| inviato il 11 Maggio 2014 ore 1:50
Inutile girarci tanto intorno, ognuno fotografa a modo suo e con le attrezzature che meglio si adattano a lui e ciò di cui ha più bisogno.Spesso si rimane affascinati da certe fotocamere, ma è sempre bene non perdere di vista le necessità effettive. |
user10907 | inviato il 11 Maggio 2014 ore 4:56
ma le ml mf quando arriveranno secondo voi? ml = mirrorless mf = medioformato |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 7:08
il passaggio a ff può aiutare soprattutto chi ama la messa a fuoco selettiva - quello che con abuso di definizione si chiama spesso "lo sfocato" - quindi chi fa molti ritratti e in generale conferisce alle foto più effetto prospettico - se qualcuno fa finta di non capire perché SOLO per far partire una discussione in cui si esibisce con nozioni inutili giuro che sparo proiettili anticarro - .Inoltre, cosa fondamentale, la scalatura delle ottiche a focale fissa, la scelta della loro apertura massima, il costo ecc. è quasi sempre pensato per formato 135 - cioè quello del full frame - quindi passando a ff si trova più facilmente la focale "giusta" per gli usi tipici. per scattare da lontano l'apsc permette di usare focali più corte e quindi più leggere e meno costose : certi sport, fauna ecc. quando sono uscite le prime digitali io sbattevo la testa contro il muro proprio perché apsc. appena uscì la 5dII, che speravo avrebbe avuto un AF più completo della 5d, rassegnatomi e non sopportando più di scattare su apsc, comprai una 5d usata che sto usando tutt'ora in attesa di passare alla MKIII e ho tirato un gran sospiro di sollievo. una apsc come compendio per fauna è utile ma già per fotografare i cavalli non rinuncerei mai al ff visto che mi bastano i 300mm del 70-300 |
user44968 | inviato il 11 Maggio 2014 ore 10:51
aggiungo e a sostegno di quanto detto da Black Imp a dimostrazione che le ottiche non solo sono pensate per il FF ma che c'è anche una "coincidenza scientifica", e cioè che gli obbiettivi che costano poco e che hanno una grandissima resa di solito sono 50mm e 135mm (è difficile trovare un ottica di queste focali pessimo anche di marchi esotici) perchè hanno degli schemi ottici molto semplici. e entrambe sono focali che hanno senso nel FF, mentre nel aps si utilizzano ma sono delle focali "fuori misura". il cinquanta si usa come un 85mm sul FF ma in realtà è troppo corto. e andando indietro i 24 luminosi per aps costano molto di più di quanto costano i 35 luminosi per FF perchè richiedono sforzi ulteriori alle case costruttrici per dare agli "apssisti" un 35mm equivalente. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 11:04
“ e andando indietro i 24 luminosi per aps costano molto di più di quanto costano i 35 luminosi per FF perchè richiedono sforzi ulteriori alle case costruttrici per dare agli "apssisti" un 35mm equivalente. „ penso allora quando uscirà il "mio" 24 equiv. su fuji...costerà una follia |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 11:17
“ e andando indietro i 24 luminosi per aps costano molto di più di quanto costano i 35 luminosi per FF perchè richiedono sforzi ulteriori alle case costruttrici per dare agli "apssisti" un 35mm equivalente. „ Vero, un Sigma 30/1.4 DC HSM costa di più di un Canon 50/1.4 USM. Anche il Sigma 18-35/1.8 non scherza. Non l'avevo pensata in quest'....ottica! Giorgio B. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 15:20
30mm f1.4 e 18-35mm f1.8 sono anche ottiche più recenti, non c'è da sorprendersi che costino più del 50mm f1.4 Canon con parecchi anni sulle spalle e neanche serie L. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 18:00
“ Un sensore più grande, oltre ad essere in grado di catturare una maggiore quantità di luce „ Ecco, io ho sempre pensato che la quantità di luce fosse determinata da apertura del diaframma e tempo di esposizione .. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 18:07
Apertura del diaframma, tempo di esposizione E superficie esposta |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 18:13
Il famoso stop di vantaggio? |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 18:20
Quello dipende anche dalla tecnologia del sensore, non c'è una regola fissa. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 18:55
@Andreadefalco, e se parlissimo di unità di superfice? E' ovvio che un sensore di un metro quadrato cattura più luce, ma a questo ci arriva anche chi si è fermato alla terza media inferiore con gli studi. Giorgio B. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 19:04
“ Ecco, io ho sempre pensato che la quantità di luce fosse determinata da apertura del diaframma e tempo di esposizione .. „ A parità di tempo e diaframma la quantità di luce che giunge sul sensore è sempre la stessa. Un sensore più grande ha però fotodiodi di superficie maggiore. Questo fa in modo che la superficie di ogni diodo "catturi" una quantità di luce maggiore rispetto a sensori più densi. Il segnale che giunge all'uscita del sensore ha meno bisogno di ulteriore amplificazione a tutto vantaggio della qualità. L'ho detta male, ma si tratta di un ragionamento che riguarda il sensore. Col tempo e il diaframma, immagino che avrai capito, non c'entra nulla. Immagino anche che il resto del mio ragionamento, che segue la frase da te citata del mio intervento (sulla capacità risolvente delle lenti meglio sfruttata se dietro ci sono superfici - sensori- più grandi), ti sia chiarissimo e non abbia bisogno di precisazioni. |
| inviato il 11 Maggio 2014 ore 19:16
“ A parità di tempo e diaframma la quantità di luce che giunge sul sensore è sempre la stessa. Un sensore più grande ha però fotodiodi di superficie maggiore. Questo fa in modo che la superficie di ogni diodo "catturi" una quantità di luce maggiore rispetto a sensori più densi. Il segnale che giunge all'uscita del sensore ha meno bisogno di ulteriore amplificazione a tutto vantaggio della qualità. L'ho detta male, ma si tratta di un ragionamento che riguarda il sensore. Col tempo e il diaframma, immagino che avrai capito, non c'entra nulla. „ Non potevi spegarlo meglio, anche negli articoli tecnici sulle riviste la spiegano così. Giorgio B. |
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