user46920 | inviato il 20 Febbraio 2015 ore 13:17
“ Maurizio Galimberti che è diventato famoso perché con le Polaroid crea collage di personaggi e architettura non è un artista? „ .. ma certo che è un Artista, nessuno vuole dire il contrario. Mauro, un fotografo è uno che certamente fa fotografie !!! Utilizza le tecniche e gli strumenti adatti per produrre fotografie. ... se facesse rifiniture d'interni sarebbe un "imbianchino" magari uno bravo e considerato un Artista, ma il fatto che eventualmente fotografasse le sue opere, non lo consacrerebbe automaticamente come fotografo . “ mi dici il nome di un artista che giudichi tale? „ Jimi Hendrix, il Correggio, Bernardo Bertolucci, Giacomo Puccini (... non so cosa serva questa domanda ) |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 14:37
Ci rifletto spesso e mi pongo la domanda: la diffidenza che ho nell'intendere la fotografia come "arte" è dovuta al "supporto" ? Prendiamo in particolare le arti figurative: vuoi mettere una carta fotografica nella quale si stampa ( con tutti gli accorgimenti "tecnici" per farlo al meglio eh...) una immagine "prodotta" con altro marchingegno con una tela nella quale devi "creare" una immagine traducendola dalla tua idea? E la tempistica della "creazione" non conta nulla ? Vuoi mettere la lentezza nello sviluppo della tua idea che necessita per trasbordarla su tela con il tempo necessario a stampare ( e perfino a riprendere - nonostante le possibili tante "sedute" di studio e approfondimento per "previsualizzare")? Sbaglio se penso che una immagine su tela di fatto va "plasmata" e la fotografia no ? E dunque, già questa semplificazione di processo ( relativa) non la rende arte per me. Si, penso che produrre arte sia pure travaglio e "sofferenza" o "giosità" interiore e per questi sentimenti profondi ( e necessariamente "trasmissibili" dall'artista e leggibili dal critico - emozioni) non basta il momento dell' "idea geniale". Capisco che può essere un "retaggio" dal quale è difficile liberarsi...tuttavia non penso sia solo retaggio. |
user46920 | inviato il 20 Febbraio 2015 ore 15:09
Rimetto il termine Arte (mestiere) preso dalla Treccani Arte:[...] In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l'insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un'attività umana in vista di determinati risultati: l'a. del fabbro, del medico, del musicista, ecc. Secondo una distinzione antica: a. meccaniche (o manuali), i mestieri, in quanto richiedono pratica manuale e tendono alla fabbricazione di oggetti utili; a. liberali (o anche ingenue, gentili, lat. artes liberales, in quanto si confanno alla dignità dell'uomo libero), quelle che si esplicano soprattutto con l'intelletto, suddivise nel medioevo (circa dal 9° sec.) in arti del trivio (grammatica, dialettica, retorica) e arti del quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, musica). Facoltà delle a. (o degli artisti), nell'ordinamento universitario medievale e rinascimentale (dal sec. 13°), la facoltà in cui s'impartiva l'insegnamento delle arti del trivio e del quadrivio. In quanto attività umana, viene distinta e spesso contrapposta alla natura: accrescere con l'a. le bellezze naturali d'un luogo; posizione fortificata dalla natura e dall'a.; dove manca natura arte procura.[...] |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 15:12
“ Ci rifletto spesso e mi pongo la domanda: la diffidenza che ho nell'intendere la fotografia come "arte" è dovuta al "supporto" ? Prendiamo in particolare le arti figurative: vuoi mettere una carta fotografica nella quale si stampa ( con tutti gli accorgimenti "tecnici" per farlo al meglio eh...) una immagine "prodotta" con altro marchingegno con una tela nella quale devi "creare" una immagine traducendola dalla tua idea? E la tempistica della "creazione" non conta nulla ? Vuoi mettere la lentezza nello sviluppo della tua idea che necessita per trasbordarla su tela con il tempo necessario a stampare ( e perfino a riprendere - nonostante le possibili tante "sedute" di studio e approfondimento per "previsualizzare")? „ Personalmente ritengo che la testa di toro Miura realizzata da Picasso con un sellino e un manubrio di bicicletta sia una delle sue principali intuizioni artistiche, e perciò la considero un'opera d'Arte a tutti gli effetti, ma non credo gli sia costata più di quanto spenda un fotografo per realizzare e stampare uno scatto (anzi, forse gli è costata persino di meno). Che dire poi dei Ready Made di Duchamp? |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 16:35
E i "tagli" di Fontana ? Non è così semplice certo; ci sono dei "percorsi" per giungere a certe "sintesi concettuali"e lo sappiamo tutti. Per esempio, se guardiamo alcune delle ultime opere di Mondrian, vediamo "solo" delle linee colorate che si incrociano; se guardiamo la "retrospettiva" capiamo "il perché" e il "come" di quelle linee "astratte". E scopriamo che anche Mondrian ha iniziato a "creare" cose ben più "complesse" e "uniche" su una tela bianca. Stesso discorso vale per Picasso ed altri artisti autentici; perfino per il controverso Pollock. |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 17:00
“ ho dubbi sul fatto che la fotografia possa essere annoverata tra le "belle arti" (mia personalissima opinione) „ Beh oddio non sarà un arte classica, ma è pur sempre un'arte. Basti pensare che oggi si vedono sempre più mostre fotografiche e meno mostre di pittura/scultura (intese come mostre estemporanee, poi è risaputo che l'Italia è piena zeppa di opere d'arte permanenti). Pensiamo anche che oggi la fotografia è materia di insegnamento negli istituti di arte e in alcuni corsi delle Accademie di Belle Arti, in tutte le sue accezioni, senza contare che io stesso qualche anno fa ho trovato un'intera parte dedicata alla fotografia sul libro di storia dell'arte del liceo. Pensiamo anche che la fotografia, alle origini, era stata pensata come un'evoluzione della pittura, con la stenoscopia e la camera oscura. Per questo non pensiamo solo al fatto che, perché abbiamo abbandonato tela e tavolozza in favore di sensori (o pellicole) e Photoshop, non esistano altre arti al di fuori della pittura, scultura e architettura. Poi, almeno personalmente, penso alla fotografia d'arte come quella di Cartier Bresson, McCurry, Avedon, Capa, Julia Margaret Cameron e altri veri pionieri della fotografia, per cui mi viene un po' difficile pensare che non sia un'arte. Poi è ovvio che se io faccio la foto al tramonto dal balcone di casa mia, per quanto possa essere una bella foto, non posso autoconsiderarmi un artista contemporaneo. Anche se è pur vero che non so bene se ci sono dei requisiti per essere considerato un "artista", o è solo una tacita convenzione che prendiamo per assurdo, additando questo o quel fotografo come un artista. |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 17:07
Saben, indubbiamente la fotografia presenta comunque una difficoltà intrinseca, rispetto alla possibilità di assurgere ad Arte, che gli altri linguaggi non hanno: devi fotografare ciò che hai di fronte. Questo significa che, persino quando ti prendi il tempo di preparare la scena, rimani vincolato a qualcosa di ancor più rigido del "figurativismo" in quanto stile rappresentativo, sei vincolato all'elemento materico, puoi solo ritrarre, non rappresentare (per quanto la scena che hai costruito possa già contenere un intento rappresentativo di qualcosa di altro). Non so se sono riuscito a spiegarmi; per fare un esempio diciamo che con un solo scatto, nemmeno Picasso avrebbe potuto fare una foto "cubista", ma se accosti particolari presi da pose differenti ottieni un'opera che non è più una semplice fotografia, ma un collage. Uscire da questo vincolo è molto meno facile che con altri linguaggi. (poi magari arriva il tipo che con un gioco di specchi ti fa la foto "cubista" in un unico scatto   ) |
| inviato il 20 Febbraio 2015 ore 17:30
“ Saben, indubbiamente la fotografia presenta comunque una difficoltà intrinseca, rispetto alla possibilità di assurgere ad Arte, che gli altri linguaggi non hanno: devi fotografare ciò che hai di fronte. Questo significa che, persino quando ti prendi il tempo di preparare la scena, rimani vincolato a qualcosa di ancor più rigido del "figurativismo" in quanto stile rappresentativo, sei vincolato all'elemento materico, puoi solo ritrarre, non rappresentare (per quanto la scena che hai costruito possa già contenere un intento rappresentativo di qualcosa di altro). Non so se sono riuscito a spiegarmi; per fare un esempio diciamo che con un solo scatto, nemmeno Picasso avrebbe potuto fare una foto "cubista", ma se accosti particolari presi da pose differenti ottieni un'opera che non è più una semplice fotografia, ma un collage. Uscire da questo vincolo è molto meno facile che con altri linguaggi. (poi magari arriva il tipo che con un gioco di specchi ti fa la foto "cubista" in un unico scatto MrGreenMrGreenMrGreen) „ Ti sei spiegato perfettamente Ferrari Aggiungo: non è mia intenzione sminuire il valore della fotografia (non tutta e non "in genere") come linguaggio espressivo, con tutte le sue caratteristiche di "modernità" e se vogliamo anche di universalità ( di linguaggio)e dunque, comprendo perfettamente le "difficoltà" che questo mezzo venga percepito come arte a cuor leggero; lo sperimento su me stesso che pure sono fotoamatore. Ecco, pur sforzandomi, personalmente non faccio parte dei "cuor leggero" e neanche dei "cuor pesante". |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 8:56
signori anche uno zingaro è un artista. fotografia = arte LO ODIO (scusate il maiuscolo, ma era proprio urlato!) come dire che uno che scrive è Dante? come dire che uno che pensa o che filosofa é NICE ? (scritto come si pronunciA!) “ In più questa mentalità porta anche ad un'altro atteggiamento che spesso qui su Juza ho valutato come "filone mentale" (per me assurdo) e cioè che se non produci opere d'Arte con la tua fotocamera, non sei un fotografo con la F maiuscola e non vieni considerato ne' "accreditato" dagli altri "artisti" „ é meglio riformulare il forum , non l'equazione. Perché se è vero che qui su juza pensano questo..il forum stesso sarebbe di una ridicolaggine assoluta. (però per cortesia indicatemi o datemi un elenco di quali sono gli artisti accreditati , cosicché uno possa regolarsi di conseguenza)  la realtà è che qui su Juza (e sia ben chiaro NON solo qui ma in ogni altro luogo) tutti sono capaci. tutti sono meglio e nessuno di fatto capisce una beata M i n c h i a . Perché quando leggo che il triciclo di eggleston lo avrebbe fatto chiunque , ecco che non faccio di tutta l'erba un fascio , ovviamente, ma mi pongo serie domande su chi ho di fronte. Il forum non c'entra niente e ribadisco che ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio anzi... ci sono molte persone competenti che però guarda caso non si spacciano o ritengono gli artisti di turno. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 9:16
In uno dei suoi articoli (basta con l'educazione "artistica") Smargiassi si schiera giustamente contro l'insegnamento scolastico tradizionale, almeno in Italia, che tratta i linguaggi "visivi" come strumenti per "iniziati", ovvero per artisti. Per i nostri maestri elementari, disegno, pittura e perciò anche fotografia non sarebbero forme di comunicazione, ma unicamente di "espressione del sé". Aggiungo che questa forma mentis si mantiene anche oltre la scuola elementare, tant'è vero che solamente alle superiori, quando tuttavia i percorsi scolastici sono ormai già "indirizzati" per specializzazioni, le materie specifiche affrontano l'argomento "linguaggi visivi", e in genere solamente nelle scuole d'indirizzo. Finché non avremo superato questo assurdo paradosso, comprendendo che le "Arti visive" sono in realtà "linguaggi visivi" che, al pari del linguaggio scritto e parlato, solo in rari casi possono assurgere al livello dell'Arte, avremo sempre tutta una serie di effetti distorti, tra cui purtroppo anche l'idea che ogni produzione visiva sia per forza di cose Arte, magari brutta e mal realizzata, ma arte, il ché non è assolutamente vero. Dobbiamo renderci conto che, prima di tutto si tratta di comunicazione; lo deciderà il valore che le assegnerà la Storia se e quando quella comunicazione costituisca anche un'Opera d'Arte. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 9:28
... ulteriore aggiunta... Ogni forma di comunicazione (quindi anche l'uso dei relativi strumenti) comporta per forza di cose diversi livelli d'utilizzo: con la parola si può insultare, scherzare tra amici, realizzare un articolo giornalistico e su, su fino a declamare l'Iliade. Stessa cosa per gli "strumenti" utilizzati all'interno dei differenti linguaggi: con il pennello posso imbrattare di volgarità i muri del centro cittadino, imbiancare semplicemente le pareti del soggiorno, decorare un mobile in "stile tirolese" e su, su fino a dipingere la Gioconda. Perché dovrebbe essere differente per la fotografia? |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 11:07
@Ferrari, mi scuso se ti cito ma... questa è una delle possibili risposte al tuo "perché ?" Ovviamente non riferito alla plausibilissima "scala" che hai perfettamente descritto ma al "limite" massimo di questa scala; ovvero, la fotografia non potrà mai produrre una "Gioconda". “ Questo significa che, persino quando ti prendi il tempo di preparare la scena, rimani vincolato a qualcosa di ancor più rigido del "figurativismo" in quanto stile rappresentativo, sei vincolato all'elemento materico, puoi solo ritrarre, non rappresentare (per quanto la scena che hai costruito possa già contenere un intento rappresentativo di qualcosa di altro). „ e sottolineo ricitandoti: “ ...puoi solo ritrarre, non rappresentare (per quanto la scena che hai costruito possa già contenere un intento rappresentativo di qualcosa di altro). „ Ecco, l' arte può ANCHE ritrarre secondo me. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 11:17
A parte una certa "ruvidità" , caratteristica del commentatore ( per quello che ho potuto rilevare qui sul forum), sostanzialmente condivido "lo stato d'animo" che esprime @ Romani |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 11:41
Daniele Ferrari e Saben, molto interessanti i vostri interventi che aprono a molti spunti di riflessione. Io personalmente mi ritrovo più nelle idee di Daniele e aggiungo: le arti figurative e la pittura hanno migliaia di anni, hanno avuto una evoluzione lenta ma inarrestabile e noi(genere umano) abbiamo avuto modo di metterla in pratica e di studiarla lungo il corso di tutta la nostra storia. La fotografia ha circa cento anni, forse non abbiamo avuto ancora il tempo di assimilare per bene questa "nuova" forma di espressione ed è per questo che ci sono questi dubbi su cosa in effetti essa sia?? |
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