| inviato il 06 Novembre 2015 ore 14:39
il mio workflow è piuttosto complesso perchè sono spessissimo in mobilità. Ho: un disco in rete su cui faccio bakuppare a timemachine i miei due mac (hd partizionato). ho "bannato tutte le cartelle fotografiche però, salva solo il sistema, la cartella documenti-mail ecc.. QUando torno a casa con un lavoro scarico immediatamente i RAW si due HDD portatili da 2Tb. quando devo lavorare un gruppo di immagini (un evento in genere) le importo su LR su un ssd esterno sony molto pratico poichè tascabile
 Questo non ha problemi di surriscaldamento o urti. e ci lavoro tenendolo appeso al portatile volendo. non "oppone" nessuna resistenza in velocità di elaborazione. la versione da 240 Gb sta sui 170€ circa, ma è ormai insostituibile. Quando torno a casa, direttamente da LR trascino la cartella lavorata sui due HD portatili, mentrre il l'esportazioni Jpg sul SSd interno. Quando questo inizia a riempirsi svuoto tutto su un ultimo HD esterno da 3 Gb che è una sorta di archivio per Jpeg elaborati, film e video. lo attacco una volta al mese. So che probabilmente è laborioso, ma ho la "quasi" certezza di non perdere nulla per strada (letteralmente per strada) Daniele |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 14:59
Perché 3tb ti bastano io ho un'archivio maggiore per cui sono costretto a investire cifre superiori... |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 15:07
basta prenderne 2 o piu... |
| inviato il 07 Novembre 2015 ore 20:48
Preferisco avere tagli più grandi |
| inviato il 07 Novembre 2015 ore 21:29
meglio tanti e piccoli che uno e grande... per una questione di affidabilità pure i G drive costano e ci sono anche grandi prova a vedere www.g-technology.com/ |
| inviato il 07 Novembre 2015 ore 21:31
“ meglio tanti e piccoli che uno e grande... per una questione di affidabilità pure „ non è detto, dipende dall'affidabilità dei dischi di diverso taglio. |
| inviato il 07 Novembre 2015 ore 22:18
“ non è detto, dipende dall'affidabilità dei dischi di diverso taglio. „ Una cosa rimane innegabile, a prescindere dall'affidabilità dei dischi: se si rompe un HD da 2 TB pieno, perdi 2 TB, ma se i 2 TB li spargi su due HD da 1 TB ciascuno e se ne rompe uno, perdi solo 1 TB. Poi, ovvio che occorre anche farsi i conti per il backup dei 2 TB di dati e trovare la soluzione più economica (es. 2 HD da 2 TB che sono la copia uno dell'altro, oppure 2 HD da 1 TB + 1 da 2 TB come backup, ecc.) |
| inviato il 07 Novembre 2015 ore 22:19
il punto è : se va uno non vanno tutti insieme (se i dati sono divisi tra piu hard disk) invece di uno solo |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 7:43
Nas qnap 459L con hard disk wd red da 2 tera. Raid 5 su 3 hd + scorta. |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 8:44
“ partiamo dal problema. perchè un disco si rompe? prima causa: urti accidentali o cadute prima causa: temperatura seconda causa: sbalzi di tenzione o interruzione improvvisa di corrente. „ In realtà le maggiori rotture sono dovute a guasti interni che si verificano senza alcuna causa esterna . Altrimenti i dischi delle server farm dovrebbero essere praticamente immortali... “ Una cosa rimane innegabile, a prescindere dall'affidabilità dei dischi: se si rompe un HD da 2 TB pieno, perdi 2 TB, ma se i 2 TB li spargi su due HD da 1 TB ciascuno e se ne rompe uno, perdi solo 1 TB. Poi, ovvio che occorre anche farsi i conti per il backup dei 2 TB di dati e trovare la soluzione più economica (es. 2 HD da 2 TB che sono la copia uno dell'altro, oppure 2 HD da 1 TB + 1 da 2 TB come backup, ecc.) „ Per me una soluzione simile non è accettabile: la perdita dati a causa di rotture non ci deve essere. Per questo motivo i dischi andrebbero usati in sistemi ridondanti: raid 1 per una copia di dischi o raid 5 per più dischi e se si vuole avere la possibilità di espandere il volume. Ovviamente raid non è backup, quindi è necessario avere anche un backup regolarmente aggiornato del volume raid. |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 10:08
“ il punto è : se va uno non vanno tutti insieme (se i dati sono divisi tra piu hard disk) invece di uno solo „ è un discorso però che va avanti dalla notte dei tempi, ricordo i miei amici ai tempi delle superiori, quando comprai un disco da ben 6.3 Gigabyte. "e se si rompe? quanta roba perdi?". date un'occhiata al primo grafico: www.backblaze.com/blog/hard-drive-reliability-stats-for-q2-2015/ molto meglio un HGST da 4 TB di un Seagate da 3. “ Per questo motivo i dischi andrebbero usati in sistemi ridondanti: raid 1 per una copia di dischi o raid 5 per più dischi e se si vuole avere la possibilità di espandere il volume. „ come dici tu, raid non è backup. Ma un raid secondo me ha senso SOLO se si ha bisogno di accedere ai dati sempre e costantemente, senza nemmeno un momento di "down". Per uno fotografo, anche professionista, è meglio avere un disco di backup e il backup del backup su un altro disco. |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 10:15
@Roby, è una questione di costi e buon senso in base alla proprie esigenze. Per l'uso che faccio io, ormai da quasi dieci anni uso la politica di un HD più il suo backup. Al massimo un secondo HD di backup più piccolo con solo parte del salvataggio (i raw, ma non le elaborazioni). In caso di rottura di uno dei dischi, provvedo subito alla sua sostituzione ed il ripristino della situazione iniziale. Se mi necessita avere più spazio, allora sostituisco il disco principale con uno nuovo più capiente, come ho fatto questa estate quando il disco da 1 TB si stava guastando dopo ben 4 o 5 anni di servizio (forse di più) e l'ho rimpiazzato con un WD Green (il Red è solo un surplus non necessario se l'uso non è 24x7) da 2 TB. I dischi di backup sono rigorosamente HD da 2,5", da 500 MB, 750 MB e 1 TB che collego saltuariamente per fare i miei backup, non solo delle foto. In questo modo, me li posso anche portare via quando in casa non c'è nessuno (c'è sempre qualcuno qui, siamo tre famiglie e una con bambini). Ti garantisco che questa soluzione costa meno della metà di qualunque Nas un po' serio. Certo che se mi vai a prendere un Nas da 200/300€ allora è la sua affidabilità ad essere decisamente inferiore alla mia soluzione, anche perché pur avendo il Nas, devi comunque provvedere ai backup possibilmente con dei dischi esterni che puoi portarti via all'occorrenza. Quindi è ancora peggio. Se vuoi dei Nas affidabili, devi andare su soluzioni che evitino come la peste gli HD Seagate (ormai li montano tutti per default, se li compri con dischi compresi), che, nell'arco di tre anni, ho già sostituito su Nas Iomega/Lenovo, Buffalo e QNAP, fortunatamente si sono tutti guastati nei 12 mesi di garanzia (pensa che affidabilità hanno questi HD!  ). Comunque i Nas hanno senso di esistere, in casa, se il suo uso necessita per più di 12 ore al giorno e devono essere indipendenti, come i Nas con Media Server, altrimenti sono soldi buttati, per me. Avere un Nas da 500€ o più solo per uso casalingo, lo trovo alla stessa stregua di quelli che per fare foto una volta l'anno nelle vacanze con la reflex, si acquistano una 1DX per l'occasione. Certo, ognuno con i suoi soldi ci fa quello che vuole, anche per spendere 600€ o più in un Nas ridondato con Raid 5, magari pure col disco di spare , per metterci il suo Tera e mezzo di foto e qualche film scaricato da fare vedere alla famiglia. Naturalmente IMHO. Giorgio B. |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 10:46
concordo in pieno con giobol. |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 11:52
e poi ci vuole in ogni caso un UPS che protegge da sovratensioni etc su tutto il sistema.... sapete quante cose rovinate per cattiva qualità della corrente? io l ho preso sin da quando ho il pc ad esempio... |
| inviato il 08 Novembre 2015 ore 11:55
“ è un discorso però che va avanti dalla notte dei tempi, ricordo i miei amici ai tempi delle superiori, quando comprai un disco da ben 6.3 Gigabyte. "e se si rompe? quanta roba perdi?". date un'occhiata al primo grafico: www.backblaze.com/blog/hard-drive-reliability-stats-for-q2-2015/ molto meglio un HGST da 4 TB di un Seagate da 3. „ interessante ma sbaglio ho i seagate fanno proprio schifo? |
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