| inviato il 28 Gennaio 2025 ore 6:22
“ cosa c'entra quello che stai dicendo con quello che ho detto io?? „ C'entra perchè era in risposta a questo tuo intervento: “ Quello che però migliora lo skew è solo l'abbassamento del ritardo del segnale di attivazione delle righe, nella passata di esposizione „ Continuavi ad associare l'effetto di skew al ritardo dell'attivazione delle righe, disassociando quest'ultimo e lo spegnimento delle righe dal tempo di lettura. Mentre è proprio quest'ultimo il vero protagonista dello sfasamento nell'esposizione, poichè è a causa di esso che un sensore rolling shutter in scatto elettronico deve ritardare la cessazione dell'esposizione riga dopo riga (ed è quindi esso che determina il ritardo dell'attivazione delle righe che citavi, parte tutto da lì). Ovvero la causa dell'effetto di skew del rolling shutter in scatto elettronico è il tempo di acquisizione di segnale della riga, è questo il parametro che domina la scena e dal quale dipendono a cascata gli altri. Il senso della mia risposta era questo, spostarti il dito sul reale assassino, sulla fonte di tutta la problematica legata alla lettura in rolling shutter. Comunque, se ora ti è chiaro come funziona mi fa piacere. |
| inviato il 28 Gennaio 2025 ore 9:21
Ma al netto dei dettagli, una domanda per verificare se siamo tutti "insieme" col ragionamento: a parità di tempo di rolling shutter (o tempo di readout del sensore, chiamatelo come volete, intendo il T_rs che ho descritto nel mio intervento precedente) e di scena ripresa (velocità relativa dell'oggetto inquadrato) lo skew è sempre lo stesso... Un meccanico da 1/180 come il mio e un elettronico da 1/180 avranno il medesimo skew riprendendo il medesimo soggetto / stessa scena. Il tempo di esposizione incide poi solo sull'eventuale mosso o meno nella foto. Ad esempio, il classico palo vicino al treno, ripreso dal Frecciarossa in corsa a piena velocità, avrà medesima inclinazione sia in una foto della 6D2 che in quella di una Canon R3 usata in elettronico. Penso su questo si possa concordare, giusto? |
| inviato il 28 Gennaio 2025 ore 15:11
Sì sì, l'effetto di distorsione dipende dallo sfasamento temporale tra l'esposizione della prima riga rispetto all'ultima (con tutte le righe nel mezzo in scala), che sia una tendina meccanica o un comando elettronico ad imporre tale sfasamento nell'esposizione non cambia nulla, conta solo il tempo di sfasamento appunto (si potrebbe discutere sulla maggiore linearità del processo elettronico rispetto ad una tendina meccanica azionata da un rotore avente una sua massa da accelerare e un momento di inerzia... In alcune macchine l'effetto di distorsione con otturazione meccanica è meno lineare rispetto ad altre, ovvero la linea verticale inquadrata in movimento oltre a diventare inclinata non è più perfettamente dritta, aumentando la curvatura nella parte bassa). |
| inviato il 29 Gennaio 2025 ore 17:00
“ (si potrebbe discutere sulla maggiore linearità del processo elettronico rispetto ad una tendina meccanica azionata da un rotore avente una sua massa da accelerare e un momento di inerzia... In alcune macchine l'effetto di distorsione con otturazione meccanica è meno lineare rispetto ad altre, ovvero la linea verticale inquadrata in movimento oltre a diventare inclinata non è più perfettamente dritta, aumentando la curvatura nella parte bassa). „ Giusto! A questo non avevo pensato. Immagino possano essere inezie, ma a logica è ovvio che vi sia una differenza in tal senso (a meno della presenza nel gruppo otturatore del meccanico di metodi per "linearizzare" la discesa). |
| inviato il 30 Gennaio 2025 ore 2:20
“ Continuavi ad associare l'effetto di skew al ritardo dell'attivazione delle righe, disassociando quest'ultimo e lo spegnimento delle righe dal tempo di lettura. „ ma avevo ipotizzato ci potesse essere una esposizione delle righe sovrapposta e sfasata - lo avevo scritto in un thread precendente - ma non trovavo alcuna informazione e nessuno lo sa perché non sono informazioni tecniche che i produttori dei sensori per fotocamere di questo tipo divulgano. Siccome nella lettura con l'otturatore meccanico prima si accende e si espone tutto, poi si fa la lettura, ipotizzavo un comportamento simile anche con l'otturatore elettronico. Che cosa spegne l'esposizione non ha importanza - per lo meno per me -, ha importanza che la lettura è fatta subito per ogni riga e sapendo già quanto si impiega mandano un segnale di impulsi di sincro per attivare l'esposizione delle righe distanziato in modo che la riga n-esima arrivi a scaricare i fotodiodi appena quella n-1esima ha finito - quindi il periodo del sincro è il tempo di lettura di una riga -. comunque si grazie adesso è chiaro. tra l'altro ho visto alcuni pdf e in realtà il circuito non è come pensavo, ha proprio un polo per attivare e selezionare insieme l'esposizione, uno per la lettura ecc. io mi basavo sulla logica dei registri e delle memorie cmos. è più triviale ma forse occupa meno spazio così. |
| inviato il 19 Febbraio 2025 ore 0:19
Ala DX, è lui?
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