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Proporrei proprio una sezione sulle letture dove possiamo inserire brevi commenti o racing così da agevolare chi vuole avere maggiori informazioni o apprendere qualche cosa di nuovo.
Non leggeteli... nessuno di questi e nessuno in assoluto.
Finireste per perdere la vostra individualità all'unico scopo di uniformarvi alla massa. Non ha molto senso farlo.
Ognuno di noi ha una sua personalissima visione della realtà e della fantasia, ed è per questo che nessuno è uguale a nessun altro... almeno finchè non cominciate a leggere libri di questo genere.
Adesso non datemi addosso, è solo la mia personale opinione sulla questione... tutta mia perchè non l'ho letta in nessun libro !!!
Concordo con Onofrio ma spesso si dimentica che più si osserva e più si è informati e meglio si costruisce una propria identità e/o personalità. Catturo luce da diversi anni, prima con l'analogico ed ora con il digitale e più immagini vedo e più imparo. Insomma non si finisce mai ed il bello è proprio questo ! Allora costruiamo una identità e manteniamola ma allarghiamo i nostri orizzonti e non priviamoci del piacere di apprendere ! Ciao !
“ Non leggeteli... nessuno di questi e nessuno in assoluto.
Finireste per perdere la vostra individualità all'unico scopo di uniformarvi alla massa. Non ha molto senso farlo. „
Considerando i dati sulla lettura dei libri da parte degli italiani (tra gli ultimi in Europa) è proprio non leggendo niente che ci si uniforma alla massa.
Nelle pagine di cronaca dei quotidiani leggiamo spesso di crimini efferati ma non per questo snaturiamo la nostra indole di cittadini pacifici e rispettosi della legge. E' sempre meglio sapere che ignorare, sta a noi filtrare le letture con la nostra sensibilità personale, imparare quello che ci può servire e dimenticare il resto.
E' del tutto utopico ritenere che stando alla larga dallo studio e dai libri si mantenga intatta la propria personalità, non contaminata da influenze esterne. Si finisce piuttosto per essere influenzati dalle persone con cui si ha a che fare nella vita quotidiana (e quando uno è ignorantello difficilmente frequenta dei premi Nobel), dai reality e dai talk show televisivi e dalle chiacchere a vuoto che si leggono sul web (comprese quelle che sto scrivendo in questo momento).
Il solo che mi viene in mente, la cui personalità non è stata contaminata da alcuna influenza esterna (perlomeno di origine umana), è Victor, ragazzo che fu allevato da animali selvatici nei boschi dell'Aveyron negli ultimissimi anni del '700. Camminava a quattro zampe ed emetteva solo grugniti e ringhi, però la sua personalità era assolutamente incontaminata, perlomeno fino a quando, nel 1799, fu affidato al dottor Jean Itard che inquinò irreversibilmente la sua virginea individualità. it.wikipedia.org/wiki/Jean_Marc_Gaspard_Itard Da questa vicenda François t*faut ha tratto un bellissimo film: it.wikipedia.org/wiki/Il_ragazzo_selvaggio
P.S. Il sistema di censura automatico mi ha messo un asterisco sul cognome del grande regista francese in questione, è ha pure reso minuscola la "t" iniziale.
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