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Pianificate una foto o scattate d'istinto?


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avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:09

Ma, almeno per me che non ho idea se fosse o meno un attore, il messaggio sarebbe lo stesso


giusto, ma ti farei vedere una cosa non "vera"... è una decisione di chi scatta... mostrare la realtà, o qualcosa di simile...

la potenza dello scatto, non sapendo nulla del "dietro le quinte" è e rimane molto forte. Sapere senza ombra di dubbio che sia vera, secondo me eleva lo scatto ad un gradino superiore... (non un piano... un gradino) ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:14

Sapere senza ombra di dubbio che sia vera, secondo me eleva lo scatto ad un gradino superiore... (non un piano... un gradino) ;-)

Su questo concordo al 100%MrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:26

Sapere senza ombra di dubbio che sia vera, secondo me eleva lo scatto ad un gradino superiore...

per esempio Thrasher magazine pubblica SOLO foto di trick (parlo di skateboarding) che sono stati realmente chiusi, gergo tecnico per indicare quei "numeri" che sono portati a termine in maniera perfetta, niente cadute o fine approssimativa.
Sfogliare la rivista sapendo che ogni trick mostrato era il massimo sia a livello tecnico che estetico rende molto di piu che una foto di uno skater che fa una bella movenza ma un secondo dopo era rovinosamente a terra.

Quindi appoggio l'idea che una foto reale da di piu rispetto ad una costruita, ma vatti a fidare oggi giorno di internet. È una bolgia

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:32

La fotografia non è mai reale, al massimo è realistica.

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:48

Secondo me ogni foto deve essere pianificata, anche quella street.

La pianificazione non ha un ordine temporale.

Posso pianificare una foto e metterci un mese per organizzarmi e poi ottenere lo scatto che voglio.

Oppure posso metterci un secondo a capire che quando quella donna attraverserà la strada e verrà colpita dalla luce del sole, sarà il momento di scattare con una determinata inquadratura.

In entrambi i casi la pianificazione c'è stata, in uno è durata un mese, nell'altro 1 secondo.

Sulla veridicità delle immagini, non trovo nemmeno il motivo di discuterne.

Per me l'importante è il messaggio comunicativo dell'immagine che poi è quello che vuole trasmettere il fotografo.

Se sia un'immagine preparata oppure no, non ha nessuna importanza perchè io leggo il messaggio.

Questa mia foto secondo voi è preparata? Si? No?

Al di là di questo, se vi colpisce con un messaggio chiaro, io ho raggiunto il mio scopo e me ne frego se è stata costruita oppure no.





;-)

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 12:59

Concordo con Stefano Pelloni. La fotografia può essere una rappresentazione della realtà, ma non è "reale".
Riguardo a pianificare una foto cosa intendete?
Uscire di casa con già l'idea di quello che si vuole fotografare (lo può fare sicuramente un paesaggista o uno che scatta in studio con modelle o fa still life) oppure, una volta che si è in giro, si vede qualcosa di potenzialmente buono e ci si apposta sperando che accada qualcosa?
Nel secondo caso, posso dire che anche io rientro, per alcune mie foto, fra coloro che ogni tanto pianificano i loro scatti.
Nel primo caso, non ci rientro e credo pure che non ci rientrerò mai, sia per la tipologia di foto che faccio (ho la fortuna di viaggiare molto e non so, spesso e volentieri, cosa mi si presenterà davanti agli occhi) sia caratterialmente.
L'istinto è sempre alla base dei miei scatti, anche se mentre scatto ragiono su quello che sto facendo e cerco di non scattare a caso.
Dopo che il risultato sia valido o meno, è tutto un altro discorso!MrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 13:42

Questa mia foto secondo voi è preparata? Si? No?

Al di là di questo, se vi colpisce con un messaggio chiaro, io ho raggiunto il mio scopo e me ne frego se è stata costruita oppure no.


se sia o meno preparata non lo so... però se sapessi che è preparata l'apprezzerei di meno. E' è rimane una bella foto chiariamoci, ma se nel tuo scatto hai congelato anche la spontaneità del momento e della gente, la foto avrebbe una marcia in più... almeno secondo me. ;-)

pur rimanendo per me un'opera d'arte bellissima, la seguente foto per me è "recitata"...





ossia il risultato doveva essere questo e lo sarebbe stato anche dopo 100 scatti... ma tu immagina la forza che avrebbe questa foto se sapessi che davvero in quel momento una folata di vento avesse rovesciato i due ombrelli dei due innamorati mentre si abbracciavano sullo sfondo della tour Eiffell ... ma proprio in quel momento irrompeva un ballerino che saltando come Gene Kelly in "Singing in the rain" rubava la scena a tutto e a tutti... una foto così è un'opera d'arte indiscussa... io nemmeno volendo riuscirei a riproporla... ma sta di fatto che è frutto di un set... ne più ne meno... uno più bravo di me (non ci vuole poi tanto ad essere più bravi del sottoscritto Sorriso) sono sicuro che sarebbe in grado di rifarla anche oggi stesso...

Questo le fa perdere la sua bellezza??? nemmeno un po'... ma se invece fosse frutto del caso? sarebbe senza ombra di dubbio un capolavoro inimitabile... sarebbe "perfetta". Una foto che capiterebbe una volta su un milione.

Discorso un po' tortuoso il mio, lo riconosco. Sorry



avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 13:55

Aggiungiamo allora che al caso ci si deve legare anche la fortuna....perchè una foto come quella di Erwitt, se non fosse stata con un progetto significativo, partorito dalla mente del fotografo, con un intendo estetico molto preciso sarebbe stata, oltre all'occhio, una bella botta di c*lo.
Cosa è meglio?
Personalmente il primo caso, la progettualità, l'intento, legato poi da una dose di casualità, poichè l'uno non esclude necessariamente l'altro.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 14:06

se non fosse stata con un progetto significativo, partorito dalla mente del fotografo, con un intendo estetico molto preciso sarebbe stata, oltre all'occhio, una bella botta di c*lo


Sarebbe stata "perfetta" "inimitabile" "irripetibile"... ;)

Concordo con te che un'ottima regia fa di una foto un'ottima foto... Ma a questo punto si è più registi che fotografi...

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 14:34

si è più registi che fotografi

E quale sarebbe il problema?....pensando ad un regista, molte volte sebbene sia tutto pianificato, con story board, sceneggiatura ecc...c'è l'imprevisto che rende la scena magica...immagina ai grandi attori che improvvisano, o al fattore X che esce fuoir e ti da una visione diversa.
La foto in fin dei conti non è poi molto diversa, almeno per come la intendo io, parlando di paesaggio, pianifico tutto, controllo il tempo, lo scatto ecc.... poi ogni volta mi si para davanti un'alba/tramonto sempre diverso, una volta intenso e drammatico, una volta più rilassante e confortevole.
trovo dei fiori che non avevo previsto, trovo il pastore che non avevo previsto, insomma esce il fattore X che arricchisce ancor di più la foto.

Questo naturalmente non vuol e non deve essere l'unico modo di intendere l'approccio fotgrafico, ovvio.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 16:06

Si ma cosa si intende per "preparare" una foto? Un conto é mettere un attore per strada, come potrebbe essere diciamo il batterista della foto di Paco, e cogliere le reazioni della gente. Questa é una sceneggiata... Ma per preparata si può anche solo intendere, vedo un batterista per caso e vedo 30 metri più indietro una ragazza che lo osserva da un taxi, aspetto che il taxi passi dietro al batterista e colgo il mio istante. La foto é ragionata, preparata, ma non perde assolutamente niente della sua naturalezza e spontaneità perché l'attimo che colgo é reale.

avatarjunior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 16:23

Non stai prima a chiedere a qualcuno di farlo così viene proprio come vuoi tu?:D


...non so il giapponese! E in genere sono solo loro che lo fanno... MrGreen

user44968
avatar
inviato il 08 Maggio 2014 ore 17:05

seguendo alcuni post mi sento di dire che forse si sia creato un equivoco, pianificare una foto non vuol dire usare degli attori e metterli in posa, o per lo meno non sempre o non necessariamente.

se ci si apposta (stile cacciatore) dietro un muro, perchè si è avuto la soffiata che da li a poco 2 uomini uccideranno un terzo, la foto è pianificata, ma è assolutamente spontanea. perchè tutti i soggetti all'interno sono ignari della nostra presenza e di essere stati ripresi.

poi se si inscena un omicidio finto, allora magari sarà una foto bellissima esteticamente, ma la mancanza di naturalezza e spontaneità la penalizzerà, a da fautore della foto pianificata anche io "boccerei" quella foto, ad esempio io non riesco ad apprezzare la fotografia di moda o di matrimonio come le fanno di solito.

la foto d'intuito al 100% intesa come "io scatto tutto d'istinto", non la condanno, ma le possibilità di tirare fuori la foto del secolo secondo me sono piuttosto basse,a patto di non avere una gran B. di C.
un pò come panariello che era andato ad intervistare i turisti e gli è caduta davanti la torre di pisa, se dovesse capitare ovvio che c'è solo da indirizzare la fotocamera e scattare, ma quante volte è caduta negli ultimi 100 anni?

avatarjunior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 17:07

semplice
bisogna avere un istinto di progettazione :-P,

scherzi a parte prediligo uno scatto pensato e meno istintivo.

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2014 ore 17:44

Secondo me chi campa di fotografia (non sono io) non può permettersi di non pianificare i suoi scatti, pena l'invendibilità del prodotto o la produzione di uno scatto buono ogni sei mesi ...
Un fotografo amatoriale può al contrario permettersi sia la progettazione sia la foto d'istinto.
Personalmente dipende dai momenti: se "voglio" ottenere qualcosa di specifico non posso non pianificare lo scatto, come in questo caso www.juzaphoto.com/me.php?pg=37381&l=it#fot442096, in quest'altro ho semplicemente scattato d'istinto www.juzaphoto.com/me.php?pg=67963&l=it#fot708833 ;-)

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