| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:37
“ Alla fine come detto non si inventa nulla e fa le cose per come è stata programmata „ vale anche per il cervello umano: il 99,99% di quello che chiamiamo "inventare", alla fine è semplice rielaborazione, a volte nemmeno troppo complessa, di quanto imparato nel corso della vita. anche il cervello non va oltre le capacità/programmazione che gli consente la rete neurale naturale. Allo stesso modo, anche le AI hanno comportamenti, limiti e istruzioni da seguire. Ma le risposte le "inventano" allo stesso modo con cui le inventa un cervello: rielaborando quanto già presente nella rete neurale. Credi che, in chatgpt, ci sia veramente una riga di codice dove un programmatore ha inserito come rispondere alla domanda "quale è il più famoso condottiero?" |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:38
Ha fatto uccidere un ragazzino? Dove era la famiglia nel frattempo? dove era la scuola? dove erano gli amici? Non e' che in mezza giornata arrivi, parli con una macchina e poi ti uccidi. Forse c'era un malessere gia radicato?. E' la stessa cosa di quando ti dicono che le AI tendono a mentire quando decidi di spegnerle. CINEMATOGRAFIA... HAL 9000 che non vuole essere spento.. ma eravamo negli anni sessanta. Oggi si replica con AI addestrate apposta e a beneficio dei giornalisti in favore di telecamera per scatenare l'HYPE. Esattamente come chi crede che i ricchissimi abbiano piu' soldi. I ricchissimi fanno pagare tutto ai piu poveri. Hanno credito ma difficilmente spendono del loro. Non ho mai visto un ricco inseguire il denaro. Lo gestisce come una partita di bilancio. Ovviamente. Ma di solito insegue il POTERE. Non la cartamoneta. Trova un ricchissimo che possieda una barca, un'auto' una casa... tutto intestato a societa'. Lui ha il potere esclusivo di usarle. Ma non le possiede. Tutte le loro attivita' sono gestite tramite finanziarie, cda e amministratori. Loro hanno il POTERE di decidere ed il cda, ubbidiente, esegue. Ma non intrappolerai mai un ricco con il denaro. Che in fondo e' solo uno strumento, al pari di un cacciavite. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:39
“ l'altro è quello che vogliono spacciare come la panacea per ogni problema.. „ ma quale panacea Gion, è uno strumento che può facilitare enormemente l'uomo in molti ambiti, nient'altro che quello. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:40
Solo che una volta Angor la tecnologia era frutto di studi applicati al problema.. ora non è più così .. è più un sistema di fare soldi al volo.. senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.. e questo internet lo sta spingendo al massimo.. Le conseguenze sono quello che prima era la ricerca.. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:41
Quello Luca in una società di idealisti.. e non è più il nostro caso.. e mi spiace.. ma é così.. ! |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:41
“ vale anche per il cervello umano: il 99,99% di quello che chiamiamo "inventare", alla fine è semplice rielaborazione, a volte nemmeno troppo complessa, di quanto imparato nel corso della vita. „ vai a dirlo a Da Vinci, Edison, Bell, Marconi, i fratelli Wright o ad un qualsiasi bambino “ Credi che, in chatgpt, ci sia veramente una riga di codice dove un programmatore ha inserito come rispondere alla domanda "quale è il più famoso condottiero?" „ alla base è proprio cosi |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:47
“ @Angor Il benessere e il progresso sono iniziati in modo sensibile dopo l'avvento della tecnologia. Non è un caso. Ad oggi non esiste un modello di progresso senza tecnologia a supporto. Senza tecnologia, saremmo ancora a passare la vita a zappare terra e intrecciare a mano vestiti, con la prospettiva di vedere morire 4 o 6 figli prima di noi. Per la cronaca, credo che ben pochi frequentatori di questa discussione sarebbero ancora vivi. Lo dico sempre anche io e questa è proprio la maggior controprova che l'accoppiata progresso-soldi hanno generato il benessere in cui viviamo. Senza il famoso "dio denaro", tanto disprezzato, avremmo ben poco di quello che abbiamo ora. E sono cosciente che parlo in 1a persona plurale, perchè mi riferisco a "noi" e non ad "altri" meno fortunati. „ La nuova Santissima Trinità: Benessere, Progresso, Tecnologia. Per me sono entità a se stanti ben distinte, riflettendoci sopra a mente scevra, una per esistere potrebbe benissimo far a meno dell'altra. Ma veniamo al dunque: nel mio mondo immaginario al nascere di un nuovo problema si cerca di risolverlo creando gli strumenti adatti, chiamiamola tecnologia. Risolto l'inghippo ecco che si vorrebbe farlo più velocemente, con meno spesa, meno manodopera, più guadagno eccetera. Giunti che fummo si presenta un ulteriore disguido: per migliorare il prodotto serve pecunia e per procurarla bisogna produrre e vendere di più. A chi vendere? A più persone possibile facendo in modo che l'iniziale problema riguardante un tot di persone vada ora ad interessare la moltitudine. Quindi in questo caso la tecnologia ci viene incontro solo per risolvere difficoltà che probabilmente non avremmo mai avuto senza. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 13:56
Sono d'accordo Ettore ! Una cosa positiva è che almeno l'argomento suscita discussione.. speriamo sia così anche nei massimi sistemi.. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 14:15
Una domanda semplice terra terra viene spontanea: Nel prossimo ventennio l'intelligenza artificiale in quale direzione si dirigerà in fatto di impiego e disoccupazione? Tenendo coto che il numero dei terrestri per ancora parecchi anni è destinato a crescere salvo qualche virus sterilizzante. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 14:19
Verso l'eutanasia.. Saro .. ? |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 14:22
“ Nel prossimo ventennio l'intelligenza artificiale in quale direzione si dirigerà in fatto di impiego e disoccupazione? „ tra 20anni te lo faccio sapere |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 14:22
“ @SaroGrey Una domanda semplice terra terra viene spontanea: Nel prossimo ventennio l'intelligenza artificiale in quale direzione si dirigerà in fatto di impiego e disoccupazione? Tenendo coto che il numero dei terrestri per ancora parecchi anni è destinato a crescere salvo qualche virus sterilizzante. „ Credo si dirigerà nella direzione dei viaggi organizzati, c'è la possibilità diventi un settore molto remunerativo. Spiace per gli scafisti. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 14:43
mah, si apriranno nuove opportunita' di guadagno. Certamente un certo tipo di lavoro diminuira'. Non ci saranno piu' gli impiegati che timbrano documenti, spariranno i bancari allo sportello, spariranno i bancomat. Ma esisteranno forme di commercio impossibili oggi. Del resto internet ha eliminato i distributori rigidi (negozi fisici) ma ha spinto moltissimo i distributori fluidi (consegna a domicilio). Ogni commesso di negozio fisico e' stato sostituito con una decina di addetti alla consegna. La proporzione uno a dieci e' conseguenza del fatto che un commesso quando ha finito un cliente ne serve un'altro. Il Rider ad ogni servizio deve aggiungere il tempo di percorrenza e ritorno. Per cui per consegnare lo stesso numero di prodotti servono piu' addetti (pagati dal consumatore finale, che pero' risparmia i costi di andare lui stesso fino al negozio e ritorno) |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 15:24
@Salt Essendo un pò lungimiranti si intravede la possibilità di usare la guida autonoma, i droni, e via dicendo. Ora bisognerà trovare un lavoro per tutti gli attuali addetti alle consegne. |
| inviato il 12 Novembre 2025 ore 15:50
“ Da Vinci, Edison, Bell, Marconi, i fratelli Wright „ a parte da vinci, che comunque attingeva dalle conoscenze acquisite, senza le quali non avrebbe potuto far nulla, gli altri li ricordiamo solo perchè sono stati i primi ad arrivare ad un risultato a cui stavano arrivando tantissimi altri loro colleghi. E se tutti stavano arrivando nello stesso momento, c'è una ragione: le conoscenze acquisite che hanno permesso ai wright di costruire il loro trabiccolo, le hanno avute quando sono state disponibili. L'unica attuale differenza in termini di "prestazioni" della AI rispetto al cervello, è che la AI al momento è programmata, ma meglio sarebbe dire "educata" a comportarsi in un certo modo e con finalità decise dall'uomo. Mentre il cervello umano nasce con altre priorità finalizzate ad un generico "star bene". Per poter capire realmente le potenzialità di una AI, dovremmo averne una senza blocchi o limiti preimpostati sul *come* ottenere i suoi fini. Quello che trae in inganno è che, al momento, le AI sono effettivamente limitate a svolgere un compito ben preciso e oltre quello non possono andare. Ma *come* lo svolgono non ha nulla a che vedere con il funzionamento deterministico di un normale codice di programma. |
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