| inviato il 30 Ottobre 2014 ore 18:22
Eccomi, son tornato, ma per poco. Shambola, faccio le corna e tocco ferro . Direi che in linea di principio concordiamo sul fatto che il termine "creatività" è stato fuorviante, però se lo scopo fosse solo quello di comporre uno scatto gradevole, direi che basterebbero le nozioni di base riguardo ad esposizione e composizione; il nocciolo è che questo non basta per comunicare in modo originale, magari trasgredendo regole acquisite in precedenza, componendo in modo insolito, ma comunque piacevole e, soprattutto, realizzando un'immagine che centri il bersaglio, cioè che riesca a trasmettere a chi osserva quello che ci eravamo prefissati, di nuovo entra in gioco quel qualcosa in più, così torniamo al punto di partenza, come lo vogliamo chiamare?!? Veramente si può imparare sui libri? O facendosi una cultura in materia? Purtroppo la risposta che mi do è no, quindi alla fine non siamo d'accordo. Continuerò a seguire, magari cambio idea. Ciao Luca |
| inviato il 30 Ottobre 2014 ore 18:49
Credo che una conoscenza di base della tecnica sia fondamentale, io sto studiando da solo ed ammetto che non è per niente facile. La creatività, la fantasia e la "fortuna" (serve anche quella), si possono apprendere ed affinare nel tempo. Ho visto su forum stranieri, foto fatte ad una buca delle lettere rossa dopo un temporale vincere un concorso, nonostante potesse apparire banale come soggetto. Quindi W la fantasia sempre, anche nella vita di tutti i giorni!! |
| inviato il 30 Ottobre 2014 ore 19:00
@Landerjack Sai che palle se fossimo tutti d'accordo? E dove andremmo??? |
| inviato il 30 Ottobre 2014 ore 19:28
Shambola, d'accordissimo! Io, comunque, cerco sempre di vedere le cose anche dal lato opposto, come diceva Pippo (sì, proprio l'amico di Topolino): "è incredibile come una discesa vista da sotto sembri una salita", o qualcosa di simile. Continuerò a seguire, mi auguro si vada avanti . Ciao Luca |
| inviato il 30 Ottobre 2014 ore 22:57
Leggendo Landerjack, mi chiedevo perchè sia necessario comunicare in modo originale.... ci sto riflettendo, ma di primo impatto non mi piace che il contenuto del messaggio sia in secondo piano rispetto alla forma, un po' come quando la retorica prevale. Sul punto vorrei che si tornasse. Poi l'altra considerazione in merito a “ Veramente si può imparare sui libri? „ : sui libri che "parlano" di fotografia non si impara a fotografare ma a porsi delle domande sul perchè si fotografa. Non è tutto ma è molto. Seguo con interesse. Un saluto. |
user46920 | inviato il 31 Ottobre 2014 ore 1:47
“ mentre osservavo il paesaggio ero davvero emozionato ed ho pensato che immortalarlo sarebbe stato fantastico .... ma una volta che ho rivisto i miei scatti, bhe nulla di che!! Quindi ho pensato di non riuscire ad essere espressivo. „ Se questo è il nòcciolo della riflessione ..... direi: L'espressività è direttamente relazionata con la tua "visione", ovvero quando sarai in grado di riportare quello che vedi, in una immagine che ti soddisfa, hai quantomeno imparato a fotografare, utilizzando la o le tecniche adatte al risultato: ora sei un Fotografo !!! La "creatività" è un discorso meno tecnico e molto più sentimentale o animale .... che può essere tradotto in parte come "l'occhio fotografico", ma che comprende anche molto di più, che io chiamerei: "una Regìa" dietro la macchina !!! Non so se questo si impara o si possa insegnare .... ma penso che chiunque abbia idee proprie e qualcosa da dire; tradurlo in un liguaggio fotografico "personale", potrebbe anche rivelarsi un percorso divertente |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 9:20
“ soprattutto, realizzando un'immagine che centri il bersaglio, cioè che riesca a trasmettere a chi osserva quello che ci eravamo prefissati „ Ciao Paolo, non ho scritto che la forma debba prevalere sul contenuto, se è emerso questo concetto forse mi sono espresso male, il mio discorso era sempre riferito alla creatività, come valore aggiunto ad un'immagine. La fotografia è un'arte visiva, quindi, secondo me, un certo valore formale lo dovrebbe comunque avere, ma a questo punto è d'obbligo fare una distinzione, parlare in generale non ha molto senso, dipende dal genere fotografico, ovvio che non si può paragonare uno ritratto di Mapplethorpe con uno scatto di reportage di Kapa o una sequenza dei coniugi Blume, intenti diversi che guardano all'aspetto formale in modo differente, quindi forma e contenuto interagiscono a seconda di cosa si vuole comunicare. I libri di fotografia possono aiutare ad imparare a fotografare, per lo meno, come dici tu, a capire perchè si fotografa, e questo è già un gran passo avanti. |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 9:25
“ se tecnicamente si è bravissimi è possibile che comunque le foto scattate risultino banali „ Si |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 9:27
“ c'è anche da dire una cosa...non tutti sono capaci di guardare, l'espressività, il messaggio o quello che volete, non tutti ce l'hanno. „ purtroppo è vero |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 9:36
Come fare a migliorare la creatività\sensibilità\cultura? Investire un botto di soldi in libri autoriali, di qualunque tipo, studiare i progetti altrui, come nascono, frequentare circoli culturali adeguati, leggere testi di studio (gilardi, ghirri, sontag ad esempio) leggere qualche libro all'infuori della fotografia (tipo di psicologia e filosofia), andare a mostre, festival (paris photo, arles, savignano), buttarsi a capofitto dentro l'editoria indipendente (case come phaidon,skira, contrasto sono buone ma vi è un mondo oltre a loro) perchè vi sono libri che sono capolavori, cercare di prendersi qualche fanzine che offrono molto ma a buon mercato. Direi che con questo, una bella botta di fotografia si piglia. Poi come diceva un noto critico di cui mi sfugge il nome, definisce la creatività (senza cultura, fine a se stessa) una merda. Concordo. poi, come ho quotato sopra, non tutti hanno una certa "sensibilità" p.s. fondamentale per la fotografia e per tutta l'arte, è che l'opera deve essere "onesta". bona |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 11:06
Sembrerebbe quindi che il "gusto" sia un misto di dote innata ed induzione. E che se la prima è indipendente dalle nostre facoltà, la seconda è in qualche modo agevolabile.... Fermo restando che bisogna averne la possibilità. Chiaro che, doti naturali a parte, io e Gastel abbiamo avuto opportunità diverse di assorbire arte e cultura. Credo lui abbia avuto davanti opere d'arte che era ancora in culla, io ho scoperto "il bello" da adulto. E poi i $$. La cultura è uno sport costoso. Per fortuna però non c'è solo il librone di Salgado che costa come uno scooter, ma ci sono anche le biblioteche, la Rete, i circoli... @Matteo Fiorelli Sarebbe interessante condividere da qualche parte, magari in "Libri e Riviste di fotografia" il mondo indipendente. Che ne pensi? |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 11:42
condividere cosa? Quello che ho scritto? |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 12:12
nuuuu, ricompongo la frase... Visto che c'è un mondo di editoria indipendente che non tutti conoscono, potrebbe essere un discorso interessante da condividere. |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 14:18
Ah va bene! devo raccogliere qualche nome, appena ho un buon elenco lo posto. Mi ci sto addentrando anche io tutt'ora, ma trovi veramente della gran qualità |
| inviato il 31 Ottobre 2014 ore 14:37
Danilo Montanari Editore è qui della mia zona (romagna) e pubblica diversi libri fotografici. Però siamo forse un po' OT e magari è il caso di fare un nuovo post |
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