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Letture







avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 21:26

Di questo cosa ne dite:
Fotografia digitale: i grandi ritratti di Brian Smith ed. Hoepli ?

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 21:35

Proporrei proprio una sezione sulle letture dove possiamo inserire brevi commenti o racing così da agevolare chi vuole avere maggiori informazioni o apprendere qualche cosa di nuovo.

user15476
avatar
inviato il 20 Aprile 2016 ore 21:36

Vilém Flusser




user86925
avatar
inviato il 20 Aprile 2016 ore 21:49

LE IDEE DELLA FOTOGRAFIA di Claudio Marra
recensione libro





user86925
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inviato il 20 Aprile 2016 ore 21:58

OBIETTIVO AMBIGUO di Ferdinando Scianna
recensione libro




user86925
avatar
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:02

Meditazione e fotografia di Diego Mormorio
recensione libro




user86925
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inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:07

Sul guardare di John Berger
recensione libro





user86925
avatar
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:12

Capire una fotografia di John Berger
recensione libro





user92930
avatar
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:13

Non leggeteli...
nessuno di questi e nessuno in assoluto.

Finireste per perdere la vostra individualità all'unico scopo di uniformarvi alla massa.
Non ha molto senso farlo.

Ognuno di noi ha una sua personalissima visione della realtà e della fantasia,
ed è per questo che nessuno è uguale a nessun altro...
almeno finchè non cominciate a leggere libri di questo genere.

Adesso non datemi addosso, è solo la mia personale opinione sulla questione...
tutta mia perchè non l'ho letta in nessun libro !!! ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:25

Concordo con Onofrio ma spesso si dimentica che più si osserva e più si è informati e meglio si costruisce una propria identità e/o personalità. Catturo luce da diversi anni, prima con l'analogico ed ora con il digitale e più immagini vedo e più imparo. Insomma non si finisce mai ed il bello è proprio questo ! Allora costruiamo una identità e manteniamola ma allarghiamo i nostri orizzonti e non priviamoci del piacere di apprendere ! Ciao !

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:31

Non leggeteli...
nessuno di questi e nessuno in assoluto.

Finireste per perdere la vostra individualità all'unico scopo di uniformarvi alla massa.
Non ha molto senso farlo.


Considerando i dati sulla lettura dei libri da parte degli italiani (tra gli ultimi in Europa) è proprio non leggendo niente che ci si uniforma alla massa.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:45

Nelle pagine di cronaca dei quotidiani leggiamo spesso di crimini efferati ma non per questo snaturiamo la nostra indole di cittadini pacifici e rispettosi della legge. E' sempre meglio sapere che ignorare, sta a noi filtrare le letture con la nostra sensibilità personale, imparare quello che ci può servire e dimenticare il resto.

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 22:48

...e se conosciamo possiamo filtrare meglio ...

avatarsenior
inviato il 20 Aprile 2016 ore 23:01

Concordo.

avatarsupporter
inviato il 20 Aprile 2016 ore 23:02

E' del tutto utopico ritenere che stando alla larga dallo studio e dai libri si mantenga intatta la propria personalità, non contaminata da influenze esterne. Si finisce piuttosto per essere influenzati dalle persone con cui si ha a che fare nella vita quotidiana (e quando uno è ignorantello difficilmente frequenta dei premi Nobel), dai reality e dai talk show televisivi e dalle chiacchere a vuoto che si leggono sul web (comprese quelle che sto scrivendo in questo momento).

Il solo che mi viene in mente, la cui personalità non è stata contaminata da alcuna influenza esterna (perlomeno di origine umana), è Victor, ragazzo che fu allevato da animali selvatici nei boschi dell'Aveyron negli ultimissimi anni del '700. Camminava a quattro zampe ed emetteva solo grugniti e ringhi, però la sua personalità era assolutamente incontaminata, perlomeno fino a quando, nel 1799, fu affidato al dottor Jean Itard che inquinò irreversibilmente la sua virginea individualità.
it.wikipedia.org/wiki/Jean_Marc_Gaspard_Itard
Da questa vicenda François t*faut ha tratto un bellissimo film:
it.wikipedia.org/wiki/Il_ragazzo_selvaggio

P.S. Il sistema di censura automatico mi ha messo un asterisco sul cognome del grande regista francese in questione, è ha pure reso minuscola la "t" iniziale.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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