| inviato il 12 Marzo 2025 ore 23:56
si.. non e' una novita' che i parchi siano offlimits... |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 1:59
“ Il denunciato invece di leggere il regolamento del parco si sarà' documentato altrove „ Quel parco è zona rossa, non devi leggere nessun regolamento del parco. Devi andare sul sito dflight e vedere se si può volare e a che altezza. Li non si può volare perché zona rossa, ecco perché anche la denuncia penale. Il problema sono le persone incoscienti che non conoscono il regolamento europeo e credono che i droni sono dei giocattoli. Poi però ci si mette pure lo Stato e gli interessi privati, ad esempio in zona San Salvo é spuntata una grande zona rossa, se 2+2 fa 4 è perché li c'è Amazon che sta iniziando a consegnare con i droni. è vero comunque che volare con il drone sta diventando sempre più difficile. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 3:51
Se devi effettuare riprese o foto professionali , quantomeno devi avvisare, se il luogo è particolare o d interesse probabilmente ti chiederanno dei soldi, o come ha scritto qualcuno prima ti possono negare il consenso in caso non vogliano essere associati a un marchio o altri in caso di pubblicità. I parchi è una rottura la Zona rossa ma capisco il motivo di base evitare l affollamento dei "volatori della domenica" . |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 4:27
“ Quel parco è zona rossa, non devi leggere nessun regolamento del parco. „ Io lo cerco, lo leggo e scopro che esiste un prezzario con esclusioni e scontistica ed addirittura un modulo di richiesta online. Se vado in un luogo la cui fruizione e' regolamentata, ritengo sia opportuno conoscere i limiti imposti alle mie azioni. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 5:58
"si.. non e' una novita' che i parchi siano offlimits..." È una diceria, non una novità. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 7:06
Leggete l'art. 3 del regolamento regolamento (prezzario) citato sopra e vedrete che noi fotoamatori siamo liberi di fotografare. Il prezzario si riferisce chiaramente a riprese a scopo professionale. Certo che non bisogna fare i furbi. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 7:27
Fanno parte delle esclusioni. Per i droni invece www.pngp.it/sorvolo-drone Poi se necessario c'è l'ENAC. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 7:57
“ Io lo cerco, lo leggo e scopro che esiste un prezzario con esclusioni e scontistica ed addirittura un modulo di richiesta online. Se vado in un luogo la cui fruizione e' regolamentata, ritengo sia opportuno conoscere i limiti imposti alle mie azioni. „ Quel prezzario è riferito ad immagini professionali come può essere uno studio cinematografico, televisivo o giornalistiche. Ma l'autorizzazione in zona rossa la deve dare sempre Enac ( ente preposto in Italia per l'attuazione del regolamento Europeo sui Droni UAS) per il sorvolo, il Parco può rivalersi per uno sfruttamento d'immagine a scopo di lucro. Per gli amatori in Zona rossa non si può mai volare. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 8:11
“ ma chiedere soldi per riprese a terra è legale? „ Ritornando al quesito originale, Si è legale. In Italia siamo il paese dei furbetti, ovviamente si deve lucrare su tutto e gli amministratori, con regolamenti specifici, trovano ogni modo per fare cassa, almeno li utilizzassero per il bene comune, invece in troppi casi sfruttano il ricavo del bene pubblico per fini "personali" e poi ci ritroviamo con mille cause ( anche se con la nuova legge dove hanno tolto l'abuso d'ufficio si sono fatti un mega regalo ). Poi se tu quelle immagini le tenessi nel cassetto di casa, nessuno potrebbe venirti a reclamare nulla. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 8:13
Per immagini a scopo di lucro la cosa è sempre esistita e sempre esisterà, possono farlo ed è legale. Un distinguo andrebbe fatto, da chi capisce di più in materia, per immagini scattate a scopo personale: non mi ci addentro. Ma riguardo le foto a scopo commerciale, esistono divieti, e non solo per i parchi, anche per interni, edifici e opere d'arte. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 8:35
“ Ma l'autorizzazione in zona rossa la deve dare sempre Enac ( ente preposto in Italia per l'attuazione del regolamento Europeo sui Droni UAS) per il sorvolo, il Parco può rivalersi per uno sfruttamento d'immagine a scopo di lucro. „ L' ENAC sul suo sito istituzionale scrive cosa diversa. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 9:45
Meno male, a Milano ci mancano solo i droni a rompere le palle |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 9:57
“ L' ENAC sul suo sito istituzionale scrive cosa diversa. „ Premesso quanto sopra, quando richiesto dall'ente gestore del parco, Enac provvede a far pubblicare sulla piattaforma D-Flight eventuali restrizioni di spazio aereo per le operazioni con UAS. Alla luce di quanto sopra, sono proibite al sorvolo solo quelle aree in corrispondenza dei Parchi il cui divieto è stato approvato dall'ENAC ed è quindi stato pubblicato sulla piattaforma d-flight. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 10:09
Comunque, già trenta anni fa. Il parco sanzionava i fotografi amatori e non che facevano fotografia professionale (ossia vendevano le foto). Erano stati sanzionati persino alcuni guardiaparco alle loro stesse dipendenze. Del resto oramai neppure più le vigne puoi fotografare e pubblicare. Tocca pagare diritti. E' una follia attuale tutto e' in vendita . Tutto ha un prezzo, ma nulla ha davvero valore. |
| inviato il 13 Marzo 2025 ore 10:17
Siamo il paese delle restrizioni quando fa comodo, dove però c'è chi appende pubblicità per ripetizioni (ovviamente in nero) all'interno delle scuole e nessuno fa nulla, dove il libero professionista che non ha incassato la fattura dal cliente non può fare praticamente nulla, ma se fotografa un fiore al parco viene multato. |
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