| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:09
Alberto abbiamo quasi la stessa età tranquillo. Il monte bianco con un 14 mm sembra una collina? semplice, inganni la prospettiva allungano la focale o cambiando posizione. Un'ottica wide non è semplicemente un'ottica da 14mm di focale, ma anche un'ottica da 28mm può definirsi wide (se non erro fino a 40mm si può definire wide). Le ottiche wide si utilizzano per dar più profondità alla scena, giocare con la prospettiva. Non parlo di assolutismi, ci lavoro spesso con queste ottiche e penso di saperne almeno un minimo. La gente di 60-70 e 80 anni potrebbe subire un colpo al cuore? nei sei sicuro? chiedi a Joe Cornish, David Noton, David Ward, fotografi paesaggisti della vecchia scuola, se utilizzano focali wide ;) E comunque non ho mai detto che la fotografia paesaggistica si scatta esclusivamente con i grandangoli (sei tu che vuoi leggere questo), ma che queste lenti sono importanti in un corredo paesaggistico, alla pari dei tele. |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:16
“ anche perché in fotografia la realtà è soggettiva „ quoto,come si altera la visione con i grandangoli la si altera con qualsiasi lente(tipo un tele). ma dimenticate anche lo spazio fisico in cui si fotografa,io non so perbo dove ha scattato la foto della caverna,ma se dietro di lui aveva un bel muro come faceva ad avere la stessa prospettiva con un 35-40-50!? questo è un esempio di una foto scattata ieri,magari al grande pubblico non piace,ma senza il samy non avrei scattato,anche perchè non potevo muovermi fisicamente e già il 16 era lungo.
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| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:17
Vi porto anche il mio contributo... Personalmente adoro i grandangoli tant'è che uso quasi sempre il 14-24 e se uso il 16-35 è solo per la possibilità di montare i filtri. quasi tutta la mia ultima galleria ell'islanda è fratta tra i 16 e i 24 mm www.juzaphoto.com/me.php?pg=104093&l=it Penso si tratti molto di gusti personali, sicuramente è vero che con le montagne bisogna essere molto bravi ad inquadrare e dare il giusto senso di profondità, altrimenti si rischia effettivamente di addolcirne l'altezza percepita.. |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:24
A me non è venuto un colpo al cuore, anche perchè il 17 ed il 20mm li usavo già negli anni "70. Il discorso è che tutte le ottiche sono utili, basta utilizzarle per quel che si vuol rappresentare. In montagna uso dal 17 al 200 mm, a seconda di cosa voglio realizzare..... ovvio che a 17 le montagne sembrano dei bruscolini e perdono la loro maestosità, ma dentro a dei valloni, in ambienti particolari sui sentieri, curve che girano e ti trovi davanti una bella cascata..... se non hai un ultragrandangolare non riesci a rendere l' idea. E comunque resta tutto una questione di gusti, e le foto devono piacere sopratutto a chi le fa, se qualcuno non gradisce, amen ! |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:32
Concordo con Allmau |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 14:58
La prospettiva è un elemento compositivo, sta a te utilizzarla al meglio, che tu usi un 14 mm o un 70 mm o un 1200 mm. Se si mantiene costante la distanza tra la fotocamera e il soggetto, la prospettiva è la stessa qualsiasi lente tu stia usando, basta fare una piccola prova ritagliando una porzione di immagine scattata con un 14 mm fino a d averla grande come quella scattata dal 70 mm... anche se l'angolo di campo è molto diverso la prospettiva non cambia. Quindi è la distanza del soggetto che ti fa apparire sbagliata la prospettiva del 14 mm (le montagne che sembrano collinette) ma se scattassi da sotto la montagna essa apparirebbe in tutta la sua imponenza... anche con il 14 mm. Aka, due immagini dello stesso soggetto, una fatta da vicino con il tuo 14 mm e una fatta da lontano con un tele, avranno una prospettiva completamente differente. In sostanza la prospettiva è un elemento compositivo che si introduce per dare significato all'immagine, con un grandangolo la scena sarà più 'dinamica', con un tele la compressione dei piani renderà la scena più statica.. Ma ci vogliono entrambi nella borsa del paesaggista... my 2 cents |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:11
Ho costruito il mio prco ottiche ragionando sopra i 24mm per ogni evenienza e tenendo il jolly 14 quando serve; in naturalistica lo uso poco, pochissimo, ma in fotografia urbana, architetture e co, interni, come permette l'immersione quella focale, nessun altra...

 Non si può dire lo stesso nelal naturalistica, a meno di no avere situazioni critiche con poco spazio per manovrare.. situazioni che rendono lo scatto comparabile con quelli di interno... Per il resto, fuori , inizio a ragionare da 24mm.. Il tutto IMHO! |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:16
io sento la necessità di usare focali ultra grandangolari solamente quando voglio un certo angolo di visione con il soggetto in primo piano, o quando sento il bisogno di includere più primo piano, per i restanti casi mi è sempre piaciuto il 35mm e da poco sono arrivato alla focale di 24mm, c'è anche da dire che con gli ultra grandangolari è anche più difficile comporre tutto perfettamente |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:16
Io vi invidio.. Non riesco ancora a controllare le distorsioni ali lati.. Mannaggia.. |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:18
Ulysseita ma infatti i grandangoli spinti sono nati per quello, non per la fotografia naturalistica dove il rispetto delle dimensioni veniva ( e viene ) prima di ogni altra cosa. Questo è sicuro. Stefano la foto che hai fatto a Lavertezzo è si di impatto aldilà della pessima luce, ma se a te o voi piace quel risultato non discuto, dico solo che le dimensioni sono completamente andate ... |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:20
Gia...aggiungo che proprio grazie alla mia.."imposizione" di stare sopra i 24 e non avere nulla sotto fino ai 14, sto iniziando ad apprezzare quando serve lo stitching, che se ben fatto permette molti aspetti positivi riguardo risoluzione finale e nitidezza.. |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:31
scusate lo so che non è una foto da purista, ma se voglio dare l'effetto di lunghezza infinita come potrei ottenere questo con un un'altra lente?
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| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:42
Beh.. Quello che vede il cervello a volte differisce da quello che vede l'occhio.. È come parlare di sfocato in un ritratto.. È giusto o è sbagliato? O lo schiacciamento dei piani.. È giusto o è sbagliato? Dipende da quello che si vuol vedere o far vedere |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 15:45
Non so cosa si intenda quando si dice che cambiando focale dallo stesso punto di ripresa la prospettiva non cambia. Su un un libro molto easy, divulgativo, di Scott Kelby vengono presentate due foto, con lo stesso soggetto riportato nelle stesse dimensioni (misurato il soggetto con il righello...) tramite due focali differenti. Ovviamente con il wide ci si avvicina. Bene, il soggetto nella foto con il wide sembra nettamente più piccolo, per effetto della maggiore ampiezza di campo dello sfondo. Vi racconto una parabola. Secoli fa, in un cantiere per la costruzione di una cattedrale, numerosi operai foggiavano le pietre per edificarla. Il vescovo, in visita, vide tre scalpellini assorti al lavoro ed ebbe un'intuizione: domandò a tutti e tre cosa stessero facendo. "Guadagno il pane per la mia famiglia" rispose il primo. "Spacco pietre" rispose il secondo. Il terzo disse "Sto costruendo la casa del Signore". Cosa può fare, un differente punto di vista... |
| inviato il 12 Gennaio 2015 ore 16:30
Andrea forse ti è sfuggito l'intervento di Pisolomau. Monta sulla tua reflex uno zoom e fai una prova. Inquadra scatta tre foto 70-35-24mm e dimmi se la prospettiva cambia. D'accordo sul punto di vista, è proprio quello che fa cambiare la prospettiva! Se infatti la stessa foto la scatti a 24 poi ti allontani per avere la stessa inquadratura a 35 e così via fino a 70 e oltre, allora si che la prospettiva cambia. Cambia perchè è cambiato il tuo punto di ripresa (vista). |
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