| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:01
Non comprate più da Ikea, mediaworld, mondo convenienza etc... Vedete come gestiscono montaggi e trasporto. Informatevi sul trasporto su ruota come viene gestito. Non comprereste più niente. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:03
Anche con sta cosa che non pagano le tasse. MrGreen Perché non è forse vero. Vengono sanzionati continuamente per questo motivo. Ho avuto partita iva per tutta la vita in molteplici attività anche contemporaneamente. Ad oggi un po' per l'età e molto per lo schifo ho chiuso quasi tutto. Se vi sta bene così tutto ok . |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:03
Ci sono diverse tipologie di negozi fisici. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:05
"Non comprate più da Ikea, mediaworld, mondo convenienza etc... Vedete come gestiscono montaggi e trasporto. ;-)" Hai ragione Murphy ma c'è la possibilità di scegliere. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:05
Comunque non ho mai parlato di Amazon... i locker ormai ce li hanno tutti i corrieri. Lo stesso prodotto per aerosol lo trovo online in una qualsiasi parafarmacia al 30% in meno. Raggruppo due acquisti che mi arrivano ad un qualsiasi locker o punto ritiro e me li vado a prendere lungo la strada per il lavoro anche alle 6 di mattina se ho voglia. Perchè dovrei girare tre farmacie di quartiere che tra orari, chiusure per ferie, vecchi in coda, alla fine mi fanno pure spendere di più per lo stesso identico prodotto? Perchè devo mantenere una boutique a 24 gradi con pavimento in marmo e gente in camice? Il mondo si evolve, chi si adatta sopravvive. Gli altri continueranno a mettere screenshot di pensieri altrui e a vedere nemici immaginari per giustificare il proprio atteggiamento ostinato e contrario |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:08
Ossignur... |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:09
Rocco amazon viene multata per posizione dominante e pratiche scorrette, sulle tasse si sono accordati. Molte altre aziende, anche italiane hanno sede all'estero per pagare meno tasse e burocrazia più snella. Poi hanno promesso mega tassa ai giganti del web ma non vedo nulla. Il problema è molto complicato. Poi al solito forte con i deboli e deboli con i forti. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:13
Compri le gomme auto sulla rete un vero affare dei poveracci. Chi te le monta si farà pagare almeno il 50% in più che se te le avesse vendute luì ti farà pagare lo smaltimento e se ci sono problemi ti attacchi al ×. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:14
Vado dal gommista io personalmente, poi c'è gente che fa in altro modo. Ancora la possibilità di scelta c'è in questi ambiti. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:16
“ In un negozio fisico me lo cambiavano subito „ Il piccolo negoziante locale col cavolo che te lo cambiava... “ Quando poi manderemo i nostri figli a lavorare da Amazon & co per 800 euro al mese sfruttati 12 ore al giorno, forse incominceremo a pensarla in modo diverso. „ Molto meglio lavorare in nero per il piccolo negoziante locale, come si faceva ai tempi in cui ero studente. E se ti facevi male: zitto e mosca, che sennò non ti chiamavano più. Quando sono andato a lavorare come magazzieniere al supermercato, ricordo il discorso del mio capo: si lavora SEMPRE. Lui, in 14 anni di onorata carriera: una settimana di ferie. Inutile: se vuoi far soldi, e se fai soldi, 9 volte su 10, che uno sia il piccolo negoziante sotto casa o la grandissima distribuzione, beh, li fa sulla pelle di qualcuno. I piccoli negozianti locali hanno fatto fior di quattrini negli anni che furono. Ricordo ancora i racconti di una cliente, che gestiva un negozio: pacchi di fatture bruciati a fine anno, mai dichiarate, mai pagate le tasse. E si vantava pure. Non parliamo di chissà che tassazione, ma di IGE al 6%, quella che un giorno sarebbe diventata IVA. Comunque, esempio: mio papà rompe un pezzo di ricambio dello spaccalegne a pistone, una molla. Va da 2 negozianti fisici, e non gliela ordinano perchè "vorrai mica che spenda tutti quei soldi di spedizione per una sola molla, vero?". Morale: si cerca un'alternativa online, per forza di cose. Sottolineo il fatto che pure io son stato molto restio a scegliere il mercato online, ma a darmi lo spintone definitivo son stati tutti i negozianti fisici, piccoli venditori locali, che quando facevi una richiesta rispondevano: 1. no 2. non ce l'ho 3. non ce l'ho ma posso venderti questo (che è completamente diverso da quello che cerco) 4. oh, ma io non tratto certa robaccia (telaio in acciaio per la bici) 5. i processori AMD danno problemi alla rete! etc etc etc |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:18
Una delle mie attivita' e' proprio il Delivery di prodotti. In realta' e' un'isola felice, perche lavora sotto (ed esclusivamente) per l'altra mia societa'che fa import-export. Quindi non ha concorrenza. E' vero, il ritmo e' frenetico. Bisogna consegnare pacchi (pesanti, 10-25 kg) in numero sufficiente.Il percorso e' stabilito dal computer al minuto e la pausa per consegnare e' fissata in media sui 9 minuti. Senza pausa pranzo. Cioe' chi consegna deve trovare parcheggio, parcheggiare, scaricare, portare al piano, consegnare, effettuare la parte burocratica (firme, bollettini, registrazione di consegna) tornare e ripartire in meno di nove minuti. Il software, dopo dieci anni di lavoro e' diventato preciso al punto che lo scarto a fine giornata non supera quasi mai i 10 minuti. Capitano naturalmente le giornate nere in cui tutto impazzisce: nevica, una panne del mezzo, il traffico si blocca etc... ma in genere teniamo i tempi al minuto. Si fanno dalle 30 alle 40 consegne medie al giorno per furgone. (oltre con i limiti svizzeri non e' possibile). Non mi spiegavo perche' tutti volessero saltare sul furgone a consegnare. Ho scoperto che quasi tutti, quando consegni al piano, ti lasciano la mancia. Qualcuno un paio di euro, la maggioranza cinque, e c'e' anche chi te ne da dieci. Alla fine sono 100-300 euro al giorno che il ragazzo si incassa (oltre allo stipendio regolare). Credo che Amazon tenga questi tempi strettissimi anche per impedire questo fenomeno. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:18
Tralasciando competenze e strozzinaggio vari da parte dei venditori con negozio fisico, il problema è che per la maggior parte delle volte andando in negozio, non si riesce mai a trovare ciò che si cerca. Il magazzino ha costi di gestione, e al 90% dei casi la merce è disponibile soltanto su ordinazione. A questo punto viene meno il negozio fisico in quanto con alcuni semplici accorgimenti l'acquisto on Line è più conveniente e più facile da gestire in caso di reso. Esempio, pagando con PayPal, si hanno grandi garanzie, infatti piuttosto spendo qualche € extra ma mi riservo della garanzia che mi offre. Acquistando sui mercatini online come subito o Vinted, si è lo stesso garantiti in caso di rottura merce o che arrivi un mattone. Stessa cosa per i viaggi, si risparmia e non poco prenotando su Booking rispetto ad una agenzia di viaggi. Ormai il mondo sta andando in quella direzione, quello che al momento resta ancora nella GDO sono gli alimentari, per quelli è più difficile che si acquistino on Line prodotti freschi, già sui confezionati però si potrebbe. Insomma on line è sicuramente più conveniente e facile da gestire, ed io come consumatore posso reperire informazioni dettagliate sul prodotto anche su forum come questo. Non conviene opporsi alla tecnologia, ma adeguarsi e capire come sfruttarla al meglio. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:20
“ luì ti farà pagare lo smaltimento „ Da novembre 2011 lo smaltimento dei pneumatici si paga anticipatamente, contestualmente all'acquisto delle gomme. Se il gommista te lo fa pagare ti sta semplicemente inculxxdo “ se ci sono problemi ti attacchi al ×.Cool „ Hahaha, prova a dire che la gomma era difettosa. Ti risponde che hai preso una buca o altre scuse. Guarda che sono tutti gentili solo finché gli dai soldi. Quando glieli chiedi sanno benissimo come pararsi il culo |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:22
Ma quindi per voi Amazon & Co (prego per chi non sa leggere notare "& Co" ) è brava e buona perchè si riprende tutto? Fatemi capire. |
| inviato il 03 Gennaio 2025 ore 11:25
“ il problema è che per la maggior parte delle volte andando in negozio, non si riesce mai a trovare ciò che si cerca. „ Avrei una lista che affonda le radici fino a metà degli anni '90, con articoli che richiedevo ma che nessuno ti ordinava. Era inutile leggere riviste di informatica, qui nell'alto vicentino, perchè gli articoli di cui vedevi test, recensioni e pubblicità rimanevano esotici come un tucano sulle dolomiti. Io li capisco, eh... Capisco il piccolo negoziante che ha una clientela di gente che chiede sempre la stessa minestra, che di colpo si ritrova davanti il rompimaroni (io) che gli chiede la Gravis Ultrasound o la Pro Audio Spectrum 16. E non sa cosa siano, perchè lui ha un negozio da portare avanti, non il tempo di leggere PC Magazine. O il venditore di bici che si trova quello (sempre io) che gli chiede il telaio in acciaio, quando adesso va di moda il carbonio, e gli risponde che "l'acciaio va bene per i cancelli!". Però il telaio in acciaio, alla fine, l'ho comprato da piccolo produttore locale che ha capito che metter i propri articoli in vendita online era una vantaggio, e non un danno. Da uno che non passava il suo tempo a lagnarsi continuamente di come sono cambiati i tempi, e di che bello era quando, essendo piccola vallata chiusa & infelice, poteva fare il bello e il cattivo tempo con i prezzi, comprandosi la casa al mare, quella in montagna, quella in collina e il condominio a Caorle. |
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