| inviato il 09 Marzo 2025 ore 10:32
Bisognerebbe anche avere la padronanza della lingua italiana prima di poter esprimere dei concetti di spessore. Un termine (anche se a valore assoluto) assume un significato differente rispetto al contesto in cui viene utilizzato, al tono ed a circostanze specifiche. L'Autore ha espresso in maniera chiarissima (e condivisa da chi si cimenta nella fotografia) quale differenza intende. Credo che capiti a tutti di fare "belle" foto e poi riguardarle con una nuova acquisita maturità e definirle "non buone". Il termine "buono" utilizzato in questo contesto specifico ha una valenza ben superiore al termine "bello". Significa che l'immagine al di la dell'aspetto prettamente "estetico" (il bello) soddisfa anche tanti altri parametri, riassunti nel termine "buono". Una "buona" fotografia risolve tante funzioni: racconta una storia, documenta con semplicità, lascia intuire elementi non presenti, prolunga la fase di lettura, incuriosisce, stupisce ad ogni visualizzazione anche successiva, emoziona ecc.. ecc... ecc.. “ Io sinceramente la trovo molto snob, saccente e fastidiosa. „ Purtroppo, e per fortuna, la comunicazione fotografica è tutt'altro che DEMOCRATICA e non accettarlo significa non riconoscere i propri limiti. C'è gente che fa BUONE foto (e serve tantissimo per farle: cultura, capacità, studio, talento, esperienza) e poi ci sono tantissimi che fanno BELLE foto. Basta una FF con una bell'ottica aperta corredate da una bella modella e non mi spingo nemmeno alla bella luce perchè tanto con un bello sfocatone ad alti iso senza grana, come piace a tanti qui, manco quella serve. E' un discorso snob? Non mi sembra proprio, lo ripeto è un ragionamento che ti permette di riconoscere i tuoi limiti e di progredire e non incorrere nell'errata convinzione che non esista differenza tra "BELLA" foto e "BUONA" foto. Se poi vogliamo fare davvero i maestrini allora limitiamoci alla treccani senza capire che il valore evocativo di un'immagine si limiti al momento dell'osservazione senza valutare la sua capacità di innescare processi emotivi che vanno ben oltre quell'attimo. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 10:52
La distinzione tra bella e buona nella fotografia è ovviamente approssimativa. Specialmente nei fotoamatori si tende a fare belle fotografie, o fotografie wow come si dice oggi che possono essere solo estetico/contemplative. Magari belle ma senza ne traspare un pensiero un ragionamento. Stanno in superficie diciamo, seppur belle. Non c'è insomma capacità di fare fotografie buone dove per buone si intende fotografie cin un pensiero, un sentimento che traspare. Non vuote in poche parole. Il cinema è tutta in un altra situazione |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 11:07
Come ho già detto, ma credo che non lo si voglia capire, continuando a pendere dalle labbra di alcuni fotografi che si ergono anche ad esperti della lingua italiana, è questo che trovo snob. Il termine "bello", nella lingua italiana, non significa solo "bello esteticamente", ho fatto già alcuni esempi e ne posso fare altri: la Gioconda è definito un "buon quadro"? Io non l'ho mai sentita definire così |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 11:09
“ Bisognerebbe anche avere la padronanza della lingua italiana prima di poter esprimere dei concetti di spessore. Un termine (anche se a valore assoluto)... „ Infatti, a partire dalla coniugazione del verbo avere, quando necessità dell'. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 11:09
@tregatti Mi sembra che sei tu che teorizzi sulle parole e non consideri i concetti cge sono stati espressi sul bello e buono. Cerchiamo di capirci |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 12:00
ZioRock, ti dico la mia. Fotografia è comunicazione: se comunico solo quanto sono bravo, che attrezzatura ho (vedi sfocatoni), o quanto è bello il soggetto (pura ricerca estetica), la foto che faccio è solo fine a se stessa, bella ma inutile. Se invece metto "a servizio" la mia fotografia per un progetto, un'idea, una committenza, anche banale documentazione, la foto diventa utile, buona per lo scopo che il fotografo si prefigge. Per questo preferisco il termine "servizio fotografico" a quello più di moda "shooting". L'autorialità invece è un altro argomento, molto più complesso e difficile da fare proprio. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 13:08
Tragatti, infatti, se ti limiti a continuare ad esprimerti sul piano lessicale, senza cercare di capire cosa sta dicendo il tuo interlocutore l'unico che si pone in maniera snob sei tu. Al pari di sottolineare un errore di battitura (oppure pensi che la mia laurea io l'abbia trovata nelle patatine) per giustificare l'empità dei tuoi interventi. Uno ti chiede un consiglio e tu gli rispondi con l'analisi grammaticale. Tra l'altro l'esempio della Gioconda è assolutamente fuori luogo e decontestualizzato. Un mio amico che gestisce un suo forum ha coniato una frase interessantissima dedicata agli utenti come te:<<non intervenire se non credi di migliorare il silenzio>>. Qui si parla di fotografia la Crusca la trovi in altri lidi. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 13:15
La distinzione tra bella e buona è ben nota tra i fotografi, perché risale un aneddoto di Gianni Berengo Gardin che raccontava di un suo maestro che lo riprese per aver definito belle delle sue foto. Da qui la voglia di fare buone foto piuttosto che belle, con riferimento alla qualità della comunicazione più che alla ricerca estetica |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 13:55
Quì i primi a fare l'analisi grammaticale sono stati i due fotografi citati, che discettano sui termini "bello" e "buono" senza aver consultato il vocabolario e senza aver visto come il termine "bello" viene utilizzato in altre arti figurative. Ma siccome lo dice Berengo Gerdin tutti a dire "ooooohhhh è buona, non è bella!" come se "bello" avesse solo un significato estetico (e non è così). Ripeto: Berengo faccia il fotografo che gli riesce bene, ma le regole della lingua italiana non le stabilisce lui: certo che se poi trova voi che gli andate dietro come fosse l'oracolo... allora fa bene a sparare quelle perle di saggezza. “ La distinzione tra bella e buona è ben nota tra i fotografi, perché risale un aneddoto di Gianni Berengo Gardin che raccontava di un suo maestro che lo riprese per aver definito belle delle sue foto. „ E questo secondo voi è sufficiente a stabilire questa cosa come regola lessicale assoluta? |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 13:59
Che vi dicevo? Birra & pop corn!!! GL |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 14:03
“ Al pari di sottolineare un errore di battitura (oppure pensi che la mia laurea io l'abbia trovata nelle patatine) per giustificare l'empità dei tuoi interventi. „ Sei tu che per primo hai fatto riferimento al dover padroneggiare la lingua italiana prima di intervenire, tu hai provicato per primo e io ti ho risposto di conseguenza. E poi ne conosco tanti (purtroppo) di laureati che non sanno coniugare il verbo avere, né usare l'apostrofo e così via; non so se la loro laurea l'hanno trovata nelle patatine o presa con i Punti Mira Lanza, però la realtà è questa, purtroppo. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 14:30
Vedi Tregatti ti concentri sulla forma ma poi crolli clamorosamente sui contenuti. Io ho scritto “ Bisognerebbe anche avere la padronanza della lingua italiana prima di poter esprimere dei concetti di spessore. „ Mentre tu per poter FAR TORNARE IL TUO PULPITO LO HAI CONVERTITO IN “ Sei tu che per primo hai fatto riferimento al dover padroneggiare la lingua italiana prima di intervenire, io ti ho risposto di conseguenza. „ La mia frase (contestualizzata) significa che per poter esprimere un concetto dandogli sostanza... (al pari della fotografia) bisogna anche conoscere bene la forma del linguaggio con il quale lo si esprime. Quindi ci può essere un concetto profondo ma espresso in una forma che non gli rende giustizia. Non c'era nessun destinatario specifico nella mia frase e nessun intento polemico. Mentre tu, e te lo ripeto per farlo tornare... hai MUTATO il mio scritto in <<dover padroneggiare la lingua italiana prima di intervenire>>. Ci arrivi a capire che in questo modo stai provando a distorcere il mio intervento per dargli quella vena polemica che in quella frase è assente? IL PRIMA DI INTERVENIRE TE LO SEI AGGIUNTO TU IN QUELLA FRASE. Secondo te è peggio commettere un errore di digitazione oppure stravolgere il testo del tuo interlocutore? Resta il fatto che limitare il concetto di una parola alla sua etimologia è una "bellissima" sciocchezza dal momento che nello specifico contesto proprio la consuetudine, ormai, ha distinto in ambito fotografico una percezione distinta dei due termini. Infatti tutti hanno capito quale fosse l'esigenza di chi ha richiesto un consiglio ed hanno cercato di dare il loro apporto a parte chi ha dovuto richiamare il dizionario per far vedere che lo ha letto. Dimmi tu cosa ti sembra più snob. Lui che gentilmente chiede, noi che gentilmente cerchiamo di rispondere oppure tu che tra le righe giudichi tutti come degli ignoranti? |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 14:47
Al di là delle inutili discussioni sull'analisi grammaticale, si è accennato all'autorialita la quale penso che sia l'unico sbocco interessante per il fotografo amatoriale (nel senso che non vive con la fotografia) che vuole passare da una fotografia da "passatempo" (intendiamoci sul termine) ad una fotografia pensata, che abbia delle motivazioni, delle intenzioni (buona) oltre al solo lato estetico (bella) come l'autore del post ha chiesto. È però un percorso lungo e difficile per i più. La fotorafia, come atto intellettivo, sta cambiando tantissimo e velocemente per reagire all AI è al progresso tecnologico delle macchine fotografiche che porta oramai chiunque che abbia un gusto decente a fare belle fotografie |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 15:18
“ La fotorafia, come atto intellettivo, sta cambiando tantissimo e velocemente per reagire all AI è al progresso tecnologico delle macchine fotografiche che porta oramai chiunque che abbia un gusto decente a fare belle fotografie „ Una cosa che ho notato ultimamente è che sempre più persone che iniziano a fotografare riescono, grazie a tutta l'informazione gratuita online e alla moltitudine di foto da cui prendere ispirazione, a fare foto tecnicamente perfette (e belle) in pochi mesi di pratica. Questo 10-15 anni fa era quasi impossibile. Purtroppo invece l'autorialità non si impara con dei video su youtube, si tratta di scoprire la propria, unica visione rispetto agli ormai milioni di fotografi al mondo, e ci vogliono anni, decenni di dedizione, coerenza, costanza e autenticità. |
| inviato il 09 Marzo 2025 ore 15:36
“ Mentre tu, e te lo ripeto per farlo tornare... hai MUTATO il mio scritto in <<dover padroneggiare la lingua italiana prima di intervenire>>. Ci arrivi a capire che in questo modo stai provando a distorcere il mio intervento per dargli quella vena polemica che in quella frase è assente? IL PRIMA DI INTERVENIRE TE LO SEI AGGIUNTO TU IN QUELLA FRASE. „ Non ho stravolto il senso della tua frase, semplicemente sono andato a memoria, il concetto in cambia, a me sembrava, e semira ancora, proprio un intervento polemico nei miei confronti. “ Infatti tutti hanno capito quale fosse l'esigenza di chi ha richiesto un consiglio ed hanno cercato di dare il loro apporto a parte chi ha dovuto richiamare il dizionario per far vedere che lo ha letto. Dimmi tu cosa ti sembra più snob. Lui che gentilmente chiede, noi che gentilmente cerchiamo di rispondere oppure tu che tra le righe giudichi tutti come degli ignoranti? „ ma guarda che io non ce l'ho né con chi ha aperto la discussione (che anzi invito a non dare troppo peso a questa presunta differenza tra "bello" e "buono") né con voi che seguite, a mio modo di vedere sbagliando, questa teoria di quei due fotografi (dono loro che reputo snob). Ho portato l'esempio di grandi film chiedendo perché non vengano definiti buoni film, ma nessuno mi ha risposto. Poi, tornando al tema della Valenza estetica di una foto, come se l'essere solo bella la render e di serie B, come giudicate le foto di Michael Kenna? Non sono reportage di guerra o di altro tipo, sono foto in prevale certamente l'aspetto estetico, quindi lui non è un fotografo che fa buone foto? Si dovrebbe offendere se uno dice che le sue foto sono belle? Oppure le foto sono "buone" se assolvono a una funzione ben specifica? Quindi una foto di serie B perché è solo bella, nel momento in cui è destinata ad essere appesa per arredare una stanza, assolvendo quindi a una funzione ben precisa, diventa d'un tratto una buona foto? Ma vi rendete conto del paradosso? |
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