RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Se i grandi fotografi postassero sui forum


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Se i grandi fotografi postassero sui forum





avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2015 ore 17:26

Il critico americano Clement Greenberg, all'inizio degli anni sessanta utilizzava il termine "movimento riduzionista" per il percorso della pittura da metà '800 in poi; percorso che ha coinvolto abbondantemente anche la fotografia (basti pensare a Man Ray) e segnato da "abbandoni progressivi" alla ricerca dell'essenzialità formale. Duchamp, a proposito del suo "Nudo che scende le scale n° 2", dove il titolo è scritto direttamente all'interno del quadro, parla di "uso delle parole come un modo d'aggiungere un colore a un dipinto" e pare che proprio questo concetto del dipingere con la parola sia la chiave per capire l'abbandono della pittura da parte di Duchamp. C'è chi considera il passo successivo, la realizzazione dei "ready made", come un ulteriore avanzamento verso l'assoluta essenzialità, persino più avanti dell'astrattismo geometrico.
Ma geometria, astrattismo o gli oggetti decontestualizzati dei ready made non sono necessariamente dei simboli di comprensione universale. Il problema, quindi, è che queste tendenze hanno portato ad un distacco tra l'artista e il pubblico a cui viene a mancare qualunque tipo di messaggio (che è quello che il pubblico ha sempre cercato nell'arte), oltre al fatto che la ricerca dell'essenziale si presta terribilmente bene anche al gioco di chi in realtà non ha nulla da dire; tanto, chi può riuscire a "sgamarlo" se nessuno comprende più nemmeno le opere di Duchamp?
Il discorso funziona anche per la fotografia; di fronte a certe immagini viene da chiedersi: siamo in presenza di un genio avanguardista incompreso o di uno che non sa più cosa dire, o che più semplicemente ha cannato una foto, ma tanto lui può perché è un "maestro"?
Il fatto che troppi si nascondano alle critiche dietro un generico: "tutto è arte" nasce proprio da questa situazione equivoca (che, beninteso, è comunque figlia del suo tempo!).

PS. Duchamp l'ho portato all'esame di maturità nell'ormai lontano 1976

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me