| inviato il 07 Aprile 2025 ore 8:58
Io credo che il PC te lo esponga fra le risorse di rete senza far nulla... ma non ho mai provato e sono su Windows, quindi potrei anche sbagliarmi. @Salt Perché hai sempre agito come noi: se non ci fai caso all'inizio con le selezioni giuste durante l'installazione e non prendi provvedimenti subito al primo avvio per togliere la paccottiglia, poi diventa una rottura di scatole inenarrabile. |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 9:03
con wintoys hai un unico strumento che fa tutto, ha anche un tab dedicato alla privacy dei nuovi servizi che puoi disattivare. Il problema nelle installazioni e di fare sempre next next next senza leggere bene |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 9:06
“ fare sempre next next next senza leggere bene „ Ormai lo si può fare con Gimp, Irfanview, Notepad++ e poco altro ancora... |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 11:20
“ Tutto levato dopo 5 minuti dal primo avvio. „ Idem. Non che Win11 mi faccia impazzire rispetto a Win10. Ma va bene |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 12:27
Sull'invasività, la profilazione dell'utente e tutto quello che concerne la privacy dovremmo aprire un dibattito "laico" e senza pregiudizi conservando la volontà di non voler imporre le proprie convinzioni, ma credo che piattaforme come i forum, i social e in generale le piazze virtuali incentivino la polarizzazione del pensiero e lo scontro piuttosto che il contrario; aggiungendo alcune variabili come gli interessi economici miliardari dietro la profilazione, diventa pressoché impossibile mantenere il dibattito dritto sui binari. Linux da questo punto di vista garantisce, per ora, un approccio molto più conservativo anche se non sono mancati motivi di preoccupazione derivanti dalle scelte di alcuni sviluppatori. Microsoft da anni ha intrapreso la strada della profilazione degli utenti, le opzioni per ridurla sono, a mio modo di vedere, insufficienti. Parlo di Microsoft perché Office che viaggia "in chiaro" sul cloud è roba loro, così come Recall e tutto l'ecosistema dei servizi basato su account e abbonamenti; Google fa lo stesso così come altre compagnie. Ad oggi le alternative sono poche, richiedono più competenza e offrono, secondo me, applicativi non sempre all'altezza della contropartre. Ma questo è lo stato dell'arte, nulla vieta di pensare che la situazione possa pure peggiorare Servizi cloud gratuiti e criptati E2E non ci sono, perché per mantenerli in funzione devono leggere i tuoi dai e rivendere le analisi fatte sui di essi. Gli unici criptati E2E che conosco, a pagamento, sono Sync.com e Proton. |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:47
Wazer quello che dici è corretto, ma tra i vari data breach, I vari cookie a cui molti cliccano su accetta tutto (spesso fatto a posta complicato per rimuovere i facoltativi), mantenere un po' di privacy è complicato. |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 19:18
Si ma è complicato proprio perché il rapporto tra utente e big tech è asimmetrico e molto sbilanciato. Quello che possiamo fare, anche impegnandoci a leggere le clausule e cliccare dove serve è solo in minima parte influente, dato che è volutamente realizzato per favorire la profilazione e ingabbiare l'utente nel proprio ecosistema. Lo stand alone sta scomparendo, così come la proprietà dei beni acquistati, finché si potrà userò le alternative accettando in certi casi anche i limiti. |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 19:31
E poi ci si abitua a tutto. Facendo un esempio diverso, ieri abbiamo rinunciato a comprare i biglietti per una manifestazione, dove l'unica possibilità per comprarli era passare per la piattaforma online visto che anche andando nei punti vendita sempre per quel "software" gli operatori dovevano passare. In pratica sul sito scrivevano che i biglietti non erano nominativi, ma per comprarli avremmo dovuto fornire tutti i nostri dati: nome, cognome, telefono, mail, codice fiscale! Facendolo per conto nostro avremmo dovuto creare un account sempre fornendo tutti i dati. E per finire, bisognava accettare le norme sulla privacy in cui erano messe insieme (prendere tutto o lasciare) sia quelle necessarie all'espletamento della pratica, sia la profilazione marketing, con la postilla che poi sarebbe stato fattibilie in qualsiasi momento modificare tali impostazioni. Abbiamo rinunciato ma vedo che è una piattaforma che ormai gha preso piede e di biglietti ne vendono a vagonate. |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 19:40
“ bisognava accettare le norme sulla privacy in cui erano messe insieme (prendere tutto o lasciare) sia quelle necessarie all'espletamento della pratica, sia la profilazione marketing, con la postilla che poi sarebbe stato fattibilie in qualsiasi momento modificare tali impostazioni. „ Il problema non è quanto sopra, è questo. Perché io i dati te li posso anche dare, ma mi devi dare la chiara opzione di non poterci fare niente eccetto quello che strettamente devi. Io sto alla larga anche da molti siti che hanno policy sui cookie troppo ingannevoli o complesse (il massimo che posso tollerare sono i 3 bottoni "accetta tutti", "accetta solo essenziali", "rifiuta tutti"). |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 19:50
su un sito l'accetta solo essenziali non c'era, bisognava configurali a mano vedendo una lista infinita di utilizzi uno schifo |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 19:53
Esatto Murphy, quando vedo quelli io faccio un bel ctrl+w e festa finita! |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 21:56
Personalmente quando facevo il tesoriere avevo due laptops. Uno a casa per controllare i flussi bancari ed uno in ufficio. Il grande vantaggio di Win era Excel che andava velocissimo e praticamente per tutte le mie analisi era formidabile. Altro software eccellente era quello per collegarsi ai vari Istituti. Per il resto però Mac è stato per me la soluzione finale. Ora avevo visto un laptop i5 ssd 512 e 16 gb ram in black Friday con win 11 pro. Pensavo meglio ora è anche aggiornato. Dopo un mese di rotture di gabbasisi basta ed ora va come una spada. Ho ancora piccoli ritocchi ma sono al 99%. Il Mac Mini lo vede ed anche l'Imac. Sto cercando ora un software per la ricerca tipo Sherlokk di Mac. Qualcuno ha suggerimenti? C'è qualche linuxista? Grazie |
| inviato il 07 Aprile 2025 ore 22:04
Sherlock non esiste più ... Ora c'è altro che ricerca nel file system del Mac. Io credo ti troverai benissimo con la ricerca integrata nell'esplora file di Linux. |
| inviato il 08 Aprile 2025 ore 7:51
Grazie Blackbird. Sherlokk in realtà esiste per Mac a pagamento ed è formidabile. Purtroppo non c'è per Linux. Sto cercando delle alternative di ricerca anche di parole internamente al laptop. |
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