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Quale fattore si esalta, nel ritratto, fotografando un'emozione ?


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avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:20

Se per caso non l'hai letto, cerca "La maschera e la faccia: la percezione della fisionomia nella vita e nell'arte" di Gombrich (in "Arte, percezione e realtà", www.einaudi.it/catalogo-libri/arte-e-musica/arte/arte-percezione-e-rea ). Penso possa dare alcuni spunti interessanti.

EDIT: in inglese lo trovi anche qui: archive.org/details/artperceptionrea00ehgo .

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:21

RobBot hai totalmente ragione, ma io mi riferisco al cogliere espressioni, si tratta di scegliere a cosa dare più importanza. È una cosa non esclude l'altra, perché supponendo di fare foto al parco, puoi fare delle belle foto inquadrate bene e qualche scatto inquadrato male ma cogliendo espressioni migliori.

Un colpo al cerchio e uno alla botte ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:28

Ironluke, colazione abbondante offerta, un sabato mattina a Bologna. Ne ero ignaro e lo guardo immediatamente !
Grazie mille !

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:33

anche io sono a Bologna... facciamo colazione alla romana? MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:40

Franco, sei ospite mio, non questo sabato ma il prossimo, alla Pasticceria Santo Stefano, dove sono di casa, fino alle 8:45. Grazie !!!!!

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:49

Ironluke, colazione abbondante offerta, un sabato mattina a Bologna. Ne ero ignaro e lo guardo immediatamente !

Se passo da quelle parti, con molto piacere! Tra il resto, proprio in tema di espressioni del viso, ricordo che a un certo punto Gombrich cita una sua amica fotografa con una frase di certo un po' iperbolica che però ho sempre trovato particolarmente suggestiva.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 13:52

Grazie, Ironluke !!! Ci conto.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 14:02

Peppe Cancellieri ha scritto:

Fotografarle a loro insaputa, questa è la risposta.


e questo, in genere, è il mio modo d'agire

però...

Come è vero che -personalmente- cerco di cogliere un'espressione che sintetizzi il carattere del soggetto, il problema è che il ritratto è pur sempre un'interpretazione personale della persona che stiamo riprendendo, che potrebbe non rispecchiare la natura reale della stessa.

Esemplifico: immaginiamo di fotografare una persona che non stimiamo e che consideriamo uno 's_tronzo', indipendentemente dal fatto che questo nostro punto di vista sia reale o no, l'immagine che andremo a riprendere sarà congruente con questa nostra opinione; con i risultati conseguenti.

Un esempio di questo fenomeno sono le foto dei vari politici di tutte le ideologie che vengono pubblicate...

Perciò, a mio parere, il ritratto non è una scienza esatta come potrebbe essere lo still life, sfortunatamente richiede una forte empatia col soggetto che non è facile da raggiungere, in sostanza è veramente un'arte molto delicata, legata alla sensibilità del fotografo ed alla sua capacità di rapportarsi col soggetto.

Ragionandoci, penso che sia per questa ragione che anche io preferisco fotografare ad insaputa del soggetto.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 14:04

Francamente, StefanoFerioli, penso che il tuo problema sia analogo al mio e cioè interpretare il linguaggio visivo che stimoli in chi GUARDA le emozioni che tu senti mentre SCATTI e che non è affatto detto che siano quelle che prova il soggetto.
Si tratta di una comunicazione non verbale in cui i parametri di decodifica sono in parte standard (pensa alla bocca con gli angoli in alto che espime gioia, mentre con gli angoli in basso esprime tristezza, solo per fare un esempio) ma in parte direttamente collegati al vissuto individuale di chi guarda e che, in linea di massima, è sconosciuto a chi scatta.

Non è detto che siano necessariamente tratti riferiti o riferibili alla persona, cioè non è detto che siano tratti fisiognomici, anzi, quelli più forti e che penetrano di più in chi guarda non sono riferiti o riferibili al soggetto, ma al contesto in cui collochi il soggetto, ad una atmosfera o situazione.

Non credo che gli scatti "rubati" abbiano a che fare con questo discorso.
Lo scatto "rubato" ha a che fare con la spontaneità, ma nessuna delle grandi fotografie dei grandi maestri era spontanea, non dimentichiamolo mai e superiamo certi stereotipi un po' troppo venduti per verità.
Nessuna grande foto è nata per improvvisazione, mai.
Più unoo scatto è simbolico, più è frutto di preparazione.

In altre parole, le emozioni nascono invece da una connessione a quattro: soggetto ripreso-contesto/atmosfera-fotografo (taglio, luce, composizione)-soggetto finale (come vive ciò che vede sulla base del suo vissuto personale).

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 14:25

Henry62, giunti a codesto punto, della bella riflessione che hai esposto sopra, penso di dovermi soffermare per farmi uno schemino tra emozioni/stato del fotografo e quelli del soggetto ripreso.
Tuttavia, seguendo il buon MaxBottax, autore di ritratti meravigliosi a magnifiche donne, sarebbe opportuno forse chiedergli quanto conti la connessione tra i due protagonisti (fotografo e soggetto).

Sullo scatto "rubato", siamo tutti concordi:

Si immortala al meglio delle condizioni un'espressione visiva che ci ha colpito.

Giusto ? Grazie mille e colazione offerta pure a te.
Mi toccherà organizzare un brunch collettivo a Bologna.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 14:57

@StefanoFerioli: sono andato a vedermi il portfolio di MaxBottax che hai citato e che non conoscevo e devo dirti che di emozioni ne vedo poche in quei pur splendidi ritratti di magnifiche fanciulle, al punto che condivido un mio personalissimo e opinabilissimo parere:
il livello delle emozioni nell'osservatore sono inversamente proporzionali alla bellezza e al grado di scopertura (nudità) del soggetto ritratto, in particolare se si innescano meccanismi di sessualizzazione del soggetto nell'osservatore.

Fotografare una splendida fanciulla o un bellissimo uomo giocando sui fattori fisici e sessualizzanti, senza entrare nel merito per ovvi motivi delle percezioni individuali, è un po' un voler vincere facile.
Parliamoci chiaro: con certe modelle la foto viene da sola, quasi indipendentemente dal coinvolgimento del fotografo.

Qui sta il punto: secondo me una foto trasmette emozioni se e solo se il fotografo è emotivamente coinvolto!
Uno scatto ci trasmette le emozioni del fotografo mentre scatta, NON del soggetto!

E' questo che volevo sottolineare come enorme differenza concettuale e operativa, a mio parere, con la tua questione di partenza in cui ponevi il soggetto alla base delle emozioni.

Il soggetto è solo uno dei fattori comunicativi che il fotografo deve padroneggiare e gestire, fra i mezzi comunicativi che ha a disposizione, per tradurre in immagine il suo sentire.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 15:11

Henry62, le tue ultime tre righe qui sopra scritte le prendo gentilmente come epiche e, riguardando quindi il primo libro che mi è capitato sotto agli occhi, qui a casa, di Lee Miller, debbo ricredermi su di una serie di ragionamenti che avevo fatto e te ne ringrazio ancora.

Connessione + trasposizione fotografo/soggetto.
Soggetto fotografato = mezzo/veicolo di trasmissione della emozione volutamente trasmessa allo spettatore.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 15:27

Uno scatto ci trasmette le emozioni del fotografo mentre scatta, NON del soggetto!


Beh, dipende, a volte è verissimo: ovviamente il fotografo ci mette sempre del suo e a volte molto, ma prova a pensare a certi attori. Faccio un esempio: Hilary Swank, la puglilatrice di Million Dollar Baby. Ha un sorriso che quando lo vedi i tuoi neuroni specchio si mettono a fare la ola. Se una sua foto trasmette qualche emozione a qualcuno (e credo che accada) è difficile pensare che l'emozione venga dal fotografo, viene soprattutto da lei.

avatarsenior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 15:36

@Stefano Ferioli: se vuoi condividere i tuoi ripensamenti, penso che sarebbero utili a tutti come spunto di riflessione.

avatarjunior
inviato il 07 Aprile 2025 ore 15:41

Perché tu forse ti limiteresti a scattare mentre sorride.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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