavoravano per Leica i cui zoom ( a parte l'apo e qualche pezzo esotico) erano al 100 Sigma


Sigma fece del suo 28-70 una versione Leitz. Lo presi in kit con una RE e non mi piacque per nulla. Ci scattai soltanto un rullino. Confrontando le foto assieme a quelle scattate con le ottiche originali, i colori Leitz non c'erano.

Se ben ricordo, gli altri zoom erano Minolta.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 10:42

Eh.....quelli sono unici...

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 10:58

Se guardate il sito di Marco Cavina ne trovate a iosa di curiosità, dati, confronti.

user46920
avatar
inviato il 26 Maggio 2017 ore 10:58

Se si comportavano diversamente coi colori, penso che su pellicola bw le sfumature siano diverse...non so, forse Zeiss meglio?

meglio per cosa?

avatarjunior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 11:19

In effetti il Rokkor (Minolta) 70-210 veniva anche fatto con carrozzeria Leitz, che lo vendeva come Vario Elmarit 70-210, adeguatamente più caro.

I Voigtglander non esistevano, la ditta era estinta anni prima. È stato ripescato il brand suppongo perché, volendo fare qualcosa di valido e venderlo a un certo prezzo, un nome "storico" tedesco aiuta.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 11:48

Io ho provato, ai suoi tempi, l'Angenieux 180 mm: di dominati non ne aveva.

Tra l'altro è di derivazione militare, figurati te se ci lasciano delle dominanti!

Avevo poi il Rokkor 24 F 2,8 ed il Rokkor 35 F 2,8 che erano pari pari gli omologhi Leitz R della loro reflex, il produttore era unico, sicuramente Minolta, ed infatti erano ottimi, anche quelli senza dominanti.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 12:11

Comunque, la Zeiss, oggi, otticamente, fa le scarpe a tutti, inclusa la Leitz.

Se uno vuole trabiccoli con prestazioni ottiche di eccellenza, dovrebbe comprare ottiche Zeiss di nuovo progetto, quelli sono i veri tuttofare d'alto bordo, gli Otus ed i Milvius, ottiche neutre e senza "l'anima", quelle che piacciono a me.

Se uno vuole invece trabiccoli con prestazioni fotografiche particolari, impronta cromatica per molti accattivante, bordi ad arte sfatti, etc, dovrebbe cercarli tra i Leitz, quelli hanno "l'anima", e uno poi se ne innamora.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 12:14

Alessandro, il nemico del buono è il meglio.
La purezza dei colori dell'apo 180 3,4 Leitz ( anche progettato per la marina militare americana) l'Angenieux non l'aveva.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 12:21

" 180 3,4 Leitz "

Quell'affare lì lo facevano in Canada, a Midland, assieme ad altra roba per il militare, piccoli periscopi, nulla di serio.

Poi è passato tutto alla Hughes.

user78019
avatar
inviato il 26 Maggio 2017 ore 12:22

meglio per cosa?

microcontrasto?

è risaputo che quell'obbiettivo (la versione più recente del 50 f 1,8 analogico) risente di una dominante marcata.

Non ne dubito, non l'ho mai usato. Ho usato Canon solo in era digitale.
E con il digitale si può lavorare con monitor calibrati e carte profilate.
Su Nikon uso ottiche Nikkor e Zeiss; su Canon ottiche Canon e Zeiss. L'ultimo dei problemi sono le presunte dominanti (fredda per Zeiss e gialla per Canon). Sarà che quando sviluppo un raw cerco comunque di ottimizzare la resa finale e quindi minime differenze di resa cromatica diventano non più visibili.
Le differenze che vedo tra un 100/2 Makro-Planar e un Nikkor AI-S 105/1.8 sono altre ...

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2017 ore 12:37

Il microcontrasto era un vanto della Leitz, mentre Zeiss vantava una riproduzione neutro brillante.

Zeiss era preferita soprattutto nella fotografia da studio, dove si necessitava di una progettazione dell'immagine dove il fotografo poteva intervenire senza il "fastidio" di dover fare i conti con un cromatismo invasivo.

Leitz, dovendo soddisfare un piccolo formato, cercava di "arricchirlo di effetto presenza".

Comunque questi discorsi valgono per le ottiche prodotte nell'era analogica, dacché le Zeiss di oggi sono diverse.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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