| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:03
Quindi tu vorresti riprodurre un gran coda o un organo a canne a casa tua? Intendo fedelmente. Okey Maria io esco!. |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:07
Juan Luca , rileggi i tuoi post, tu hai chiesto : Che strumento suona sotto i 90 htz?. Non : che strumento vuoi riprodurre a casa tua? Saluta Maria |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:10
Avresti indubbiamente superato l'esame da Ufficiale Carabinieri. |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:12
Anche l'arpa scende molto in basso. Il punto e- che una corda o un pianoforte hanno una frequenza di base che e- bassa, ma la timbrica e- determinata da frequenze piu alte. Certi pezzi cambiano totalmente aspetto se ascoltati con impianti in grado di riprodurli. “ Un woofer da 8" non scende sotto i 60-70 Hz a -3 db, ma se tu mi dimostri il contrario, con un mobile di piccole dimensioni „ il Celestion li fa conun paio di coni da due pollici, per esempio. Ma e' ovvio che la via piu pratica e' un subwoofer e woofer che tagliano belli alti. Ovviamentenegli impianti economici si gonfiano i bassi per poter sentire cio' che un altoparlante fatica a riprodurre. Si fanno accordi e si fa risuonare la cassa per portare un minimo di pressione in piu'. (nell'HIFI si cerca pero' di non distruggere il suono) Ma non e' di questo che stavo parlando.. Stavo dicendo che le alette posteriori possono servire per fasare meglio la riflessione della parete posteriore (che se ad angolo) puo' spingere il basso su anche di sei db.. |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:18
“ Avresti indubbiamente superato l'esame da Ufficiale Carabinieri. „ É stato meglio non essere ammessa, non sono una da regole e "sissignore!!!!!" I vecchiacci litigano, ma sempre senza produrre nulla, ormai nemmeno il viagra... |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:37
manno.. non litighiamo... sei tu che semini zizzania. il progetto ce l'hai... poi se aggiungerci o meno due alette si vedra' |
| inviato il 26 Aprile 2025 ore 23:40
Non lo voglio quel coso aperto!!! Muovi le chiappe e tira fuori una cosa decente, o sei buono solo a chiacchierare? P.S. É chiaro che scherzo, non per il coso di enrico, è un cesso!!! |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 9:04
Buongiorno e ben trovata Julia. Faccio qualche osservazione, con la premessa solita che non esistono, almeno secondo me, soluzioni giuste o sbagliate, ogni 'disegno' ha pregi e difetti Nella parte IV della discussione pag.11 ci sono le caratteristiche del vifa. Vi ho allegato per i due sistemi più classici (sealed/vented) una tabella ed un confronto di risposta (anche del transitorio). Purtroppo quel woofer, dalle caratteristiche molto comuni, (il ciare hw202, beyma 8br40n....) richiede almeno dai 30 ai 50 dmc per fornire una risposta sufficientemente estesa in bassa frequenza da poterlo considerare un diffusore completo e non un altro monitor. In assenza di tale volume uno qualsiasi degli allineamenti compreso quello proposto da Enrico richiede un'assistenza elettronica. I diffusori elettronicamente assistiti, in parte discussi da Luigi (nel settore hi-end), possono compensare le caratteristiche del progetto carenti per vincoli imposti al disegno. Nella forma più semplice senza elaborazione digitale si tratta di disegnare un filtro 'stretto' che equalizzi la risposta 'gonfiandola' ove serve. Tutto ciò non è indolore. Infatti la prima cosa da notare è che l'equalizzazione aumenta l'escursione proprio ove è già piuttosto grande, tipicamente alle basse frequenze dove è localizzata la frequenza di taglio dello schermo acustico, e su questo punto avevamo già fornito qualche spunto di riflessione parlando del box chiuso. Ci sono almeno tre strade percorribili dal mio punto di vista. Prendere il progetto di Enrico e lavorarci un po' con l'elettronica, o anche accettarne l'estensione di risposta che il disegno fornisce. Separare i componenti, due piccoli monitor 2 vie, e i vifa solo in un ristretto range per le frequenze più basse in soluzione di almeno 25dmc accoppiati e pilotati dai 2 canali dell'amplificatore, o R+L nella forma 'attiva'. Costruire un diffusore con idoneo volume per il sistema di schermo acustico scelto (selaed, open back, ported e combinazioni come linee di trasmissione etc.) Dato il vincolo sulle dimensioni che mi pare sia fondamentale per te le prime due soluzioni sono forse le più interessanti. Faccio un'osservazione ulteriore. Hai tra le mani un woofer con fs di 25Hz, cedevole, cms 1.88mm/N. E' un basso. Perché mandarlo in gamma media ? p.s. poi metto la risposta del filtro di Enrico |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 9:09
Io sono d'accordo con Fabio Fantasma 77. Dopo che sarai passata tu, aggiornerà il Nick. Non si può emulare qualcosa facendo passare tutto in un canale troppo stretto. Sono per la separazione. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 11:30
Buongiorno, un grazie a Fabio che mi ha fatto notare che nel disegno non avevo inserito la parte riguardante l'equalizzazione del segnale necessaria a compensare i limiti del dipolo, l'ho aggiunta, è un semplice filtro a 6db/oct. Io so che quel progetto, come tutti, ha molti limiti, ma se si "pretende" un piccolo ingombro, intorno a 15 lit o meno, non ci sono altri sistemi, almeno io non ne conosco altri. Io avevo proposto alla fata un sub utilizzando i 2 vifa, che sono dei woofer con una risposta abbastanza estesa verso l'alto, a differenza degli RCf utilizzati nei suoi monitor, che sono dei mid-basso, ma non ne vuol sapere. Se voi ci riuscite, sarete in odore di santità da vivi. Poi, e vado a nascondermi, il papà le ha portato due celestion ditton 110, che sono delle ottime casse, ed anche piccole, che ho revisionato, ma ormai : " voglio le casse con i vifa e gli audax e basta!!!!" |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 11:37
allora... Concordo con Fabio in QUASI tutto. Il mio unico appunto e' che la cassa non lavorerà in uno spazio perfetto. Esiste una via per far lavorare il woofer in basso anche in cassa piccola? Se poniamo come condizione iniziale di farla lavorare in una stanza piccola e di posizionarla alla giusta distanza dai muri, io credo si possa ridurre il volume della cassa e, sopratutto l'area del pannello frontale in maniera drastica. Innanzitutto giusta l'idea di una cassa piatta ed aperta dietro. Ma.. A questo punto.. Perche' non decidere di posizionare la cassa ad una trentina di cm dalla parete, spostare la gola di accordo e l'altoparlante sulla faccia posteriore, quella rivolta verso il muro? In questo modo léeffetto del reflex unito alla riflessione della parete molto ampia, aumenterebbe la risposta alle frequenze basse. In pratica sé come se utilizzassimo una tromba ripiegata senza doverla costruire davvero. Sulla parete si potrebbe applicare un pannello semipermeabile per spegnere le frequenze indesiderate. Il tweeter invece resterebbe centrale coassiale al woofer ma rivolto verso il centro della stanza. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 11:42
“ Innanzitutto giusta l'idea di una cassa piatta ed aperta dietro. „ Giusta per chi? Non per la "padrona" |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 14:05
Breve riepilogo di un "progetto" ormai morto 3 tecnici, (?)uno produce solo numeri e tabelle, uno solo chiacchere e distintivo, ed uno, più pratico, che però non vuol capire che il suo "bipolarismo" non mi va, io sono per il proporzionale! Ho 2 woofer del ... e due tweeter, dello stesso organo sessuale, siete capaci di tirarci fuori qualcosa di decente, non particolarmente ingombrante e soprattuto "reale", non parole, parole parole...? Se si, battete un colpo, se no, tiratevi un colpo ... all'inguine, che non sentirete dolore Le Ditton sono ottime, sopratutto in relazione alla fascia di prezzo ed agli ingombri, le metterò in camera da letto, appena la matriarca sloggerà. Mi mancano i diffusori per lo studio. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 14:18
Vabbe'. Ti faccio uno schizzo.. |
| inviato il 27 Aprile 2025 ore 14:22
Ancora devi farlo!? , è da mesi che chiacchieri, sicuro d'esser svizzero e non parlamentare della repubblica? |
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