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Il dubbio, il kitsch, l'arte.







user46920
avatar
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 13:46

Daniele, ti rispondo con tranquillita ;-) perché spesso non capisco cosa dici Confuso: mi sembra che parti da un punto e arrivi dall'altro capo, dicendo tutto ... e purtroppo per me, anche niente Triste

La quintessenza della certezza assoluta!

... ma ognuno è libero di credere a ciò che vuole ... sono certo che tu hai la certezza di quello che dici ... mi spiego ???

poi, se non sbaglio ... la filosofia, una volta, era "la scienza" !!!

disillusione rispetto a quelle filosofie (compresa la filosofia della scienza) che pretendevano di rispondere a tutte le domande, ma le hanno lasciate irrisolte

io non so dove vivi ;-), ma la scienza continua a risolvere le varie domande (... abbi pazienza Sorriso)

Se così fosse non sarebbe un atteggiamento di poco conto, perché ci troveremmo di fronte al tentativo di riscrittura di un linguaggio in funzione di un rinnovato desiderio di "costruzione sociale" attraverso nuovi mezzi (Facebook, Instagram ecc.).

riscrittura di un linguaggio ??? ... ma cos'è ??? .. già è difficile esprimersi, comprendersi e quindi comunicare in maniera efficace e ti inventi nuovi termini, nuovi codici che nemmeno sai descrivere o spiegare, scombussoli la forma, la struttura della sintassi e della grammatica, inserisci errori lapalissiani in quanto non ne conosci i significati, e vuoi che il tuo messaggio arrivi e anche che venga capito ??? ... o stai solo scimmiottando i tuoi fratelli più grandi e/o magari tuo cugino ???

Daniele, questi si sono presi la pillola per restringere il campo della mente dal 20 al 2%, non per allargarlo ... e vengono pilotati come burattini wireless (tristezza Triste) a smanettare sui cell e sui pc per modificare, alterare, giocare senza alcuna regola, con le fotografie (con dei documenti) fin da bambini (lo vedo ormai da anni Eeeek!!!) ... che dubbi vorresti avere ??? ;-)

... semmai, chiediti il perché !!!

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 15:18

Cigno,
ma ognuno è libero di credere a ciò che vuole

verissimo, ma tra sapere e credere c'è una differenza: chi è sicuro del proprio "sapere" ha certezze, chi è sicuro del proprio "credo" lascia sempre spazio al dubbio; è dal dubbio che nasce la "scelta", la certezza non lascia scelta.

La scienza risolve problemi; sul fatto che risolva domande dovresti provare a leggere qualcosa circa le varie teorie e controteorie dei filosofi della scienza, in particolare qualcosa di Popper (ma anche dei suoi detrattori)
La scienza è fallibile perché la scienza è umana

è un suo pensiero.
Il relativismo della filosofia moderna che prende l'avvio proprio in concomitanza con la nascita delle scienze intese in senso moderno. Nietzsche che, anticipando in qualche modo lo stesso Popper, ma da un punto di vista più legato ai relativisti, dichiara che:
"Non esistono fatti, solo interpretazioni"

Salvo poi che lo stesso relativismo filosofico (vedi il marxismo) si scontra, nel medesimo Popper, con l'accettazione delle confutazioni tipica del procedimento scientifico ecc.
La cosa interessante è che tutte queste teorie si sono sempre rifatte alla scienza come testimone della loro veridicità, per poi accapigliarsi una con l'altra. A quali domande ha risposto la scienza se tuttora si discute su quale sia il fondamento dei diritti umani (bada bene: gli stessi sostenitori dei diritti umani non sono d'accordo su quale ne sia il fondamento filosofico-scientifico).

Per quanto riguarda il riscrivere un linguaggio direi che abbiamo precedenti illustri, ad esempio il latino utilizzato nei documenti ufficiali del medioevo, quando come lingua parlata era già defunto da un pezzo (perciò quando non c'era più alcun motivo di introdurre variazioni); prova a confrontarlo con un testo classico!
inserisci errori lapalissiani in quanto non ne conosci i significati, e vuoi che il tuo messaggio arrivi e anche che venga capito ???

esattamente quello che è successo nel medioevo; quando un errore viene usato più volte, al punto da essere codificato con un nuovo significato, hai modificato la lingua; ma poi, credi che fra quanti non conoscono i congiuntivi non ci sia comprensione? E tutti quelli che continuano a postare immagini distorte e alterate credi proprio che continuino perché quelle immagini non gli dicono nulla? Semmai, se c'è qualcosa che oggi non riesce ad arrivare alla comprensione della maggior parte delle persone è proprio l'Arte; su questo chiediti perché!!!

Infine, sono perfettamente d'accordo sul fatto che in rete ci sia chi in questo momento sta pilotando il fenomeno a proprio vantaggio, ma questo è sempre accaduto. Prendi la rivoluzione francese: ha funzionato perché uno sparuto gruppo di intellettuali borghesi ha saputo sfruttare le istanze delle masse indigenti, ma di quelle masse, in quel momento, non gliene importava nulla; possono essere differenti gli obiettivi, ma le modalità con cui vengono pilotate le masse al giorno d'oggi non sono così differenti (mai sentito parlare di "opinione pubblica"? È un concetto nato con la rivoluzione francese). Eppure la democrazia moderna (non quella italiana che è solo una parodia) ha come padre la Riforma protestante e come madre proprio la rivoluzione francese.
Fai un po' tu...

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 15:25

Pdeninis, quando scrivevo di migliorare il linguaggio dal suo interno non intendevo riferirmi ad una produzione artistica "per generi", ma al fatto che un'Arte che va da una parte mentre la gente va dall'altra forse non ha più ragione di esistere; mi domando se fosse questo il pensiero di Giulio Carlo Argan quando, tra gli anni "60 e "70, decretava che l'Arte era morta.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 15:36

Il fotografo dilettante, il fotoamatore, magari il fotoamatore che si crede professionista perché "lavora bene", fa tutto per essere accettato, ottenere approvazioni, i like, che però carità fanno piacere a tutti i complimenti. Bisogna vedere chi li elargisce. Condivido il discorso sui selfie e compagnia bella, non è quello che affossa la fotografia, ma i "fotografi" che si credono arrivati, che credono di avere strumenti, capacità, quando invece vi è il vuoto cosmico. Ovvio, fa dispiacere che si cerchi la. Spettacolarizzazione, foto dignitose vengono ignorate perché tutti presi dalla pacchianità, non facilitando assolutamente lo sviluppo di un sentimento critico e culturale.
L'importante è non fermarsi travisando il concetto "se metti un filtro alla tua foto sei kitsch"

user46920
avatar
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 16:08

la scienza è fallibile in quanto umana, vuol dire solo che può sbagliare (ovvero, che gli è anche permesso di sbagliare), ma non che sbaglia di sicuro e sempre !!! ... altrimenti non avremmo un telescopio spaziale in orbita terrestre e nemmeno una base internazionale ;-) (tanto per dire qualcosa di scientifico moderno)

La cosa interessante è che tutte queste teorie si sono sempre rifatte alla scienza come testimone della loro veridicità
... però stai parlando di filosofie moderne che cercano di aggrapparsi al metodo scientifico, il metodo scientifico si può cosiderare ufficiale da Galilei (XVI secolo) ... le filosofie moderne nascono con Planck e con la fisica moderna, i quanti e il relativismo; la filosofia di Platone è ed era soprattutto per quei tempi, un'altra cosa.
Secondo me, è sbagliato fare mesturotti o minestroni o calderoni in cui infilarci di ogni, è meglio chiarificare, separare, usare termini adeguati, semplificare, ecc ...


avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 16:57

nello specifico ... : la richiesta del cliente è una richeista precisa nata dalla loro provocazione che loro sono "l'immagine" che la loro casa deve mostrare agli altri .. le loro pareti sono piene solo di loro fotografie. selfie, ritratti. istantanee , autoritratti, o ritratti di artisti a carboncino etc etc per cui è una scelta che ha radici lontane.

le fototessere : la domanda perché vengono richeiste ... è semplici .. servono nei documenti di riconoscimento personale. hanno uno standard internazionale e devono essere fatte cosi... e non si puo discutere di quello ..

"scattare come un artista, pensare da fotografo" ... : lo disse una fotografa di cui non ricordo il nome.. , ma un altro maestro della fotografia disse che puoi fare fotografia solo se sei dentro all'azione... e quindi pensi veramente poco .. : non mi penso artista. ma un riproduttore della mia immaginazione. purtroppo l'immaginazione è condizionata dagli effetti ambientali .. per quanto tu voglia rimanere "non condizionabile.. lo sei ..

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 17:00

Occhio, vedo che non hai capito il concetto espresso da Popper che, ovviamente, non è quello per cui la scienza sbaglierebbe sempre, ma quello secondo cui l'unica cosa che ci difende dall'errore sistematico e continuato è il dubbio, per questo Popper contrappone il "Principio di falsificabilità" al "verificazionismo", ritenuto fino a quel momento l'unico criterio scientifico necessario e sufficiente (salvo il fatto che persino il falsificazionismo presenta punti deboli, il ché dimostra una volta di più quante siano le reali certezze della scienza). Non sto dicendo che la scienza sia da buttare, ma che le certezze assolute appartengono alla metafisica.
Sulla seconda parte del tuo intervento non capisco dove vuoi andare a parare; a parte il fatto che non ho citato filosofi dell'antichità classica, sul tipo di Platone, far partire le filosofie moderne da Max Planck mi sembra alquanto riduttivo, non prendere in considerazione nemmeno i suoi contemporanei, come i filosofi relativisti, mi sembra addirittura assurdo! Quando Planck è morto Popper aveva 45 anni ed è campato fino a 92, se ha sentito l'esigenza di polemizzare con i relativisti vuol dire che andavano di moda anche parecchio tempo dopo la scomparsa di Planck!
E a quanto pare vanno tuttora di moda, visto che sono tantissimi quelli che scambiano il concetto di "bello" con il "mi piace", l'Arte con "quello che IO ritengo artistico" e così via.

avatarsupporter
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 17:07

... dovresti provare a leggere qualcosa circa le varie teorie e controteorie dei filosofi della scienza, in particolare qualcosa di Popper (ma anche dei suoi detrattori) ...

... (salvo il fatto che persino il falsificazionismo presenta punti deboli, il ché dimostra una volta di più quante siano le reali certezze della scienza). Non sto dicendo che la scienza sia da buttare, ma che le certezze assolute appartengono alla metafisica.


Sbaglio o sento un riferimento a Paul Fayerabend.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 17:09

Wally, sono purtroppo d'accordo sul fatto della condizionabilità, anzi, immagino che per uno che di foto ci deve campare, il discorso si faccia anche più forte.
Io però accostavo il discorso della fototessera con la richiesta del cliente per il fatto che ci vedevo proprio una sorta di "standardizzazione", quindi un qualche riconoscimento che quel cliente condivide con gli amici che invita in casa, ma anche una cosa che, amplificata a livello di Internet, crea dei "gruppi di appartenenza" proprio sulla base di un linguaggio "visivo" comune, forse volutamente kitsch, che a quel punto, però, se è voluto forse non è più nemmeno kitsch, ma trasgressione; la volontà di essere "fuori posto" per gli altri, per i ben pensanti, ma non per chi condivide quel linguaggio (qualcosa di simile alla moda dei tatuaggi)

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 17:13

Roberto, non ho ancora approfondito Feyerabend, però mi "intriga" parecchio

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 19:03

nello specifico ... : la richiesta del cliente è una richeista precisa nata dalla loro provocazione che loro sono "l'immagine" che la loro casa deve mostrare agli altri .. le loro pareti sono piene solo di loro fotografie. selfie, ritratti. istantanee , autoritratti, o ritratti di artisti a carboncino etc etc per cui è una scelta che ha radici lontane.


È una situazione molto particolare. Una bella sfida! Se fossi in te non mi rammaricherei che mi fosse capitata...

Paolo

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 19:07

Sull'intervento più lungo scritto concordo con Daniele.
Il pensiero ermenuetico forse dice la stessa cosa quando afferma la storicità del sapere storico.

Probabilmente è giusto non riporre fiducia incondizionata nella scienza se non altro nella misura in cui non escludiamo la sua possibile futura falsificazione.

Per evitare un integralismo scientista, in quest'epoca in cui relativismo e integralismo si spartiscono tutto.

Paolo

user46920
avatar
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 19:09

mah Eeeek!!! (lascio perdere, perché non si arriva mai a nessun punto)

... è lo stesso .. fa niente Confuso

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 19:17

Occhiodelcigno

La penso come te nel senso che l'eventuale cautela verso l'entusiasmo incondizionato per le magnifiche sorte e progressive, a mio giudizio, NON deve arrestare il processo che ricerca e riscrive la scienza, senza il quale saremmo ancora in una stagione preilluminista.
Forse le riflessioni della filosofia della scienza sono necessarie per mitigare il senso di onnipotenza che potrebbe allignare: ma se l'atteggiamento troppo cauto dovesse interrompere la ricerca della verità (di questo si tratta) - in tutti i campi - non sarebbe certo un bene!

È un equilibrio difficile.

Paolo

avatarsupporter
inviato il 25 Febbraio 2015 ore 19:41

Mi fa molto piacere che l'argomento interessi, appassioni e generi un confronto di ottimo livello, vorrei però ricordarvi una delle linee guida con cui Jeronim ha aperto questo gruppo.

Cultura
scriviamo di tutto ciò che troviamo di interessante sul mondo della fotografia. Un occhio alla modernità senza dimenticare da dove veniamo. Offriamo ragionamenti semplici ma pulsanti. Cerchiamo di pensare sempre a chi ci legge.


Focalizzatevi sull'ultima parte, mi sembra che siamo scivolati molto lontani dall'obiettivo..

Ragionamenti semplici ma pulsanti..fatti pensando anche a chi legge.. ce la possiamo (dobbiamo! Se vogliamo che questa iniziativa sia utile) fare ;-)Sorriso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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